Autore: Luca Albani

Dietro all’arrampicata urbana nel nostro Paese: l’Associazione Street Boulder Italia

Dietro all’arrampicata urbana nel nostro Paese: l’Associazione Street Boulder Italia

Vi abbiamo parlato un mese fa del Freemind 2010 di Genova – aspettiamo ancora che i ragazzi mettano on-line qualche video a proposito… – durante il quale si è svolta una gara di street bouldering tra gli altri eventi. Quello che non sapevo era che l’appuntamento ligure era solo la terza tappa del Street Boulder Contest italiano che domani, sabato 12 giugno, arriverà a Monza! Cliccate qui per saperne di più.

Siete interessati a questa pratica sportiva? Allora non potete non visitare il sito www.streetboulder.com che porta avanti nel nostro Paese la variante “cittadina” del bouldering. Nato da un’idea della Associazione Street Boulder Italia all’indirizzo segnalato potete incontrare altri patiti dell’arrampicata urbana.

Nel video il filmato promozionale del contest tenutosi ad aprile a Montegiorgio in provincia di Ascoli Piceno. Se non potrete assistere/partecipare alla tappa brianzola non mancate l’11 settembre all’evento che si terrà a Torino.

Video | You Tube

Dietro all’arrampicata urbana nel nostro Paese: l’Associazione Street Boulder Italia é stato pubblicato su outdoorblog alle 09:24 di venerdì 11 giugno 2010.


4 luglio, quattro volte Orobie Skyraid, 84 chilometri di corsa in montagna

4 luglio, quattro volte Orobie Skyraid, 84 chilometri di corsa in montagna

Orobie Skyride 2010

Nella bella foto in apertura da sinistra sono presenti davanti allo striscione che pubblicizza la Orobie Skyraid 2010 il maratoneta azzurro Migidio Bourifa, Paolo Valoti (presiedente del CAI di Bergamo), Mario Poletti – detentore del record del Sentiero delle Orobie – con suo figlio Filippo e Beppe Guerini (grande ciclista “scalatore”, due volte terzo al Giro d’Italia). Ieri l’evento è stato presentato ufficialmente alla stampa.

ll tracciato della gara – una prova di corsa in montagna a squadre composte da tre staffettisti (skymarathon, skyrace e skyclimbing) – presenta una lunghezza di 84 chilometri con 5.060 metri di dislivello in salita e 4.860 metri in discesa. Si parte da Valcanale e si arriva alla Presolana. Il record individuale assoluto di percorrenza è di complessive 8 ore e 52 minuti.

Il 4 luglio la quarta edizione dell’Orobie Skyraid ospiterà così il Campionato Mondiale ISF per team, non solo per nazioni ma anche per squadre “private” e da non perdere sarà anche l’evento Family Run al Passo della Presolana. Tutte le informazioni e le foto le trovate sul loro sito internet: www.orobieskyraid.it. Non avete ancora trovato due compagni per partecipare? Affrettatevi!

Foto | COMetaPRess/Brena/CanonDigital

4 luglio, quattro volte Orobie Skyraid, 84 chilometri di corsa in montagna é stato pubblicato su outdoorblog alle 10:00 di giovedì 10 giugno 2010.


Video: Skateboarding Maloof Money Cup, Queens, New York

Video: Skateboarding Maloof Money Cup, Queens, New York

La Maloof Money Cup come potete vedere anche dal sito (cliccate qui) è un evento dedicato ai professionisti dello skateboard; prima edizione nel 2008 e successo immediato. La Maloof è stata ideata da Joe e Gavin Maloof, la loro famiglia possiede tra l’altro la squadra NBA dei Sacramento Kings, un casinò a Las Vegas e potrei continuare… si capisce poi come il montepremi sia la bellezza di 800.000 dollari!

Ogni vincitore degli street contest si aggiudica così ben 100.000 dollari, una cifra stratosferica che attira com’è ovvio tutti i principali pro americani. Al suo terzo anno la Maloof Money Cup ha fatto tappa agli inizi di giugno anche a New York; l’appuntamento tradizionale si terrà invece come al solito all’Orange County Fair & Event Center di Costa Mesa, California, ad agosto, dove il numero degli spettatori si aggira intorno alle 200.000 persone.

