Categoria: Articoli con foto

Monterosa Ski, non solo paesaggi di rara bellezza…

Monterosa Ski, non solo paesaggi di rara bellezza…

L’estate entra nel vivo sulle pendici del Monte Rosa e con sé porta la voglia di divertimento e di montagna.

Dal 12 luglio il comprensorio delle tre valli (Val d’Ayas, Valle di Gressoney e Valsesia) sarà percorribile a piedi o con le mountain bike, in una sola giornata, con l’ausilio degli impianti seguendo i tracciati MonterosaBike.

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Sabato 12 e domenica 13 luglio sulla spettacolare pista riservata di Frachey, poco oltre Champoluc, si disputerà la gara valida per i campionati italiani di Downhill, per una due-giorni all’insegna dell’adrenalina pura.

Non solo sport, ma anche musica e cultura. Nella caratteristica cornice di Gressoney-Saint-Jean, è tutto pronto per l’edizione 2014 del “Walser Festival”. Primo appuntamento estivo del Gressoney Walser Festival, sabato 12 alle ore 21.00Walser Nacht” alla Villa Deslex di Gressoney-Saint-Jean, per dare il benvenuto a tutti gli ospiti con una tradizionale serata di musica, folklore e artigianato della cultura Walser, la popolazione di origine germanica che si insediò nella Valle di Gressoney.

Per chi invece preferisce rimanere sul “classico” l’appuntamento è sempre questo sabato, alle ore 21.15, con il concerto di inaugurazione della Filarmonica “Regina Margherita” di Gaby e Società Filarmonica di Verrès al Palazzo Palatz, per dare il via alla ormai tradizionale “Estate musicale di Gaby”, giunta alla sua 19esima edizione, che organizza fino al 19 luglio corsi strumentali e laboratori di musica d‘assieme, musica da camera, jazz e improvvisazione, coro e MusiCantando per bambini.

Per bambini e ragazzi fino ai 14 anni iniziano i giochi in alta quota: il 12 luglio parte il Crest Summer Park, uno spazio festoso e divertente con giochi e strutture in coloratissimi materiali gonfiabili, giostre, tappeti elastici e tante altre sorprese. A Champoluc in zona Crest, vicino alla Scuola Sci di Champoluc, il Park sarà aperto fino al 31 agosto, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.30.

A Champorcher questo sabato si parte alle ore 8 dal Piazzale Castello per un’escursione guidata alla Tour Ponton, a cura delle Guide escursionistiche naturalistiche La Genziana. L’itinerario per la Tour Ponton percorre la parte alta della valle di Champorcher e permette di dare un’occhiata sia al vallone dell’Urtier che porta a Cogne, con le montagne del Gran Paradiso cha fanno da sfondo. Alle 21 al Salone polivalente Espace di Champorcher “Scegliere per sè”, conferenza dell’Associazione ONLUS “Il bruco e la farfalla” sulle dichiarazioni anticipate di trattamento biologico.

Infine i nostri amanti del trekking e della mountain bike, Monterosa Ski non li lascia senza un sentiero da seguire: sono infatti disponibili le comode cartine per il trekking che permettono di conoscere il territorio del comprensorio in ogni suo angolo più nascosto e le nuove piantine bike per pianificare al meglio le giornate su due ruote e orientarsi in qualsiasi momento.

Per informazioni sugli eventi, le promozioni e le novità di Monterosa Ski seguiteci sulla nostra pagina Facebook e sul sito www.monterosa-ski.com.

 

DOLOMITI – 100 anni dopo sui sentieri della Grande Guerra

DOLOMITI – 100 anni dopo sui sentieri della Grande Guerra

 

Dolomiti

Esattamente cento anni fa, a cavallo tra il 28 giugno e il 28 luglio 1914, si svolse la grave crisi politica e diplomatica che precedette e segnò l’inizio della Prima Guerra Mondiale. Un conflitto che trasformò le Dolomiti in un grande campo di battaglia e di cui oggi restano numerose tracce.

