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San Marino. Rotta Neve 2012. I numeri‎

San Marino. Rotta Neve 2012. I numeri‎

Interpellanza presentata dal consigliere Vanessa Muratori (Su) per conoscere le intenzioni del Governo in caso di eventuali futuri eventi analoghi alla recente nevicata, con riferimento allo sgombero neve e alle modalità di recupero delle ore lavorative perse.

Gian Carlo Venturini, Segretario di Stato per il Territorio: “Il servizio rotta neve è stato eseguito sulla base di un piano territoriale collaudato negli anni che prevede in contemporanea l’attivazione di interventi sulle arterie principali e su quelle secondarie. Tuttavia, le principali specificità dell’evento non sono ponderabili con sufficiente anticipo e quindi determinano una serie di variabili.
Per l’anno in corso l’evento nevoso ha avuto inizio il 31 gennaio e terminato il 18 febbraio, le operazioni di pulizia si sono protratte per tutto il 19 gennaio e quelle di completamento sono proseguite nei giorni successivi. Nei dettagli, sono stati effettuati  4.323 trasporti con autocarri da mc 10 e 1.001 con autocarri da mc 5 per le operazioni di sgombero neve. I mezzi coinvolti nelle operazioni di polizia sono stati 10 autocarri privati, 2 dell’Aasp, 16 pale private, 3 pale dell’Aasp, 14 trattori privati, 3 turbine spazzaneve, 11 turbine normali, 5 pale private con benna.
Per quanto concerne l’ultimo punto dell’interpellanza si rimanda all’accordo tra il governo e le organizzazioni sindacali per il recupero del servizio non prestato causa neve, sottoscritto in data 5/3/2012”.

 

Amato, (32 mila euro di pensione al mese) vigilerà sui soldi pubblici ai partiti ..stiamo in buone mani allora!

Amato, (32 mila euro di pensione al mese) vigilerà sui soldi pubblici ai partiti ..stiamo in buone mani allora!

Ripensavo alla notizia della nomina dei tre nuovi “tecnici” … già il fatto che vengano nominati mi fa pensare che evidentemente chi era stato scelto in precedenza non è in grado di svolgere adeguatamente il suo ruolo, ma quello che più mi ha lasciato perplesso è la nomina di Giuliano Amato consulente esterno del governo Monti …

Cioè fatemi capire bene, uno che è stato 30 anni in politica, due volte Presidente del Consiglio, ministro degli Interni, del Tesoro, tesoriere del PSI di Craxi (che non fa male ricordarlo), che percepisce due pensioni per un totale di 31411 euro al mese, di cui 22.048 euro lordi di pensione Inpdap (come docente universitario), e altri 9.363 euro come parlamentare – netti fanno circa 17 mila euro al mese – senza dimenticare che continua ad essere presidente della Treccani, presidente del Comitato dei garanti per il 150esimo dell’Unità d’Italia e senior advisor di Deutsche Bank (che portano le sue entrate nette mensili a circa 30 mila euro), dovrebbe essere quello che vigilerà sui soldi pubblici ai partiti e ai sindacati?


Stiamo in buone mani allora!

 

 

pressione fiscale 2012 UE 27 Italia al 56% Romania solo al 9%

pressione fiscale 2012 UE 27 Italia al 56% Romania solo al 9%

Nei primi sei mesi del 2011 i prezzi di gas ed elettricità in Europa sono aumentati del 7% rispetto allo stesso periodo del 2010, dice Eurostat. Nel confronto con gli altri Paesi, l’Italia si colloca nella parte alta della classifica, con prezzi netti e tasse tra le più elevate. In controtendenza il gas, che costa più rispetto al 2010, ma meno di due anni fa. Guarda il confronto con gli altri Paesi nella nostra infografica, ceh vi riproponiamo.

