Tag: cronaca

E’ morto l’nventore degli occhiali da sci‎

E’ morto l’nventore degli occhiali da sci‎

Robert Earl “Bob” Smith e’ uno che allo sci ha dato tanto. E’ infatti lui l’inventore della doppia lente che permette a tutti noi di sciare senza che le lenti si appannano. Smith, e’ morto in California a 78 anni lo scorso 18 aprile in seguito ad un’operazione al cuore. Lui, a meta’ degli anni ’60, aveva inventato il rimedio antiappannamento e fondato la nota Smith Optics. Lui era un ortodontista con la passione dello sci, che praticava nello Utah. Una curiosità: prima che la sua azienda diventasse nota, Smith scambiava i suoi occhiali antiappannamento in cambio di uno skipass, un originale modo di fare marketing ma, evidentemente, efficace…

Livigno:mese di maggio tutti a sciare!

Livigno:mese di maggio tutti a sciare!

La stagione agonistica FIS si è definitivamente chiusa pochi giorni fa, le temperature si stanno alzando in tutta Europa, e la neve a valle è ormai scomparsa. Ma le precipitazioni di aprile hanno creato le condizioni per poter sciare ancora in alcune località. Vediamo i comprensori dove si potrà sciare nel mese di maggio.

Italia – Livigno (Sondrio): a Livigno si può sciare al Carosello 3000 fino al 13 maggio, data della chiusura definitiva. Da domani 2 maggio fino al termine lo skipass sarà gratuito e si potrà accedere alla seggiovia Federia oltre che alla telecabina Carosello 3000 di S.Rocco, sarà aperta anche la pista Polvere. Il 5 maggio riaprirà il Passo Forcola. Aperto anche lo snowpark Freestyle Team Livigno Park. Dal 6 al 13 Lara Gut si allenerà su queste nevi.

Italia – Cervinia (Aosta): impianti aperti sotto il Cervino fino al 6 maggio, compreso collegamento internazionale con Zermatt. Dal 7 maggio impianti chiusi fino alla riapertura estiva del Plateau Rosà; breve riapertura il 19/20 maggio per la tappa del Giro d’Italia per risalire fino a 3500m, con la possibilità di sciare sulla parte alta della pista del Ventina, con rientro alla stazione di Cime Bianche Laghi.

Italia – Presena (Brescia): con la cabinovia Tonale-Paradiso si arriva ai 2585m del Passo Paradiso, fino al 3 giugno

Italia – Passo Stelvio (Sondrio): il ghiacciaio più vasto d’europa riaprirà il 24 maggio, e sabato 26 ci sarà l’arrivo della ventesima tappa del Giro d’Italia, che transiterà ai 2578m del Passo.

Austria – Hintertux: sul ghiacciaio di Hintertux, nella Zillertal, si può sciare fino ai 3250m praticamente per 365 giorni all’anno. Al momento ci sono 19 impianti aperti, da sabato prossimo al 13 ottobre si applicheranno i prezzi estivi

Austria – Stubai: si trova nella Stubaital, non distante da Innsbruck, tra l’Alta Valle Isarco (italiana) e L’Oetztal (austriaca). Al momento ci sono oltre 4 metri a 3000 metri, 20 cm a 1700m, con 18 impianti e 25 piste aperte. Prezzi invernali fino al 6 maggio, primaverili fino al 17 giugno.

Austria – Soelden: oltre il Passo del Rombo, nell’Oetztal, la dove da moltissimi anni prende il via la Coppa del Mondo, si può ancora sciare sull’area del Rettenbach, grazie all’abbondanza di neve (oltre 3 metri sul ghiacciaio, a 3000m). La “Winter Ski Area” conta 8 impianti aperti e dovrebbe chiudere oggi, la “Glacier Ski Area” ha 5 impianti aperti e dovrebbe proseguire fino a maggio inoltrato.

Svizzera – Diavolezza (Grigioni): nella valle del Bernina, In Engadina, si può sciare sul Diavolezza, fino a 2975m. Al momento ci sono 5 impianti aperti e si potrà sciare fino al 27 maggio.

Svizzera – Zermatt (Vallese): sotto il Cervino, lato elvetico, si potrà sciare fino al 6 maggio nella zona del Matterhorn Glacier Paradise. Dopo la pausa si riprenderà dal 30 giugno.