Nel territorio di Dolomiti Stars è possibile visitare i luoghi della Grande Guerra grazie ad una vasta rete di sentieri da percorrere a piedi o in mountain bike tra baracche, trincee e gallerie.

Il Col di Lana, ad esempio, con la sua cima verdeggiante e arrotondata, è stato il protagonista di quella che viene definita “la guerra di mine”. La sera del 17 aprile 1915, oltre cinque tonnellate di esplosivo fecero saltare la cima, spazzando via i presidi austriaci. Ancora oggi, però, osservando la montagna che domina il comune di Pieve di Livinallongo, è ben visibile l’enorme cratere lasciato dalla mina italiana. A ricordo delle oltre 8000 persone che persero la vita su quei pendii durante la Grande Guerra, sulla vetta del Col di Lana, ribattezzato poi “Col di Sangue” è stata eretta una piccola chiesa raggiungibile tramite numerosi percorsi.

La Marmolada fu un altro dei teatri della Prima Guerra Mondiale, che vide in quest’area il fronte austriaco e quello italiano divisi da poche centinaia di metri di roccia e ghiaccio. Impressionante è soprattutto pensare che all’interno del ghiacciaio della Marmolada fu costruita una vera e propria città, conosciuta come la “Città di Ghiaccio”, una rete di gallerie, depositi, cucine e dormitori che si estendeva per circa 12 km sotto la superficie del ghiacciaio raggiungendo una profondità anche di 50 metri. I reperti e i cimeli appartenuti ai due eserciti sono raccolti nel Museo della Grande Guerra, il più alto d’Europa a quota 2950 m, facilmente raggiungibile da tutti con la funivia della Marmolada. Dalle vetrate è visibile anche la postazione italiana del fronte a Punta Serauta, che dista solo cinque minuti a piedi dal museo e richiede, per la visita, circa un’ora e mezza. Lungo il sentiero si attraversa una ferrata, con fune d’acciaio a cui ancorarsi: un percorso non difficile ma per il quale le guide consigliano abbigliamento e attrezzature adatte e, per sicurezza, un cordino e un moschettone.

Se si vuole ripercorrere una vera e propria strada militare della Grande Guerra, invece, basta salire con gli impianti di risalita fino a Col dei Baldi (Alleghe-Civetta) e proseguire a piedi verso Malga Pioda e successivamente lungo il sentiero che conduce alla cima del Monte Coldai. Giunti in vetta, ci si può raccogliere nel silenzio della natura dinnanzi alla croce qui posta a memoria dei Caduti di Guerra, nonché ammirare un magnifico panorama. L’ultimo tratto del percorso è attrezzato, per escursionisti esperti.

Tanti anche gli eventi in programma nel Dolomiti Stars per celebrare il 100° anniversario dello scoppio della Prima Guerra Mondiale. Ne segnaliamo tre in particolare:

• Mostra tematica “Lettere dal fronte” – fino al 7 luglio al Museo Augusto Murer di Falcade;

• Marmolada Memory Tour – 11/12/13 luglio – giro podistico a tappe sui luoghi della Grande Guerra tra trincee, camminamenti e gallerie. Oltre ai classici runners potranno partecipare anche i nordic walkers e i normali camminatori;

• Storia della filatelia della Prima Guerra Mondiale – dal 20 luglio al 31 agosto nella sala adiacente all’Ufficio turistico di Falcade (Piazza Municipio) – esposizione di francobolli storici del primo conflitto mondiale a cura di Giovanni Andrich e del Comitato per la Commemorazione della Grande Guerra nella Valle del Biois.

Nuova seggiovia a San Domenico per la stagione 2014 – 2015

Nuova seggiovia a San Domenico per la stagione 2014 – 2015

La stagione 2014 – 2015 vedrà l’esordio a San Domenico della seggiovia esaposto Bandolero che andrà a sostituire il vecchio skilift allungandone leggermente la linea. Il nuovo impianto sarà dotato di copertura antivento in plexiglass e, vera chicca, avrà i seggiolini che ruoteranno di 45 gradi rispetto alla linea di marcia. Altra particolarità, il costruttore sarà BMF, il cosruttore svizzero di impianti a fune che vorrebbe affermarsi anche nel mercato italiano.

