Dobbiaco confermata dalla FIS in apertura del Tour de Ski per le prossime due stagioni Quattro giorni di gare a cavallo del nuovo anno nel 2024/2025 e nel 2025/2026 Soddisfazione per il comitato Sport OK, Taschler: la FIS si fida del nostro lavoro Quest’anno ci sono la Sprint TL, la Mass Start TC, la Interval TL e la Pursuit TC
Sta diventando una gradita tradizione quella che vede Dobbiaco protagonista del Grand Opening del Tour de Ski: la celebre località altoatesina è stata riconfermata dalla FIS in apertura della rassegna sugli sci stretti più osservata al mondo per altre due stagioni. A Capodanno Dobbiaco radunerà l’élite mondiale dello sci di fondo sia nella stagione invernale 2024/2025 che in quella 2025/2026: saranno festeggiamenti indimenticabili per il nuovo anno quelli in scena alla Nordic Arena in compagnia del fondo che conta con il Grand Opening delle edizioni numero 19 e 20 del Coop FIS Tour de Ski Performance by Le Gruyère, questo il nome completo dell’evento interno al circuito itinerante di Coppa del Mondo. Tanta la soddisfazione per il comitato organizzatore Sport OK, e come ricorda entusiasta il presidente Gerti Taschler: “questo è un bellissimo risultato e un ottimo segnale per Dobbiaco. Significa che stiamo lavorando molto bene, che la Federazione Internazionale si fida di noi e del nostro operato”, con Taschler ad aggiungere un immancabile ringraziamento a staff e partner del sodalizio dobbiachese: “un grande grazie a tutti i volontari che collaborano con il comitato e naturalmente agli enti pubblici che ci sostengono da sempre. Grazie anche alla FIS, che ci dà fiducia e crede nel nostro operato”. Il programma per l’imminente stagione invernale è più ricco che mai e prevede ben quattro giornate di gara fra binari e piste della Nordic Arena di Dobbiaco, dal 28 dicembre al 1° gennaio. Ad aprire le danze della 19.a edizione del Tour de Ski a Dobbiaco sarà la Sprint in tecnica libera che sabato 28 dicembre, con il dinamismo tipico del format, metterà in palio fin dal primo giorno punti importanti per la classifica generale del Tour e di Coppa del Mondo. Domenica 29 dicembre si passerà invece alla tecnica classica con la Mass Start da 15 km che testerà la resistenza dei migliori fondisti al mondo. Lunedì 30 dicembre sarà una giornata di riposo dove atlete e atleti avranno il tempo di rifiatare prima di affrontare le due giornate conclusive della tappa dobbiachese. Martedì 31 dicembre sarà la prova Interval da 20 km in tecnica libera a salutare ufficialmente il 2024 e non solo, la distance sullo scenografico percorso al cospetto delle Tre Cime decreterà anche i distacchi per la partenza della gara del giorno successivo, la prova Inseguimento in tecnica classica (15 km) che chiuderà il Grand Opening firmato Dobbiaco. Una volta salutata Dobbiaco, la carovana del Tour de Ski si sposterà in Val di Fiemme per le tre giornate conclusive che decreteranno chi fra i più forti sciatori al mondo si porterà a casa l’ambito trofeo. Le gare di Dobbiaco avranno una valenza cruciale ai fini della classifica finale e con l’ampia varietà di format proposti dal comitato organizzatore altoatesino ci sarà da divertirsi. Una nuova ed emozionante stagione invernale è alle porte per Dobbiaco e in cabina di regia “squadra che vince, non si cambia”: il comitato organizzatore Sport OK guidato dal presidente Gerti Taschler e il nutrito gruppo di volontari al suo seguito sono pronti alle sfide del nuovo anno sportivo e degli anni a seguire, con l’affiatato team che curerà l’allestimento delle gare del Tour de Ski e il ricco programma di contorno proposto per l’occasione fra cerimonia di apertura nel centro di Dobbiaco e coinvolgenti iniziative rivolte ai più piccoli. Appuntamento a Dobbiaco per un Capodanno spettacolare sugli sci stretti.
Info: www.worldcup-dobbiaco.it
DOBBIACO-CORTINA “DA CARTOLINA”. IL SOGNO SUGLI SCI STRETTI CONTINUA
Dobbiaco Cortina: una granfondo “da cartolina” nel vero senso della parola Il popolare evento Challengers si scia l’1 e il 2 febbraio in classico e a skating Tanti gli stranieri già iscritti e la Repubblica Ceca torna ai livelli “scandinavi” Adesioni aperte e comitato organizzatore all’opera per la 48.a edizione
Per descrivere qualcosa di particolarmente bello va di moda nella lingua italiana l’espressione “da cartolina”, comunemente usata per esempio nel definire un panorama mozzafiato, uno scorcio suggestivo o una giornata piacevole. Tutti elementi che ricorrono anche se si pensa alla Granfondo Dobbiaco-Cortina, tradizionale manifestazione di sci di fondo pronta ad animare le giornate di sabato 1 (42 km TC) e domenica 2 febbraio 2025 (35 km TL). La Dobbiaco-Cortina è una granfondo “da cartolina” di nome, perché lascia incantati tutti i suoi partecipanti fra le viste incantevoli del tracciato che si snoda fra l’Alta Val Pusteria e le Cime Ampezzane, e anche di fatto dato che per l’edizione numero 48 lancia un esclusivo set di cartoline personalizzate. Sette fotografie iconiche scattate lungo il percorso di gara per esaltarne la bellezza, che danno vita ad altrettante cartoline, ideali per essere spedite ad amici e parenti o per custodire per sempre il ricordo indelebile delle giornate targate Granfondo Dobbiaco-Cortina. Con questa iniziativa è possibile riscoprire non solo la passione per lo sci di fondo, ma anche tutto il fascino racchiuso nello scrivere una dedica speciale con carta e penna e la romantica trepidazione vissuta nell’attesa che il destinatario riceva la cartolina. E non finisce qui perché le sette cartoline della Granfondo Dobbiaco-Cortina, oltre a essere prenotabili in fase di iscrizione, sono inserite anche nel poster ufficiale della 48.a edizione, che riporta sullo sfondo il tracciato di gara evidenziato nei suoi punti più iconici proprio dalle stampe riportate sulle cartoline. Il poster è acquistabile al momento dell’iscrizione (9 €) e per i già iscritti è comunque possibile assicurarsene una copia tramite mail, da ritirare all’ufficio gare. Mentre cresce l’attesa nello scoprire quale sarà il