Svizzera – Glacier 3000 (Berna): unica stazione aperta nella regione del Lago Lemano. Si può sciare fino a 3000m, al momento ci sono 7 impianti aperti. Si può sciare tutti i giorni fino al 6 maggio, e poi nel weekend fino al 27 maggio. Senza sci ai piedi si può salire sul ghiacciaio fino al 23 settembre.

Francia – Val Thorens: stazione a 2300m della Savoia. Si potrà sciare fino al 8 maggio.

Francia – Tignes: in Savoia, ai piedi della Grande Motte. E’ uno dei comuni più alti d’Europa e comprensorio di fama mondiale. Si potrà sciare fino al 8 maggio.
(martedì 1 maggio 2012)

 

 

Italia,la repubblica nata nel 46 grazie ai brogli e minacce contro i cittadini da parte della sinistra

Italia,la repubblica nata nel 46 grazie ai brogli e minacce contro i cittadini da parte della sinistra

Gli Italiani furono chiamati il 2 Giugno 1946 al primo referendum istituzionale per scegliere tra Repubblica o Monarchia. Il voto fu a suffragio universale con una affluenza pari all’89% degli aventi diritto al voto. Per la repubblica si schierarono i partiti della sinistra; la DC per puri motivi politici lasciò la libertà di voto; per la Monarchia si schierarono PRI e PLI. La campagna referendaria fu molto accesa con tante intimazioni e minacce. Votarono circa 25 milioni di italiani e alla fine, con strascichi di brogli, vinse la Repubblica con il 54,3% contro il 45,7% della Monarchia.

In Campania, ed anche ad Agropoli, vinse la monarchia con l’80%.
Il Comune, a giugno del 1946, era amministrato dal C.I.N. (Comitato di Liberazione Nazionale) con la carica di sindaco affidata ad Attilio Niglio. Alle prime elezioni dell’Italia Repubblicana, ad Agropoli furono presentate due liste: Fascio di Grano e Stella.
Il 15 Ottobre 1946, il consiglio comunale eleggeva sindaco l’avvocato Nicola Crisci, che risultò essere il più giovane sindaco d’Italia. Gli eletti di quella prima tornata elettorale furono:
– Partito Fascio di Grano:
Crisci Nicola (sindaco), Voso Francesco (vicesindaco), Apone Giuseppe (assessore), Melai Arturo (assessore), Surmonte Liberato (assessore), Cianfrone Alfonso (assessore), De Caro Luigi (assessore), Capo Severino (consigliere), Caruccio Antonio (consigliere), Di Luccio Antonio (consigliere), Izzo Giovanni (consigliere); Liguori Antonio (consigliere), Passaro Gennaro (consigliere), Raino Alfonso (consigliere), Tata Antonio (consigliere).

– Partito Stella:
Chiariello Francesco (consigliere), Contaldi Vincenzo (consigliere), Di Sergio Emanuele (consigliere), Nigro Marco (consigliere), Serra Pasquale (consigliere).

Lodi:brutale stupro sul treno,vittima è italiana,carnefici sono un macedone e un africano

Lodi:brutale stupro sul treno,vittima è italiana,carnefici sono un macedone e un africano