Domenica 6 luglio apre il Brembo Bike Park

Domenica 6 luglio apre il Brembo Bike Park

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FOPPOLO (BG), 01.07.2014 – A Foppolo fervono gli ultimi preparativi per ultimare e ”lustrare” le tre piste del nuovo Brembo Bike Park che aprirà domenica 6 luglio. Preparatevi a una festa di inaugurazione con open day delle piste e dell’impianto (che sarà gratuito per i bikers per tutta la giornata) e a una degustazione prodotti tipici della Valle Brembana.

Le due piste principali, Freeride – DH con tanto di sponde, drop e salti artificiali, da quota 2.072 metri s.l.m. si snodano sotto gli impianti di Montebello e IV Baita, seggiovie a quattro posti, e terminano nel Piazzale degli Alberghi di Foppolo, a quota 1.635 metri s.l.m.

La terza opzione, per gli amanti dei percorsi più “naturali” ed enduristici, più o meno con la stesso punto di partenza e arrivo, è rappresentata da un single track, piuttosto tecnico con tanto di sassi e radici.

Il Bike Park sorge in un’area di alta montagna e pregio paesaggistico con gli impianti che, oltre a servire gli amanti del gravity che utilizzeranno le piste vere e proprie, saranno di supporto anche per i praticanti dell’All Mountain che desidereranno guadagnare agevolmente quota per poi cimentarsi in lunghi giri d’alta montagna. Il progetto Brembo Bike, infatti, contempla anche la pulizia e l’adattamento per la MTB di alcuni vecchi sentieri militari.

Dai 2.070 metri del Montebello, quindi, sarà possibile partire anche per tour “pedalati”, grazie ad un collegamento off road su strade sterrate e sentieri che conduce fino a San Simone e poi ancora più in là verso Valleve per poi ridiscendere fino a Branzi.

La Montecampione Ski Area pensa al futuro e lancia la “Super Promo 3 stagioni”

La Montecampione Ski Area pensa al futuro e lancia la “Super Promo 3 stagioni”

La Montecampione Ski Area chiude la stagione, per il secondo anno consecutivo, con un bilancio sostanzialmente in pareggio. Due anni di gestione oculata nonostante le enormi difficoltà economiche, l’annosa questione degli alberghi chiusi e il meteo spesso non favorevole, in cui non sono mancati gli investimenti. A febbraio è stato inaugurato il nuovissimo Snowpark realizzato in località Plan su una superficie di 500 metri suddivisa in 4 aree in sequenza con rampe, salti e ostacoli e con un dislivello complessivo di 110 mt. Un Park moderno, innovativo e di livello sulle piste di Montecampione.

La Montecampione Ski Area nasce a novembre 2012 per scongiurare la chiusura degli impianti in seguito alle note questioni fallimentari. Un’iniziativa promossa dai commercianti di Montecampione, dagli enti locali e dai proprietari di seconde case attraverso un’operazione di azionariato diffuso, che ha consentito a tutti gli appassionati di Montecampione di godersi gli oltre 30 Km di piste nelle ultime due stagioni invernali. E che ha garantito un lavoro diretto ad una cinquantina di famiglie e un indotto complessivo per circa 500 persone.

Dopo 2 anni di gestione è ferma intenzione della Montecampione Ski Area continuare quel processo di crescita e sviluppo, indispensabile per una località turistica rinomata come Montecampione, che passa inevitabilmente attraverso l’acquisizione degli impianti. Motivo per cui la Montecampione Ski Area ha deciso di partecipare all’asta indetta per la vendita che si terrà verosimilmente ai primi di giugno.

