Tag: SCI DI FONDO

‘GIALLO’ ALLA 3 ZINNEN SKI-MARATHON! STADAAS E GJERDE ALNÆS SUPER LEADERS

‘GIALLO’ ALLA 3 ZINNEN SKI-MARATHON! STADAAS E GJERDE ALNÆS SUPER LEADERS

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A Villabassa i norvegesi Stadaas e Gjerde Alnæs vincono gara e pettorale giallo
Il secondo all’arrivo Riege squalificato per aver “pattinato”. Era la 3.a prova Ski Classics
In gara anche gli amatori, la 62 km vinta da Lorenzi e Stangeland
Grande impegno del comitato Sport OK, domani la Prato Piazza Mountain Challenge

La 3 Zinnen Ski-Marathon ha riportato lo sci di fondo internazionale, a dieci giorni dal Tour de Ski, in una soleggiata e festante Alta Val Pusteria con i protagonisti del circuito Ski Classics. Vittoria per i norvegesi Kasper Stadaas (Team Ragde Charge) e Anikken Gjerde Alnaes (Team Engcom), che hanno vinto la gara e sono balzati in testa al circuito col pettorale giallo. Un altro ‘giallo’ ha movimentato la giornata: il secondo all’arrivo, il norvegese Amund Riege, è stato squalificato per aver pattinato in una gara rigorosamente in classico, tutta disputata in double poling.
Alle 9 in perfetto orario gli uomini si sono lanciati al via dall’affascinante Val Fiscalina con le Dolomiti di Sesto ad incantare tutti, raggiungendo poi Sesto e San Candido prima della sempre sorridente cornice di Dobbiaco. Il gruppo dei maschi è rimasto sempre compatto lungo i primi 30 km di gara, con i migliori che hanno sì fatto selezione, ma non tanto da restringere il plotone, che avanzava verso la Val Fonda. Allo scollinamento a Passo Cimabanche i norvegesi leader del gruppo di testa hanno alzato il ritmo, cercando di fare selezione. Hanno allungato quindi Nygaard, Riege, Stadaas, Johan Hoel, Amund Hoel e Bruvoll. Gli ultimi due in leggera difficoltà con i materiali hanno ceduto il passo sull’ultima salita prima del traguardo. Si è quindi assistito ad un arrivo a quattro: Stadaas ha avuto la meglio su Riege per la vittoria, mentre Johan Hoel ha beffato Nygaard e si è preso il terzo posto, quantomeno provvisorio. La squalifica di Riege ha cambiato poi il podio, come detto. “Sono davvero contento, un finale così è sempre complicato e abbiamo gareggiato come fossimo in una sprint dopo decine di km!” ha aggiunto il vincitore Stadaas all’arrivo, che con il successo alla 3 Zinnen torna ad indossare l’ambito pettorale giallo da leader della Overall. Miglior azzurro in gara Lorenzo Busin (Team Internorm Trentino), 35°.
Nella gara femminile si è invece assistito a molta più selezione sin dalle prime battute. Alle pendici del Monte Baranci (intorno ai 20 km) tre atlete avevano infatti già un minuto di distacco: Alnaes, Slind e Larsson controllavano le inseguitrici Nilsson e Fleten. Quest’ultime non sono riuscite a rientrare, complice un’ottima collaborazione del trio di testa, come loro stesse hanno ammesso. “Sono contenta di essere tornata 6 mesi dopo un brutto infortunio al ginocchio, non dovevo neanche essere a Gastein (esordio stagionale), figuriamoci se mi aspettassi di vincere oggi” ha riferito Alnaes, che aveva addirittura rischiato la vita in un incidente estivo sugli skiroll e che si è imposta ad appena 180 giorni di distanza dall’operazione. Miglior azzurra Michaela Patscheider del Team Robinson Trentino, 22.a.
La gioia per l’Italia è arrivata dal cuneese Christian Lorenzi protagonista della 62 km open, aperta agli amatori, mentre al femminile altro sigillo norvegese con Christine Stangeland. Nella distanza dei 30 km si è brillantemente imposto il fiemmese Tommaso Dellagiacoma e tra le ragazze Anna Schmidhofer (AUT) davanti alle italiane Schwingshackl e Debertolis.
Domani nuovo appuntamento con la Prato Piazza Mountain Challenge (9.30), la 30 km ‘green’ che promette scintille, mentre i big del circuito Ski Classics saranno impegnati con l’attesissima Venosta ITT. Grande plauso al comitato organizzatore ‘3 Zinnen Ski-Marathon’ dei tanti volontari, capitanati da Gerti Taschler, che hanno reso possibile una delle gare più belle del panorama Ski Classics.

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Ski Classics 62 km – Men

  1. Kasper Stadaas Nor Team Ragde Charge 2:15:20,1; 2. Johan Hoel Nor Team Ragde Charge +0:01,2; 3. Andreas Nygaard Nor Team Ragde Charge +0:01,3; 4. Ole Jørgen Bruvoll Nor Team Engcon +0:09,1; 5. Amund Hoel Nor Team Engcon +0:09,8; 6. Mathias Aas Rolid Nor Team Ragde Charge +0:54,1; 7. Thomas Joly Fra Team Ramudden +0:54,4; 8. Thomas Bing Ger Ed System Vltava Fund Team +0:54,5; 9. Johan Tjelle Nor Team Engcon +0:55,0; 10. Max Novak Swe Team Aker Daehlie +0:56,3

Ski Classics 62 km – Women

  1. Anikken Gjerde Alnaes Nor Team Engcon 2:34:53,8; 2. Jenny Larsson Swe Lager 157 Ski Team +0:01,6; 3. Silje Oeyre Slind Nor Team Aker Daehlie +0:20,7; 4. Stina Nilsson Swe Team Ragde Charge +3:10,3; 5. Emilie Fleten Nor Team Ramudden +3:17,2; 6. Hanna Lodin Swe Team Engcon +7:18,9; 7. Hedda Baangman Swe Ed System Vltava Fund Team +7:41,9; 8. Kati Roivas Fin Team Eksjöhus +7:58,4; 9. Karolina Hedenstroem Swe Lager 157 Ski Team +8:29,2; 10. Julie Kvale Stoestad Nor Team Ramudden +10:33,8

62 km – Men

  1. Lorenzi Christian Ita Team Internorm Trentino 2:33:38,5; 2. Haarstad Martin Nor Ntnui +0:13,5; 3. Mortensbakke Eirik Andreas Nor Ntnui Langrenn +0:38,6; 4. Gromsrud Herman Nor Ntnui Langrenn +5:15,3; 5. Mich Riccardo Ita Team Futura +5:15,8

62 km – Women

  1. Stangeland Sørensen Mie Christine Nor Ntnui Langrenn 3:06:47,0; 2. Giordan Anna Ita Team Internorm Trentino +0:06,5; 3. Meinicke Julie Nor Ntnui Langrenn +2:04,1; 4. Lillejordet Dina Lidahl Nor Ntnui Langrenn +2:06,0; 5. Hulbak Guri Nor Ntnui Langrenn +4:36,0

30 km – Men

  1. Dellagiacoma Tommaso Ita Team Internorm Trentino 1:12:57,9; 2. Amhof Manuel Ita Team Futura White Fox +0:03,2; 3. Rinner Thomas Ita Team Internorm Trentino +0:07,7; 4. Tanel Matteo Ita Team Robinson Trentino +4:20,1; 5. Vogler Matthias Ger Sc Pfronten +4:21,7