La Maloof Money Cup, sponsorizzata da Vans e Monster Energy e coperta mediaticamente dal network televisivo nazionale della FOX (!), è stata soprannominata il “più grande evento dedicato allo skateboard del mondo”. Lo skatepark costruito dalla California Skateparks che ammirate nelle immagini, progettato da Chris Cole, Geoff Rowley, Steve Rodriguez e Joe Ciaglia, è stato in seguito donato dagli organizzatori alla città di New York.

Video | TIZZY by Vimeo

Video: Skateboarding Maloof Money Cup, Queens, New York é stato pubblicato su outdoorblog alle 09:22 di mercoledì 09 giugno 2010.


Posti: Kitesurfing, Isola di Nasso, Cicladi, Grecia

Posti: Kitesurfing, Isola di Nasso, Cicladi, Grecia

È una storia che ci raccontiamo spesso seduti alle nostre scrivanie. Come sarebbe bello mollare tutto e partire per fare tutto il giorno (e tutti i giorni) quello che ci piace veramente. Il russo Xavier Roussos sembra aver fatto proprio così, anzi, ha trasformato la sua passione in lavoro. Il video promuove com’è ovvio la sua attività – “Kite Square” – impiantata sull’isola di Nasso (Naxos), Grecia.

Il sito di Roussos (www.kiteboarding-greece.com) non offre molto di più che tutte le info sui corsi e qualche foto però può darvi un’idea di che come si surfa nelle Cicladi. “Take the Power Back” – o forse dovremmo dire meglio “Riprenditi la tua vita?” – dei Rage Against the Machine come colonna sonora, ci sta proprio bene questa canzone no? Intanto partire per la Grecia con il proprio kite non sembra una brutta idea…

Video | You Tube

Posti: Kitesurfing, Isola di Nasso, Cicladi, Grecia é stato pubblicato su outdoorblog alle 10:38 di martedì 08 giugno 2010.


Posti: Kitesurfing, Isola di Fehmarn, Germania

Posti: Kitesurfing, Isola di Fehmarn, Germania

Un po’ di poesia stamattina grazie a un kitesurfing video – “Up in the Air” – realizzato da Gunther Wegner, team-leader in una realtà tedesca dedicata all’IT-Project Management e fotografo e autore di racconti/libri di viaggio nel tempo libero (!); tutti i suoi video e le sue foto le trovate su www.gwegner.de.

Il luogo immortalato così bene da Wegner in una soleggiata giornata di Aprile sono le acque che circondano l’isola di Fehmarn nel Mar Baltico posta a poco meno di un chilometro dalla costa orientale dello Schleswig-Holstein (Germania). Colonna sonora firmata dall’alternative rock band degli irlandesi, per lo più, “I Am Not Lefthanded”.

Video | www.gwegner.de by Vimeo

Posti: Kitesurfing, Isola di Fehmarn, Germania é stato pubblicato su outdoorblog alle 08:00 di domenica 06 giugno 2010.


Bouldering nel Cuneese, i video e il blog del network CUBIN

Bouldering nel Cuneese, i video e il blog del network CUBIN

In borgata Saretto (1533 metri) presso il comune di Acceglio, Alta Valle Maira ovvero ad appena 55 chilometri da Cuneo, il bouldering è di casa. Bel video introduttivo a questa disciplina realizzato dal CUBIN dicevamo… ma che cos’è il CUBIN? Acronimo di CUneo Boulder Information Network si propone di valorizzare e promuovere il Cuneese tra gli amanti di questo sport.

Il post che accompagna questo video (lo trovate cliccando qui) pubblicato sul loro blog (www.cuneoclimbing.it/cubin), attivo dal dicembre 2008, illustra molto meglio di quanto potrei fare io l’importanza dell’area delle Sorgenti del Maira, famosa da anni tra gli appassionati, e in generale i magnifici spot che potete trovare in provincia di Cuneo se amate il bouldering! Tenete d’occhio questi ragazzi…

Video | You Tube

Bouldering nel Cuneese, i video e il blog del network CUBIN é stato pubblicato su outdoorblog alle 07:12 di sabato 05 giugno 2010.