Il piano finanziario d’acquisto prevede diverse azioni tra cui un’imperdibile promozione per sottoscrivere in prevendita abbonamenti stagionali alla MSA fino a 3 anni (14/15, 15/16, 16/17), con sconti progressivamente più convenienti in funzione del numero di stagioni prenotate. Si arriva a risparmiare oltre il 40% sul prezzo pieno acquistando uno stagionale “adulto” per 3 anni. E con la “promo famiglia” abbonamenti a partire da soli 20€ per i giovani sciatori.
L’offerta è valida fino a domenica 25 maggio. Tutti i dettagli della promozione sono pubblicati su www.montecampioneskiarea.it. Naturalmente la Montecampione Ski Area garantisce il rimborso integrale degli importi elargiti per la prevendita nel caso in cui curatore assegnasse gli impianti ad un altro concorrente.

Solo dopo l’acquisto della totale proprietà sugli impianti si potrà pensare al passaggio da srl a spa, agli aumenti di capitale e agli investimenti utili al rilancio della stazione sciistica per il periodo 2015-2020.
Aspettando la riapertura degli alberghi, condizione fondamentale per il futuro di Montecampione.

www.montecampioneskiarea.it

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‘Bràulio Vertical Tour’, stagione da urlo

‘Bràulio Vertical Tour’, stagione da urlo

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Missione compiuta, ancora una volta. Perché uno dei meriti maggiori per il ‘Bràulio Vertical Tour‘ nel corso degli anni è stato quello di svelare e lanciare talenti unici nel panorama dello Slopestyle nazionale, come Markus Eder, azzurro alle ultime Olimpiadi di Sochi. E’ successo ancora una volta in occasione del Contest finale al Passo del Tonale, ospitato dalle perfette strutture dell’Adamello Freestyle Arena. Il caldo insolito di questo inizio Primavera aveva reso difficili le condizioni, ma il set up è stato ideale grazie al lavoro di Guido Colombetti e del suo staff. «Hanno mostrato una professionalità e una disponibilità unica – commenta uno dei responsabili organizzativi del ‘Bràulio Vertical Tour 2014’, Christian Lupi – rendendo indimenticabile questo finale. Il resto lo ha fatto lo Snowpark, davvero all’avanguardia».

Condizioni perfette, dunque, e gare dall’alto tasso spettacolare quelle allestite dal responsabile per gli atleti del Tour, Luca Cassine. Alla fine il migliore nello snowboard è risultato il bulgaro Emil Goranov, ormai da anni felicemente trapiantato in Italia e cresciuto esponenzialmente nel corso delle ultime due stagioni. Lo ha dimostrato ancora una volta battendo il vero favorito della vigilia, l’azzurro di Coppa del Mondo Marco Donzelli, già vincitore nel recente passato anche delle finali al ‘Bràulio Vertical Tour’. Sul gradino più basso del podio un altro ex azzurro come Mauro Bisol. Valori altissimi anche nella gara riservata agli skiers, capace di mettere in mostra talenti giovanissimi pronti a rappresentare presente ma soprattutto futuro della specialità. Come il vincitore, l’idolo locale Kilian Morone che ha sorpreso per la naturalezza dei suoi salti. E dietro a lui sul podio anche Giovan Battista Zulian, in arrivo da Pozza di Fassa e allievo del tecnico della nazionale azzurra di Coppa del Mondo Valentino Mori, mentre terzo è risultato il lombardo Elia Guanella. Tutti ampiamente Under 20, tanto che ne risentiremo parlare ad alti livelli. E’ giovane lo Slopestyle italiano, lo hanno dimostrato gli atleti della Freestyle Academy e del The Garden di Madonna di Campiglio, portati dai loro maestri Daniele Girardi e Alessandro Rondina a fare un’esperienza importante.