contenuto del sempre ricco pacco gara dell’evento e lo speciale omaggio aggiuntivo per chi affronterà la combinata, continuano le iscrizioni dall’Italia e dal mondo. Sono già numerosi i partecipanti dall’estero, con i fondisti dalla Repubblica Ceca che tornano prepotentemente ad essere una delle compagini più numerose al pari delle formazioni scandinave di Svezia, Norvegia e Finlandia, e non si tirano indietro nemmeno gli sciatori oltreoceano da Canada e Stati Uniti che per godersi appieno la bellezza del territorio delle Dolomiti Patrimonio UNESCO inforcano gli sci stretti e si gustano lo spettacolo racchiuso fra Dobbiaco e Fiames-Cortina d’Ampezzo. Le iscrizioni alla 48.a Granfondo Dobbiaco-Cortina sono aperte (80 € TC, 65 € TL, 145 € combinata), con la due giorni di gare a rientrare anche per il 2025 nel calendario di Ski Classics fra gli eventi Challengers. L’associazione svedese che si occupa di organizzare il campionato di sci di fondo sulle lunghe distanze più importante al mondo ha appena modificato il suo sistema di punteggi, e ora ai vincitori di ciascun evento Challengers verranno assegnati fino a 50 punti. Chissà che questa modifica non porti sempre più “fondisti-pro” fra le fila della Dobbiaco-Cortina che negli anni ha sempre vantato campioni di alto livello, e ne sono una testimonianza le vittorie della passata edizione, quella che aveva incoronato in un photofinish all’ultimo centimetro il norvegese Amund Riege ai danni del prodigioso connazionale Andreas Nygaard, e ancora Heli Heiskanen (FIN) e gli ex-biathleti Giuseppe Montello e Federica Sanfilippo. Il comitato organizzatore, capitanato dal presidente Herbert Santer e dal vice-presidente Igor Gombač e sostenuto da una nutrita schiera di volontari dobbiachesi-cortinesi, è al lavoro per garantire una nuova edizione di successo della Granfondo Dobbiaco-Cortina, una gara da vivere e da condividere in presenza, sui social e a suon di cartoline.
Info: www.dobbiacocortina.org
VAL DI FIEMME: 100 GIORNI AL TOUR DE SKI. 3-5 GENNAIO: SPRINT, SKIATHLON E FINAL CLIMB
Mancano 100 giorni al celebre Tour de Ski con finale in Val di Fiemme Nel 2025 torna la Sprint in classico, c’è lo Skiathlon e non manca la Final Climb La notoria rassegna di Coppa del Mondo si decide sulle rampe dell’Alpe Cermis Comitato organizzatore Nordic Ski Val di Fiemme al lavoro per la 19.a edizione
Meno 100 giorni al Tour de Ski in Val di Fiemme: l’autunno è appena iniziato ma gli appassionati di sport invernali pensano già alla stagione fredda che presto porterà con sè le emozioni del circo bianco. I migliori atleti del panorama dello sci di fondo sono pronti a radunarsi ancora una volta, la 19.a in 19 stagioni per essere precisi, in Val di Fiemme per il gran finale delle tappe di Coppa del Mondo più prestigiose del circo bianco dal 3 al 5 gennaio 2025. Quello della stagione invernale 2024/2025 sarà un Tour de Ski d’eccezione che si svolgerà interamente in territorio italiano, con l’apertura a cavallo del nuovo anno a Dobbiaco (28, 29, 31 dicembre e 1 gennaio) e l’imperdibile gran finale in Val di Fiemme nelle giornate del 3, 4 e 5 gennaio. Dopo l’avvio in Alto Adige la rassegna itinerante più osservata del fondo mondiale si sposterà in Trentino, e a fare il suo gradito ritorno fra i binari delle rinnovate piste dello Stadio del Fondo di Lago di Tesero sarà la Sprint in tecnica classica che animerà la giornata di venerdì 3 gennaio. Sabato 4 fondiste e fondisti si sfideranno nell’avvincente prova Skiathlon da 20 km (TC e TL) che dopo l’esordio in terra fiemmese al Campionato del Mondo 2013 si prepara a essere decisiva nelle dinamiche di questo Tour de Ski come grande novità della rassegna. Ultima, non certo per importanza, domenica 5 ci sarà la mitica “Cermis Final Climb” con l’iconica prova in tecnica libera sulle rampe dell’Alpe Cermis a decretare anche per la 19.a edizione del Tour de Ski vincitori e vinti. La celebre “Olimpia III”, abitualmente usata e nota come pista da sci alpino, diventerà teatro delle eroiche imprese degli atleti che la affronteranno in salita con gli sci stretti ai piedi fra strappi vertiginosi che sfiorano il 30% di pendenza. E oltre al grande show sportivo imbastito dagli atleti più prodigiosi del panorama non mancheranno la Coop Mini World Cup, la Rampa con i Campioni, il Tour del Gusto e gli imperdibili Apres-ski per un intrattenimento di appassionati, tifosi, ospiti e popolazione locale a 360°. Tre giorni di grande sport in Val di Fiemme, con le prove finali del Tour de Ski che fungeranno da gare pre-olimpiche, termine con il quale si è soliti definire le sfide di caratura internazionale che hanno luogo nei futuri impianti che ospiteranno i Giochi Olimpici. E questo è il caso dello Stadio del Fondo di Lago di Tesero, che proprio in vista dell’appuntamento di Milano Cortina 2026 è soggetto ad ammodernamenti e adeguamenti con lavori che ne interessano le piste e i tracciati, l’impianto di innevamento e illuminazione e il relativo approvvigionamento idrico. Al Tour de Ski in Val di Fiemme gli atleti testeranno non solo i ridisegnati percorsi delle piste trentine, ma si muoveranno anche all’interno della nuova area atleti dotata di spogliatoi e locali tecnici che verrà inaugurata proprio sul prestigioso palcoscenico del Tour. A curare l’allestimento del gran finale del Tour de Ski per l’imminente stagione invernale è il comitato organizzatore Nordic Ski Val di Fiemme che, sotto la guida del presidente Pietro De Godenz e con una nutrita e instancabile schiera di volontari, continua il suo viaggio verso uno dei fine settimana più attesi del fondo mondiale e senza dubbio il più seguito in TV. Senza dimenticare che la Val di Fiemme è impegnata anche in un altro viaggio, quello verso i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026 che la renderà l’unica località al mondo ad aver ospitato tutti i maggiori eventi sportivi internazionali (Coppa del Mondo, Campionati del Mondo, Olimpiadi e Paralimpiadi) nelle tre discipline dello sci nordico: sci di fondo, salto e combinata nordica.