Quando downhill e cross-country si incontrano: Red Bull Monte Descend

Quando downhill e cross-country si incontrano: Red Bull Monte Descend

Sabato 22 maggio trentaquattro coppie di downhill e cross-country riders si sono date appuntamento a Mont Tremblant in Quebec, Canada, per tentare di diventare il duo vincente della Red Bull Monte Descend. Alla fine hanno vinto i diecimila dollari in palio Stevie Smith (downhill) e Raphael Gagne (cross-country). Se ne inventano sempre una nuova quelli della Red Bull basta che sia abbastanza folle!

In cosa consiste la gara? In un’ora e mezza un’atleta deve completare quanti più giri possibili di un circuito formato da un percorso urbano attrezzato e un tracciato in un bosco (cross-country) per poi passare la staffetta al compagno che deve cimentarsi in una discesa a rotta di collo (downhill) notturna – la gara infatti prende avvio alle 20:30… – e ancora di nuovo fino a che le forze lo permettono. Abbastanza impegnativa per i vostri gusti? Godetevi il video!

Video | You Tube

Quando downhill e cross-country si incontrano: Red Bull Monte Descend é stato pubblicato su outdoorblog alle 07:47 di lunedì 31 maggio 2010.


Un giorno di primavera in bmx per le strade e i boschi di Austin, Texas

Un giorno di primavera in bmx per le strade e i boschi di Austin, Texas

Girato da Joe Simon e George Boyd questo bmx video intitolato “One Spring Day” è semplicemente fantastico. Sponsorizza com’è ovvio la Mutiny ma se tutte le case che producono bmx contribuissero a realizzare cortometraggi così ci sarebbe solo l’imbarazzo delle scelta e non andremmo a cercarli con il lanternino… Vabbeh, i luoghi che vedete sono le strade di Austin, Texas, e i suoi dintorni; le canzoni “Easier” dei Grizzly Bear e “Lust” dei The Raveonettes. Buon divertimento!

Video | You Tube

Un giorno di primavera in bmx per le strade e i boschi di Austin, Texas é stato pubblicato su outdoorblog alle 00:15 di venerdì 28 maggio 2010.


Off The Wall Spring Classic Varazze: le foto dei vincitori e del contest

Off The Wall Spring Classic Varazze: le foto dei vincitori e del contest

Off the Wall Varazze

Domenica 23 maggio come vi avevamo scritto in questo post – e spero che abbiate avuto modo di organizzarvi per partecipare! – si è svolto a Varazze il contest europeo Off The Wall Spring Classic. Il pontile della cittadina ligure ha ospitato l’evento promosso da Vans e patrocinato dell’amministrazione comunale: i migliori skater d’Europa si sono sfidati sulla minirampa costruita apposta dal team Ignoramps. Speriamo che la nostra gallery vi renda l’idea della giornata magnifica che è stata!

Più di sessanta skater iscritti ma solo otto tra i migliori rappresentanti di Francia, Inghilterra, Belgio e Spagna, sono entrati in finale, portando l’Off The Wall Spring Classic ad alti livelli. Ha vinto il francese Guillaume Mocquin, che si è distinto per tecnica e stile, seguito dagli inglesi Ross McGouran (2°) e Greg Nowik (3°). Tra gli italiani in gara il miglior piazzamento l’ha strappato Ivan Federico (10°), segnaliamo poi Daniel Cardone (17°) e Daniele Galli (18°).

Off the Wall Vans Varazze
Off the Wall Vans VarazzeOff the Wall Vans VarazzeOff the Wall Vans Varazze

Off the Wall Vans VarazzeOff the Wall Vans VarazzeOff the Wall Vans VarazzeOff the Wall Vans Varazze

Off The Wall Spring Classic Varazze: le foto dei vincitori e del contest é stato pubblicato su outdoorblog alle 10:26 di giovedì 27 maggio 2010.


Cicloviaggiatori: Claude Marthaler e il suo giro del mondo in bicicletta

Cicloviaggiatori: Claude Marthaler e il suo giro del mondo in bicicletta

Claude Marthaler Salone del libro Torino

Sabato pomeriggio al Salone del libro di Torino presso lo stand di Ediciclo Editore abbiamo incontrato Claude Marthaler. Se il nome non vi dice nulla date un’occhiata al suo sito e poi tornate qui per conoscerlo un po’ meglio. Cinquant’anni, ma ne dimostra dieci di meno, Marthaler a ventotto anni partì da Ginevra in bicicletta per raggiungere l’Himalaya (1988-1991).