E’ stato il punto esclamativo su una cavalcata lunga quasi quattro mesi che ha preso il via come tradizione il 29 dicembre a Cervinia e prima di arrivare in questo angolo di Trentino ha toccato altre stazioni sciistiche uniche in Italia, come Bormio e Monte Bondone, Canazei, Alleghe e Pila, Sestriére (con la perla del ‘Flash Mob’ più alto d’Europa), Abetone, San Martino di Castrozza e Alba di Canazei. Ogni tappa un’emozione unica, grazie anche alle amministrazioni e ai responsabili locali che, chi per la prima volta e chi per piacevole consuetudine, hanno capito perfettamente il valore aggiunto che il ‘Bràulio Vertical Tour rappresentava per la loro stagione. E’ l’unico circuito che da sette anni unisce una disciplina adrenalinica come lo slopestyle al divertimento, la sana voglia di stare insieme alle degustazioni, per rendere diversi e unici i weekend in montagna.
Lo hanno capito anche i partner che ancora una volta hanno reso possibile quest’avventura e che per gli organizzatori sono più che semplici sponsor. A partire da Bràulio che per il terzo anno di fila ha accostato il suo nome al circuito: è l’amaro per chi ama la montagna, ma è andato anche oltre, con il suo gusto unico e le sue serate di festa nei locali, quelle ‘Braulio Vertical Night che ormai sono un evento nell’evento, imperdibili.

Presenza fissa, come nel 2013, è stata quella di due marchi unici nel mondo dell’alimentazione come  preziosa Latte Candia ed Entremont che ne hanno approfittato per far conoscere alcuni dei loro prodotti di punta, come GranLatte e Candy’Up, l’Emmental o il formaggio Raclette saporito e fondente. O ancora il Salumificio Raspini, partner del grande sport già vicino al Giro d’Italia e quest’anno presente ovunque con le sue prelibatezze, accanto ai classici prodotti da forno Panmonviso. E per l’ennesima volta si è rinnovata la partnership con Rìcola che con la montagna e con gli italiani ha un legame fortissimo, oltre che con Nital capace di sorprendere ancora una volta con i prodotti Hinnovation,  hi-tech alla moda e d’avanguardia adatta a tutte le età e gusti.
Nuova invece era la presenza, apprezzatissima, di UniCredit e del suo gazebo che ha permesso in ogni tappa di ottenere informazioni su due originali strumenti di pagamento, ‘Genius Card’ (carta prepagata dotata di tecnologia Contactless by MasterCard) e ‘UniCreditCard Flexia’, carta di credito flessibile con tre modalità di rimborso. Così come nuovo era l’abbinamento dello staff con le vetture Volvo che grazie ad un accordo di collaborazione con la filiale italiana Volvo Car Italia ha permesso a tutti di ammirare la gamma di vetture motorizzate con gli inediti motori Drive-E, ideati per un ridotto impatto ambientale.

Per precisa scelta il ‘Bràulio Vertical Tour’ è anche occasione per mettere in vetrina i migliori prodotti d’altissima tecnologia per gli amanti dello sci e dello snowboard, tutti testati liberamente sulle piste dove è sbarcato il circuito. Quest’anno il partner è stato un marchio emergente ma già affermatissimo come APO, molto apprezzato da tutti quelli che l’hanno potuto provare. All’avanguardia, così come gli occhiali Neon che hanno vestito per tre mesi tutto lo staff. Tutto questo non sarebbe però stato possibile senza il prezioso contributo dei media che hanno seguito l’avventura: in primis il quotidiano ‘Tuttosport’, accanto al quale hanno offerto un contributo fondamentale il sito Neveitalia.it, vero punto di riferimento per tutti gli appassionati di sport invernali,  il portale Snowgang.com, che offre il meglio per tutti gli appassionati di tavole e e il mensile di settore Pointbreak.
Al Passo del Tonale è calato il sipario, ma è solo un arrivederci, come conferma Flavio Gallarato, il capo dell’organizzazione curata come al solito dalla torinese Event’s Way: «La nostra soddisfazione maggiore è ancora una volta aver visto apprezzati i nostri sforzi e le nostre idee. Lo dimostra il pubblico, che in tutti questi anni fortunatamente non è mai mancato. Lo dimostrano gli atleti, che ci permettono di offrire sempre uno spettacolo unico, ma lo dimostrano anche le amministrazioni locali e gli sponsor che hanno sposato con entusiasmo la filosofia del Tour. Li ringrazio tutti, perché senza di loro sarebbe impossibile. Ripartire ogni anno non è semplice, ma se i risultati sono questi e la risposta è così entusiastica, non ci mancherà mai la voglia per riprovarci».

