Categoria: Eventi

CLIMBING E PARACLIMBING IN CATTEDRA AD ARCO. TRAINING SUL BAONE PER SILVIA PARENTE

CLIMBING E PARACLIMBING IN CATTEDRA AD ARCO. TRAINING SUL BAONE PER SILVIA PARENTE

14 giorni all’IFSC Climbing World Championship di Arco (TN)

Al via circa 750 atleti da 56 nazioni, ad Arco cresce la febbre “mondiale”

Attesi al via anche i paraclimbers per il 1° Campionato del Mondo per diversamente abili

L’oro paralimpico dello sci Silvia Parente si allena sulle placche del Baone

 

Arco (TN), paradiso dell’arrampicata per tutti. Lo sarà tra qualche giorno, precisamente dal 15 luglio, quando prenderà il via l’IFSC Climbing World Championship e, il 18 e 19 luglio, con il 1° Campionato del Mondo di paraclimbing della storia.

Ma Arco è una città “sbarrierata” per il climbing già da tempo, e ora c’è la conferma ufficiale. In visita nella città trentina è arrivata la milanese Silvia Parente, climber non vedente nota ai più per le imprese nello sci alpino, sport nel quale ha vinto anche la medaglia d’oro alle Paralimpiadi invernali di Torino 2006. Smessi i panni della gigantista, da cinque anni la Parente si dedica con profitto a molti altri sport, come la vela e in particolare l’arrampicata sportiva, collaborando anche con la “Federazione per lo Sport – Silvia Rinaldi”, associazione che punta a diffondere la pratica sportiva anche tra i diversamente abili.

Ieri Silvia Parente, dopo i sopralluoghi di rito al Climbing Stadium in fase di restyling, ha fatto una capatina ad una delle falesie arcensi, in particolare quella che diventerà la prima parete naturale attrezzata per i portatori di handicap.

“Sono qui per allenarmi in vista dell’IFSC Paraclimbing World Championship”, ha spiegato Silvia Parente, “e avendo saputo che qui c’è una parete accessibile anche ai diversamente abili ho voluto subito testarla insieme alla mia accompagnatrice Rossella, guida federale di arrampicata”.

La falesia del Monte Baone sarà la prima parete al mondo a consentire il libero accesso anche ai portatori di handicap, che potranno così godere della vacanza attiva e delle attrattive sportive del territorio finalmente senza barriere. Sarà possibile raggiungere in auto le immediate vicinanze della parete, e nel parcheggio alcune postazioni saranno riservate unicamente ai disabili. Accanto ai posti auto un tabellone (leggibile anche in modalità tattile) indicherà come raggiungere la parete attraverso un breve e pratico sentiero, a fondo liscio in modo da poter essere percorso anche in carrozzina. Alla base della parete ci sarà poi il tabellone tattile che spiegherà la conformazione delle vie, in modo che i non vedenti, anche se non accompagnati da un esperto, possano “leggere” la parete prima di affrontarla.

“Vent’anni fa un’idea del genere non sarebbe venuta in mente a nessuno”, ha sottolineato la Parente, “segno non solo di una grande sensibilità da parte del gruppo di Arco, ma anche di come i diversamente abili siano sempre più attivi nell’universo sportivo. L’arrampicata in particolare è uno sport adatto a tutti, si pratica prima in palestra su vie facili e poi aumenta progressivamente la difficoltà, è uno stimolo unico. Grazie ad un’iniziativa come questa, ora possiamo pensare di fare sport anche all’aria aperta, è davvero un bel traguardo”.

Un passo avanti nel mondo dell’arrampicata, l’ennesimo dopo quello già compiuto con l’organizzazione del 1° IFSC Paraclimbing World Championship, primo nella storia ed inserito all’interno del Campionato del Mondo per normodotati, a sottolineare l’equilibrio tra i due eventi.

“Per il mondo sportivo dei disabili questa è una grande conquista”, ha sottolineato ancora Silvia Parente, “dà la possibilità di metterci in gioco in un evento internazionale, che non è qualcosa di separato ma è un tutt’uno con l’IFSC Climbing World Championship”.

Silvia ha arrampicato sulla parete del Baone, un bell’allenamento in vista dell’imminente Campionato del Mondo, ma anche un ottimo test per l’iniziativa arcense, volta a creare una parete veramente per tutti. “Non sono solo chiacchiere, questa parete è veramente accessibile”, ha spiegato l’atleta, “è facile da raggiungere ed è anche molto tecnica e accattivante, propone un’arrampicata prevalentemente d’aderenza e le prese sono a distanza ottimale per essere trovate con le mani, per me è stata davvero un’esperienza positiva che cercherò di ripetere prima del Mondiale”.