30 km – Women

  1. Schmidhofer Anna Aut Team Internorm Trentino 1:23:40,5; 2. Schwingshackl Thea Ita Team Futura White Fox +4:51,4; 3. Debertolis Maria Eurosia Ita Team Robinson Trentino +5:41,2; 4. Happ Anna Ger Sc Pfronten +5:48,7; 5. Huber Ulrike Ger Burggen +9:59,7
MARCIALONGA STORY GIÀ SOLD OUT. A PREDAZZO ANCHE LA WINTERFEST

MARCIALONGA STORY GIÀ SOLD OUT. A PREDAZZO ANCHE LA WINTERFEST

La 13.a Marcialonga Story fa breccia nel cuore dei “bisonti vintage”
Per i concorrenti un boccale bavarese in un pacco gara sostenibile e retrò
Venerdì 24 gennaio c’è anche la Winterfest: festa per tutti in stile bavarese
Allo Sporting Center di Predazzo si celebra pure la dedica dell’11° km di pista

La Marcialonga Story è uno dei più apprezzati eventi di contorno nel panorama della Marcialonga di Fiemme e Fassa, che nel 2025 propone la 13.a edizione della sua variante vintage per venerdì 24 gennaio che ha già fatto registrato uno splendido sold out.
Quello della Marcialonga Story è un viaggio sugli sci stretti del tutto speciale, in primis proprio per via dell’attrezzatura che si utilizza per partecipare. Tutti gli iscritti si presentano in griglia di partenza allo Stadio del Fondo di Lago di Tesero equipaggiati con materiali antecedenti il 1976 e quindi con sci in legno o plastificati con attacco “largo” da 75mm, scarpe di cuoio e abbigliamento all’ultimo grido in linea con le tendenze anni 70-80. Bardati di tutto punto dalla testa ai piedi, i “bisonti vintage” si mettono in marcia sul calar della sera (partenza ore 16.30) da Lago di Tesero a Predazzo percorrendo 11 km della pista di Marcialonga, ma in senso inverso, per raggiungere la linea d’arrivo nella centralissima piazza SS. Apostoli predazzana.
Gli oltre 300 concorrenti della Marcialonga Story riceveranno ognuno uno speciale pacco gara: un originale e brandizzato boccale da birra sui toni della Marcialonga Story sarà inserito in un altrettanto originale sacchetto realizzato utilizzando vecchi pettorali di gara. Anche tramite questa iniziativa Marcialonga rinnova così il suo impegno verso la sostenibilità ambientale dando nuova vita ai pettorali ormai in disuso, che diventeranno pratici contenitori al servizio dei partecipanti alla Story.
Un piacere sottolineare anche come fra le centinaia di concorrenti, che senza particolari desideri di agonismo e competitività celebreranno il fascino della Marcialonga Story, ci siano numerosi atleti stranieri. Bisonti da Malta, Svezia, Germania, Lettonia, Francia, Svizzera, Polonia, Giappone, Estonia e Austria renderanno ancor più speciale la variante revival di Marcialonga, che punta a onorare lo sci di fondo d’epoca facendolo rivivere anno dopo anno.
Al via di questa edizione ci sarà anche l’allegra coppia di calciatori-fondisti-amici formata da Domenico Volpati e Pierino Fanna: i due compagni di mille avventure che nel Verona di Osvaldo Bagnoli hanno conquistato insieme lo storico scudetto della stagione 1984-1985 ora si destreggiano sugli sci stretti arricchendo la loro bacheca di successi sportivi con le partecipazioni alla Marcialonga Story.
Personaggi e fondisti famosi come Bruno Debertolis, Silvano Barco, Cristian Zorzi, Marco Albarello, Maria Canins Bonaldi, Franco Nones e Antonella Confortola hanno arricchito negli anni l’albo d’oro della Marcialonga Story, anche se a prevalere è da sempre la passione per lo sci di fondo e la voglia di stare insieme vestendo i panni dei bisonti di un tempo.
Per aggiungere una ulteriore nota di colore e festa alla Marcialonga Story l’attento comitato organizzatore della celebre granfondo propone per venerdì sera (24 gennaio) la Marcialonga Winterfest. Si tratta di una festa bavarese con la proposta di un menù a tema per cena, su prenotazione, e aperta a tutti a partire dalle 21. Ad esibirsi sul palco del Predazzo Sporting Center ci sarà il gruppo musicale “Die Lauser”, uno scatenato sestetto che propone musica tirolese ed è ampiamente riconosciuto e apprezzato.
La Marcialonga Winterfest fornirà l’occasione perfetta anche per la consegna al Comune di Predazzo della targa celebrativa del “Km dedicato”. Annualmente infatti il comitato Marcialonga dedica a personaggi, atleti, enti e istituzioni uno dei km della pista della Story per rendere omaggio a quanti contribuiscono al suo successo. Predazzo è il paese che ospita l’arrivo della Story, accoglie i vincitori della Light e i marcialonghisti ‘mignon’ della Baby. È inoltre la sede di partenza e arrivo della Marcialonga Cycling Craft e alla Marcialonga Running Coop ospita il passaggio del testimone per il primo cambio della staffetta. L’amministrazione comunale di Predazzo è da sempre vicina al comitato organizzatore di Marcialonga e quello del Km dedicato è un piccolo, ma simbolico gesto in segno di riconoscenza.
Venerdì 24 gennaio dalle 16.30 con la partenza della manifestazione e a seguire con la Marcialonga Winterfest, l’appuntamento è con Marcialonga Story: back to the past.

Info: www.marcialonga.it

NORVEGIA VUOLE LA DOLOMITENLAUF. ARRIVA SKINSTAD, ITALIANI AVVISATI

NORVEGIA VUOLE LA DOLOMITENLAUF. ARRIVA SKINSTAD, ITALIANI AVVISATI

Lo scorso anno la Dolomitenlauf è stata dominata dagli italiani
Due giorni di gara, 18 e 19 gennaio, due distanze di 21 e 42 km
Per i meno allenati e neofiti c’è anche la Easy Race di 5 km
Dolomitenlauf si disputa a Obertilliach, una ventina di km dal confine di Prato Drava