Aprile tutto sulla neve in Alta Val Formazza

Aprile tutto sulla neve in Alta Val Formazza

Chi ha ancora voglia di neve troverà in Alta Val Formazza tutto quello che desidera: il Centro del Fondo di Riale – Formazza, gestito da Mountain Sport Center è pienamente operativo ed è aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 16.30: 12 km di piste nel meraviglioso scenario dell’Alta Val Formazza; il costo d’ingresso alle piste è di € 6,00; è possibile inoltre noleggiare sci, bastoncini e scarpe a € 8,00. Nei weekend (in settimana solo su prenotazione) sono inoltre presenti i Maestri di Sci di Fondo di Formazza, i prosecutori della grande Scuola degli “Invincibili della Formazza” che hanno fatto la storia dello sci di fondo italiano e internazionale.

Anche la Nazionale si allena spesso a Riale Formazza (VB)
Anche la Nazionale si allena spesso a Riale Formazza (VB)

C’è poi un’offerta speciale che chi vuole provare in compagnia questo bellissimo sport cimentandosi sulla pista di fondo teatro dei Campionati Italiani 2013: basta stampare, compilare e presentare il coupon che si trova sul sito www.mountainsportformazza.it (alla voce “Offerta Speciale”) per usufruire di particolari scontistiche su noleggio attrezzature e ingresso. L’offerta è riservata a gruppi di almeno cinque persone.

Con la neve presente ancora abbondante si allunga anche il calendario delle ciaspolate organizzate da Mountain Sport Center e Alpiamo360: il 12 aprile si terrà una nuova Ciaspolata al Chiaro di Luna; lunedì 21 aprile, Pasquetta, ci sarà la Ciaspolata al lago Boden, mentre il 27 aprile si terrà la Traversata con le ciaspole Riale – Vannino, tramite il Passo Nefelgiù, con arrivo alla frazione Canza; il ritorno da Canza a Riale sarà effettuato con mezzi dell’organizzazione.

Alpi Centrali: il gruppo di lavoro sullo statuto FISI dice no

Alpi Centrali: il gruppo di lavoro sullo statuto FISI dice no

Comunicato stampa del Comitato FISI Alpi Centrali

Il gruppo di lavoro del Comitato FISI Alpi Centrali ha concluso la propria analisi sul testo del nuovo statuto della Federazione Italiana  Sport Invernali, che dovrà essere approvato dall’assemblea del prossimo 12 aprile a Bologna e licenziato dal Consiglio Federale lo scorso 7 marzo.  Il gruppo di lavoro, di cui hanno fatto parte il notaio Luca Donegana, l’avvocato Marco Cozzi, Antonio Noris e Marco Mapelli, ha dapprima raccolto le molte preoccupanti opinioni provenienti dalle società del territorio del Comitato FISI Alpi Centrali, e poi ha evidenziato alcuni aspetti critici.  Elementi di criticità che vanno dall’attribuzione di cariche al Presidente Federale al ruolo del Consiglio Federale ed quello del Direttore Generale. Il nuovo statuto, prevede, una svolta in senso presidenzialista con un notevole aumento di potere da parte del presidente, che non viene bilanciata da possibilità di controllo, e di fatto portando ad un indebolimento del Consiglio Federale. Il gruppo di lavoro del Comitato FISI Alpi Centrali ha evidenziato come la figura del Direttore Generale sia di fatto un elemento scelto direttamente dal presidente e da questi dipendente, in contrasto con quanto prevede i principi informatori del CONI.  Il gruppo di lavoro regionale ha evidenziato anche che il nuovo statuto riduce drasticamente la rappresentatività elettiva ed il rispetto della democrazia interna, con una riduzione dei quorum necessari e l’aumento delle deleghe. Un fatto questo che porterebbe ad un incremento delle decisoni solo da parte di pochi che gestiranno oligarchicamente la Federazione. Il gruppo di lavoro del Comitato FISI Alpi Centrali avrebbe preferito facilitare il voto diretto delle società con una maggiore sensibilizzazione rendendole consapevoli del progetto di cambiamento, oppure utilizzando i nuovi strumenti tecnologici. Come ultimo ragionamento il gruppo di lavoro del Comitato FISI Alpi Centrali evidenzia che proporre la variazione di uno Statuto (o un nuovo Testo) all’atto iniziale di una Assemblea che potrebbe eleggere un nuovo Presidente e un nuovo Consiglio Federale diversi dai precedenti, appare atto poco rispettoso perché certamente porrebbe forti limitazioni nel poter proporre da parte di questi in tempi brevi un nuovo documento. Ci si permette di sottolineare, si legge ancora nel documento eleborato dal gruppo di lavoro, che si deve avere la forza di spiegare al CONI che la Federazione serve per gestire al meglio gli sport invernali, che determinate regole servono per avvicinare gli appassionati e non allontanare le società; il tutto nasce dal confronto, che però non c’è nemmeno stato, visto che la commissione carte federali che è composta da un solo membro (vedasi Sito FISI) è di fatto autoreferenziale, come anche altre commissioni molto importanti. Al termine di una articolata analisi, il gruppo di lavoro sulle carte federali del Comitato FISI Alpi Centrali si esprime in modo negativo su questo testo di statuto.

