A fine luglio si compete per la maglia tricolore della mountain bike Nel tempio del Ciocco sabato 27 si assegna il terzo titolo tricolore XCC La gara XCE sarà domenica 28, in concomitanza con le prove olimpiche Sarà un fine settimana a dir poco spettacolare con la Ciocco Sport Lab
Si annuncia come una fine di luglio scottante quella che assegnerà al Ciocco (LU) i titoli nazionali di mountain bike per le discipline XCC e XCE, nelle giornate che vedranno proprio le ruote grasse sotto i riflettori del mondo intero data la vicinanza e concomitanza con le prove a Cinque Cerchi di Parigi 2024. Al Ciocco Bike Circle (CBC) di Barga si disputeranno sabato 27 e domenica 28 luglio le prove di Cross Country Short Track (XCC) e di Cross Country Eliminator (XCE) che coinvolgeranno in entrambe le giornate Allievi ed Esordienti (categorie giovanili), Junior e Master, mentre Élite e Under23 saranno della partita per le sole prove della domenica (XCE), dato che il titolo XCC per queste ultime categorie sarà invece messo in palio a Nervesa della Battaglia (TV). Sabato 27 sarà una giornata all’insegna dell’adrenalina con la gara XCC che, essendo fra le più recenti del panorama mountain bike, vedrà assegnare il titolo italiano per la terza volta nella sua storia. Grande curiosità nello scoprire chi prenderà il posto di Mariachiara Signorelli e Raffaele Armanasco fra gli Esordienti e di Elisa Pontara e Federico Rosario Brafa fra gli Allievi, senza dimenticare che saranno molto accese anche le sfide fra gli Junior, dove i campioni in carica sono Laura Squarise e Simone Magnani, e i sempre sorprendenti Master. Domenica 28 le emozioni non accenneranno a diminuire e andrà in scena la prova “Eliminator” che vedrà sfidarsi tutte le categorie, dagli Esordienti ai Master. Dopo la fase di qualificazione gli atleti si sfideranno in batterie da 4 e avanzeranno ai turni successivi i primi due al traguardo. Ad aggiudicarsi il titolo saranno i bikers che vinceranno la “big final” in un format fra i più scattanti e adrenalinici del panorama MTB. Tutte le prove “dell’eliminazione” si svolgono infatti su percorsi brevi, solitamente fra i 500 e i 1000 metri che possono essere arricchiti da elementi tecnici e ostacoli di vario genere come gradini, dislivelli ripidi, ponti o strutture in legno… Gaia Tormena, Filippo Agostinacchio, Emanuele Huez, Eva Lechner, Emanuele Savio, Anna Sinner, Riccardo Fasoli: sono solo alcuni degli atleti che si sono già conquistati il titolo di campioni nazionali italiani XCE in passato, e chissà chi si imporrà nelle gare del 2024. La parola d’ordine dei Campionati Italiani del Ciocco sarà senza dubbio la dinamicità, caratteristica imprescindibile delle competizioni di XCC e XCE che renderà speciale il weekend toscano di fine luglio, quando in contemporanea andranno in scena in Francia niente meno che le sfide per le ruote grasse dei Giochi Olimpici, in programma il 28 e 29 luglio. Al Ciocco Bike Circle i lavori procedono spediti e la Ciocco Sport Lab promette un fine settimana indimenticabile nel paradiso della MTB.
Info: www.cioccobike.it
MONTE PANA SEMPLICEMENTE IRRESISTIBILE. LA CORSA ROSA SULLE TRACCE DELLA SASLONG
L’8 giugno la sesta edizione della Dolomites Saslong Half Marathon E il 21 maggio anche il Giro d’Italia subirà il fascino di Monte Pana L’arrivo del tappone dolomitico è al quartier generale della Saslong HM Prima si decide la Maglia Rosa, poi ci si scatena con il trail running
Nemmeno la corsa rosa resiste al fascino di Monte Pana e così la pittoresca località dove è solita partire e arrivare la Dolomites Saslong Half Marathon, quest’anno alla sua sesta edizione in programma sabato 8 giugno, farà da sfondo all’arrivo della 16.a tappa del Giro d’Italia. La 107.a edizione del Giro d’Italia 2024 si annuncia spettacolare come non mai e fra la Grande Partenza dal Piemonte e l’arrivo in passerella a Roma, una delle tappe più attese è senza dubbio quella di martedì 21 maggio. Per la 16.a tappa si parte infatti da Livigno e una volta scalata la Cima Coppi 2024, niente meno che il Passo dello Stelvio, si arriva dopo 202 km e 4.350 metri di dislivello a Santa Cristina in Val Gardena. Proprio Monte Pana sarà la meta del tappone dolomitico nel quale con tutta probabilità i contendenti alla Maglia Rosa si giocheranno il titolo di campioni. Già cerchiato in rosso dai migliori ciclisti del panorama in corsa al Giro, Monte Pana farà sudare gli atleti in sella regalando un sogno ad occhi aperti ai tifosi delle due ruote che accorreranno lungo il percorso e tenendo i telespettatori incollati allo schermo in diretta nazionale ad ammirare le prodezze sportive dei loro beniamini e l’incontrastato splendore dolomitico della Val Gardena. E passato il brivido ciclistico di maggio, Monte Pana tornerà protagonista dello sport d’alto livello con l’immancabile appuntamento della Dolomites Saslong Half Marathon di inizio giugno. Sabato 8 si corrono i 21 km della “Saslong” che con i suoi 900 metri di dislivello è una delle gare più amate dai runners, che edizione dopo edizione ne affollano la griglia di partenza. Inutile dire che lo spettacolare contesto ambientale in cui si svolge la gara contribuisce a renderla indimenticabile, e se poi ci aggiungiamo l’impeccabile e attenta organizzazione dell’ASV Gherdeina Runners il pacchetto è completo. La stagione delle corse ciclistiche sta entrando nel vivo e in men che non si dica il Giro d’Italia aprirà le danze dei grandi giri, in contemporanea podisti e appassionati stanno ricominciando con gli allenamenti e le corse all’aria aperta in cerca dello stato di forma ideale per affrontare, perché no, la Dolomites Saslong Half Marathon. Con l’arrivo della bella stagione insomma la voglia di muoversi e stare all’aria aperta è sempre di più, tanto vale approfittare del prezzo lancio e iscriversi alla Dolomites Saslong HM (60 € fino al 31 marzo). L’invito è quello di allenarsi e partecipare, e come si dice nel ciclismo “menare” a suon di alè, alè, alè!