Una volta tornato – sicuro che il suo “soggiorno in Svizzera non sarebbe stato altro che uno scalo” – non rimase fermo a lungo: il 12 marzo 1994 ripartiva alla volta del Giappone e avrebbe rivisto la sua città natale solo sette anni più tardi, il 16 giugno 2001 dopo aver toccato l’Eurasia, le Americhe e l’Africa. Dopo il salto le sue parole raccolte da outdoorblog.it.

Claude Marthaler: le foto
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Grazie all’aiuto indispensabile di Fabrizio Fiocchi, che mi ha aiutato a dialogare con Marthaler in francese, ho potuto fargli alcune domande sorte spontanee leggendo il suo libro. Ad esempio: perché era andato a “cercarsi” le montagne? Perché non aveva attraversato l’ex-Unione Sovietica e la Cina passando a nord dell’India e del Tibet?

Ebbene Marthaler ha sottolineato come la tradizione di famiglia abbia giocato un ruolo fondamentale nella sua decisione di affrontare e vincere le strade più alte della Terra. Alpinista da sempre, educato all’impresa alpinistica fin da piccolo e nato in una nazione “dove la montagna frammenta l’orizzonte” era inevitabile che il “canto ruvido” dell’Himalaya lo avrebbe attirato a sé. Non dovevo dimenticare poi che i primi alpinisti raggiungevano le montagne non in auto ma in bici carichi di tutta l’attrezzatura…

Leggendo “Lo zen e l’arte di andare in bicicletta” lo stile del ciclonauta di Ginevra mi ha ricordato in alcuni passaggi il modo di raccontare le sue peregrinazioni per l’Asia di un grande scrittore svizzero, Nicolas Bouvier (1929-1998) di cui vi consiglio il suo libro più famoso: “La polvere del mondo”. Cosa pensava di questo paragone?

Marthaler si schermisce e riconosce il debito che ha ogni scrittore di viaggio di lingua francese verso Nicolas Bouvier (davvero un gigante della letteratura anche se poco conosciuto in Italia), mi fa notare la differenza tra un viaggiatore che scrive (lui) e uno scrittore che viaggia (Bouvier); eppure con le dovute proporzioni credo che anche Marthaler giochi con il linguaggio, la sua scrittura non si limita a descrivere ma trasfigura la realtà per riportarci le emozioni che, ad ogni colpo di pedale, questo nomade ha provato viaggiando.

A metà maggio a Milano alla presentazione del libro tenutasi presso la sede del Touring Club, durante la quale Marthaler ha potuto mostrare ai presenti anche le foto del suo viaggio commentandole una ad una, ho pensato a quanto è cambiato il quadro geo-politico dell’Eurasia in dieci anni! Si rimetterebbe a viaggiare per il mondo pedalando domani?

Non ha esitazioni Marthaler a rispondermi affermativamente, anzi rifarebbe tutto uguale. Certo le guerre in Caucaso ora sono deflagrate, il terrorismo ha reso le frontiere più rigide, alcune piste da lui battute non sono più percorribili dalle biciclette ma asfaltate sono diventate anzi molto pericolose. Alcuni ciclisti poi viaggiano per competere invece che per vivere e anche internet lasciandoci perennemente connessi non ci permette purtroppo di percepire il viaggio come rottura/ricerca.

Concludo citando una sua frase: “Viaggiare non significa misurarsi [con il mondo], ma abbracciarlo, liberarsi. Il peso della propria bici rappresenta il prezzo della propria libertà: saper perdere, senza risparmiarsi lo sforzo, per ingrandire la propria vita, andare verso una destinazione sconosciuta che conosce soltanto il nome che si dà”.

Claude Marthaler: le foto / 5Claude Marthaler: le foto / 6

Cicloviaggiatori: Claude Marthaler e il suo giro del mondo in bicicletta é stato pubblicato su outdoorblog alle 07:55 di mercoledì 26 maggio 2010.