Ad accompagnare l’allenamento della paraclimber milanese c’era anche Angelo Seneci, direttore tecnico di Arco 2011, il quale ha sottolineato come “il Garda Trentino, e Arco in particolare, hanno creduto molto in questo progetto, che si inserisce all’interno di un disegno provinciale e anche locale, con l’Outdoor Park Garda Trentino. In particolare questa parete lancia un messaggio importante, cioè che Arco è davvero un paradiso per il climbing a 360°, e l’esperienza fatta con Silvia lo dimostra in pieno”.

Info: www.arco2011.it

TRASLAVAL: UNA GARA “DA URLO” SULLE DOLOMITI. GALLIANO E RUDASSO VOLANO SUL COL RODELLA

TRASLAVAL: UNA GARA “DA URLO” SULLE DOLOMITI. GALLIANO E RUDASSO VOLANO SUL COL RODELLA

Oggi “tappone” conclusivo sul Col Rodella, la Traslaval 2011 chiude i battenti

Gara splendida e “di forza” per Massimo Galliano che vince tappa e assoluta

Viviana Rudasso “aspetta” nel finale la Nanu che vince la tappa… per un piede

Scenari dolomitici da favola, in 470 oggi hanno tagliato il traguardo finale

 

 

Camosci da corsa, quelli visti oggi sul Col Rodella dove, con la quinta tappa, si è conclusa la 13.a Traslaval. Massimo Galliano, cuneese, e Viviana Rudasso, genovese, sono i due magnifici trionfatori, protagonisti fino in fondo del Giro podistico della Val di Fassa, in Trentino.

Una tappa molto attesa quella di oggi, non tanto per la distanza, ma per il dislivello marcatamente impegnativo, 1000 metri! Sicuramente il panorama che si è presentato ai magnifici 470 che hanno tagliato il traguardo (380 erano gli agonisti e 90 i “camminatori”) è stato di incomparabile bellezza. Lassù sul Col Rodella, a 2400 metri di quota, la vista sulle affascinanti Dolomiti spazia tra il Gruppo del Sassolungo, il Gruppo del Sella, la Marmolada, solo per citare alcune delle montagne più famose, tutte a fare corona all’arrivo della Traslaval, un arrivo con uno splendido e unico “palco” naturale.

Giornata radiosa, cielo limpido e sole caldo, anche se in quota la temperatura era decisamente fresca, condizioni ideali per tutti, per affrontare i 10 chilometri che dopo la partenza da Campitello prevedevano una sgroppata fino a Canazei lungo la pista Marcialonga, dopodichè la gara cominciava ad entrare nel vivo.

Gli esperti annunciavano una gara tattica, e invece Massimo Galliano appena la salita ha iniziato ad impennare è partito a razzo “ammazzando” ogni tentativo di rientro degli avversari. A quel punto la classifica finale si è scolpita sulla roccia dolomitica, Massimo Galliano su tutti. Oggi per tentare di arginare lo strapotere del campione di corsa in montagna ci ha provato anche il mitico “parroco volante” Don Franco Torresani, ma anche lui ha dovuto inchinarsi alla superiorità del cuneese.

In salita Khalid Ghallab ci sa fare, ma il numero 2 di questa 13.a Traslaval oggi non è stato in grado di reagire ed ha visto piano piano, chilometro dopo chilometro, la figura di Galliano farsi sempre più piccola davanti a sè. Le ultime rampe, con percentuali micidiali anche vicino al 30%, Galliano le ha affrontate con grande grinta, accompagnato dal tifo di tantissime persone che sono salite, chi in funivia chi a piedi, per gustarsi  il grande spettacolo sportivo. Un trionfo sottolineato dal cronometro che ha decretato un 2’58” su Khalid Ghallab, quasi tre minuti che la dicono lunga sulla performance del piemontese, il quale ha impiegato 53’14”. Ghallab ha capito subito che era impossibile non solo vincere la Traslaval, ma anche la tappa. Un secondo posto di giornata e assoluto finale che non è certo male, in un’edizione decisamente battagliata. Don Torresani ha imboccato per terzo la salita del Col Rodella ed ha concluso terzo. Un significativo risultato per lui che ha allentato i suoi impegni agonistici.

L’attenzione degli sportivi era così focalizzata su chi avrebbe potuto salire sul terzo gradino del podio nel confronto diretto tra il bergamasco Emanuele Zenucchi e l’altro marocchino Youssef Hammar. Zenucchi per l’occasione si è addirittura tagliato la barba, è scattato subito sul piano, ma in salita ha subìto l’attacco di Galliano e Ghallab, e anche del “Don”. Così si è accontentato di fare “il ragioniere” e tenere a bada quelli dietro. Sul Col Rodella si è presentato quarto, ma il podio finale non gliel’ha levato nessuno. Si è messo dietro Hammar con una ventina di secondi, e il gioco è stato fatto.