55 anni e non li dimostra proprio! La Dolomitenlauf è la maggior gara di sci di fondo austriaca e si disputa poco distante dal confine italiano, appena una ventina di chilometri da Prato Drava.
É una delle prestigiose granfondo che compongono il circuito Worldloppet, che include solo le migliori gare di ciascuna nazione, e vanta partecipazioni davvero consistenti.
Tutto è successo nell’inverno del 1973, a Lienz, quando fu organizzata la 1ª Corsa delle Dolomiti, frutto della fervida inventiva del fondatore Robert Steiner. Dieci anni dopo, nel 1983, alla partenza c’erano quasi 3.500 partecipanti da tutto il mondo grazie anche alla promozione internazionale di Worldloppet.
Da anni il comitato organizzatore della Dolomitenlauf ha deciso di trasferire la più importante gara di fondo austriaca a Obertilliach, dove la neve è garantita. Negli ultimi 15 anni la Dolomitenlauf è stata anche un partner affidabile all’interno dell’associazione Worldloppet, che ora comprende 20 nazioni, senza cancellazioni dovute alla mancanza di neve. Anche nell’anno del Covid i fondisti di tutto il mondo hanno potuto trovare alla Dolomitenlauf una pista perfetta e ottenere un timbro per il loro pass Worldloppet.
Anche se la neve naturale non è ancora caduta in abbondanza quest’inverno, la pista della gara di Obertilliach sarà preparata a puntino. Il comitato organizzatore e l’Azienda per il Turismo dell’Osttirol hanno fatto ancora una volta tutto il possibile per garantire ottime condizioni ai partecipanti provenienti da tutto il mondo. Nei giorni scorsi, il centro di sci di fondo di Obertilliach ha messo in sicurezza la rete di piste completando con la neve artificiale alcuni tratti del percorso.
Il responsabile del comitato organizzatore Franz Theurl ha potuto constatare di persona la situazione attuale con gli sci da fondo ed è convinto che i numerosi partecipanti torneranno a casa con impressioni meravigliose sulla granfondo e sulla regione dell’Osttirol. Theurl sarà affiancato dal presidente del comitato locale di Obertilliach Gerhard Scherer e dal suo team.
In termini sportivi, la vittoria alla Dolomitenlauf è sempre un obiettivo ambito da molti fondisti d’élite di tutto il mondo. Di recente, gli specialisti italiani delle lunghe distanze hanno dominato in lungo e in largo a Obertilliach. Prima di loro i protagonisti sono stati i francesi e il 18 e 19 gennaio affronteranno tutti una forte concorrenza dal nord. Per la prima volta, la star norvegese dello sci di fondo Petter Skinstad e alcuni dei suoi compagni di squadra daranno vita a un’emozionante sfida per la vittoria della Dolomitenlauf.
Gli organizzatori continuano a ricevere le iscrizioni ma contano su un forte incremento nei giorni a ridosso dell’evento, come succede ormai ovunque. La garanzia di svolgimento della gara non è in discussione e dunque ecco la corsa al pettorale. Lo scorso anno vittorie azzurre con i fratelli Tommaso e Carola Dellagiacoma, Francesco Ferrari e Giovanni Ticcò, con tanti altri italiani sul podio.
Che si tratti della 42/21 km del 18 gennaio in tecnica libera o della 42/21 km del 19 gennaio in stile classico, il motto per tutti i concorrenti della Dolomitenlauf è di partecipare per ottenere “una vittoria su se stessi”. La Dolomitenlauf offre anche una Easy Race di 5 km per i principianti. La Easy Race viene proposta il sabato e la domenica e ha lo scopo di dare a giovani e meno giovani e neofiti dello sci di fondo l’opportunità di provare la sensazione di una gara di fondo internazionale.
Sul sito web www.dolomitensport.at è possibile conoscere lo stato attuale dei percorsi e il programma della Dolomitenlauf 2025. È inoltre possibile accedere alla piattaforma di registrazione. Meglio affrettarsi, il 16 gennaio cambiano le tariffe d’iscrizione, i pettorali non aspettano!
Info: www.dolomitensport.at

A UN PASSO DA BERGAMO-SCHILPARIO. ALLA ABETI SI SCALDA IL MOTORE

A UN PASSO DA BERGAMO-SCHILPARIO. ALLA ABETI SI SCALDA IL MOTORE

Malti | www.newspower.it

Sempre più vicino l’appuntamento con il JWSC di Bergamo-Schilpario 2025
Alla Pista degli Abeti si scia sui tracciati che dal 3 al 9 febbraio diventano “mondiali”
L’Italia sceglie i suoi convocati fra le tappe di Coppa Europa (FESA Cup) e Coppa Italia
La kermesse iridata sarà inaugurata con la grande cerimonia d’apertura del 2 febbraio

La stagione dello sci di fondo procede a pieno ritmo e con l’arrivo del nuovo anno si fa sempre più vicino uno degli appuntamenti più attesi nel panorama degli sci stretti, dato che ormai manca davvero poco al Campionato del Mondo di sci di fondo Junior&Under23 che in questa stagione verrà celebrato in quel di Bergamo-Schilpario dal 3 al 9 febbraio.
Fra meno di un mese sarà già ora e tempo di decantare le imprese sportive di una nuova generazione di fondisti che si sfideranno in una rinnovata e imbiancata Pista degli Abeti. Il celebre impianto schilpariese, punto di riferimento per lo sci nordico in tutta la provincia orobica, è stato soggetto a interventi di miglioria in vista dell’impegno iridato ed è ormai pronto a mostrarsi sotto una nuova veste. Tracciati ridisegnati, impianto di innevamento potenziato e servizi accessori per il miglioramento dell’esperienza di atleti e addetti ai lavori, come nuovi locali tecnici e un pratico cavalcavia, hanno reso la struttura ancora più efficiente, luogo ideale per manifestazioni sportive di calibro internazionale ma anche per accogliere appassionati fondisti, turisti, popolazione locale e atleti di spessore per allenamenti e raduni. In questa stagione invernale la Pista degli Abeti ha già aperto le sue porte agli amanti dello sci di fondo e il lavoro del comitato organizzatore per la predisposizione dei tracciati iridati la avvicinano sempre di più al grande evento.
Per conoscere nel dettaglio i nomi delle fondiste e dei fondisti iscritti al JWSC di Bergamo-Schilpario 2025 è ancora presto, ma dalla squadra azzurra fanno sapere che le tappe di gennaio di Coppa Europa (FESA Cup) e Coppa Italia che precedono l’appuntamento iridato saranno fondamentali per gli atleti azzurri in ottica convocazione. Sarà in particolare la tappa di FESA Cup di Falcade (Belluno, 17-19 gennaio) ad aiutare gli staff tecnici della nazionale a fugare ogni dubbio e stilare la lista dei partecipanti che difenderanno i colori della nazione ospitante al Mondiale giovanile.
Quel che è certo è che a Schilpario saranno rappresentate oltre 40 nazioni con atleti nell’ordine delle 5 centinaia che prenderanno parte alla manifestazione: all’ombra della catena montuosa dei Campelli, sportivi di tutto il mondo scenderanno in pista e le immagini della provincia bergamasca faranno il giro del mondo. Come ricorda il responsabile tecnico della squadra francese femminile e giovanile, Vincent Vittoz: “l’appuntamento con il JWSC di Bergamo-Schilpario è uno dei più sentiti per la stagione della nostra squadra, nella passata edizione abbiamo ottenuto due medaglie e questa volta vogliamo quanto meno pareggiare i conti e perché no, anche migliorarci” ha aggiunto in esclusiva l’ex-fondista e campione transalpino.
A Schilpario e dintorni i lavori in vista del Mondiale Junior&Under23 procedono spediti, con la kermesse degli sci stretti che coinvolgerà l’intera provincia di Bergamo in termini di visibilità e accoglienza turistica. Il team capitanato dal presidente del CO Carmelo Ghilardi porta avanti con entusiasmo l’allestimento della manifestazione e dà appuntamento agli appassionati a partire da domenica 2 febbraio: dalle 16.30 si svolgerà per le vie di Schilpario la grande cerimonia di apertura del Campionato del Mondo e a seguire la festa serale con musica e street food immergerà grandi e piccini nel clima di gioia che caratterizzerà l’intera settimana. Ogni giorno dal 3 al 9 febbraio si svolgerà una diversa prova agonistica che vedrà alternarsi le categorie femminili e maschili di Junior e Under23 tra i format delle gare Sprint, Mass Start, Individual Start e Staffetta mista. Il tutto condito da interessanti e coinvolgenti iniziative di contorno.