Info: www.saslong.run
LA MAGIA DEL TRIATHLON IN ALTO ADIGE. L’IRIDATO BOGEN AL LAGO DI CALDARO
Al Lago di Caldaro la 35.a edizione del Triathlon più famoso dell’Alto Adige La storia incantevole di una disciplina coinvolgente diventata sport olimpico Sabato 4 maggio occhi puntati sul campione del mondo Rico Bogen (GER) Iscrizioni aperte fino al 28 aprile con sconto per categorie Junior e U23
Sabato 4 maggio si nuota, si pedala e si corre alla 35.a edizione del Triathlon del Lago di Caldaro. Quella del triathlon è una disciplina sportiva completa e affascinante come poche, che ha una storia altrettanto particolare e suggestiva. C’è chi pensa sia nata sulle spiagge hawaiane di Honolulu quando nel 1977 un gruppo di amici, ridendo e scherzando, si chiese quale fosse la gara più dura fra la “Waikiki Rough Water Swim” di 3,8 km a nuoto, la “112 Mile (180 km) Bike Race Around Oahu” in bicicletta, e la “the Honolulu Marathon” di corsa da 42,195 km. Alla fine della contesa fu John Collins, comandante della Marina, a lanciare l’idea di combinare in un unico evento le tre gare ed ebbe così inizio l’Ironman delle Hawaii, ancora oggi l’evento più leggendario della disciplina. Stando ad altre ricostruzioni, sembra invece che la prima gara di triathlon della storia sia stata disputata a San Diego nel 1974, quando sulle coste californiane un gruppetto di una cinquantina di atleti si cimentò in una prova che consisteva in 5,3 miglia (8,5 km circa) di corsa, 5 miglia (8 km circa) di ciclismo e 600 iarde (550 metri circa) a nuoto. Che sia dalle Hawaii o dalla California, quel che è certo è che di strada ne è stata nuotata, pedalata e percorsa tanta, con il triathlon che dagli anni ‘70 ad oggi ha saputo affermarsi come sport completo a 360°, capace di adattarsi e diversificarsi fino a diventare una disciplina accessibile a tutti. Dalle stratosferiche imprese del mondo Ironman al mini-triathlon per le categorie giovanili, fino ad arrivare alle staffette e al format Sprint, sono molteplici le possibilità di praticare il triathlon, che in occasione delle Olimpiadi di Sydney del 2000 si è consacrato come sport internazionale entrando a far parte del programma olimpico, e che dal 2016 rientra anche nel programma paralimpico. Negli anni sono cresciute sempre di più le organizzazioni nazionali che si occupano della disciplina e la “World Triathlon” ha esteso la sua fama promuovendola a livello globale e diventandone ad oggi l’organo di governo internazionale. In Italia è la Federazione Italiana Triathlon (FITRI) ad occuparsi della disciplina, dal 1984. Sulle rive e fra le acque del Lago di Caldaro andrà in scena la prova sulla distanza olimpica che prevede 1,5 km a nuoto, 40 km in bicicletta e 10 km di corsa. Le iscrizioni sono aperte fino a domenica 28 aprile al costo di 80 € per atlete e atleti Élite, 25 € per Under23 e 15 € per la categoria Junior. Ad aver già completato l’iscrizione alla 35.a edizione è niente meno che il campione del mondo in carica nell’Ironman 70.3 Rico Bogen. Il tedesco classe 2000 si è fregiato del titolo mondiale lo scorso agosto a Lahti (Finlandia) nella prova che prevede 1,9 km di nuoto, 90 km in bicicletta e una mezza maratona di corsa (21,097 km) diventando il più giovane di sempre a conquistare la vittoria in questa categoria. Inutile dire che l’atleta iridato tedesco sarà fra i più osservati ai nastri di partenza della gara altoatesina e la curiosità per scoprire i vincitori della prossima edizione è già alle stelle: chi saranno gli eredi di Luisa Iogna-Prat e Stefano Micotti, vincitori dell’edizione 2023 del Triathlon del Lago di Caldaro che va già a caccia di nuovi nomi da scrivere nel suo albo d’oro? Non resta che attendere i primi di maggio per scoprirlo…