Al via, tra le donne, tutti hanno notato il nervosismo della leader Viviana Rudasso. Sulle sue gambe si notavano bene le conseguenze della caduta di ieri, e lei scaramanticamente non ha voluto fare nessun sopralluogo sulla temuta salita. È partita subito forte, con Ana Nanu dietro. Ha corso con un ritmo elevatissimo, sempre entro i primi 40 maschi il che è tutto dire, su una tale salita. Ha affrontato il Col Rodella come un camoscio, addirittura “salutata” dai fischi delle marmotte che popolano i prati in quota. Non ha mollato un attimo, e solo quando mancavano poche centinaia di metri al traguardo ha iniziato a temporeggiare ed aspettare la Nanu, un’autentica prova di forza la sua, poi la decisione di arrivare sportivamente assieme. E così è successo tra gli applausi. Il fotofinish oggi non c’era, stesso tempo per le due, 1h11’08, poi… per un piede la vittoria di tappa è stata assegnata salomonicamente alla Nanu, la vittoria della Traslaval è andata invece alla Rudasso. Brava anche la slovacca Eva Neznama, terza oggi e terza nella generale, con l’attesa Vrajic naufragata al 14° posto e 6.a nella graduatoria finale.

Di storie da raccontare ce ne sarebbero da riempire un libro. Il “tappone” della Traslaval ha sempre creato emozioni, lacrime a metà tra gioia e fatica, ma arrivare in quota con le Dolomiti negli occhi, così vicine da poterle quasi toccare, sono esperienze che rimangono impresse nella memoria per tutta la vita, ai campioni come Rudasso e Galliano, e ai semplici amatori, tutti i quasi 500 partecipanti che hanno gareggiato questa settimana in Val di Fassa.

La Traslaval 2011, come tutte le altre 12 edizioni precedenti, è stata un successo, con gli arrivederci al prossimo anno c’era già chi chiedeva dove si farà il prossimo tappone. Una risposta è certa, in Val di Fassa e sulle Dolomiti!

Info: www.traslaval.com

 

 

Classifica 5a tappa

Maschile

1) Galliano Massimo (Asd Roata Chiusani) 0:53:14; 2) Ghallab Khalid (Genova Di Corsa) 0:56:12; 3) Torresani Franco (Atletica Trento Cmb) 0:56:56; 4) Zenucchi Emanuele (Genova Di Corsa) 0:58:00; 5) Marchi Emanuele (Libero) 0:58:02; 6) Hammar Youssef (Gruppo Satrini – Gang Dell’Umbria) 0:58:19; 7) Songini Dario (G.S. Valgerola) 0:58:26; 8) Braganti Claudio (Gruppo Satrini – Gang Dell’Umbria) 1:01:34; 9) Corsetti Davide (Atletica Arce) 1:02:37; 10) Adami Alfio (Menador) 1:03:18

 

Femminile

1) Nanu Ana (G.S. Gabbi) 1:11:08; 2) Rudasso Viviana (Genova Di Corsa) 1:11:08; 3) Neznama Eva (Atletica Gavardo 90) 1:12:46; 4) Scarselli Francesca (Olympic Runners Lama) 1:12:59; 5) Sonzogni Cristina (Altitude) 1:14:05; 6) Carrino Maddalena (Asd Podistica Faggiano) 1:14:37; 7) Passera Cinzia (Runners Valbossa) 1:14:56; 8) Mazzel Arianna (Atletica Fassa 08) 1:15:59; 9) Furlani Daniela (Uisp Chianciano) 1:16:02; 10) Rizzi Michela (Sky Team Fassa) 1:17:25

 

Classifica finale Traslaval 2011

Maschile

1) Galliano Massimo (Asd Roata Chiusani) tempo totale 3.38.27; 2) Ghallab Khalid (Genova Di Corsa) 3.45.07; 3) Zenucchi Emanuele (Genova Di Corsa) 3.49.07; 4) Hammar Youssef (Gruppo Satrini – Gang Dell’Umbria) 3.50.57; 5) Songini Dario (G.S. Valgerola) 4.03.55; 6) Braganti Claudio (Gruppo Satrini – Gang Dell’Umbria) 4.06.04; 7) Chiera Franco (Cus Torino) 4.06.07; 8) Corsetti Davide (Atletica Arce) 4.14.43; 9) Agostino Giuliano (Genova Di Corsa) 4.16.17; 10) Sardella Vito (Violetta Club Lamezia T.) 4.16.31