Info: www.jwsc2025.it

LA 3 ZINNEN SKI-MARATHON RIAPRE IL CAMPIONATO. KOWALCZYK PER LA DOPPIETTA A PRATO PIAZZA

LA 3 ZINNEN SKI-MARATHON RIAPRE IL CAMPIONATO. KOWALCZYK PER LA DOPPIETTA A PRATO PIAZZA

Patscheider | www.newspower.it

Nel fine settimana c’è la 3 Zinnen Ski-Marathon fra Val Fiscalina e Prato Piazza
La Classic Race anima la giornata di sabato con gli specialisti di Ski Classics
I big in lotta per il campionato, amatori e appassionati per un sogno sugli sci stretti
Alla Prato Piazza Mountain Challenge l’olimpionica Justyna Kowalczyk vuole fare doppietta

Festeggiato in grande stile il nuovo anno con il Grand Opening del Tour de Ski di Dobbiaco, per l’Alta Val Pusteria è tempo di voltare pagina e celebrare un altro appuntamento iconico nel mondo degli sci stretti: questo fine settimana è il turno della “3 Zinnen Ski-Marathon” che si ripropone per sabato 11 gennaio con la Classic Race (62 + 30 km) e domenica 12 con la Prato Piazza Mountain Challenge (30 km TL).
Le attenzioni di media e telecamere internazionali saranno puntate principalmente sul gruppo di testa della 3 Zinnen Ski-Marathon con gli specialisti delle lunghe distanze di Ski Classics che si lanceranno dalla Val Fiscalina alla volta di Villabassa di buon mattino. Alle 9 è prevista la partenza degli uomini e alle 9.05 quella delle donne, con amatori e appassionati che inseguiranno i professionisti dalle 9.15. Il menù è ricco con la 62 km in tecnica classica che sfilerà per Sesto, San Candido e Dobbiaco e poi ancora saluterà la spettacolare Vista Tre Cime e la Val Fonda, da dove farà ritorno dopo lo scollinamento a Passo Cimabanche per raggiungere il rinnovato traguardo a Villabassa. Per i big di Ski Classics si tratta del ritorno alle competizioni dopo la pausa natalizia, che potrebbe aver inciso sulla condizione di forma dei protagonisti. Fin qui ad indossare l’ambito pettorale giallo sgargiante di “Champ” (leader della classifica Overall) sono i norvegesi, entrambi nel facoltoso Team Ramudden, Emilie Fleten e Amund Riege, anche se durante la 62 km al cospetto delle Dolomiti Patrimonio UNESCO ci sarà da fare attenzione a tanti altri interpreti. Occhio ad abili fondiste come Anikken Gjerde Alnaes (Team Engcon) e Stina Nilsson (Team Ragde Charge), già campionessa Olimpica e mondiale. Al maschile Riege guida la generale, ma in Val Pusteria dovrà difendere la sua leadership da grandi conoscitori del tracciato altoatesino come Andreas Nygaard (NOR), vincitore dell’edizione 2024, e Morten Eide Pedersen (NOR) che nella passata stagione fu frenato solo dalla rottura di uno sci mentre scendeva dalla Val Fiscalina. Da non sottovalutare mai nemmeno lo svedese Emil Persson che,come ha raccontato il campione Petter Northug, “è uno dei più abili interpreti delle lunghe distanze e quando in gara c’è lui si fa sempre più dura per gli avversari”.
Per quanto riguarda l’Italia, il tifo sarà soprattutto per gli atleti locali come Michaela Patscheider, portacolori del Team Robinson Trentino che oltre ad occupare la 7.a piazza nella classifica a squadre (miglior squadra non-scandinava del campionato) piazza ben tre atleti nella top10 per il pettorale ‘Youth’, quello ambito dai migliori giovani del circuito: Patscheider è 10.a al femminile mentre Stefano Dal Magro e Giacomo Ponti sono rispettivamente 6° e 9° nella classifica maschile. Al via anche fondiste e fondisti del Team Internorm Alpenplus Trentino e del Team Futura Trentino GTE Elettrica.
Ai big di Ski Classics non spetta solo il compito di contendersi la vittoria in una delle gare più amate della stagione, che lo scorso anno si è guadagnata il titolo di 2.a miglior gara dell’anno, ma anche lo speciale ruolo di fare da precursori al gruppo degli amatori, anima e corpo della manifestazione, che dall’Italia e oltre colorano la Val nella due giorni di gara.
Disponibile sia in variante “Just for Fun” che competitiva c’è anche la versione 30 km della 3 Zinnen Ski-Marathon: dalla Nordic Arena (Dobbiaco) a Villabassa si propone come un’interessante alternativa per amatori e amanti delle distanze mediofondo: la “corta” prende il via alle 11.00 e atleti locali come Matteo Tanel e Tommaso Dellagiacoma sono pronti ad incendiare la corsa con l’ennesimo duello che tanto sulla neve quanto sugli skiroll anima i due colleghi.
Venerdì 10, mentre gli amatori saranno impegnati nel ritirare i loro pettorali (dalle 10 alle 19 presso la casa culturale di Villabassa), le promesse dello sci di fondo potranno prendere parte alla Mini 3 Zinnen Ski-Marathon che dalle 16 arricchirà il pomeriggio di piccoli fondiste e fondisti. A seguire, il suggestivo spettacolo del “balloon glow” che prima delle premiazioni farà sognare grandi e piccini.
Domenica 12 invece sarà la Prato Piazza Mountain Challenge a scatenare gli entusiasmi dei suoi concorrenti. A caccia di una doppietta storica ci sarà la campionessa Olimpica e mondiale Justyna Kowalczyk, che non più tardi della passata edizione aveva dominato la gara al femminile. Al maschile torna anche Paolo Fanton, scalatore puro che ama le sfide come la “Prato Piazza” e dove nel 2024 si era imposto battendo niente meno che Petter Northug. La 30 km Open in tecnica libera decollerà alle 9.30 da Villabassa per raggiungere “i piani alti” di Prato Piazza nel cuore del parco naturale Fanes-Sennes-Braies e incantare atleti e addetti ai lavori con la spettacolarità del suo territorio.
Nei pochi giorni che separano dalla 49.a edizione della 3 Zinnen Ski-Marathon sono ancora aperte le adesioni online, con le tariffe che fino al 9 gennaio saranno fissate a quota 89 € per una gara e 149 € per entrambe. L’omonimo comitato organizzatore della manifestazione, capitanato da Gerti Taschler, è al lavoro per fare gli ultimi ritocchi al tracciato, recentemente imbiancato da una bella nevicata. Gli ingredienti per un evento sportivo di successo ci sono tutti.