Info: www.fiemmeworldcup.com
TEMPO DI SCI PER LA GF VAL CASIES. KOWALCZYK SCALDA I MUSCOLI
La Gran Fondo Val Casies parte col piede giusto: pronta al via Justyna Kowalczyk La campionessa del Team Robinson Trentino a caccia del secondo successo Il terzo fine settimana di febbraio si scia in classico e a skating nell’amena vallata Iscrizioni aperte a prezzo fisso per tutto il 2024, si attende l’ufficialità della Coppa Italia
La Gran Fondo Val Casies è una delle manifestazioni granfondistiche di sci di fondo più celebri dell’Alto Adige e dell’intero arco alpino e per la stagione invernale 2025 è in programma, come da tradizione, per il terzo fine settimana di febbraio nelle giornate del 15 e 16 febbraio. Ad aver già aderito all’edizione numero 41 è niente meno che la pluricampionessa olimpica e mondiale Justyna Kowalczyk. L’atleta polacca è la punta di diamante della miglior formazione italiana del circuito Ski Classics e con la divisa azzurro-cielo del Team Robinson Trentino punterà a bissare la performance che nel 2019 le valse la vittoria davanti alla tedesca Franziska Müller e alla friulana Asia Patini nella distanza Marathon in classico. Nel fine settimana targato Val Casies verrà riproposto l’apprezzato format che prevede due giornate, due distanze e due tecniche differenti: sabato 15 febbraio i fondisti si cimenteranno sulla 30 km e sulla 42 km da affrontare fra i binari in tecnica classica, mentre domenica 16 verrà lasciato ampio spazio a chi predilige la tecnica libera lungo i medesimi tracciati. La grande differenza fra i due percorsi che si snodano lungo tutta l’amena vallata sta nella salita, e la successiva discesa, da Santa Maddalena, che come ricorda il direttore di gara Michel Rainer: “è uno dei punti fondamentali della gara lunga: dal GPM della gara, a quota 1518 mt, si scende verso il traguardo di San Martino in una discesa ‘sciabile’ dove bisogna fare un bel movimento di gambe e solo grazie al giusto mix fra ottimi materiali e buone capacità di sciata si può raggiungere l’arrivo davanti a tutti”. Va aggiunto che la Gran Fondo Val Casies è famosa si per i suoi campioni che da 40 anni ne arricchiscono l’albo d’oro, ma il suo vero cuore pulsante sono senza dubbio gli amatori. I “fondisti della domenica” che ad oggi sono attrezzati alla pari dei migliori atleti al mondo fra materiali e attrezzature all’ultimo grido, allenamenti rigorosi e piani alimentari volti a massimizzare la preparazione atletica. La proposta della Gran Fondo Val Casies è fortemente orientata verso di loro e in una delle valli più periferiche del territorio altoatesino sono accolti con l’inconfondibile stile della manifestazione che nel 2025, oltre a essere una tappa fissa e immancabile all’interno del calendario Euroloppet, farà il suo debutto anche fra gli eventi Challengers del circuito Ski Classics. L’edizione 2024 della Gran Fondo Val Casies rimarrà negli annali dell’evento come una delle più iconiche della sua storia, con due giorni di sold-out e la presenza del mitico Dario Cologna a premiare i giovani impegnati nella “Mini” prima e a rimettere gli sci ai piedi nella prova in skating poi. Una festa sportiva che ha coinvolto tutta la vallata a suon di intrattenimento musicale e il gustoso pasta party degno di un hotel a cinque stelle. Gli eventi di contorno non mancheranno nemmeno nell’edizione 2025, con il comitato organizzatore capitanato da Walter Felderer già all’opera per scrivere una nuova pagina di storia della Gran Fondo Val Casies, al fianco degli storici main sponsor come Alperia, Südtirol, Sportful, Hotel Quelle, Mila e Hoku e l’intera comunità della Val Casies che si mobilita in massa per la sua manifestazione più sentita. Iscrizioni aperte a prezzo fisso fino alla fine dell’anno (72€ TC, 73 € TL, 117 € combinata dei due giorni) mentre si attende l’ufficialità dalla Federazione Italiana per ospitare di nuovo le gare di Coppa Italia in occasione della gran fondo, che vanterà ancora una volta fra i suoi partenti alcuni fra i migliori fondisti della nazione.