Rimangono in carcere i due arrestati per lo stupro di una trentunenne che da Milano stava tornando a Modena dopo il lavoro settimanale e presa di mira, gli inquirenti ne sono convinti, perch´ di corporatura esile e quindi facile preda.
Si è svolto ieri l’interrogatorio di convalida del fermo. Al termine, il gip di Lodi Andrea Pirola ha disposto la custodia cautelare in carcere per Noujame Houssam, marocchino di 29 anni, e Sejfuli Nadir, nato in Germania 23 anni fa da famiglia macedone, entrambi residenti a Alseno, nel Piacentino. Prima di avvalersi della facoltà di non rispondere, i due hanno provato a alleggerire la loro posizione. Il marocchino ha spiegato che, al momento dei fatti, sarebbe stato completamente ubriaco, insomma, non in s´. L’amico si è difeso, invece, sostenendo che al momento della violenza non si sarebbe nemmeno trovato lì, ma chiuso in bagno. Perch´ non aveva il biglietto e voleva evitare il controllore.
La vittima era partita dalla stazione di Rogoredo alle 20.30 a bordo dell’Interregionale 20435. Avrebbe dovuto scendere a Modena. Ma il suo viaggio è finito a Lodi, dove è scesa dal convoglio sconvolta, correndo a chiedere aiuto. Poi il ritorno a Milano, per essere portata alla clinica Mangiagalli, per le cure del caso.
I suoi presunti aggressori, amici tra loro da tempo, come hanno ricostruito i carabinieri di Lodi, saliti sullo stesso treno prima le avrebbero offerto cocaina, poi avrebbero cominciato a toccarla pesantemente, coprendola di insulti. A questo punto lei cambia vagone. Ma quasi subito si rende conto di aver dimenticato lo zainetto. Torna indietro, è sola, forse anche imprudente. Ma del resto il treno è semivuoto. A questo punto i due l’avrebbero immobilizzata, gettata a terra e costretta a subire un rapporto sessuale completo. In attesa dei riscontri del Dna, si ritiene che autore materiale della violenza sia stato il marocchino, con precedenti penali, mentre il macedone avrebbe sorvegliato una delle porte d’ingresso del vagone incitando il complice.
I due sono scesi poi a Lodi come la donna, tentando di cambiare treno. E qui sono stati bloccati dai carabinieri chiamati dalla vittima che ha fornito ai militari una descrizione precisa degli aggressori. I due bloccati e portati in caserma avevano in un zaino un etto di hashish già suddiviso in dosi pronte allo spaccio. Per loro si sono spalancate le porte del carcere di Lodi, dove ieri mattina sono stati sottoposti all’interrogatorio davanti al magistrato di turno che ne ha convalidato l’arresto.

 

Argenta,furto in casa in via crocetta da parte forse di zingari slavi

Argenta,furto in casa in via crocetta da parte forse di zingari slavi

ARGENTA;1 MAGGIO ORE 7.00

 

Argenta da pochi mesi vive nel terrore di furti in casa e non di notte ma in pieno giorno adesso i ladri forse una banda di slavi albanesi o zingari non colpiscono piu di notte ma seguono le vittime da rubare di giorno e agiscono quando sono fuori da casa.

Proprio ieri sempre ad Argenta in via crocetta nella zona residenziale nuova una donna M. nel tornare a casa ha trovato tutto sotto sopra la casa cassetti buttati a terra armadi aperti e persino il frigorifero dove è sparito vino e cibo,

i ladri a quanto pare slavi albanesi o zingari si sono presi 700 euro di risparmi del salvadanaio,e molto oro come anelli orecchini e bigiotteria,la donna nel trovare questa amara sorpresa è scoppiata a piangere e adesso ha paura stare da sola visto che il marito per motivi di lavoro torna a casa alla sera.

 

la polizia ha ricevuto la denuncia della donna dell avvenuto furto e gia si stanno mettendo sulle tracce della banda forse slavi zingari gia di vecchia conoscenza in passato per atti contro il patrimonio privato

 

Modena,italiana stuprata in treno da un marocchino e uno slavo macedone

Modena,italiana stuprata in treno da un marocchino e uno slavo macedone

UNA giovane donna modenese stuprata su un treno in corsa, in manette uno slavo macedone e un marocchino, entrambi 29enni. Ancora una volta un branco si è scatenato, violentando una donna sola e indifesa, nello scompartimento di un treno. La vittima dello stupro, denunciato venerdì notte, ha spiegato agli inquirenti di essere stata aggredita di ritorno da Milano, dove aveva partecipato a un provino. È una 31enne di Modena e stava tornando a casa. I carabinieri, dopo aver ricevuto la chiamata e aver soccorso la giovane, stanno cercando di far luce sull’inquietante vicenda.