 

Femminile

1) Rudasso Viviana (Genova Di Corsa) 4.29.10; 2) Nanu Ana (G.S. Gabbi) 4.34.10; 3) Neznama Eva (Atletica Gavardo 90) 4.44.59; 4) Scarselli Francesca (Olympic Runners Lama) 4.48.27; 5) Passera Cinzia (Runners Valbossa) 4.49.58; 6) Vrajic Marija (Ak Veteran) 4.54.37; 7) Sonzogni Cristina (Altitude) 4.55.05; 8) Carrino Maddalena (Asd Podistica Faggiano) 4.57.12; 9) Furlani Daniela (Uisp Chianciano) 4.59.17; 10) Mazzel Arianna (Atletica Fassa 08) 5.04.35

PEIO (TN) ASSEGNA I TITOLI TRICOLORI MTB. IN VAL DI SOLE I CAMPIONATI CROSS COUNTRY

PEIO (TN) ASSEGNA I TITOLI TRICOLORI MTB. IN VAL DI SOLE I CAMPIONATI CROSS COUNTRY

Il 16 e 17 luglio week end con i top bikers italiani nella trentina Val di Sole

Percorso da pedalare “a tutta”, parola di Martino Fruet

MTB protagonista assoluta in Val di Sole anche con la finali di Coppa del Mondo

Tante proposte turistiche per l’estate e …tutti in funivia con la bici

 

 

Peio Terme si prepara ad ospitare i Campionati Italiani Cross Country 2011, e il Trentino torna ad essere cuore pulsante del movimento mountain bike. Sabato 16 e domenica 17 luglio la nota località termale all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio sarà invasa dai bikers italiani, chiamati a contendersi la maglia tricolore con quella èlite indossata da Marco Aurelio Fontana ed Eva Lechner.

Dal sito web ufficiale www.valdisoleevents.it è possibile scoprire nel dettaglio il programma della due giorni di mtb tricolore in Val di Sole, che vedrà i bikers delle categorie Master impegnati durante la giornata di sabato, mentre le prime ai nastri di domenica 17 luglio (ore 9,00) saranno le categorie femminili Junior, Under 23 ed Elite (3-5 giri, più un giro di lancio). Alle 11,00 saliranno in sella gli Junior (4 giri + lancio), seguiti alle 13,00 dagli Under 23 (5 giri + lancio) e infine alle 15,00 toccherà agli Elite uomini, che gireranno i 4,4 km di circuito (circa 150 metri di dislivello) per 6 volte più il consueto giro di lancio.

Il tracciato di gara si snoda per gran parte sui prati e sentieri sterrati del Parco dello Stelvio e nelle vicinanze del rinomato centro termale di Peio, con un frammento più tecnico e spigoloso in sottobosco che, con ogni probabilità, sarà decisivo per decidere la classifica. “Si tratta di un percorso da pedalatori”, ha commentato l’azzurro Martino Fruet, al lavoro per la stesura definitiva del tracciato insieme ai CT della Nazionale Paola Pezzo e Hubert Pallhuber. “Sulla parte di prato bisognerà spingere costantemente e nel frammento più tecnico servirà massima concentrazione per non perdere il ritmo. La condizione fisica sarà senza dubbio importante, perché con un percorso così non sarà certo concesso di rallentare o distrarsi.” La partenza e l’arrivo saranno allestiti sul viale centrale di Peio Terme, di fronte al centro termale.

È la seconda volta che la Val di Sole, e il Trentino più in generale, ospitano i Campionati Italiani XC. La “prima” fu nel 2002 a Malè, e già allora fu un successo per un team organizzatore che rimanda le proprie radici agli anni ’90, quando proprio i prati e i boschi del centro trentino venivano solcati dalla Val di Sole Cup. L’esperienza e la tradizione di off-road sono forti in Val di Sole, e a farsene interpreti sono oggi gli uomini del GS MTB Val di Sole Cup, capitanati da Angelo Dalpez (anche sindaco di Peio), dal presidente esecutivo Paolo De Bevilacqua e dal vice presidente Filippo Baggia, come sempre accompagnati da un nutrito gruppo di volontari locali, vero motore operativo di questo genere di eventi.

Parlando di possibili protagonisti ai Campionati Italiani XC del prossimo luglio, i già menzionati Fontana e Lechner saranno senz’altro i sorvegliati più “speciali”, anche se il biker brianzolo e la forte atleta altoatesina dovranno vedersela con una concorrenza di sicuro alto livello. Ciò che tuttavia potrebbe giocare a favore dei due tricolori 2010 è anche la loro “tradizione” di risultati in Val di Sole. Solo un mese e mezzo fa, infatti, i due fuoriclasse azzurri si sono aggiudicati l’ultima prova degli Internazionali d’Italia FCI, tenutasi a Vermiglio, sempre in Val di Sole e per Fontana in particolar modo quella vittoria gli è valsa la maglia di leader 2011 dell’importante circuito.