Bràulio Vertical Tour, il Tonale è di Goranov e Morone

Bràulio Vertical Tour, il Tonale è di Goranov e Morone

Il  ‘Bràulio VertiBVT TONALEcal Tour‘ nel corso degli anni è stato capace svelare e lanciare talenti unici nel panorama dello Slopestyle nazionale, come Markus Eder che ha vestito la maglia dell’Italia alle ultime Olimpiadi di Sochi. E’ successo ancora una volta in occasione del Contest finale al Passo del Tonale, vissuto nelle perfette strutture dell’Adamello Freestyle Arena che nonostante l’insolito calore di questo inizio Primavera ha mostrato un set up ideale grazie al lavoro di Guido Colombetti e del suo staff.

Gare combattutissime e soprattutto dall’alto tasso spettacolare quelle allestite dal responsabile del Tour, Luca Cassine. Alla fine il migliore nello snowboard è risultato il bulgaro Emil Goranov, ormai da anni felicemente trapiantato in Italia e cresciuto esponenzialmente nel corso delle ultime due stagioni. Lo ha dimostrato ancora una volta battendo il vero favorito della vigilia, l’azzurro di Coppa del Mondo Marco Donzelli, già vincitore nel recente passato anche delle finali al ‘Bràulio Vertical Tour’. Sul gradino più basso del podio un altro ex azzurro come Mauro Bisol.

Valori altissimi anche nella gara riservata agli skiers, capace di mettere in mostra talenti giovanissimi pronti a rappresentare presente ma soprattutto futuro della specialità. Come il vincitore, l’idolo locale Kilian Morone che ha sorpreso per la naturalezza dei suoi salti. E dietro a lui sul podio anche Giovan Battista Zulian, in arrivo da Pozza di Fassa e allievo del tecnico della nazionale azzurra di Coppa del Mondo Valentino Mori, mentre terzo è risultato il lombardo Elia Guanella. Tutti ampiamente Under 20, tanto che ne risentiremo parlare ad alti livelli. E’ giovane lo Slospetyle italiano, lo hanno dimostrato gli atleti della Freestyle Academy e del The Garden di Madonna di Campiglio, portati dai loro maestri Daniele Girardi e Alessandro Rondina a fare un’esperienza importante.

Ecco perché ancora una volta il ‘Bràulio Vertical Tour 2014’, organizzato dalla torinese Event’s Way, può dire di aver centrato il suo obiettivo, quello di unire lo sport di altissimo livello al divertimento e alla passione sana per la vita.