Info: www.ski-marathon.com

LA CRONO-TAPPA DI SKI CLASSICS. KRAMPUS E FONDISTI IN VALLELUNGA

LA CRONO-TAPPA DI SKI CLASSICS. KRAMPUS E FONDISTI IN VALLELUNGA

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La Venosta ITT pronta a scombinare le carte fra i big di Ski Classics
Corsa contro il tempo da 12 km con partenza da Kaprun e arrivo in centro a Melago
Vallelunga innevata: Fleten per difendere il primato, occhio agli outsider
Gran lavoro del comitato capitanato da Gerald Burger per preparare il tracciato

La Venosta ITT è una gara che non a caso viene definita “la cronoscalata più mitica di Ski Classics” e per domenica 12 gennaio è pronta a stravolgere le classifiche del campionato internazionale di sci di fondo sulle lunghe distanze più ambito al mondo, nello scenografico contesto altoatesino che da Kaprun conduce fino al cuore di Melago.
In una Vallelunga nella sua veste più invernale e innevata, che si metterà in mostra sulle emittenti TV più variegate del continente con la messa in onda della gara in diretta e in streaming su molteplici canali, i protagonisti dello show sportivo saranno le fondiste e i fondisti di Ski Classics. Dall’algida vallata, fra gli alberi carichi di neve, sfileranno uno a uno i migliori interpreti dello sci di fondo: il format della gara a cronometro da 12 km in tecnica classica con partenza da Kaprun e arrivo a Melago prevede lo start individuale a intervalli regolari. Le donne faranno da apripista involandosi nella sfida sportiva dalle ore 8.30 del mattino. A seguire, alle 9.30, sarà il turno degli uomini: tracciato uguale per tutti in una prova che richiede sia esplosività che forza fisica, ma anche un’attenta gestione dello sforzo visto che l’altitudine elevata e le temperature rigide potrebbero incidere sulle performance degli atleti. Senza dimenticare che ci sarà da fare i conti anche con il potenziale acido lattico nelle gambe dalla giornata precedente, quella in cui i professionisti di Ski Classics si sfideranno nella 3 Zinnen Ski-Marathon in Val Pusteria (62 km TC).
A tenere compagnia a fondisti, addetti ai lavori, tifosi e curiosi ai quasi 2000 metri d’altitudine della La Venosta ITT ci saranno gli immancabili Krampus, secondi a nessuno per folklore e colore che arricchiranno la giornata e presenzieranno durante le attese cerimonie di premiazione. Il tutto si svolgerà nel centro di Melago, con la pista innevata che passerà in mezzo al piccolo borgo salutando le vecchie case e stalle della località.
In vista della cronoscalata altoatesina fioccano neve e pronostici: i nomi più gettonati sembrano quelli di Emilie Fleten (NOR) al femminile e di Amund Hoel (NOR) al maschile. Va detto che la prima è al comando della classifica generale di Ski Classics, ma nel format contro il tempo della tappa inaugurale austriaca di Bad Gastein è stata battuta dalla concorrenza delle connazionali Anikken Gjerde Alnæs e Magni Smedås di una manciata di secondi. Il secondo ha messo in fila tutti i rivali nella prima prova stagionale e dopo la lunga pausa natalizia, che per Ski Classics perdura da metà dicembre, andrà a caccia di riconferme. Attenzione ai possibili outsider come i giovani Hanna Lodin (SWE), apparsa in ottima condizione, ed Hermann Paus (NOR), vincitore della prova contro il tempo venostana nella passata stagione.
Donne e uomini volontari del comitato organizzatore capitanato da Gerald Burger sono al lavoro per assicurare la buona riuscita de La Venosta ITT, una gara che è molto più di una semplice tappa all’interno del calendario professionistico delle lunghe distanze e che sa fare breccia nel cuore dei suoi protagonisti. Grazie alle ottime condizioni della pista e dei tracciati della Vallelunga, non è difficile immaginare che numerosi campioni di Ski Classics allungheranno la loro permanenza nella vallata anche dopo domenica 12 gennaio, per regalarsi qualche giorno in più fra i binari tirati a lucido della zona e concedersi sessioni di allenamento necessarie in vista del proseguo della stagione. L’Area Vacanze Lago di Resia, nata di recente dalla fusione di cinque comuni, due associazioni turistiche e due comprensori sciistici, è pronta ad accogliere l’élite del fondo sulle lunghe distanze a La Venosta ITT.

Info: www.skiclassics.com

AMUNDSEN, IL TRENO DELLE DOLOMITI. SLIND IMPERATRICE ALLE TRE CIME

AMUNDSEN, IL TRENO DELLE DOLOMITI. SLIND IMPERATRICE ALLE TRE CIME

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Il norvegese Amundsen da esploratore a “treno delle Dolomiti” al Tour de Ski
Nell’Interval Start Astrid Øyre Slind (NOR) batte la titolata connazionale Johaug
La 20 km delle Tre Cime è un successo, convince atleti e addetti ai lavori
A Dobbiaco Caterina Ganz (22.a) e Elia Barp (23°), Pellegrino in 51.a piazza

Cielo terso e sereno sopra Dobbiaco, che è comunque piena di stelle: sono quelle dello sci di fondo mondiale che oggi si sono sfidate nella spettacolare Interval Start da 20 km in tecnica libera in una splendida giornata di sole. In una Val Pusteria che si mette in mostra al mondo nella migliore delle sue vesti invernali, i campioni sono i norvegesi Harald Østberg Amundsen e Astrid Øyre Slind.
Lungo l’inedito tracciato “Tre Cime” (un circuito unico con 10 km di falsopiano in salita e altrettanti in leggera discesa) fotocopiato dalla 3 Zinnen Ski-Marathon, il norvegese Amundsen, che porta lo stesso cognome dell’esploratore Roald che per primo si spinse fino all’estremo Polo Sud, si è trasformato in un autentico “treno delle Dolomiti” concludendo la sua 20 km a skating in 44’05”3 e precedendo il connazionale ‘autentico’ Simen Hegstad Krüger di 21”2 e il connazionale ‘acquisito’ Andrew Musgrave, britannico che si allena proprio con i colleghi norvegesi, di 28”4.
Migliore italiano è Elia Barp che chiude la sua prova al 23° posto (+1’37”) mentre è 51° Federico Pellegrino (+2’37”). Così gli altri azzurri: 38° Lorenzo Romano, 40° Giovanni Ticcò, 43° Paolo Ventura, 44° Martino Carollo, 45° Simone Daprà, 57° Martin Coradazzi, 63° Davide Graz, 66° Michael Hellweger e 80° Giacomo Gabrielli.
Restano sulle spalle di Klæbo, oggi 5° a +46”4, il pettorale oro da leader della generale e quello argento della Sprint, mentre Amundsen accorcia le distanze per la Overall (+ 16”) e consolida il suo primato della classifica Climb (39 punti).
La prova femminile è scattata puntuale alle 14.45 e le migliori fondiste del panorama si sono involate una ad una verso la Vista Tre Cime, salutando all’andata e al ritorno anche il Lago di Dobbiaco e il Cimitero di Guerra. Astrid Øyre Slind, grazie alla sua forza fisica e alla conoscenza del tracciato – su una parte del quale aveva conquistato un 3° posto di assoluto valore nella 3 Zinnen Ski-Marathon del 2022, ha battuto l’agguerrita concorrenza di una comunque soddisfatta Therese Johaug. “Sono davvero contenta, ho fatto un’ottima gara. Ho amato il tracciato, divertente e spettacolare” ha aggiunto la vincitrice di giornata. 6° posto per Jessie Diggins che si riconferma leader della generale.
L’Italia può festeggiare l’ottima performance di Caterina Ganz che, chiudendo la sua Interval Start delle Tre Cime al 22° posto, è la migliore della spedizione azzurra e dopo l’arrivo ha aggiunto: “sono soddisfatta, verso metà gara mi ha raggiunta Sanness (NOR) e dandoci cambi regolari siamo arrivate bene all’arrivo”. Bene anche le altre fondiste tricolori con Anna Comarella 26.a e le sprinter Federica Cassol e Nicole Monsorno rispettivamente 32.a e 47.a.
E se alla vigilia c’era il leggero timore che un tracciato così avrebbe potuto sollevare critiche o perplessità, sono stati gli atleti stessi e i loro skimen a confermare la spettacolarità della pista Tre Cime. I top-atleti hanno espresso un parere unanime: una prova così è bella, piacevole, diversa. Come ricordato, fra gli altri, dal vincitore di giornata Amundsen “questa è forse la pista più bella su cui abbia mai gareggiato”. Insomma Dobbiaco sembra offrire ciò che il movimento del fondo mondiale cerca da un po’…
Oggi a brindare con uno spumeggiante Præclarus per Capodanno sul podio sono Amundsen e Slind, mentre il comitato organizzatore Sport OK capitanato da Gerti Taschler festeggia il successo della 3.a tappa del Tour a tinte dobbiachesi.
Domani il Tour de Ski di Dobbiaco dà il benvenuto al 2025 con la prova Inseguimento 15 km in tecnica classica, poi la carovana del Tour venerdì si sposterà in Val di Fiemme. Partenza della gara maschile alle 10.30, della gara femminile alle 12.30 e sempre in diretta su Rai Sport ed Eurosport.