Info: www.kaltersee-triathlon.com
MYTHOS PRIMIERO PROMOSSA A PIENI VOTI. LUCE VERDE DALL’UCI PER LA MARATHON
La Mythos Primiero Dolomiti si conferma un evento di alto livello ‘Luce verde’ dall’Unione Ciclistica Internazionale dopo l’edizione 2023 Il Report della passata stagione è un chiaro segnale di qualità a 360° E per il 2024 si lavora in fiducia e con rinnovata consapevolezza
La Mythos Primiero Dolomiti si pedalerà sabato 7 settembre in Valle di Primiero e i lavori per la nuova edizione procedono spediti e con rinnovato entusiasmo, dopo la ricezione di una “promozione a pieni voti” da parte dell’Unione Ciclistica Internazionale (UCI). Annualmente l’UCI, l’organo di governo che ha massima autorità e competenza nel mondo delle due ruote, stila un report a favore degli organizzatori delle gare di tutte le sue discipline per dare loro un feedback sullo status degli eventi, oltre a condividere pareri e suggerimenti utili per i miglioramenti futuri. Nel caso della società Pedali di Marca e più precisamente della Mythos Primiero Dolomiti, il Report per l’edizione 2023 è positivamente e interamente a tinta unita: tutte verdi le “luci” ricevute e più che positivi i giudizi dell’UCI. Dai piani alti del palazzo del Centro Mondiale del Ciclismo di Aigle (Svizzera), dove si trova la sede dell’Unione, è stata stilata una scheda di valutazione nella quale si leggono espressioni come: “evento organizzato con massima cura e attenzione”, “eccellente tracciato di gara” e ancora “l’ottimo allestimento di numerose attività di contorno per i partecipanti, e non solo, ha aggiunto importanza e visibilità alla manifestazione”. Commenti che inorgogliscono e non possono che far piacere al comitato organizzatore, con l’UCI che sottolinea anche la “numerosa partecipazione e presenza in loco di staff motivato e appassionato” e si non può tralasciare la “piena soddisfazione degli standard qualitativi e di sicurezza della gara”. Tanti gli aspetti presi in considerazione nella scheda di giudizio, dove non sono comunque mancati alcuni suggerimenti dei quali il comitato della Pedali di Marca farà tesoro, per migliorarsi ulteriormente e dare continuità a un progetto di dimostrato e alto valore come quello dell’organizzazione della Mythos Primiero Dolomiti e in particolare dell’edizione 2026, anno in cui verrà allestito il Campionato Mondiale Marathon MTB e Primiero si tingerà di tutti i colori dell’iride. L’appuntamento con la Mythos Primiero Dolomiti del 2024 si fa sempre più vicino, le iscrizioni all’evento sono aperte al prezzo di 65,00 € per i percorsi Marathon, Classic e Short. L’invito è chiaramente quello di partecipare e approfittare anche delle speciali promozioni “hotel + gara” proposte dal comitato organizzatore in collaborazione con le strutture ricettive della zona e l’Azienda per il Turismo San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi. Senza tralasciare che la “Mythos” sarà una manifestazione ricca di eventi di contorno che coinvolgeranno grandi e piccini, in una giornata all’insegna del ciclismo e dei sani valori che le due ruote sanno trasmettere. E con tutti i semafori verdi: avanti tutta verso una nuova indimenticabile edizione della Mythos Primiero Dolomiti!