Info: www.valcasies.com
FONDO: BERGAMO-SCHILPARIO 2025. IL PROGRAMMA COMPLETO DEL JWSC
A Bergamo-Schilpario la rassegna del fondo giovanile più importante al mondo Dal 3 al 9 febbraio si assegnano le medaglie iridate per Junior&Under23 I format tradizionali di Sprint, Mass Start e Individuale animano la Pista degli Abeti Gran finale con le staffette miste 4×5 km a far calare il sipario sulle kermesse iridata
Al Campionato del Mondo Junior&Under23 di sci di fondo che si terrà a Bergamo-Schilpario il prossimo febbraio mancano ancora alcuni mesi, ma i lavori di allestimento di quella che è la manifestazione per lo sci di fondo giovanile più importante al mondo sono già cominciati. Le gare iridate che assegneranno gli ambiti titoli mondiali ai fondisti della nuova generazione si terranno alla celebre Pista degli Abeti di Schilpario dal 3 al 9 febbraio 2025. Procedendo con ordine, il primo format ad animare i binari immersi nell’abetaia all’estremità della Val di Scalve sarà quello della Sprint in tecnica classica. La gara più dinamica dello sci di fondo decreterà lunedì 3 febbraio campionessa e campione della categoria Junior e martedì 4 della categoria Under23. Tecnica classica anche per le giornate di mercoledì 5 e giovedì 6 febbraio che vedranno impegnate rispettivamente le categorie Junior e quelle Under23 nella Mass Start da 20 km TC. Venerdì 7 e sabato 8 le fondiste e i fondisti impegnati nella rassegna iridata ai piedi della catena dei Campelli gareggeranno nella prova Individuale da 10 km in tecnica libera, il 7 per le categorie Junior e l’8 per quelle U23. La giornata di domenica 9 febbraio chiuderà la kermesse di Bergamo-Schilpario 2025 con le staffette miste 4×5 km, in un ricco programma che vedrà scendere in pista le formazioni Junior prima e quelle Under23 poi. In tutte le giornate del Campionato Mondiale l’avvio delle gare è previsto alle ore 10.00 e le riunioni tecniche che si svolgeranno da domenica 2 a sabato 8 sono in programma alle 17.00. Per gli addetti ai lavori il Campionato del Mondo Junior&Under23 comincerà fin da sabato 1° febbraio, giorno in cui è indetta la prima riunione informativa nel tardo pomeriggio (dalle 17.00). Domenica 2 febbraio verrà lasciato ampio spazio agli allenamenti ufficiali, oltre che alla cerimonia di inaugurazione della manifestazione. L’attesa per l’appuntamento iridato con Bergamo-Schilpario 2025 continua a salire, con le gare riservate alle categorie Junior (anni di nascita dal 2005 al 2009) e Under23 (anni di nascita dal 2002 al 2004) che vengono allestite con cura dal comitato organizzatore presieduto da Carmelo Ghilardi.
Info: www.jwsc2025.it
MONDIALE BERGAMO-SCHILPARIO 2025. FONDISTI AZZURRI AL LAVORO PER L’IRIDE
Il Campionato del Mondo Junior&Under23 di sci di fondo 2025 è in Italia Bergamo-Schilpario ospita la rassegna giovanile più importante del circo bianco Renato Pasini, tecnico FISI: la squadra azzurra comprende tanti elementi interessanti I team giovanili sono impegnati nei raduni pre-stagionali per prepararsi al meglio
Sul finire di agosto la preparazione di atlete e atleti alla stagione invernale 2024/2025 è nel pieno della sua attività, con le formazioni giovanili della nazionale che si destreggiano fra un raduno e l’altro al fine di perfezionare la propria condizione in vista degli importanti impegni dei prossimi mesi. In particolare, l’evento più seguito e ambito dai fondisti Junior&Under23 sarà quello del Campionato del Mondo di sci di fondo di categoria, in programma dal 3 al 9 febbraio 2025 sulle nevi della Pista degli Abeti di Schilpario (BG). Il JWSC di Bergamo-Schilpario 2025 accenderà i riflettori del mondo sulla località di Schilpario e sull’intera provincia di Bergamo che assegnerà i pregiati titoli iridati dello sci di fondo fra i binari della “Abeti”, la celebre pista scalvina interessata proprio in questo periodo da lavori di ammodernamento in vista dell’appuntamento con la rassegna giovanile di sci di fondo più importante del circo bianco. Dal comitato, è Renato Pasini a ricordare che “alla pista degli Abeti sono in corso le opere che la prepareranno per il Campionato del Mondo. È già stato ultimato un tratto di asfalto della ciclabile per la pista da Skiroll di 1,5 km circa. Il sopralluogo da parte dei tecnici della FIS ha avuto esiti positivi, il cantiere è stato allestito ed è cominciato il taglio dei primi e pochi alberi. Entro fine ottobre tutti i lavori dovrebbero essere completati”. Pasini, ex campione oro mondiale a Sapporo 2007, è inoltre l’allenatore responsabile della squadra femminile Milano Cortina 2026 e in vista delle gare iridate aggiunge: “la nostra squadra comprende tanti elementi interessanti fra i quali cito Iris De Martin Pinter, Maria Gismondi e Nadine Laurent: tre atlete di punta che rientrano nella fascia d’età del Campionato del Mondo e che quasi sicuramente parteciperanno alla rassegna iridata di Schilpario. Per adesso, e incrocio le dita mentre lo dico, non abbiamo avuto problematiche particolari e i nostri allenamenti stanno procedendo in modo lineare e secondo i programmi”. Proprio in questo periodo le atlete e lo staff di Pasini sono impegnati in un ritiro ad Anterselva, uno dei tanti tasselli da predisporre per arrivare pronti all’inizio della stagione e affrontarla nel migliore dei modi. La nazionale Junior è invece impegnata in raduno a Moena sotto la guida dall’altro tecnico che porta il nome Pasini ed è Fabio, il fratello di Renato, oltre a Matteo Betta e Stefano Corradini. Per i colori azzurri le condizioni ci sono tutte per fare bene all’appuntamento casalingo con il Campionato del Mondo Junior&Under23 di Bergamo-Schilpario 2025: adesso è ancora presto per fare previsioni, la stagione invernale è distante e solo i primi impegni ufficiali delle nazionali sapranno segnalare lo stato di forma di fondiste e fondisti tricolori. Quel che è certo è che lo staff del JWSC di Bergamo-Schilpario 2025 lavorerà al meglio per allestire uno spettacolo di successo, grazie al supporto di partner commerciali e collaboratori fidati. Appuntamento dal 3 al 9 febbraio per le infinite emozioni del Campionato del Mondo Junior&Under23 di sci di fondo di Bergamo-Schilpario 2025.