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20 km Interval FT- Men
1 Amundsen Harald Oestberg NOR 44:05.3; 2 Krueger Simen Hegstad NOR +21.2; 3 Musgrave Andrew GBR +28.4; 4 Ree Andreas Fjorden NOR +37.4; 5 Klaebo Johannes Hoesflot NOR +46.4; 6 Jenssen Jan Thomas NOR +48.3; 7 Lapalus Hugo FRA +50.5; 8 Desloges Mathis FRA +53.4; 9 Ogden Ben USA +59.4; 10 Vermeulen Mika AUT +59.6
23 Barp Elia +1:37.0; 38 Romano Lorenzo +2:11.5; 40 Ticco Giovanni +2:16.0; 43 Ventura Paolo +2:19.1; 44 Carollo Martino +2:19.7; 45 Dapra Simone +2:22.0; 51 Pellegrino Federico +2:37.0; 57 Coradazzi Martin +2:45.3; 63 Graz Davide +3:18.2; 66 Hellweger Michael +3:39.8; 80 Gabrielli Giacomo +4:55.3

20 km Interval FT- Women
1 Slind Astrid Oeyre NOR 48:54.9; 2 Johaug Therese NOR +3.3; 3 Niskanen Kerttu FIN +20.3; 4 Carl Victoria GER; +27.8; 4 Stewart-Jones Katherine CAN +27.8; 6 Diggins Jessie USA +36.3; 7 Weng Heidi NOR +44.9; 8 Ilar Moa SWE +57.8; 9 Fosnaes Kristin Austgulen NOR +1:00.1; 10 Laukli Sophia USA +1:01.1
22 Ganz Caterina +1:56.6; 26 Comarella Anna +2:09.0; 32 Cassol Federica +2:31.6; 47 Monsorno Nicole +3:30.0

SPRINT, SKIATHLON E… ‘MONSTER BAKKEN’. ATTESA PER IL TOUR IN VAL DI FIEMME

SPRINT, SKIATHLON E… ‘MONSTER BAKKEN’. ATTESA PER IL TOUR IN VAL DI FIEMME

www.newspower.it

Il Tour de Ski entra nel vivo e la Val di Fiemme è sempre più attesa
Le prove pre-Olimpiche di Sprint e Skiathlon movimentano il Tour
La Final Climb o ‘Monster Bakken’ che dir si voglia attende i big al varco
I migliori fondisti al mondo pronti a scivolare sulle nuove piste Olimpiche

La Val di Fiemme è una delle località più emblematiche dello sci di fondo internazionale e in questo fine settimana tornerà protagonista con gli sci stretti che contano, assegnando per la 19.a volta in 19 edizioni l’ambito trofeo del Tour de Ski. La kermesse interna al circuito di Coppa del Mondo è già entrata nel vivo, con le prime 2 di 7 tappe disputate, e adesso l’attesa è tutta per la Val di Fiemme: la vallata trentina sarà ancora una volta la protagonista assoluta del fondo mondiale durante il fine settimana lungo dal 3 al 5 gennaio, con le prove pre-Olimpiche della Sprint e della Skiathlon allo Stadio del Fondo di Lago di Tesero e con l’iconica Final Climb sull’Alpe Cermis ad assegnare l’ambito trofeo di cristallo.
Ad aprire le danze in Val di Fiemme sarà la Sprint in tecnica classica di venerdì 3 gennaio, desideratissima da tutti i big per testare il nuovo tracciato dove la prossima stagione si assegneranno le medaglie dei Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026. Il ‘cannibale’ Klæbo ha conquistato fin qui tutte le prove veloci della stagione ed è scontato inserirlo nella lista dei favoriti anche per la prova in terra trentina. Al momento il norvegese guida la classifica Overall (e Sprint) del Tour de Ski, dove è un ottimo 3° dopo le prime due tappe il capitano azzurro Chicco Pellegrino. Fra i portacolori della nazione ospitante non sarà della partita in Val di Fiemme il valsuganotto Simone Mocellini, che ha salutato il Tour dopo la Mass Start in classico di Dobbiaco (chiusa in 81.a piazza), mentre vuole esserci l’idola di casa Nicole Monsorno. La fondista di Varena, 17.a nella Sprint inaugurale del Tour, farà del suo meglio per resistere alle prove distance dobbiachesi di domani e dopodomani che ancora la separano dall’emozione di gareggiare sulla porta di casa, e come lei stessa ha raccontato: “spero proprio di poter raggiungere la prossima Sprint in Val di Fiemme. Dovrò ‘sopravvivere’ ai prossimi chilometri e se ce la farò sarò contenta di correre a casa”. Al femminile la classifica Sprint del Tour de Ski è guidata dalla finlandese Jasmi Joensuu, mentre lo scintillante pettorale oro è sulle spalle di una scatenata Jessie Diggins che ha fatto due su due nelle tappe disputate sin qui. Nella compagine azzurra saranno schierati anche gli altri trentini Caterina Ganz, Paolo Ventura, Simone Daprà, Giacomo Gabrielli e Giovanni Ticcò.
Sabato 4 gennaio allo Stadio del Fondo di Lago di Tesero farà ritorno la prova Skiathlon, l’originale format di gara che ad uno stato embrionale venne testato per la prima volta, a inizio anni 2000, proprio in Val di Fiemme e che vedrà gli atleti impegnati sulla distanza da 20 km: i primi 10 andranno affrontati in tecnica classica e i restanti in quella libera.
Il Tour de Ski 2024/2025 passerà alla storia anche per aver visto il debutto di un nuovo pettorale, quello Climb: il ‘bib’ color viola ricade sulle spalle dei migliori scalatori del torneo e si decide con i punti conquistati in strategici ‘Gran Premi della Montagna’ lungo le prove distance. Protagonista indiscussa di questa speciale classifica è la mitica Final Climb della Val di Fiemme con la 10 km in tecnica libera che decreterà ancora una volta vincitori e vinti. La pendenza media dell’ascesa fino al traguardo nei pressi della cabinovia del Doss dei Laresi è fissata al 12% e i punti più aspri come “The deer’s den” e “Jump of Skiri” sfiorano addirittura il 30%, quindi chiunque vorrà portarsi a casa il pettorale viola sarà chiamato ad una grande prova sportiva sulla ‘Monster Bakken’, così rinominata dai fondisti scandinavi.
Il Tour de Ski in Val di Fiemme è un caposaldo nel mondo innevato degli sport invernali, e oltre all’impareggiabile spettacolo sportivo fornito dall’élite del fondo mondiale ci sarà anche quello di divertimento, musica, buon cibo e svago in pieno stile Nordic Ski Val di Fiemme. Il comitato organizzatore capitanato dal presidente Pietro De Godenz propone, fra gli altri, la COOP Mini World Cup, gli Après-ski con musica dal vivo, la Rampa con i Campioni e il Tour del Gusto. L’esercito dei volontari fiemmesi è pronto a scendere in pista per favorire lo svolgimento delle gare che saranno diffuse dalle TV di tutto il mondo e che in Italia saranno trasmesse in diretta dai canali Rai Sport ed Eurosport.
Il primo appuntamento in Val di Fiemme è venerdì 3 gennaio alle 12.15 con le qualifiche della prova Sprint. I nuovi locali interrati destinati a tecnici, atleti e sciolinatura allo Stadio del Fondo di Lago di Tesero, attesi per Milano Cortina 2026, sono già pronti ad accogliere l’élite del fondo e le piste sono imbiancate a puntino.
Info: www.fiemmeworldcup.com