Info: www.mythosprimiero.com
CAMPIONATI ITALIANI MTB. IL PRE-OLIMPICO È A PERGINE
A Pergine il prossimo luglio si assegna la maglia tricolore delle ruote grasse Tre giorni di gare: il 19 E-MTB, il 20 XCO e il 21 le categorie Master Gare cruciali per gli atleti italiani ad una settimana dall’Olimpiade di Parigi I Campionati Assoluti tornano in Trentino dopo 13 anni, Fruet all’ultimo acuto
Si prospetta un luglio di fuoco quello per le ruote grasse italiane, che vivranno a Pergine uno dei momenti più importanti della stagione con l’assegnazione del titolo nazionale per le discipline mountain bike di XCO ed E-MTB. Dal 19 al 21 luglio andranno infatti in scena nella splendida cornice di Pergine Valsugana, in Trentino, i Campionati Italiani Assoluti MTB per quanto riguarda il cross country e i mezzi a pedalata assistita che coinvolgeranno le categorie UCI e Master. Si comincerà venerdì 19 con la prova in E-MTB, per poi proseguire sabato 20 con quella di XCO e concludere domenica 21 con le categorie Master. Va sottolineato che le gare di Pergine non saranno importanti solo ai fini dell’assegnazione della maglia tricolore, ma daranno anche riferimenti cruciali per i nostri bikers in vista delle Olimpiadi di Parigi. Le prove a cinque cerchi sono in programma nel primo weekend della rassegna nelle giornate del 28 e 29 luglio e si svolgeranno a una sola settimana di distanza dai Campionati Italiani di Pergine, che rappresenteranno quindi un test fondamentale per i selezionati azzurri che poco dopo prenderanno parte ai Giochi. Il Parco Tre Castagni e il castello di Pergine sono pronti ad ospitare la rassegna verde-bianca-rossa, con i Campionati Italiani Assoluti che tornano in Trentino a 13 anni di distanza dall’ultima volta quando nel 2011, a Peio, il titolo nazionale era stato conquistato da Marco Aurelio Fontana. Anni prima, nel 2002, era stato invece il perginese Martino Fruet a vincere il tricolore in territorio trentino e più precisamente a Malè. Ritroveremo il campione e idolo di casa al via anche di questa edizione, che sarà l’ultima nella carriera di Fruet, lunga e di successo come poche altre nel mondo delle due ruote. I lavori in vista dell’evento da parte della Polisportiva Oltrefersina procedono spediti, con la manifestazione che sarà abbinata anche quest’anno al Memorial Bruno Alverà. In più, verrà allestita un’Area Expo e per tutte le aziende interessate l’invito è quello di contattare la Polisportiva che fin da ora ringrazia i partner che hanno già confermato il loro sostegno all’evento come Comune di Pergine, Cassa Rurale Alta Valsugana, ApT Valsugana, Dao-Conad e Cicli Olympia. Mancano ancora diversi mesi, ma la “febbre da MTB” sta già salendo in Valsugana, un territorio da sempre appassionato delle ruote grasse e che ben si addice alla pratica di una disciplina sportiva così dinamica. Il percorso è in fase di preparazione e presto il comitato aprirà le iscrizioni. Manca sempre meno e Pergine è sempre più pronta…
Info: www.oltrefersina.it/mtb/
MARCIALONGA CYCLING CRAFT SI AVVICINA. LA 16.a SI PEDALA DOMENICA 26 MAGGIO
16.a Marcialonga Cycling Craft di Fiemme e Fassa (TN) Il 26 maggio si corre un vero “tappone dolomitico”: partenza e arrivo a Predazzo Sui percorsi granfondo (135 km) e mediofondo (80 km) si pedala nelle Dolomiti Le iscrizioni online sono aperte a 38 €, prezzo bloccato fino al 17 marzo
Questo è il periodo in cui riprende la stagione ciclistica su strada, i professionisti sono impegnati con le prime classiche del Nord e anche gli amatori riscoprono le due ruote riprendendo ad allenarsi in vista dei prossimi appuntamenti in sella alle loro biciclette. Marcialonga Cycling Craft, il secondo evento dell’anno solare targato Marcialonga, è sicuramente una delle manifestazioni più attese dagli appassionati e in poco tempo ha saputo trasformarsi in un vero punto di riferimento nel panorama del ciclismo granfondistico. Alla sua 16.a edizione mancano ormai meno di tre mesi e il conto alla rovescia scorre più veloce che mai. Nella sede di Predazzo del comitato Marcialonga sono giornate intense quelle che conducono alla prossima “Cycling Craft”, che propone i due amati percorsi mediofondo e granfondo. Partenza e arrivo sono ubicati nel paese di Predazzo per entrambi i tracciati e dopo aver superato gli scenografici Passo Costalunga prima e Passo Pampeago poi, si fa ritorno nel centro di Predazzo dove è possibile terminare la prova sulla distanza da 80 km del mediofondo. Per chi prosegue con la granfondo invece, vengono valicati anche il Passo San Pellegrino e il Passo Valles che portano il chilometraggio totale del percorso lungo a quota 135 km. I due tracciati sono davvero degni dei più bei “tapponi dolomitici” del Giro d’Italia con i passi delle Valli di Fiemme e Fassa che si rendono frequentemente protagonisti della corsa rosa e permettono di pedalare circondati dal fascino delle Dolomiti Patrimonio Unesco. Al momento della propria adesione alla gara, inoltre, non è necessario scegliere la lunghezza del percorso che si vuole affrontare: è possibile optare per l’uno o per l’altro in corso d’opera, scegliendo il mediofondo o il granfondo a seconda delle energie rimaste dopo la prima parte di gara! Importante ricordare che Marcialonga Cycling Craft è fra le tappe più amate dei principali circuiti granfondistici italiani e rientra nei blasonati Alé Challenge, Nalini Road Series e Cycling Italia. Come da tradizione per tutte le manifestazioni Marcialonga, non mancheranno graditi eventi di contorno che garantiranno divertimento a grandi e piccini. È possibile partecipare come cicloamatori o cicloturisti (gara non competitiva e senza classifica), con le iscrizioni online alla “Cycling Craft” che sono aperte al prezzo di 38 €. Da segnalare che questa tariffa resterà bloccata fino a domenica 17 marzo: meglio cogliere l’occasione al volo e accaparrarsi un pettorale il prima possibile. La Marcialonga Cycling Craft vi aspetta!