Info: www.jwsc2025.it
TEAM ROBINSON TRENTINO A PASSO ROLLE. TANTO LAVORO CON SKIROLL E PALESTRA
Quattro atleti tra i più giovani in “ritiro” a Passo Rolle Prima volta di Oda Nerdrum col Team sulle Dolomiti della Valle di Primiero Allenamenti anche per Tereza Hujerova, Giacomo Ponti e Stefano Dal Magro Lunghe sessioni in quota con skiroll, corsa in montagna e palestra
Estate, sole, caldo e voglia di riposare e rilassarsi. Desideri per gente comune, non certo per i fondisti che guardano con interesse agli obiettivi della prossima stagione. Così anche alcuni atleti del Team Robinson Trentino, mentre i restanti si allenano a casa secondo un programma ben stabilito, hanno deciso di passare insieme un periodo a Passo Rolle, sotto il severo controllo del team manager Bruno Debertolis. Sessioni intense in palestra, intervallate da uscite con gli skiroll affrontando le rampe che salgono dalla Valle di Primiero proprio a Passo Rolle transitando per San Martino di Castrozza, ma anche sessioni pianeggianti utili per il double poling sulla pista ciclabile della Valle di Primiero, e infine lunghe passeggiate e corsa in montagna al cospetto delle affascinanti Pale di San Martino, area dolomitica patrimonio UNESCO. È stata la prima volta di Giacomo Ponti nel Pro Team di Robinson Trentino, dopo essere cresciuto nella fila del Team Talent. “Dopo lo scorso anno nel Team Talent – racconta Ponti, seduto su una staccionata a Passo Rolle con balcone sulle Dolomiti – è andata molto bene e ora per fortuna sono entrato nel Pro Team, vediamo se quest’anno potrà andare ancora meglio e se farò una bella esperienza”. Tu sei molto giovane, non è così facile trovare i giovani che fanno le lunghe distanze e il double poling, che è abbastanza faticoso, come mai questa scelta? “Mi è sempre piaciuto fare double poling anche negli allenamenti normali, anche quando facevo le gare di cross country, quindi mi ha sempre interessato questo mondo, e poi ho incontrato un team che mi ha accolto e che mi ha fatto trovare una bella situazione, è un ambiente internazionale, faccio nuove esperienze e vedo nuovi posti”. Correre nel Pro Team non è semplice, raccontaci le tue speranze e i sogni: “Sarà dura fare grandi risultati ma cerco di allenarmi il più possibile, perché non voglio accontentarmi. Speriamo in bene, poi tutto quello che arriva si accetta. Mi alleno principalmente a Livigno perché vivo lì, mi alleno da solo quasi sempre, cinque giorni alla settimana e solitamente faccio tre settimane di carico e una di scarico, non intendo fare giorni di recupero, preferisco qualche oretta o due di lento per recuperare, per il resto faccio palestra, poi mi preparo in occasione degli stage, come stavolta a Passo Rolle”. L’obiettivo del domani? “Diventare fra i più forti di Ski Classics, sarà molto dura ma ovviamente ci spero, altrimenti non sarei qui adesso solo per divertimento”. Abbiamo incontrato anche Stefano Dal Magro: “Sono di Limana (Belluno), lavoro part time da lunedì a venerdì nell’azienda di famiglia, quindi riesco a gestirmi bene per gli allenamenti sia in estate che in inverno. Diciamo che anche quest’anno ho iniziato bene la preparazione, mi sto gestendo bene insieme al mio allenatore Sergio Piller, l’obiettivo è quello di mantenere una ventina di ore a settimana sempre lavorando e quando si è in ritiro arrivare fino a 27-28 ore, in modo da prepararsi al meglio per la stagione. Questa è la mia seconda stagione nel Pro Team, nella prima non è stato facile, ma me la sono presa con serenità accettando i risultati che sono arrivati. La stagione è stata lunga per me perché non sono abituato a gareggiare fino a fine marzo così intensamente, però mi sono divertito e infatti dall’anno scorso ho visto dei bei miglioramenti e quest’anno punto a fare ancora meglio. Punto a mantenere nella maggior parte delle gare una posizione che mi soddisfi, diciamo fra i top 40. Non ho atleti preferiti, mi piacciono molto Andreas Nygaard ed Emil Persson, i due più iconici in Ski Classics in questo momento. Mi piace vederli gareggiare insieme a me, un buono spunto per andare più forte”. In Italia si guarda soprattutto al cross country e non alle marathon, secondo te cosa si dovrebbe fare? “Ho visto negli ultimi anni che le marathon hanno preso sempre più piede anche tra i giovani, quindi penso sia solo una questione di tempo e diventerà popolare anche fra i ragazzi della mia età, vedendo magari noi intraprendere questa strada.” Il vostro team è il più internazionale di tutti in Ski Classics, come vi trovate con i ragazzi stranieri in squadra? “Ci siamo subito trovati benissimo, parlando inglese si scherza, si ride quindi il gruppo è bello solido e ovviamente avere degli scandinavi in squadra aiuta, con l’esperienza che hanno loro già nelle gare o nello scegliere lo sci giusto e i materiali adatti per la gara. Quest’anno è arrivata la norvegese Nerdrum, è davvero simpatica, ci fa ridere e noi la facciamo ridere, ci troviamo bene”. A Passo Rolle abbiamo incontrato anche la new entry Oda Nerdrum, biondissima, occhi azzurri, molto motivata: “È la mia prima volta col Team Robinson Trentino, mi piace e mi sto trovando bene con i miei compagni, ho veramente una buona impressione di loro. In più qui a Passo Rolle è veramente bello. Non potrei stare meglio”. È così strano pensare a un’atleta norvegese che gareggia per un team italiano. Come mai? “Ho ricevuto un messaggio da un ex atleta del Team Robinson, mio connazionale, che mi chiedeva se fossi interessata a gareggiare per il team questa stagione e ho detto sì, pensando che sarebbe stato interessante. Bruno Debertolis allora mi ha contattato e ora faccio parte di questo team italiano, e non vedo l’ora che arrivi la prossima stagione”. Qual è il tuo obiettivo stagionale? “Spero di riuscire ad entrare nella top10 di alcune gare. So che è un obiettivo piuttosto ambizioso, ma credo che se l’allenamento