Con l’evento del 16 e 17 luglio prossimi la Val di Sole si conferma “caput mundi” della bici off-road.  Peio Terme, Vermiglio e l’arena di Commezzadura – sede dei Campionati del Mondo di Mtb & Trials nel 2008 e prossima ad ospitare la finalissima di Coppa del Mondo di Mtb il 20 e 21 agosto – rappresentano un trittico quasi senza rivali, dove forti sinergie e una grande passione per lo sport e per le due ruote sono riuscite negli anni a portare la mtb a divenire vera superstar in questa parte di Trentino.

La proposta turistica della Val di Sole e della Val di Peio è a dir poco grandiosa. La salute e il benessere si sposano alle più varie attività all’aria aperta e in mtb, con la storia, le tradizioni e l’arte di Peio Terme e dei tanti centri delle due valli, che da sempre appassionano grandi e piccoli. Gli amanti della natura e della montagna non hanno che l’imbarazzo della scelta, e proprio nel periodo dei prossimi Campionati Italiani XC sarà un autentico piacere andare alla scoperta di scenari d’alta quota grazie all’iniziativa “Tutti in funivia”, che dal 4 al 23 luglio consentirà di risalire le favolose cime delle due vallate anche con la propria bicicletta. Coloro che alloggeranno presso alcune strutture convenzionate (elenco completo al sito www.valdisole.net – sezione “Proposte Vacanza Estate”) riceveranno una card per la libera circolazione (anche con la mtb) su tutti gli impianti di risalita della Val di Sole, valida tutti i giorni tranne la domenica. Per quanto riguarda Peio Terme, si potrà risalire con la telecabina Peio Fonti – Tarlenta, che arriva fino a 2000 metri, e spingersi fino ai 3000 metri grazie al nuovissimo impianto Peio 3000 che porta presso l’ex rifugio Mantova ai Crozzi di Taviela, nel cuore del gruppo dell’Ortles-Cevedale e del Parco dello Stelvio. Info: www.valdisoleevents.it

PRESENTATA LA XIX EDIZIONE DEL GIIR DI MONT. A PREMANA (LC) SKYRUNNING PER TUTTI I GUSTI

PRESENTATA LA XIX EDIZIONE DEL GIIR DI MONT. A PREMANA (LC) SKYRUNNING PER TUTTI I GUSTI

Il 31 luglio ritorna l’atteso appuntamento con il 19° Giir di Mont

Parole di elogio e apprezzamenti durante la presentazione di ieri a Premana

Un percorso di 32 km tra gli alpeggi, a metà tra skyrunning e corsa in montagna

Attesi al via tanti bei nomi, a cominciare dal campione Jornet Burgada

 

 

Manca un mese al Giir di Mont 2011, la gara di skyrunning e corsa in montagna che il prossimo 31 luglio a Premana, in provincia di Lecco, festeggerà il suo 19° compleanno. Ieri, presso il ristorante “La Peppa” del paesino lombardo, si è svolta una conferenza stampa di presentazione cui hanno preso parte l’Assessore provinciale allo Sport e campione di canoa Antonio Rossi, il sindaco di Premana Silvano Bertoldini, la presidente della Pro Loco Ramona Fazzini, il presidente del Consorzio Alta Valsassina Stefano Gianola e il segretario della Federazione Italiana Skyrunning Dario Busi.

Le prime parole di elogio e gratitudine all’evento sportivo lecchese sono giunte dall’assessore Rossi e dalla presidente Fazzini, i quali hanno voluto tessere le lodi della gente di Premana, in grado di dar vita (da 50 anni, visto che la primissima edizione fu nel 1961) ad un evento così calorosamente partecipato, in cui le associazioni collaborano in maniera sensibile, curando nei minimi dettagli ogni aspetto, incluso il pranzo di fine gara che lo scorso anno ha visto al tavolo ben 900 persone.

A proposito di partecipazione collettiva al Giir di Mont, anche la parrocchia di Premana ha garantito “elasticità” nelle sue attività per garantire lo svolgersi di tutto lo spettacolo sportivo, e ha messo a disposizione i locali di sua proprietà in centro paese.

Durante l’incontro di ieri, il sindaco Bertoldini ha espresso un forte ringraziamento per la riuscita dell’evento in periodo di difficoltà economica, ma sopratutto ha espresso la volontà del “marchio collettivo di qualità” di appoggiare iniziative di rilievo e di promozione del paese, che contribuiscono anche allo sviluppo del turismo nella valle.