DIGGINS E KLÆBO, CHE COPPIA! A DOBBIACO BIS DI PRIMI AL TOUR

DIGGINS E KLÆBO, CHE COPPIA! A DOBBIACO BIS DI PRIMI AL TOUR

Klaebo | www.newspower.it

Chicco Pellegrino chiude 8°, migliore azzurro e ora è 3° in classifica generale
La prima vittoria di Jessie Diggins (USA) in tecnica classica arriva a Dobbiaco
Al maschile il ‘solito’ Klæbo sprinta nel finale e festeggia su un podio tutto norvegese
Successo della Mass Start, domani il Tour de Ski riposa

Dobbiaco capitale del fondo e dei talenti: nella Mass Start che riscrive la storia dello sci di fondo altoatesino si impongono e bissano il successo dopo la Sprint di ieri Jessie Diggins (USA) e Johannes Høsflot Klæbo (NOR). Miglior azzurro uno scatenato Federico Pellegrino che chiude in 8.a piazza.
“Questa? Oh, questa è la gara in classico più bella della mia vita” è riassumibile nelle tanto semplici quanto efficaci parole di Jessie Diggins la 15 km Mass Start in tecnica classica del Tour de Ski di Dobbiaco. La statunitense ha sorpreso tutte all’arrivo, se stessa in primis, vincendo la prima gara in classico della sua carriera e precedendo la finlandese Kerttu Niskanen e la norvegese Astrid Øyre Slind. La partenza della prova femminile è stata all’insegna del “dolcetto o scherzetto”: le procedure per lo start sono cominciate regolarmente, il silenzio religioso è calato fra il pubblico assiepato a bordo pista alla Nordic Arena, il solo battito del cuore delle atlete e la musica di sottofondo attendevano il via in un’atmosfera di adrenalina crescente e poi… Ecco che mancavano due minuti e non uno! Sciolta la tensione, il protocollo si è svolto regolarmente e le fondiste si sono lanciate in una gara conclusasi in poco meno di tre quarti d’ora (42’23” il tempo della vincitrice) che ha visto le migliori partire subito in quarta. Fra le altre, Therese Johaug (NOR) si è mantenuta nelle prime posizioni imprimendo un ritmo serrato fin dai primi chilometri. A nessuna delle big è però riuscito l’allungo e la Mass Start si è decisa nei metri finali, dove una scatenata Jessie Diggins ha sprintato su tutte. “Solo” 6.a Johaug che con i passaggi nelle prime posizioni ai “Gran Premi della Montagna” previsti lungo il tracciato veste il primo pettorale Climb nella storia del Tour de Ski.
Di un soffio fuori dalla top20 le azzurre Anna Comarella e Caterina Ganz, rispettivamente 21.a e 22.a, che hanno affrontato una gara in crescita essendo partite nelle retrovie del gruppo. Più attardate le altre italiane con Federica Cassol e Nicole Monsorno al 40° e 41° posto. 55.a piazza per Nadine Laurent che con oggi saluta il Tour de Ski per concentrarsi sugli altri obiettivi della stagione, fra i quali spicca il Campionato del Mondo Junior&Under23 di Bergamo-Schilpario 2025.
Schierati con precisione millimetrica in griglia di partenza, con pettorale gold (Overall) e silver (Sprint) a luccicare in prima fila, anche gli uomini hanno consumato la Mass Start della Nordic Arena aggiungendo pagine alla storia dello sci di fondo in quel di Dobbiaco. La pista “Gerti”, rinominata in onore del presidente del comitato organizzatore Gerti Taschler in occasione dell’ultima omologazione, è lunga 3,75 km ed è stata percorsa quattro volte dal gruppo dei migliori sempre compatto. La 15 km in classico si è decisa proprio nel finale quando a Klæbo è bastato premere un pochino il piede sull’acceleratore per avanzare nei metri conclusivi e imporsi sui rivali. La Norvegia può festeggiare un podio interamente “norge” con Klæbo a precedere i connazionali Erik Valnes e Haavard Moseby, chiamato all’ultimo come riserva e primo podio in carriera.
Anche l’Italia può sorridere grazie all’8° posto di capitan Federico Pellegrino: “mi sono fatto un pelo prendere dalla voglia di stare con i primi, ritrovandomi poi al gancio. Comunque è stata una bella gara di cui posso essere soddisfatto, c’è un pochino di rammarico. Ora testa alla 20 km di martedì dove bisognerà gestire al meglio ogni energia” ha raccontato ‘Chicco’ nel post-gara, che dopo le prime due tappe si assesta a un incoraggiante 3° posto in classifica generale del Tour de Ski alle spalle di Klæbo e Richard Jouve (FRA).
Per la nazionale tricolore da sottolineare anche la prestazione di Martino Carollo, 25° all’arrivo al cospetto della Nordic Arena. A seguire gli altri: Paolo Ventura (35°), Elia Barp (36°), Davide Graz (40°), Giovanni Ticcò (48°), Martin Coradazzi (53°), Giacomo Gabrielli (55°), Simone Daprà (59°), Lorenzo Romano (60°), Michael Hellweger (74°) e Simone Mocellini (81°) che abbandona il Tour.
La prima Mass Start nella storia del Tour de Ski di Dobbiaco è stata un successo: domani il Tour prevede il giorno di riposo e il comitato Sport OK potrà “rifiatare”, ma l’attesa è già alle stelle per l’Interval Start di martedì che condurrà la carovana al cospetto delle Dolomiti Patrimonio UNESCO con la spettacolare Vista Tre Cime pronta a salutare i big. Partenza alle 11.30 per la gara maschile e alle 14.45 per quella femminile.