Info: www.marcialonga.it
SCANDINAVI PIGLIATUTTO ALLA VASALOPPET. MA I “ROBINSON SKIERS” SONO NELLA TOP10
Didi Nöckler (24°) primo italiano e primo non scandinavo Nel finale tanta fatica, Michaela Patscheider è 32.a Bene Eriksson e Kristoffersen. Kowalczyk seconda alle spalle della Johaug in Svizzera
La Vasaloppet, si sa, è la madre di tutte le granfondo e domenica scorsa ha celebrato i 100 anni, con il ‘sold out’ delle iscrizioni registrato con grande anticipo. I mitici 90 km in classico della gara svedese, stavolta sotto una leggera pioggia e con condizioni della neve non certo ottime, sono stati conquistati con determinante superiorità dal norvegese Torleif Syrstad (Team Lager 157) e da Emilie Fleten (NOR- Team Ramudden). È la gara clou della stagione e tappa fondamentale di Ski Classics, appuntamento al quale non poteva certo mancare il Team Robinson Trentino che ha raccolto concreti risultati da parte degli atleti del Pro-Team, ma c’erano anche elementi del team Talent a fare ben sperare per il futuro. Anche stavolta il team di Gianni Casadei, diretto da Bruno Debertolis, si è confermato miglior squadra italiana, con Dietmar Nöckler, atleta delle FFOO e del Team Robinson Trentino nelle lunghe distanze, costantemente nei 20 per gran parte della gara, poi ha concluso 24°, miglior italiano e primo non scandinavo. Migliore azzurra ancora una volta Michaela Patscheider, anche lei per oltre tre quarti di gara abbondantemente nelle prime 30, poi la fatica l’ha sopraffatta e si è piazzata 32.a. Il miglior risultato del team è quello dello svedese Gustav Eriksson, 21°, a cui si aggiungono il 27° di Patrick Fossum Kristoffersen e il 74° di Stefano Dal Magro. Alla trasferta svedese non poteva mancare il presidente Gianni Casadei: “Per noi è stata una Vasaloppet epica perché al maschile abbiamo piazzato tre atleti nei primi 27. A parte i prestigiosi teams Lager 157, Ragde ed Eksjöhus, eravamo forse il team con più atleti nei primi 27, quindi abbiamo consolidato il decimo posto in classifica e abbiamo nel mirino il nono, speriamo che con l’apporto di Rosie Brennan nelle ultime tre gare si riesca a ripetere la prestazione dell’anno scorso. Ma bene tra le donne anche la bravissima Miki Patscheider che ha collezionato la 32esima posizione. Peccato per Tereza Hujerova che si è ritirata per problemi di stomaco. Ci riconfermiamo insomma largamente primo team italiano, ma di quello non stiamo neanche a discutere, noi abbiamo sempre detto che il nostro obiettivo è comunque essere fra i migliori team ed essere possibilmente il miglior team non scandinavo. Siamo soddisfatti di Eriksson e sta tornando in forma anche Kristoffersen, che si sta riprendendo dopo un’estate e un autunno molto travagliati nei quali è stato lontano dagli allenamenti per più di due mesi, poi col Covid e quindi tutta una serie di problemi. Penso che ci potremo godere il Patrick della scorsa stagione nelle ultime gare a partire dalla prossima Birkebeiner. Un bravo a tutti veramente, anche ai tecnici, a Bruno che si è fatto un mazzo e a tutto lo staff”. Bruno Debertolis ha poco da dire: “Ha detto tutto il presidente Casadei! A parte i risultati dei ragazzi, credo si meritino tutti un applauso per quello che è stato fatto come tutto il resto della stagione. Questa trasferta è stata lunga, due giorni di viaggio, test la sera, test di notte, test di giorno. Pioggia o non pioggia abbiamo messo a disposizione degli ottimi sci ai nostri atleti quindi un grazie a Sergio Piller, Loris Frasnelli, Mauro Debertolis e alla new entry come tecnica Caterina Piller.” I due atleti altoatesini del Team Robinson Trentino hanno in comune il sorriso solare sempre sulle loro labbra. “Sono molto contento della mia gara – dice Didi -. All’inizio c’erano condizioni veramente difficili però sono riuscito a partire bene e a stare nel primo gruppo. Potevo contare su ottimi materiali ma facevo tanta fatica nelle salite dove si sprofondava con i bastoncini. Quello è un mio punto debole, sono proprio negato a spingere e infatti a circa 28 km dall’arrivo c’era qualche salita dove si sprofondava davvero tanto e là mi sono staccato, anche perché alla fine ero stanco e un po’ in calo, però sono riuscito a concluderla abbastanza bene, sono molto contento della mia prima Vasa”. Applausi anche per Michaela: “Ho fatto la Vasa per la seconda volta, è andata bene, l’obiettivo era di fare meglio dell’anno scorso e in quello ci sono riuscita. Peccato non essere nelle prime 30 però comunque è andata bene. Sono contenta!” “È stata una