Dario Busi ha infine voluto sottolineare la capacità dei premanesi di gestire grandi eventi nonostante non ci siano in ballo grandi campionati, elogiando, inoltre, la AS Premana per la presenza alle diverse gare del calendario nazionale.

Lo staff dell’AS Premana, capeggiato da Maurizio Codega e Filippo Fazzini, sta proseguendo il lavoro del pre-gara, la quale anche quest’anno intende offrire agli atleti non solo qualità tecnica e sportiva, ma anche un’occasione di festa e divertimento per tutti. Tra gli ospiti in gara sono attesi anche i delegati del comitato organizzatore della Zegama-Aizkorri Maratoia, la corsa spagnola tra le più quotate nel circuito dello skyrunning, quest’anno gemellata con l’appuntamento lecchese. Organizzatori e atleti della manifestazione basca saranno così in prima fila per raccogliere spunti e idee, ma anche per fare il tifo mescolandosi con il pubblico, sparso lungo il percorso di 32 km che “gira” in quota tra i 12 alpeggi del premanese.

Per il Giir di Mont 2011 è già pronto l’intenso programma, e la “tabella di marcia” della gara inizia ad entrare nel vivo già sabato 30 luglio in serata con un incontro tra gli atleti, al quale farà seguito la presentazione dei top runners, ovvero delle grandi firme che, come di consueto, onoreranno l’evento. Anche se allo start manca ancora qualche settimana, sono già pervenute alcune registrazioni di pregio, tra cui quella del campione di skyrunning (e iridato dello scialpinismo) Kilian Jornet Burgada, lo scorso anno dominatore a Premana di una gara valida anche come 1° Campionato del Mondo di skyrunning. A dargli filo da torcere potrebbe esserci anche l’azzurro e più volte campione del mondo di corsa in montagna Marco De Gasperi, dal quale però non c’è ancora una conferma. L’inserimento nel circuito Grand Prix potrebbe essere l’occasione per vedere la sfida fra Kilian Jornet Burgada con i vari Dematteis e De Gasperi, ma è ancora presto per fare pronostici.

La vincitrice del 2010 Laetitia Roux vorrebbe essere della partita, qualora risolvesse i guai fisici che la tormentano, mentre è confermata la presenza della forte iberica Miro Mireia Varela: anche in questo caso sarebbe interessante un confronto con le stelle della corsa in montagna Confortola e Belotti.

Stesso discorso vale per gli azzurri presenti in sala ieri, Giovanni Tacchini e Stefano Butti, i quali hanno garantito di esserci perché la gara di Premana non ha eguali come calore popolare. Anche il campione del mondo Nicola Golinelli ha espresso la speranza di salire sul podio dopo la “delusione” del quinto posto dello scorso anno.

Queste le grandi firme, che si aggiungono ai tanti appassionati, che sono già molti. Gli organizzatori dell’AS Premana sono fiduciosi di abbattere il record delle 650 presenze del 2010, visto che c’è tempo fino a mercoledì 27 luglio (al costo di 40 Euro) per iscriversi, ma comunque per la gara “lunga” il limite è fissato a 350 concorrenti.

La partenza della gara è prevista alle ore 8,00 di domenica 31 luglio dalla piazza della chiesa di Premana, e per chi vorrà seguire in diretta il gran finale sarà bene tenere d’occhio l’orologio, perché l’arrivo dei primi è previsto all’incirca dopo tre ore, come del resto testimonia il record di percorrenza detenuto dal già citato Kilian Jornet Burgada, capace di fermare il cronometro a 3h01’14’’.

Dieci minuti prima del Giir di Mont partirà la Mini SkyRace di 20 km, dedicata a chi vuole avvicinarsi a questo appassionante sport ma non se la sente di affrontare la versione integrale della gara.

Come sempre la competizione agonistica sarà incentivata dal montepremi, anche quest’anno molto ricco e comprensivo di alcuni premi speciali per i traguardi intermedi, ovvero per chi registrerà il miglior tempo parziale nei punti di rilevamento stabiliti. Altro bonus speciale sarà riservato ai quattro “velocisti” che riusciranno a battere i record di percorrenza fino ad ora registrati, ovvero quello del già citato Burgada e della forte francese (anche lei oro mondiale dello scialpinismo) Laetitia Roux, che ha chiuso la gara dello scorso anno in 3h46’40’’, mentre per la Mini SkyRace i due tempi da battere sono di 1h38’01’’ per la gara maschile (tempo centrato da Rodriguez Padua) e quello “rosa” di 2h03’10’’ di Raffaella Rossi, che nel 2010 hanno vinto la gara “corta”.

Anche per l’edizione pre-ventennio, il Giir di Mont (valido anche come 3.a prova del Grand Prix corsainmontagna.it) annuncia quindi un grande spettacolo sportivo e un momento unico di festa e aggregazione per tutto il pubblico, che potrà anche usufruire del servizio di trasporto con elicottero al punto più alto di gara, ovvero la Bocchetta di Larec.

Per raggiungere il paese di Premana nella giornata di gara è consigliato l’utilizzo del bus navetta. Ogni informazione relativa al percorso e tutti i dettagli sul Giir di Mont 2011 sono disponibili al sito ufficiale www.aspremana.it

PILA (AO) GIÀ…CARICA PER LA IXS EUROPEAN DOWNHILL CUP. AD AGOSTO RITORNANO I VELOCISTI DELL’OFF ROAD

PILA (AO) GIÀ…CARICA PER LA IXS EUROPEAN DOWNHILL CUP. AD AGOSTO RITORNANO I VELOCISTI DELL’OFF ROAD

A metà agosto torna in Val d’Aosta la “Coppa Europa” di downhill

Lorenzo Suding è il miglior italiano dopo tre gare e a Pila punta al successo

Si corre sulla storica “Du Bois – Renato Rosa” disegnata da Herin

Un nuovo evento di prestigio per Pila e la “Vallée”

 

 

Fino ad alcuni mesi fa la “Du Bois – Renato Rosa” di Pila (AO) ospitava le gesta dei discesisti con gli sci, ora è tempo dei piloti delle ruote grasse. Arriva l’estate e Pila guarda con trepidazione all’appuntamento di agosto con la downhill di Coppa Europa. Il circuito continentale della iXS European Downhill Cup 2011, infatti, sbarcherà nuovamente sulle Alpi valdostane sabato 13 e domenica 14 agosto, e lo show in pista sarà ancora una volta grande.

Il tracciato di gara sarà anche quest’anno quello disegnato dal campione di casa Corrado Herin, lungo i 2.700 metri di pendio già oggi in ottime condizioni, che con i suoi jump, le sue paraboliche e le tante gobbe farà senz’altro divertire il pubblico a bordo pista. Lo start è situato a fianco della stazione a monte della seggiovia “Chamolé” ad una quota di 2311 metri, con il finish a 1785 metri per un dislivello totale di 526 metri.

Senza dubbio atteso nella “sua” Pila tra un mese e mezzo circa sarà il campione italiano in carica Lorenzo Suding, che quest’anno ha già dimostrato di essere decisamente competitivo. Nell’ultima prova di Coppa del Mondo disputata a Leogang, in Austria, il rider “adottato” dalle Black Arrows di Pila si è piazzato tra i primi 20, nonostante un infortunio alla mano occorsogli il venerdì che non gli ha permesso di pilotare la sua due ruote al meglio nella gara della domenica, poi vinta dal “missile” statunitense Aaron Gwin.

Per quanto riguarda la “Coppa Europa” targata iXS, la gara di Pila – unica italiana nel circuito – sarà penultima della serie e dopo tre tappe disputate il leader incontrastato è il neozelandese Brook MacDonald davanti all’australiano Joshua Button. Al femminile, la svizzera Emilie Siegenthaler ha vinto due prove su tre e conduce la parziale con 33 punti sulla connazionale Ruchti. Il prossimo appuntamento di “Coppa” sarà a Špičák in Repubblica Ceca il 30 e 31 luglio prossimi, e sarà l’ultimo prima della due giorni di Pila.

Nella parziale di iXS European Cup 2011 Suding è il miglior italiano, dopo aver ottenuto un bel terzo posto nella svizzera Monte Tamaro durante la prima prova di inizio maggio.

La gara di Pila nel 2010 vide al cancelletto la bellezza di 400 riders che infiammarono la funambolica “Du Bois”, e nelle qualifiche del sabato fu proprio Suding a volare al traguardo più veloce di tutti. Nella gara della domenica, tuttavia, l’azzurro fu vittima di una sfortunata caduta che gli compromise il podio (chiuse in 5.a posizione) e la vittoria andò al francese Julien Camellini. Con ogni probabilità, la sfida Francia – Italia sarà nuovamente servita a Pila, visto che anche nell’ultima gara di Coppa del Mondo Camellini si è piazzato proprio davanti a Suding. Sommando questa alla parziale delusione dello scorso anno nella gara di casa, c’è da giurare che il campione tricolore punterà senz’altro ad una …doppia rivincita.