LA DONNA, che ha chiamato per primo il fidanzato, il quale ha allertato i carabinieri, è scesa alla stazione di Lodi in stato di choc. Poco prima, mentre era sola nello scompartimento del treno, aveva rifiutato l’approccio di due stranieri, che le avevano chiesto una sigaretta. A quel punto è stata assalita. Per gli inquirenti, la violenza sarebbe stata consumata dal marocchino. Dopo gli abusi subìti, la 31enne ha allertato carabinieri e Croce Rossa: i soccorritori l’hanno trovata a pochi passi dalla stazione, in compagnia di due amici, un uomo e una donna, che lei stessa avrebbe contattato in cerca di aiuto. Non c’erano persone, alle 22,40, in quella zona. Gli stranieri sono stati identificati, poco più tardi, dalle forze dell’ordine, grazie alle descrizioni della denunciante. Poi, avendoli trovati in stato alterato, presumibilmente da droghe, con addosso un etto di hascisc, gli agenti li hanno condotti al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore per accertamenti sul loro stato, e infine trasferiti, per ordine del magistrato, nel carcere di Lodi a disposizione della Procura.

I DUE UOMINI ora attendono in cella di essere interrogati, domani mattina, per esporre la loro versione dei fatti.Sugli indagati gravano accuse pesanti: violenza sessuale di gruppo e detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. Il loro avvocato d’ufficio, Fabio Carminati del Foro di Lodi, ha dichiarato: «Abbiamo piena fiducia negli inquirenti e speriamo che le indagini siano condotte a 360 gradi per accertare la piena verità di quanto accaduto». La ragazza è stata medicata e dimessa dall’ospedale alcune ore dopo il ricovero.

 

Ferrara;donna stuprata in via Ticchioni da ubriaco Albanese

Ferrara;donna stuprata in via Ticchioni da ubriaco Albanese

E’ stata aggredita di notte in viale Cesare Battisti, nei pressi della stazione ferroviaria, da un uomo che avrebbe cercato di abusare di lei, ma è riuscita a chiedere aiuto telefonando ai carabinieri. I militari, giunti sul posto, hanno rintracciato la donna, di origine straniera e residente a Ferrara, che ha ricostruito la dinamica fornendo tutti i particolare che è riuscita a ricordare nonostante fosse ancora provata dall’episodio, avvenuto attorno alla mezzanotte e mezza.

Mentre percorreva via Ticchioni in direzione di via Battisti, la donna aveva notato una monovolume nera che stava parcheggiando in quella zona: da quella macchina è sceso un uomo che ha iniziato a chiamarla per attirare la sua attenzione. Le si è avvicinato progressivamente raggiungendola alle spalle e in quel momento ha capito che l’uomo balbettava frasi incomprensibili e ha percepito un forte odore di alcol. Vistasi raggiunta, ha chiesto all’uomo se avesse bisogno di qualcosa, ma a quel punto l’uomo l’ha abbracciata violentemente tentando più volte con la forza di baciarla. Ovviamente la donna ha tentato di sottrarsi ai baci dell’uomo allontanandosi con la testa, anche se, in un’occasione lui è riuscito a sfiorargli le labbra.

Sempre in base al racconto della donna, l’uomo non ha desistito e ha continuato a stringerla e a palpeggiarla ripetutamente nelle parti intime, arrivando a farla sbattere contro una recinzione in metallo. Riuscita in quel momento a liberarsi, la donna è scappata verso via IV Novembre in cerca di aiuto, nel tentativo di ricevere manforte da qualche automobilista di passaggio. Nessuno si è però fermato e quindi la donna si è decisa a chiamare il 112. L’uomo a quel punto, sentendo che la donna aveva chiamato le forze dell’ordine, si è allontanato.

Sulla base dei particolari riferiti dalla presunta vittima della violenza sessuale, i militari sono risaliti al proprietario dell’auto, che risultava intestata a Emin Alla, un albanese di 47 anni, regolare in Italia e incensurato, residente in via Ticchioni. Dopo averlo rintracciato presso il suo domicilio i carabinieri lo hanno fatto uscire per identificarlo e fargli alcune domande e, non appena si è palesato, la donna, ancora spaventata e in stato di agitazione, lo ha riconosciuto dichiarando di volerlo denunciare.

Accompagnato dunque presso il comando dei carabinieri di via Della Sala, data la gravità del fatto e lo stato di quasi flagranza in cui è avvenuto l’intervento, i militari hanno deciso di procedere all’ìarresto dell’uomo, informando immediatamente il pm di turno, dottor Savino che, concordando con il loro operato, ne ha disposto la traduzione in carcere dove si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria.