IL TOUR DE SKI È … LA FINAL CLIMB PAROLA DI JÜRG CAPOL

IL TOUR DE SKI È … LA FINAL CLIMB PAROLA DI JÜRG CAPOL

-Giornata di vigilia delle due tappe finali del Tour de Ski in Val di Fiemme

-Il Direttore FIS della Coppa del Mondo elogia l’evento fiemmese

-Migliaia di spettatori attesi a bordo pista

-Capol parteciperà alla Rampa con i Campioni di domenica

L’immagine più rappresentativa del Tour de Ski è senza dubbio la salita dell’Alpe Cermis in Val di Fiemme, che mette a durissima prova anche i migliori atleti del circuito. La “Final Climb” fiemmese, conclusione del Tour de Ski fin dalla sua nascita, è il fiore all’occhiello della manifestazione, non solo perché decreta i vincitori assoluti, ma anche perché vanta un formidabile successo di pubblico, sia televisivo che da bordo pista.

Nella giornata di vigilia delle due tappe finali del  5° Tour de Ski (domani scattano la 20 e la 10 km mass start in tecnica classica, domenica l’attesissima Final Climb) si respira un’aria positiva allo stadio del fondo di Lago di Tesero e per il collaudato comitato Nordic Ski Fiemme si avvicina l’ora delle conferme. Un primo commento più che favorevole per il team organizzatore è arrivato stamattina attraverso le parole di Jürg Capol, direttore FIS della Coppa del Mondo e ideatore insieme a Vegard Ulvang del Tour de Ski. Il “padre” del challenge targato FIS non ha nascosto il proprio entusiasmo nei confronti della tappa fiemmese del Tour. “La Val di Fiemme ricopre un ruolo particolare nel circuito, è l’unica tappa fissa in tutte le edizioni del Tour. Altro elemento fondamentale che Fiemme può vantare è l’Alpe del Cermis, e senza dubbio la Final Climb è la gara più vista in tv. Inoltre è un evento che riesce a raccogliere un gran numero di spettatori a bordo pista, si sentono veramente la vicinanza ed il calore del pubblico. Nell’appuntamento fiemmese lo sci di fondo si rivela in tutta la sua spettacolarità, nel suo essere sport “estremo”, il Cermis è senza dubbio un brand del Tour, un marchio di fabbrica, e sono soddisfatto della collaborazione consolidata in questi cinque anni con la squadra di Fiemme”.

Jürg Capol è una delle voci autorevoli nell’ambito dello sci nordico, ed è stato proprio per offrire nuovi stimoli a questo sport che, cinque anni fa, mentre si stava rilassando in sauna con Vegard Ulvang, ebbe l’idea di realizzare un challenge che fosse paragonabile ai Tour ciclistici, come il Giro d’Italia o il Tour de France. “Nei miei progetti volevo creare qualcosa di originale, che potesse costituire un appuntamento annuale. Soprattutto puntavo ad una conclusione del Tour che fosse di forte impatto, per accrescere ancora di più l’effetto sorpresa su chi sarebbe stato il vincitore finale. Dopo aver visto la prima volta gli atleti che affrontavano la “scalata” del Cermis, era chiaro che sarebbe stato questo il punto di forza del Tour”.

Lo scopo di accrescere il prestigio dello sci nordico è stato raggiunto, e anche Capol ha confermato di aver contribuito a “cambiare un po’ l’immagine dello sci di fondo”. Un traguardo importante, che anche al direttore di “Coppa” premeva sottolineare, sforzandosi di trovare le parole in italiano perché, come dice lui stesso, “quando sono in Italia non voglio parlare inglese”.

L’attenzione da parte del pubblico per lo sci nordico è in costante aumento anche in Italia, grazie anche al Tour de Ski ed alle atlete azzurre che stanno brillando in questa stagione, come Arianna Follis e Marianna Longa. “Ovviamente gli ascolti tv cambiano molto a seconda del Paese”, ha spiegato Capol, “ad esempio in Norvegia lo sci nordico è da tempo il più seguito e praticato tra gli sport invernali. Ci sono inoltre Paesi dove sono gli atleti di punta a costituire un forte incentivo a seguire le gare, come lo svizzero Dario Cologna e la polacca Justyna Kowalczyk, anche quest’anno in testa al Tour”. Parlando di “immagine”, il riferimento è soprattutto alla suggestiva “Final Climb”, in grado di mettere in luce tutto l’agonismo e la fisicità estrema dello sci di fondo. Un successo certo insomma, che potrebbe costituire anche uno spunto per i percorsi delle gare del Campionato del Mondo 2013, in programma nella Valle trentina, anche se l’evento iridato deve seguire standard che siano praticabili non solo in Italia, per consentire la maggior uniformità possibile tra le diverse nazioni.

La frizzante personalità di Jürg Capol non resta certo a corto di iniziative da proporre, e sono in cantiere alcune novità per il Tour de Ski della prossima stagione. “Vorrei portare il Tour anche in paesi nuovi, come ad esempio in Polonia”, ha infatti rivelato, “in questo Paese si registrano tasso di ascolti elevatissimi nelle dirette televisive.”

Il grande successo del challenge e della sua “Final Climb” è possibile grazie alla squadra infaticabile che si adopera dietro le quinte del Tour de Ski. Il comitato Nordic Ski Fiemme, presieduto da Pietro De Godenz, in tutti questi anni ha sempre potuto contare sulla collaborazione volontaria della gente del posto. “Il supporto del gruppo di Fiemme è stato imprescindibile per la realizzazione dell’evento”, ha confermato Capol “le idee non sono nulla senza lo spirito e l’entusiasmo di un gruppo che sia pronto a lanciarsi nell’impresa. Oltre al comitato, ho trovato il supporto dei volontari e della Provincia di Trento, davvero una bella cooperazione anche dal punto di vista umano”.

Domenica alle 10.00 Jürg Capol non mancherà al via della “Rampa con i Campioni”, novità assoluta di quest’anno, ansioso di misurarsi con l’ormai celeberrimo capitolo finale del Tour de Ski. “Voglio mettermi alla prova sugli sci, ma non solo”, ha fatto sapere Capol, “perché voglio collaudare anche il Tour del Gusto, che gastronomicamente parlando è altrettanto invitante. In fondo, il tempo massimo è di due ore…”

Info: www.fiemme2013.com

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