Grazie Ida, e good luck

Grazie Ida, e good luck

Comunicato stampa del Comitato FISI Alpi Centrali

L’annuncio lo ha affidato alla sua pagina di Facebook: Ida Giardini, cresciuta sportivamente parlando fra le fila del Brixia Sci nelle categorie Children, passata allo Sci Club Rongai da Giovane per approdare alla fine con lo Sci Club Livigno e nella squadra del Comitato FISI Alpi Centrali, ha detto basta.  “18 anni fa, Santa Caterina. Tutto è cominciato da qui”, il pensiero che si legge sul suo profilo di Facebook di Ida Giardini che prosegue: “i pensieri sono tanti, le parole sono troppe. Si chiude il capitolo più grande e importante della mia vita, ma se ne apre uno nuovo. Grazie a tutti quelli che ci sono sempre stati e che ci saranno sempre, grazie a quelli che ci hanno creduto quando io non ci credevo. Grazie anche a quelli che non ci hanno mai creduto, perché mi han dato modo di dimostrargli che si sbagliavano” la conclusione di Ida con il quale annuncia il proprio ritiro dalle competizioni agonistiche. “Ida è stata un ottima atleta – afferma Elio Presazzi allenatore della formazione rosa dello sci alpino del Comitato FISI Alpi Centrali – solare e sempre sorridente. Ho dei bellissimi ricordi e la decisione che ha assunto ritengo sia stata profondamente meditata. Questo è uno sport che richiede tanti sacrifici e probabilmente ha deciso di smettere anche per questo. Ida Giardini è un atleta molto intelligente che si è spesa tantissimo in questo sport ed è stata sempre un punto fermo per la nostra squadra.”  Dopo una brillante carriera a livello giovanile nel 2012 era entrata, giustamente, nel gruppo Futur FISI. Due stagioni in cui la Giardini è stata protagonista portando la sua simpatia e la sua intelligenza sulle piste internazionali con i colori della nazionale, sino alle prove tricolori dei giorni scorsi dove, proprio a Santa Caterina, aveva vinto il titolo nazionale giovani di discesa e dove ha raccolto il terzo posto nella prova di super gigante.  “Una scelta che accettiamo e che comunque ci rammarica” commenta Franco Zecchini responsabile dello sci alpino del Comitato FISI Alpi Centrali. “Un peccato perché il mondo dello sci alpino perde una persona solare e sempre sorridente anche quando le cose non andavano bene. Una ragazza dal grande temperamento e che ora ha deciso di smettere. Una scelta che ci rattrista, ma che accettiamo, così come avrebbe fatto lei, con il sorriso sul viso, e naturalmente gli auguriamo di raccogliere ancora più’ soddisfazioni di quelle che ha saputo cogliere durante la sua carriera agonistica”. E l’ultima “parola” spetta proprio a questa sorridente ragazza di Desenzano del Garda che ha saputo emozionarci in questa sua carriera giovanile. “Ho preso questa decisione – dice Ida – con il sorriso sul viso e molto serenamente. Lascio questo bellissimo mondo che mi ha dato tanto convintamente e senza nessun rimpianto. Ho sempre inteso lo sci come uno sport ed una passione e mai come una vera e propria professione. Me ne sono resa conto in queste due stagioni con le quali ho vestito la maglia azzurra e dove ho gareggiato in Coppa Europa. Sono stati anni bellissimi e devo dire grazie a centinaia di persone con le quali ho condiviso gioie e dolori. Ma ho capito adesso che questa è solo una passione e non potrà diventare per me un lavoro. Mi sono chiesta come mi sarei vista fra quattro anni, e mi sono detta: sicuramente non nello sci. Ecco perché ho preso questa decisione. Mi sono commossa per le dimostrazioni di affetto che ho ricevuto da parte di tante persone, e questo mi riempie il cuore di gioia. Adesso intraprenderò l’università, e poi il corso maestri: perché comunque lo sci e la montagna sono parte integrante della mia vita.” Abbiamo chiesto ad Ida, un ricordo particolare della sua carriera, fra le centinaia che conserva nel cuore e con il suo sorriso che illumina il suo viso ha risposto: “ne ho così tanti che davvero non saprei sceglierne uno. Sono tutti racchiusi nel mio cuore e lì resteranno per sempre. Grazie a tutti per l’affetto che mi avete donato”. E noi, aggiungiamo in conclusione, grazie a te, Ida Giardini, per il tuo sorriso e per le emozioni che ci hai regalato.