giornata molto lunga e faticosa, ma un grande risultato per me. Sono rimasto nel secondo gruppo per un bel po’, poi in finale sentivo un po’ la stanchezza. Spero di continuare per il resto della stagione rimanendo nella top20 anche nelle prossime gare”, ha detto Gustav Eriksson, 21°. E sorride, finalmente, anche Patrick Kristoffersen: “Sono molto soddisfatto della gara di oggi, ero nel gruppo e sono riuscito a rimanerci per un po’ fino alla grande salita, poi mi sentivo veramente stanco. Comunque sono molto felice perché penso che arrivare 27° alla Vasaloppet sia un buon risultato, e spero in bene per il resto della stagione”. Fermo invece l’altro norvegese Gifstad per problemi alla schiena. In gara anche Stefano Dal Magro (74°): “Io sono molto soddisfatto della gara, ho colto il mio miglior risultato alla Vasa degli ultimi tre anni e le sensazioni in gara sono sempre state buone, a parte alla fine dove ho avuto un calo di energie e ho perso posizioni, però in generale sono molto contento. Gli sci erano velocissimi, ringrazio il team per i materiali. Adesso pensiamo alla prossima di Ski Classics”. Ha partecipato alla Vasaloppet anche il portacolori del Team Talent Giacomo Ponti (106°): “Gara molto dura, all’inizio ho fatto molta fatica a stare col primo gruppo infatti l’ho perso da subito, però dopo il trentesimo chilometro ho iniziato a migliorare fino alla fine quando stavo un po’ meglio”. Da segnalare anche Thomas Rinner, altro atleta del Team Talent, 126°. Insomma giornata da incorniciare col Team Robinson Trentino saldamente al 10° posto in Ski Classics. Ma lo scorso weekend le soddisfazioni non sono venute solo dalla Vasaloppet. In Svizzera la portacolori del Robinson Trentino Justina Kowalczyk si è piazzata seconda alla Engadin Frauenlauf, alle spalle della rientrante Therese Johaug e davanti a Seraina Boner, un podio stellare. Info: www.robinsonskiteam.com
PERKMANN E FELDERER, I TRENI DEL RENON. NUOVI SUCCESSI NELLA HORN ATTACKE
Hannes Perkmann fa il nuovo record e vince alla “Horn” per la quinta volta Annelise Felderer, la runner sempreverde alla quale piace vincere sul Renon Patrick Gross e Priska Gasser splendidi ‘montanari’: sci in spalla fino a Pemmern, poi le pelli Combattute anche le staffette. Successo organizzativo dello staff di Günther Plattner
C’era una volta il trenino del Renon che da Bolzano arrancava in quota. Ora è in funzione solo un tratto di quella linea, ma oggi Hannes Perkmann, alla quinta edizione della Horn Attacke, ha corso e vinto sul Corno del Renon proprio alla velocità di un treno. Non è certo una meteora nella storia del duathlon altoatesino, Perkmann è l’unico a comparire nella prima riga dell’albo d’oro di tutte le edizioni. Primo in staffetta nel 2016 e nel 2018, primo individuale nel 2017 e nell’ultima edizione disputata nel 2019. E siccome per lui, nato e cresciuto tra le montagne della Val Sarentino, vincere è un “obiettivo”, l’ha fatto anche oggi. Ha confezionato un autentico capolavoro realizzando un tempo da record: 1h59’18”8 bruciando il suo precedente “tempone” di 2h03’40”7 (in passato si registrò anche un tempo inferiore, ma su un ridotto chilometraggio di gara). Vale la pena ricordare a questo punto che la competizione oggi proponeva 13,4 km di running e 6,5 km di ski mountaineering con 2050 m. di dislivello! Non è da meno la gara femminile, la cui reginetta è l’intramontabile Annelise Felderer, tre vittorie ed un secondo posto nel cassetto e una nuova vittoria oggi, anche lei un vero “treno” anche se il suo tempo (2h33’17”1) non è da record. Trecento gli indomiti sportivi che stamattina si sono allineati in centro a Bolzano proprio di fronte al negozio Mountainspirit, poi lo start alle 9 e subito una bella e impennante salita che conduceva a Santa Maddalena, Gleif, inizialmente su strada asfaltata intermezzata da tratti offroad, per transitare poi a Soprabolzano attraversando quindi i biotopi Kaseracker e Kemater per puntare alla zona cambio di Pemmern. In quel punto gli atleti hanno calzato gli sci dirigendosi verso il Corno del Renon, una bella sfida su neve recente fino a quota 2260 m. Gara aperta agli individuali, agli straordinari “montanari” partiti con gli sci e scarponi in spalla, alle staffette maschili, femminili e miste. Attenzione particolare però agli individuali e ai montanari e li le scintille si sono viste fin dal via. Sulla prima salita a Santa Maddalena, con l’inclinometro impazzito, Perkmann ha messo tutti ko. Si è sfilato subito ed ha imposto un ritmo impressionante, e