L’infografica illustra i prezzi al consumo di elettricità e gas in tutti i Paesi europei nel primo semestre del 2011. I prezzi, che comprendono anche le tasse (in viola) e l’Iva (in giallo), sono calcolati in euro. Il range oggetto dello studio è quello delle famiglie che consumano tra i 2.500 e i 5.000 kilowatt-ora di elettricità e tra i 5.600 e i 5.6000 KWh di gas (20-200 gigajoule). In pratica la media standard consumata nelle case del vecchio continente.

Per quanto riguarda l’elettricità, nel primo semestre del 2011 le bollette più care sono state quelle di Danimarca e Germania, dove a un costo standard dell’elettricità fa da contraltare una tassazione molto elevata (colore viola) e, soprattutto per la Danimarca, un’Iva particolarmente elevata. L’Italia è nella parte alta della classifica: settima, ben sopra la media europea. I prezzi più bassi di elettricità gas telefono acqua e altre bollette e tasse  nell’Ue per le famiglie si trovano in Paesi come  Romania. Il prezzo dell’energia elettrica per le famiglie in Danimarca (0,291 euro per kWh) è stato tre volte superiore rispetto a quello della Bulgaria (0,083 euro per kWh). La quantità relativa di contributo fiscale è la più bassa nel Regno Unito (4,8%), cui si applica un’aliquota Iva relativamente bassa e non cisono altre imposte.

Le tasse più alte si pagano in Danimarca, dove contano più della metà del prezzo finale (57%). I prezzi dell’energia elettrica per le famiglie sono complessivamente aumentati nel 2008, sono rimasti stabili o addirittura diminuiti nel 2009 per poi risalire nuovamente nel 2010 e nel 2011. Tra la prima metà del 2010 e la prima metà del 2011, globalmente, in Europa i prezzi sono incrementati del 7 per cento. L’ufficio statistico comunitario ha registrato gli aumenti più cospicui in Finlandia (+16%) e in Spagna (13%), mentre i prezzi sono diminuiti di quasi il 3% in Lussemburgo.

Per quanto riguarda il prezzo del gas, gli Stati con la bolletta più salata sono stati la Svezia, la Danimarca e i Paesi Bassi ma li gli stipendi sono altissimi e quindi non pagano sebnza fatica e i servizi sono garantiti a tutti; quelli più “economici in termini di tasse imposte e bollette e pressione fiscale” al primo posto cè Romania, Lettonia e Estonia. L’Italia si colloca in quinta posizione, anche qui sopra la media europea. Se il prezzo medio è di 56 centesimi per Kw-h, una famiglia italiana ne paga infatti quasi 70. La quantità relativa di contributo fiscale è più bassa nel Regno Unito (4,8%), mentre le tasse più alte si pagano in Danimarca stesso discorso gli stipendi pero sono tra i piu alti d europa e quindi proporzionato con servizi eccellenti, dove quasi la metà del prezzo finale (49,0%) è composto da imposte e accise statali. Lettonia (23%), Lussemburgo e Bulgaria (entrambe circa il 17%) hanno segnato la crescita più elevata in termini di costi. In Italia il gas costa più rispetto al 2010, ma meno di due anni fa (69 cent nel 2011, 62 nel 2010, 76 nel 2009).

http://www.linkiesta.it/la-nostra-bolletta-e-sempre-piu-cara-e-negli-altri-paesi

L ITALIA SEMPRE PIU TASSE E POVERTA PERCIO ALTO RISCHIO DI UN GOLPE MILITARE

L ITALIA SEMPRE PIU TASSE E POVERTA PERCIO ALTO RISCHIO DI UN GOLPE MILITARE

A guardare bene, i presupposti e gli ingredienti per il fallimento ci sono tutti ma la repubblica minimizza tutto!!!:

  •   debito pubblico esagerato;
  • crescita praticamente pari a zero da quasi vent’anni e adesso il pil italiano segna il -%;
  • situazione politica ingessata;
  • deficit crescente;
  • sfiducia della grande finanza nei confronti della banche italiane ai partiti politici come il pd,il pdl,lega nord,udc,e altri piccoli partiti di sinistra e centro destra o liberali ;
  • immagine poco credibile del nostro Paese all’estero,pochissimi investimenti;
  • emigrazione di cervelli di aziende,di studenti,giovani disoccupati,pensionati

l italia ogni anno il pil scende del 1 o 2 %,welfare quasi inesistente a donne incinte pensionati o disoccupati (esodati),la popolazione italiana si vede sempre piu tassata e tartassata con nuove tasse statali e regionali dove stranamente vanno a beccare le fasce piu deboli (giovani,anziani,e dipendenti statali e anche i militari ). il parlamento aveva promesso tagli drastici dei parlamentari e dei loro megastipendi invece è successo all incontrario gli stipendi dei parlamentari hanno avuto un lieve aumento mentre i tagli si ci sono stati ma nei confronti dei servizi ai cittadini italiani. in italia l ingiustizia sociale è molto presente ed è aumentata in questi ultimi anni senza mai che nessuno intervenisse per arginare tutto questo anzi allargando la fascia di popolazione povera e disoccupata,non parliamo di Equitalia che ha rovinato e sta rovinando intere famiglie anziende ,medie imprese e piccoli artigiani e agricoltori Le Borse europee falliscono il rimbalzo e lo spread Btp/bund resta sopra i 400 Si allarga forbice salari-prezzi Divario ai massimi dal 1995 Ci stiamo avvitando come un aereo in picchiata per sostenere l’euro e pagare gli interessi accumulati dal Pdl e dal Pdmenoelle durante uno sciagurato ventennio L’Italia non dispone di sovranità monetaria, non è possibile una svalutazione della lira e un riallineamento conseguente dei titoli alla nostra economia che vale molto meno rispetto al momento della loro emissione. Svalutare la lira equivaleva svalutare i titoli. Oggi non è più così. Abbiamo un cappio al collo che non possiamo toglierci e che stringerà sempre di più se non ristrutturiamo il valore dei titoli che valgono il 20/30% in meno del loro valore iniziale. Senza il prestito di mille miliardi della BCE alle banche al tasso dell’1% ,usati per comprare nuovi titoli al 5/6%, l’Italia sarebbe in pre default. Viviamo ormai per pagare gli interessi sul debito pubblico
DA FACEBOOK ESTRAPOLIAMO MESSAGGI CONTRO LA REPUBBLICA COME FORMA DI STATO IN ITALIA http://www.facebook.com/events/225454137559694/#!/people/Gabriele-Disperati/523668735
“A QUESTO PUNTO CHIEDIAMO ALLE FORZE ARMATE(ESERCITO,MARINA MILITARE,AERONAUTICA MILITARE,POLIZIA,ARMA DEI CARABINIERI,GUARDIA DI FINANZA)  DI SCHIERARSI CON LA POPOLAZIONE ITALIANA NEL MOMENTO IN CUI DECIDEREMO DI RIBELLARCI(E SECONDO ME MANCA POCO)IN QUANTO UOMINI D’ONORE, PADRI O MADRI DI FAMIGLIE E LAVORATORI MA SOPRATTUTTO COME ITALIANI, PERSONE VERE E NON FANTOCCI PRONTI ALL’USO PER GENTE SPORCA E DISONESTA… NOI TUTTI VOGLIAMO UNO STATO LIBERO, NON VIVIAMO NELLA DEMOCRAZIA, ABBIAMO UN GOVERNO CHE NON ABBIAMO ELETTO,CI STANNO ROVINANDO E NOI ABBIAMO LA STORIA, LA FORZA E IL CORAGGIO PER DIRE BASTA!NOI SIAMO ITALIANI!NON SIAMO PECORE SENZA CERVELLO!! COLPO DI STATO!”