MARCIALONGA SCIENCE, LA SKI MARATHON FA DA LABORATORIO PER IL CERISM

MARCIALONGA SCIENCE, LA SKI MARATHON FA DA LABORATORIO PER IL CERISM

L’evoluzione della tecnica classica sotto la lente dei ricercatori del Centro Ricerca Sport Montagna e Salute
Accordo fra Comitato Marcialonga ed il CeRiSM dell’Università degli Studi di Verona
Atleti monitorati dai ricercatori prima, durante e dopo la granfondo di domenica 25 gennaio
Ski-marathon trentina scelta per il primo studio scientifico al mondo sulla tecnica della scivolata spinta

La Marcialonga di Fiemme e Fassa racchiude in sè passato, presente e futuro dello sci di fondo. Dopo aver scritto innumerevoli pagine di storia “nordica” in Italia e nel mondo, la granfondo trentina guarda anche all’evoluzione della disciplina e lancia il progetto di ricerca Marcialonga Science in collaborazione con il Centro Ricerca Sport Montagna e Salute (CeRiSM) di Rovereto. La ski marathon di domenica 25 gennaio farà quindi da laboratorio per i ricercatori del CeRiSM, l’ente istituito dall’Università di Verona che svolge lavoro di ricerca di base e applicata nell’ambito dell’attività fisica e sportiva di montagna. L’obiettivo del progetto Marcialonga Science, infatti, è quello di valutare l’impegno fisiologico e l’affaticamento della muscolatura di arti superiori ed inferiori in atleti di medio-alto livello dopo una gara di lunga distanza eseguita con la tecnica di scivolata spinta o “doppia spinta”. La 42.a Marcialonga di Fiemme e Fassa sarà, dunque, la prima gara al mondo in cui gli atleti verranno monitorati dal personale del CeRiSM per valutare scientificamente l’impatto della doppia spinta: questa tecnica, infatti, da qualche anno sta soppiantando il tradizionale passo alternato fra gli atleti d’élite ma non solo, dato che sempre più “bisonti” ritengono questo tipo di spinta più efficace in termini di risultati. Se le prime edizioni della Marcialonga hanno contribuito al boom degli eventi “popular race” e alla diffusione della tecnica libera, con la vittoria nel 1972 del finlandese Pauli Siitonen, l’inventore dello skating, il terzo millennio ha segnato il ritorno della tecnica classica. La reintroduzione del passo alternato nel 2003 è stata senza dubbio una scelta azzeccata e nell’ultimo decennio la granfondo di Fiemme e Fassa ha puntualmente fatto registrare il tutto esaurito sul fronte dei partecipanti, grazie anche all’invasione degli appassionati scandinavi, tradizionalmente amanti della tecnica classica. Lo sci nordico, però, è in continua evoluzione e nelle ultime edizioni della Marcialonga è stato osservato che i primi 200 atleti durante i 70 km di gara, salite incluse, sciano con la doppia spinta, i cui vantaggi non sono ancora stati valutati scientificamente. Il Comitato Marcialonga, quindi, ha subito raccolto la proposta dei ricercatori del CeRiSM e contribuirà a reclutare dei volontari fra i partecipanti e offrire assistenza logistica per condurre una serie di test prima, durante e dopo la gara, volti a quantificare l’affaticamento della muscolatura con l’utilizzo della tecnica a doppia spinta.
I risultati del progetto Marcialonga Science, cui collaborano le Università degli Studi di Verona, Milano e Torino, saranno poi presentati e discussi all’International Congress on Science in Nordic Skiing che si terrà nel mese di giugno a Vuokatti in Finlandia, e al successivo congresso Mountain Sport Health in programma a Rovereto nel novembre 2015.
Il prossimo appuntamento con la storia, dunque, è fissato per domenica 25 gennaio quando quasi ottomila “bisonti” di tutto il mondo prenderanno parte alla 42.a edizione della Marcialonga di Fiemme e Fassa.
Info: www.marcialonga.it

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