pensare che prima del via non era molto convinto, al rientro dopo un problema al ginocchio. La gara non ha avuto storia, tanto che nessuno l’ha più visto, se non in vetta al Renon. A rincorrerlo atleti del calibro di Andreas Reiterer e Andreas Innerebner, tutti della Val Sarentino e dunque ben consci della difficoltà del tracciato e del livello degli avversari. Anche la sempreverde Annelise Felderer è partita a razzo, andando a mischiarsi con i maschi del gruppo di testa, poi visto che le avversarie erano staccate ha gestito la sua gara, sempre e comunque in testa nell’individuale femminile. Seconda, staccata di 19’41” la venostana di Malles Tanja Plaikner e terza la gardenese Romina Plancker. È di Sarentino anche il vincitore fra i “montanari” Patrick Gross, capace di chiudere i 20 km e gli oltre 2000 metri di dislivello in 2h25’42 con sci e scarponi in spalla fino a Pemmern, da dove poi anche la sua categoria proseguiva come gli altri concorrenti calzando sci e pelli. Un autentico “brava” anche a Priska Gasser, prima fra le donne “montanare” a chiudere in 3h14’25”. Tempi di tutto rispetto anche tra le staffette. Il Team La Sportiva con Armin Larch e Martin Stofner ha realizzato l’incredibile tempo di 1h55’23”. Vittoria fra le staffette femminili nelle mani di Edeltraud Thaler ed Heidi Dapunt, mentre fra quelle miste hanno primeggiato Sandra Stuefer e Hannes Unterhofer. Il tempo ha graziato parzialmente gli organizzatori. Solo qualche gocciolina di pioggia, ma nuvole e nebbia nella parte alta a celare le bellezze naturali che dal Corno del Renon solitamente regalano viste incredibili. Gran lavoro di organizzatori e volontari per ripristinare un evento rimasto ‘in soffitta’ durante e nel post Covid. Ricominciare tutto da zero non è stato facile, ma il team organizzatore di Günther Plattner ha davvero superato se stesso. Info: www.hornattacke.com
Download immagini TV: www.broadcaster.it
Individuale maschile
PERKMANN Hannes Sarnthein 1:59:18,8; 2. REITERER Andreas La Sportiva 2:08:18,7; 3. INNEREBNER Andreas Sarntal Raiffeisen/Alpin Speed Sarntal 2:09:12,3; 4. ZÖGGELER Matthäus Telmekom Team 2:09:40,1; 5. THALER Noe Alpin Speed Sarntal 2:10:15,7; 6. RAMOSER Patrick Laufverein Freienfeld 2:11:35,8; 7. GEISER Tobias Telmekomteam Südtirol 2:13:37,3; 8. GASSER Lukas Antholz (Bz) 2:13:53,2; 9. EISELE Simon Auerbach/Streitheim 2:17:34,9; 10. PLUNGER Philipp Martini Speed Team 2:19:32,0
Domani l’atteso appuntamento con il “duathlon del Renon” La neve non si è fatta desiderare e ora il Corno attende gli atleti La Horn ha fatto il pieno: grande affluenza di concorrenti, anche stranieri Felderer per difendere il titolo e poi Reiterer, Giomi, Del Riccio, Forni, Stuefer…
Saranno le giornate soleggiate delle passate settimane che hanno incentivato i podisti, saranno le nevicate dei giorni scorsi che hanno incentivato gli sciatori…, fatto sta che la Horn Attacke ha fatto il pieno di iscritti e si prepara a vivere una grande giornata di sport! Il “duathlon del Renon” è pronto ad animare la giornata di domani con il suo consolidato format: 13,4 km di corsa in montagna e 6,5 km di sci alpinismo che con 2000 metri di dislivello portano dalla città di Bolzano fino alla vetta del Corno del Renon. Zona di cambio allestita a Pemmern per permettere a chi compete individualmente di togliere le scarpette e mettere gli sci, e agli staffettisti di passarsi, in senso figurato, il testimone. In un’area dedicata, ci sarà spazio anche per chi gareggia in modalità “montanaro”, ossia quegli atleti che si trasportano tutta l’attrezzatura in spalla dal km 0, da Bolzano al Corno. Nei giorni scorsi la neve è arrivata copiosa sulle piste da sci del Renon e, se la frazione di corsa in montagna era da tempo tracciata e in perfetto stato, ora anche la parte del percorso da affrontare con gli sci e con le pelli è in gran forma e pronta alle sfide della “Horn Attacke”. Quella del 2024 sarà la 5.a edizione di un evento che, dopo annate difficili condizionate dalla pandemia, ha saputo mantenere intatto il suo fascino, ripresentandosi al suo pubblico e ottenendo un grande successo. Numerose infatti le iscrizioni di quest’anno con centinaia di concorrenti in gara, che fanno registrare un incremento costante delle adesioni dall’estero, nelle staffette e nella categoria “montanaro” che grazie alla sua unicità rappresenta una sfida in grado di attrarre gli atleti più spericolati e vogliosi di riscoprire il sapore della fatica nella sua forma più pura. Partirà per difendere il suo titolo di “regina” della manifestazione Annelise Felderer, la pluricampionessa che ha già vinto tre edizioni (2016, 2017 e 2019) e conquistato un secondo posto (2018), la quale potrà ritrovare anche il piacere di una sfida già vista alla 1.a edizione: quella con Heidi Pfeifer che nel 2016 si classificò terza proprio alle spalle di Felderer e Anna Pircher. “Essere una delle favorite da un lato mi mette pressione, dall’altro mi sprona a concentrarmi e dare il meglio di me in gara” afferma Felderer. Nella categoria individuale sarà della partita anche Andreas Reiterer, altro volto noto nell’albo d’oro della gara. Reiterer vanta due primi posti (2016 e 2018) e un secondo posto (2017), ma dovrà vedersela con più di un centinaio di avversarsi se vorrà essere di nuovo “padrone” della Horn Attacke. “Mi aspetto un’edizione molto dura e con tanti atleti forti, misurarsi con partecipanti di alto livello è proprio ciò che mi piace di più! Solitamente prediligo gare di trail più lunghe di questa, ma la Horn è semplicemente troppo bella!” dichiara pre-gara Reiterer. Attenzione anche alle staffette, perché fra le numerose squadre dal nome simpatico che competono al “duathlon del Renon” ci sono accoppiate che potrebbero davvero fare bene, una su tutte quella formata dalla nota maratoneta Sarah Giomi e dall’atleta pluri-disciplina Carmine Del Riccio. Occhio però a “Mr & Mrs”, il team formato da Sandra Stuefer e Hannes Unterhofer, proprio quella Stuefer che ha vinto l’edizione 2018 a danno di Felderer. Ultimo e non di certo per importanza il gruppo di concorrenti in modalità “montanaro” che, numeroso come non mai, vanterà al suo interno un buon 10% di presenza femminile. Fra gli scatenati che si metteranno in gioco con l’attrezzatura in spalla per tutti e 20 i km di gara ci sarà anche Alessandro Forni, atleta poliedrico e tenace come pochi il quale detiene, giusto per dirne uno, il record di dislivello in bici nelle 24 ore. “Siamo davvero contenti del successo che sta avendo la gara” dichiara Günther Plattner, presidente del comitato organizzatore. “I numeri delle iscrizioni sono molto incoraggianti e questo è un ottimo segnale anche per la promozione del nostro territorio” aggiunge Plattner, che ben ricorda come un evento sportivo del calibro della Horn Attacke rappresenti un importante volano per il turismo locale. Le iscrizioni sono aperte fino a oggi e il comitato aspetta i partecipanti alla 5.a Horn Attacke nel pomeriggio (dalle 13.30 alle 19.00) presso l’Hotel Stiegl di Bolzano per il ritiro dei pacchi gara e la consegna dell’attrezzatura. Ormai ci siamo!
Info: www.hornattacke.com
LA FESA CUP DI SCHILPARIO ARRIVA IN TV. LE EMOZIONI EUROPEE IN ONDA SU RAI SPORT
Le emozioni del weekend schilpariese di FESA Cup arrivano su Rai Sport In onda 30 minuti di sintesi con le vittorie azzurre di Gismondi e Ghio Si comincia domenica 3 marzo alle 20.00 e poi via a svariate repliche Telecronaca di Gianfranco Benincasa con commento tecnico di Cristian Zorzi
Domenica 3 marzo alle ore 20.00: ad una settimana di distanza dal weekend che ha visto Schilpario (BG) protagonista della FESA Cup di sci di fondo, l’Italia intera è pronta a rivivere in TV i momenti salienti delle gare disputate sulla “Pista degli Abeti”. Arriva su Rai Sport (canale 58 del digitale terrestre) la sintesi da 30 minuti della prova inseguimento di domenica 25 febbraio che ha visto trionfare, fra gli altri, i talenti azzurri di Maria Gismondi e Davide Ghio nella categoria Junior. La telecronaca sarà a cura di Gianfranco Benincasa mentre il commento tecnico verrà affidato a Cristian Zorzi, il campione olimpico e mondiale che, dopo una grande carriera sugli sci, si dedica ora all’attività di skiman e collabora con gli atleti della nazionale andorrana di sci di fondo. Saranno trasmesse a livello nazionale le prove di Schilpario dove lo scorso fine settimana sono stati garantiti elevati standard qualitativi che hanno lasciato soddisfatti atleti, squadre nazionali, federazioni e comitato organizzatore. Ora per la località bergamasca comincia un altro periodo importante, quello dell’allestimento del Campionato Mondiale Junior & U23 di Bergamo-Schilpario 2025, con il successo post-FESA Cup a dare grande fiducia agli addetti ai lavori. La prima messa in onda delle gare di Schilpario sarà domenica 3 marzo alle 20.00, con la sintesi che verrà poi riproposta anche lunedì 4 alle 9.55, martedì 5 alle 2.30, giovedì 7 alle 11.50 e venerdì 8 alle 16.50. Non si escludono altre repliche, quindi meglio rimanere sintonizzati su Rai Sport!