Download immagini TV: www.broadcaster.it

15 km Mass Start CT – Men
1 Klaebo Johannes Hoesflot NOR 38:24.4; 2 Valnes Erik NOR +0.6; 3 Moseby Haavard NOR +1.2; 4 Nyenget Martin Loewstroem NOR +2.1; 5 Anger Edvin SWE +2.3; 6 Amundsen Harald Oestberg NOR +3.3; 7 Schumacher Gus USA +3.4; 8 Pellegrino Federico ITA +3.5; 9 Cyr Antoine CAN +3.5; 10 Poromaa William SWE +4.2
25 Carollo Martino +16.5; 35 Ventura Paolo +26.9; 36 Barp Elia +28.5; 40 Graz Davide +42.6; 48 Ticco Giovanni +1:24.9; 53 Coradazzi Martin +1:50.5; 55 Gabrielli Giacomo +2:01.0; 59 Dapra Simone +2:04.9; 60 Romano Lorenzo +2:13.3; 74 Hellweger Michael +2:55.0; 81 Mocellini Simone +4:12.6

15 km Mass Start CT – Women
1 Diggins Jessie USA 42:23.6; 2 Niskanen Kerttu FIN +0.5; 3 Slind Astrid Oeyre NOR +0.7; 4 Weng Heidi NOR +0.8; 5 Theodorsen Silje NOR +2.2; 6 Johaug Therese NOR +4.6; 7 Andersson Ebba SWE +7.1; 8 Stadlober Teresa AUT +23.7; 9 Svahn Linn SWE +44.0; 10 Parmakoski Krista FIN +44.4
21 Comarella Anna +1:33.7; 22 Ganz Caterina +1:35.8; 40 Cassol Federica +3:19.7; 41 Monsorno Nicole +3:20.6; 55 Laurent Nadine +4:55.4

DOBBIACO, È QUI LA FESTA? KLÆBO E DIGGINS SPRINT DI LUSSO

DOBBIACO, È QUI LA FESTA? KLÆBO E DIGGINS SPRINT DI LUSSO

Klæbo | www.newspower.it

Sprint inaugurale del Tour de Ski firmata dai fuoriclasse Klæbo e Diggins
I campionissimi trionfano sulle nevi della Nordic Arena osannati dal pubblico
L’Italia qualifica 9 atleti ma non va oltre il 7° posto di Federico Pellegrino
Federica Cassol miglior tempo in qualifica, domani la Mass Start

“Chi ben comincia è a metà dell’opera” e Dobbiaco è partita proprio con il piede giusto nella creazione dell’opera d’arte che è il Grand Opening del Tour de Ski: i campionissimi Jessie Diggins (USA) e Johannes Høsflot Klæbo (NOR) mettono la firma nella Sprint in tecnica libera che inaugura la nuova edizione, in cui brilla anche la giovane Federica Cassol che stampa il miglior tempo in qualifica. Migliore italiano Federico Pellegrino, 7°.
I migliori fondisti del panorama mondiale non si sono risparmiati nemmeno un colpo e la splendida giornata soleggiata di una Dobbiaco perfettamente innevata ha incorniciato le sfide sportive della Sprint a skating, che al femminile ha visto il dominio di una scatenata Jessie Diggins: la detentrice del Tour fa sua la prima tappa andando a indossare in un sol colpo il pettorale oro (da leader Overall) e quello argento (da leader della classifica Sprint). La statunitense, entusiasta del risultato e della sua condizione, ha preceduto la finlandese Jasmi Joensuu e l’elvetica Nadine Fähendrich. La piacevole sorpresa di giornata è stata però la valdostana Federica Cassol che nelle fasi di qualifica, sotto il sole delle 12, ha impresso il miglior tempo mettendo in fila tutte le rivali del massimo circuito. Con un ottimo 2’55”36 la classe 2000 si è poi assestata al 21° posto, mentre ha chiuso in 17a piazza come migliore delle italiane la fiemmese Nicole Monsorno. Si è fermato invece in qualifica il cammino della fassana Caterina Ganz, primissima a prendere il via in questa nuova edizione del Tour de Ski, oltre che della valdostana Nadine Laurent e della bellunese Anna Comarella, atlete che meglio si esprimono sulle distance e che nell’ambita kermesse fra Dobbiaco e la Val di Fiemme troveranno pane per i loro denti.
Sostenuto dal tifo da stadio delle migliaia di fans assiepati alla Nordic Arena, il fuoriclasse Johannes Høsflot Klæbo ha dettato ancora una volta legge conquistando l’ennesima vittoria in carriera con gli sci veloci: per il cinque volte oro Olimpico è il quarto successo stagionale, che non può che lasciarlo contento. “è senza dubbio un ottimo modo per cominciare il Tour, la strada verso la fine è ancora lunga ma intanto sono partito bene. Amo questo posto, la pista è esigente e può sempre succedere di tutto” ha dichiarato il vincitore di giornata all’arrivo, dopo una finale dove ha preceduto il transalpino Lucas Chanavat e l’elvetico Janik Riebli. Miglior italiano si riconferma un sempre brillante Federico Pellegrino che chiude in 7a piazza dopo aver perso di un soffio il treno per la finale. “La gara è stata comunque positiva, nella Mass Start posso giocarmi le mie carte. Partirò davanti, con un pettorale basso, questo è importante per non avere problemi nelle prime fasi. Se venisse fuori una gara in volata, posso giocarmela” ha dichiarato il valdostano.
Fuori dai giochi per una caduta durante i quarti invece uno degli sprinter più gettonati, Even Northug (NOR).
L’Italia al maschile aveva qualificato ben 7 dei 12 fondisti in gara con Michael Hellweger, Martino Carollo, Davide Graz, Giovanni Ticcò, Giacomo Gabrielli e Simone Daprà che non sono andati oltre i quarti di finale nella Sprint sulle nevi dell’Alta Val Pusteria. Fuori di un soffio dalle batterie Elia Barp (31°), mentre hanno chiuso più staccati Simone Mocellini, Martin Coradazzi, Lorenzo Romano e Paolo Ventura.
Lo spettacolo del Grand Opening del Tour de Ski a Dobbiaco è solo all’inizio e domani rinnova il suo appuntamento con la prima storica Mass Start alla Nordic Arena nell’ambito del prestigioso Tour. Una festa che prenderà il via con la suggestiva partenza di massa dalle 12.30 con la prova femminile e dalle 14.45 con quella maschile. In bella mostra in prima fila ci saranno i detentori del gold-bib (lo scintillante pettorale oro) Diggins (USA) e Klæbo (NOR), con Joensuu (FIN) e Chanavat (FRA) che per l’occasione indosseranno il pettorale argento che dopo la Sprint di oggi è comunque sulle spalle dei leader dorati.
La squadra del comitato organizzatore Sport OK ha messo in cassaforte la prima di quattro storiche giornate sportive, appuntamento a domani a bordo pista e con le dirette televisive su Rai Sport ed Eurosport.

Sprint FT – Men
1 KLAEBO Johannes Hoesflot NOR 2:32.34; 2 CHANAVAT Lucas FRA 2:32.76; 3 RIEBLI Janik SUI 2:32.83; 4 JOUVE Richard FRA 2:39.44; 5 GROND Valerio SUI 2:45.75; 6 OGDEN Ben USA 2:45.86

Sprint FT – Women
1 DIGGINS Jessie USA 2:59.62; 2 JOENSUU Jasmi FIN 2:59.93; 3 FAEHNDRICH Nadine SUI 3:00.09; 4 FOSNAES Kristin Austgulen NOR 3:00.18; 5 WEBER Anja SUI 3:01.04; 6 DAHLQVIST Maja SWE 3:45.40

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