quest’estate andrà bene potrò farcela. Punto soprattutto su Marcialonga, è la gara più importante e vorrei entrare nella top10, quindi non vedo l’ora che arrivi”. Il cibo in Italia è molto buono. Questo ti tenta, ti porta ad esagerare? “Non posso mangiare il glutine, quindi solo cibo gluten-free. Ma mangio comunque pasta e riso ad ogni pasto e credo che sia il miglior “carburante” per un fondista. Vedremo quest’inverno” (sorride e ci strizza l’occhio…). Tra i più motivati anche la ceca Tereza Hujerova, alla sua terza stagione col Pro Team di Robinson Trentino. “Credo che il team stia lavorando abbastanza bene. Siamo un gruppo internazionale e penso sia un vantaggio per tutti, perché ogni nazione è diversa e possiamo imparare qualcosa di nuovo da ognuno su come lavorare, allenarsi, come fare tutto. Potrebbe essere una stagione interessante per noi. Possiamo fare tanto gioco di squadra nel team femminile, quindi aspetto con impazienza la prossima stagione.” Qual è la cosa migliore del team secondo te? “Siamo come una piccola famiglia. Siamo ottimi amici e lavoriamo molto bene insieme. Poi il cibo è sicuramente molto buono!” C’è poco tempo per parlare, Bruno Debertolis chiama i quattro atleti alla sessione in palestra. Tanto lavoro, anche con l’Ercolina per esercitarsi per il double poling. Dicembre non è poi lontano… Info: www.robinsonskiteam.com
LA 48.a GRANFONDO DOBBIACO-CORTINA INAUGURA IL FEBBRAIO DEI FONDISTI
L’1 e il 2 febbraio 2025 si scia in classico e skating con la Granfondo Dobbiaco-Cortina Val Pusteria e Cime Ampezzane teatro della tradizionale manifestazione di sci di fondo Le iscrizioni sono aperte alla speciale tariffa “Clever Fox” (80 € 42 km TC, 65 € 35 km TL) Il comitato di Santer e Gombač è al lavoro per un’edizione di successo
Alla Granfondo Dobbiaco-Cortina l’onore e l’onere di inaugurare il febbraio dei fondisti di tutta Italia e del mondo: l’iconica corsa sugli sci stretti è in programma per il fine settimana dell’1 e del 2 febbraio e non mancherà di fare breccia nel cuore di tutti i suoi partecipanti. Con la Val Pusteria da una parte e le Cime Ampezzane dall’altra, la Granfondo Dobbiaco-Cortina vanta uno dei tracciati di gara più emozionali e panoramici dell’intero circo bianco con la partenza dall’aeroporto di Dobbiaco e l’arrivo di Fiames – Cortina d’Ampezzo, intervallati dai suggestivi passaggi dal Lago di Dobbiaco e quello di Landro, fino alla Vista Tre Cime e lo scollinamento del Passo Cimabanche. Anche per il 2025 la manifestazione granfondistica che lega indissolubilmente le due comunità di Dobbiaco e Cortina è confermata all’interno degli eventi “Challengers” del circuito internazionale di Ski Classics, e ripropone il suo consolidato format che prevede la 42 km in classico per sabato 1 febbraio e la 35 km in tecnica libera per domenica 2. Le iscrizioni alla 48.a Granfondo Dobbiaco-Cortina sono cominciate nel mese di giugno e hanno fatto registrare un solido +30% rispetto allo stesso periodo nella passata stagione con Italia, Svezia, Repubblica Ceca e Norvegia che si riconfermano le nazioni con più partecipanti. Un chiaro segnale che la scorsa edizione è piaciuta parecchio ai fondisti della Dobbiaco-Cortina che hanno risvegliato il loro amore per gli sci stretti nel bel mezzo dell’estate. È possibile aderire all’edizione 2025 approfittando della speciale tariffa “clever fox” che fissa le quote di adesione ai seguenti prezzi: 80 € per la prova in classico, 65 € per quella in tecnica libera e 145 € per la combinata che permette di prendere parte a entrambe le gare del fine settimana. 30 € il prezzo riservato agli Under23, con la Granfondo Dobbiaco-Cortina che si riconferma uno degli eventi più attenti alla promozione dello sci di fondo sulle lunghe distanze fra le nuove generazioni. Dalla sede di Cortina del comitato organizzatore, guidato dal presidente Herbert Santer e dal vice-presidente Igor Gombač, procedono senza sosta i lavori di allestimento della nuova edizione, che partono da lontano per arrivare pronti all’appuntamento con l’inverno e incantare al cospetto delle Dolomiti Patrimonio UNESCO una colorata e gioiosa orda di fondisti.
Info: www.dobbiacocortina.org
PROGETTI A LUNGO TERMINE PER NORDIC SKI. IN VAL DI FIEMME UNA LEGACY DI VALORE
Val di Fiemme: la culla dello sci nordico in Trentino e nel mondo Gli Stadi fiemmesi sono soggetti a interventi necessari e cruciali A Predazzo e Lago di Tesero è in atto un progetto a lungo termine Nordic Ski Val di Fiemme al lavoro per una “legacy” dal grande valore
In Val di Fiemme lo sci nordico è stata la scintilla che negli anni ‘90 ha portato alla ribalta il potenziale turistico di una vallata che si apriva agli ospiti con proposte estive ed invernali. Tre Campionati del Mondo di sci nordico, oltre a due di skiroll (ed un terzo in arrivo a settembre) e 400 gare di Coppa del Mondo hanno promosso in tutto il mondo la Val di Fiemme ed il Trentino con trasmissioni televisive che, soprattutto col Tour de Ski e le Coppe del Mondo di Salto Speciale, hanno avuto picchi da record. Una promozione mediatica che non riguarda solo lo sport, ma l’intera economia che ruota intorno al turismo. Quando i vertici olimpici parlano di “legacy”, che in italiano significa quello che si lascia in eredità, la Val di Fiemme ha di che inorgoglirsi. Tutte le strutture realizzate fin dai Mondiali ’91 sono state sfruttate fino all’ultima possibilità, creando un movimento sportivo che ha innescato a cascata quello legato all’ospitalità e a tutta l’economia di valle, e non è una ripetizione, è una realtà. L’economia ‘circolare’ riversa i benefici ricavati dal turismo in tutto il comparto economico e sociale valligiano. Per i Campionati iridati del 1991 fece scalpore, e creò dibattiti, la realizzazione della strada di fondovalle, un’opera di cui oggi la Val di Fiemme non potrebbe fare a meno. In occasione dei Mondiali 2003 ci fu un generale ringiovanimento con l’internazionalizzazione dell’offerta turistica e l’evento ottenne, primo nella storia, la certificazione per la gestione ambientale e di accessibilità. Per i Mondiali del 2013 la Val di Fiemme fu una delle prime realtà territoriali a godere della copertura della rete Internet ad alta velocità, disponibile non solo per gli eventi ma per tutta la comunità, e soprattutto fu il primo Campionato del Mondo senza barriere (marchio Open Event). Le gare Olimpiche di sci nordico di Milano Cortina 2026, non è una novità, si svolgeranno in Val di Fiemme nelle strutture di Lago di Tesero (Centro del Fondo F. Canal) e di Predazzo (Stadio del Salto G. Dal Ben), interessate ogni anno da sfide di Coppa del Mondo che richiamano tanti appassionati e pubblico e distribuiscono risorse all’economia locale. In verità, a Predazzo dal 2019 non si disputano le gare di salto dal trampolino grande e d’estate non arrivavano più, come era consuetudine, le varie nazionali e non si tengono gli affollati campus, perché il trampolino HS 135 necessitava di un intervento dato che era stato giudicato inagibile per alcuni cedimenti nelle infrastrutture portanti, e così è stato poi per il trampolino HS 104 dopo le ultime gare del 2022. Nel servizio di Report (RAI3) di domenica 19 maggio sono state analizzate alcune criticità del percorso di realizzazione delle opere destinate ad ospitare l’evento Milano Cortina 2026, il comitato organizzatore locale Nordic Ski Val di Fiemme e le amministrazioni comunali di Predazzo e Tesero desiderano puntualizzare alcuni aspetti non approfonditi durante il servizio, probabilmente per questioni legate ai tempi televisivi. Il dossier di candidatura è stato realizzato dal Comitato Promotore della Candidatura Milano Cortina 2026, raccogliendo alcune informazioni generali da Nordic Ski e dalle amministrazioni comunali di Predazzo e Tesero con la premessa che si trattava di una proposta di massima, ma che poteva, ottenuta l’assegnazione, essere approfondita nei dettagli con sviluppi e miglioramenti in funzione di garantire continuità e sostenibilità nel tempo agli interventi nelle strutture, tutto sintetizzato nella parola ‘legacy’, concetto tanto caro al CIO. A seguito dell’assegnazione dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali a Milano-Cortina avvenuta il 24 giugno 2019, è iniziata fin dalla fine del 2019 una serie di incontri e valutazioni per approfondire il tema dello sviluppo dei due stadi di Predazzo e Lago di Tesero, con l’obiettivo di garantire la legacy in modo da programmare degli interventi strutturali che mirassero al 2026 non come un punto di arrivo, ma di ripartenza. Alla luce di questo importante e fondamentale obiettivo è emerso da subito che i due stadi necessitavano non solo di una sommaria manutenzione ma, nel caso dello Stadio del Salto di Predazzo, di una radicale ricostruzione essendo i trampolini esistenti progettati tanti anni fa, quando le tecniche di salto erano del tutto diverse da quelle di oggi, con distanze e parabole di volo non più confacenti ai trampolini esistenti. In particolare le piste di lancio costruite 30 anni fa in legno lamellare presentavano delle gravi lesioni strutturali che rischiavano di far collassare la struttura portante, con seri rischi sia per gli atleti che per lo svolgimento di un evento di tale importanza e questo è il motivo fondamentale della totale ricostruzione. Il Comune di Predazzo ha promosso un percorso di analisi e sviluppo coinvolgendo numerosi esperti nazionali ed internazionali, sia del settore, sia altre figure in grado di aprire lo sguardo su futuri sviluppi e utilizzi dello stadio del salto anche per altre attività non necessariamente legate agli eventi sportivi. In tal senso è stata decisa la sostituzione della seggiovia che porta gli atleti alla sommità del trampolino con un ascensore, utile anche per i potenziali sportivi, turisti e curiosi (come succede all’estero) che intendono visitare anche la torre di lancio. È in previsione infatti un pacchetto turistico per visitare lo Stadio del Salto, e in questo modo sarà possibile accedere facilmente, ovviamente accompagnati da guide, e non sarà necessaria la presenza del personale tecnico per la seggiovia, tra il resto quasi impossibile da trovare. Per questi motivi i costi di realizzazione sono lievitati rispetto a quelli indicati nel dossier di candidatura, perché rispetto ad un intervento mirato a sanare le sole strutture di lancio si è ritenuto più opportuno rivedere il progetto in un’ottica di continuità e sviluppo per i prossimi venti – trent’anni. A questa scelta si è aggiunto un incremento sostanziale dei costi di realizzazione a seguito dell’emergenza pandemica e del Superbonus 110 che ha coinvolto a 360° il mondo delle opere pubbliche e private degli ultimi tre anni. I lavori sono stati affidati a fronte di un bando e non a trattativa privata, bando poi vinto da un’impresa locale. Nel dettaglio, gli interventi previsti allo stadio del salto di Predazzo riguardano la riqualificazione trampolini, sala atleti, torre giudici e tribuna allenatori, e i costi comprensivi di oneri progettuali, servizi annessi e iva sono così suddivisi: demolizioni e viabilità Euro 2.552.000, opere sportive principali Euro 31.138.393, innevamento con nuovi cannoni ed ascensore inclinato Euro 8.556.000,00. Il totale dell’intervento per lo Stadio Dal Ben di Predazzo ammonta quindi ad Euro 42.246.393, finanziati in parte dalla Provincia Autonoma di Trento ed in parte dallo Stato/CIO. Discorso diverso per il Centro del Fondo di Lago di Tesero, dove sono state individuate alcune nuove strutture che potessero completare lo stadio sia in vista dell’impegno Olimpico, ma soprattutto per gli anni a seguire, in modo da poter disporre di una struttura con una migliore funzionalità logistico-organizzativa, ma anche per aprire delle nuove opportunità di utilizzo nel periodo estivo e per altre attività non solo sportive (eventi, meeting, formazione ecc.). Anche in questo caso i costi di realizzazione sono diversi da quelli indicati nel dossier di candidatura, ma le nuove strutture realizzate permetteranno di conseguire l’obiettivo della legacy senza ritrovarsi con delle ‘cattedrali nel deserto’ inutilizzate, come successo in altre situazioni Olimpiche del passato (ad esempio Torino 2006). Sono quindi stati previsti un nuovo volume interrato per gli spogliatoi atleti e locali tecnici (Euro 4.194.000), demolizione e ricostruzione edificio ex tribuna e realizzazione nuovo centro federale (Euro 4.954.900), manutenzione straordinaria dell’impianto sportivo (Euro 881.500), adeguamento piste sci, impianto d’innevamento e illuminazione, approvvigionamento idrico, manutenzioni straordinarie, acquisto terreni e mezzi, realizzazione pista da skiroll (Euro 1.321.700). Il totale degli investimenti previsti al Centro del Fondo di Lago di Tesero ammonta a Euro 19.158.700, ma nessun costo sarà imputato ai due Comuni di Predazzo e Tesero. La tanto attesa pista da skiroll consentirà l’utilizzo estivo del centro fondo migliorando anche la fruizione del poligono di biathlon, mentre le piste dovevano essere adeguate ai nuovi standard sportivi in quanto a larghezze e dislivelli, favorendo pure una migliore produzione televisiva. C’è anche una precisazione doverosa in riferimento agli impianti di innevamento, perché il previsto prelievo dell’acqua dai fiumi è regolato a livello provinciale da precise leggi e norme che garantiscono sempre il Minimo Deflusso Vitale. L’acqua, solo 100 litri/sec, viene prelevata in tardo autunno quando l’utilizzo da parte dell’agricoltura è ridotto, quindi restituita in primavera con il naturale scioglimento della neve prodotta senza utilizzo di alcun additivo o sostanza chimica. È documentato che l’impatto sull’ambiente e sull’ecosistema risulta del tutto insignificante. Gli altri interventi citati durante il servizio di Report, in particolare sul Villaggio Olimpico presso la Scuola Alpina della Guardia di Finanza e il BRT (trasporto veloce su gomma), esulano dalle competenze e dalle responsabilità del comitato Nordic Ski e spetta eventualmente allo Stato e alla Provincia Autonoma di Trento fornire dettagli e rassicurazioni sulla bontà degli investimenti e delle ricadute positive future per il territorio. È assodato che un grande evento come quello Olimpico porta qualche disagio sul territorio, ma le positività sono innumerevoli a tutti i livelli. Intanto il Comitato Nordic Ski è al lavoro per il terzo Campionato del Mondo di Skiroll (12-15 settembre) e per le gare di Coppa del Mondo di Sci di Fondo (Tour de Ski) valide come preolimpiche in programma dal 3 al 5 gennaio. Le gare preolimpiche di salto e combinata nordica slitteranno all’estate 2025, a trampolini ultimati, e inserite in un progetto “Festival” che includerà anche lo skiroll, ma lo Stadio del Salto fin da inizio estate sarà a disposizione degli atleti per testare le nuove caratteristiche tecniche dell’impianto.
La 49.a edizione della 3 Zinnen Ski-Marathon confermata in Ski Classics Sabato 11 gennaio si scia con i Pro Team alla 60 km e non manca la 30 km amatoriale Domenica 12 c’è la mitica Prato Piazza Mountain Challenge (open 30 km TL) Il comitato di Gerti Taschler al lavoro per onorare il 2° posto fra gli eventi dell’anno
Dici Dobbiaco, dici eventi di alta qualità sugli sci stretti. Ed ecco che sono state annunciate le date per la prossima “3 Zinnen Ski-Marathon”, con la tradizionale granfondo altoatesina pronta ad animare il fine settimana dell’11 e 12 gennaio 2025 nel paradiso pusterese dello sci di fondo. Sarà l’incontaminata Val Fiscalina a fare da sfondo alla partenza della 60 km, rigorosamente in tecnica classica, di sabato 11 gennaio che da Sesto vedrà al via il folto gruppo dei Pro Team del circuito internazionale di Ski Classics, seguiti da una festante massa di amatori. La cavalcata guidata dai migliori fondisti al mondo sulle lunghe distanze li condurrà all’esplorazione del suggestivo territorio dell’Alta Pusteria fino agli scorci da cartolina di Vista Tre Cime, del Lago di Landro e dell’immancabile Nordic Arena, per poi raggiungere il traguardo nel borgo di Villabassa. 783 i metri di dislivello della gara, che per gli amatori sarà disponibile anche sulla distanza da 30 km con partenza direttamente dai binari della Nordic Arena e arrivo sempre a Villabassa. Per domenica 12 gennaio verrà riproposta la spettacolare “Prato Piazza Mountain Challenge”, la mitica gara Open in tecnica libera che nei suoi 30 km di lunghezza conta più di 800 metri di dislivello positivo. Una scalata verso il paradiso, che dalla partenza di Villabassa porta a raggiungere con gli sci ai piedi la perla di Prato Piazza, a oltre 2000 metri di altitudine nel Parco Naturale Fanes-Sennes-Braies. Vincere la “Prato Piazza” significa guadagnarsi un posto fra i più grandi scalatori del fondo e c’è già tanta curiosità nello scoprire chi saranno gli eredi della campionissima Justyna Kowalczyk (POL) e del talento Paolo Fanton che lo scorso gennaio si erano aggiudicati la vittoria. Forte del 2° posto conquistato la passata stagione nella speciale classifica degli “eventi dell’anno” di Ski Classics, il comitato organizzatore della 3 Zinnen Ski-Marathon ha tutta l’intenzione di continuare a migliorarsi ed essere sempre più un punto di riferimento nello sci di fondo anche per il blasonato gruppo svedese che organizza il campionato sulle lunghe distanze più importante al mondo. Lo staff capitanato da Gerti Taschler è già al lavoro per rendere indimenticabile la nuova edizione della “ex-Pustertaler” che, a un passo dall’ambito traguardo del 50° anniversario, non mancherà di proporre la sua variante “Mini” dedicata alla nuova generazione di fondisti e un ricco programma di intrattenimento.