La tappa valdostana della iXS European Downhill Cup 2011 sarà curata da uno speciale team presieduto da Mauro Grange e composto anche da Rosario Tropiano e dallo stesso Corrado Herin, col supporto tecnico della MTB School Corrado Herin – Black Arrows e di Regione Valle d’Aosta, Comune di Gressan, Centro Addestramento Alpino di Courmayeur, Società Pila SpA e del Casinò di Saint Vincent.

La tradizione della mtb e del downhill in Valle d’Aosta ha radici profonde e gloriose, basti ricordare la prova di Coppa del Mondo di downhill e 4cross del 2005 o i due campionati italiani del 1997 e del 2007, oltre alla tappa di Coppa Europa dello scorso anno. Al nuovo appuntamento di “iXS Cup” mancano meno di 50 giorni, Pila sarà vestita a festa e sarà questo un incentivo in più per programmare il lungo week-end di ferragosto tra le Alpi valdostane.

“DESIGNAZIONI” PER ARCO 2011. MONDIALE DEI PARACLIMBERS AZZURRI E DEGLI “AWARDS”

“DESIGNAZIONI” PER ARCO 2011. MONDIALE DEI PARACLIMBERS AZZURRI E DEGLI “AWARDS”

Il 15 luglio al via l’IFSC Climbing e Paraclimbing World Championship di Arco (TN)

In lizza 56 squadre nazionali con 750 atleti, 10 le nazioni al Paraclimbing

Pronta la nazionale azzurra di Paraclimbing, ad oggi con 10 atleti e una sola donna

Già scelti i candidati per i due premi Salewa Rock Award e La Sportiva Competition Award

 

 

Il “tempio dell’arrampicata” di Arco (TN) sta per aprire i battenti al 1° Campionato del Mondo di arrampicata sportiva ospitato in Italia. Dal 15 al 24 luglio prossimi la città dell’Alto Garda aprirà le sue porte ai migliori atleti del panorama mondiale, circa 750 quelli fino ad ora prenotati, per un totale di 56 “bandiere” rappresentate.

L’IFSC Climbing World Championship sarà un vero e proprio macro evento che, secondo le stime degli organizzatori di Arco 2011 guidati da Albino Marchi, richiamerà nel Basso Sarca oltre 20.000 spettatori, molti dei quali hanno già iniziato ad approfittare delle prevendite dei biglietti sul sito ufficiale della competizione.

La legge dei grandi numeri vale anche per quel che riguarda la novità maggiore proposta dall’evento mondiale di Arco, ovvero il 1° IFSC Paraclimbing World Championship, per il quale si contano già 10 differenti Paesi, nello specifico Bielorussia, Cina, Ungheria, Kazakistan, Russia, Spagna, Giappone, Francia, Germania, oltre ovviamente ai “nostri” azzurri. La nazionale italiana paraclimbing ad oggi risulta composta da 10 atleti, dei quali l’unica donna è la lombarda Silvia Parente, atleta non vedente già vincitrice di una medaglia d’oro nello slalom gigante alle Paralimpiadi di Torino 2006. Nella squadra anche dei volti noti dell’arrampicata sportiva, come ad esempio Matteo Stefani, Alessandro Causin, Matteo Alberghini (in luce anche alla Paraclimbing Cup 2010 di Daone) e il forte Maurizio Marsigli, che è anche il rappresentante degli atleti nella Commissione Paraclimbing IFSC. Tra gli iscritti ci sono poi l’alpinista Oliviero Bellinzani (amputato arti inferiori), il campione italiano paraclimbing 2010 (a pari merito con Marsigli) Alessio Cornamusini (disabile fisico), Simone Salvagnin (ipo-vedente), Renzo Lancianese (amputato) e Michele Paissan (disabile fisico). I paraclimbers azzurri, che lo scorso 19 giugno si sono confrontati nel 1° Raduno Collegiale tenutosi a Marina di Ravenna, saranno in gara nelle specialità speed e lead, rispettivamente in programma nelle giornate del 18 e 19 luglio.

L’IFSC Climbing World Championship prevede, oltre alle due discipline interessate anche dal paraclimbing, le specialità boulder e team speed, è previsto poi uno speciale titolo iridato della combinata, derivante dalla somma dei punteggi delle altre specialità.

In attesa dello start c’è fermento anche per i due premi “Oscar”, assegnati come da tradizione ad Arco e riproposti anche quest’anno, ovvero il Salewa Rock Award e il La Sportiva Competition Award. Per quel che riguarda il Salewa Rock Award 2011, che premia le migliori performance su roccia e lo stile personale dei climbers, sono stati nominati 5  atleti, tra cui il forte ceco Adam Ondra, ragazzo di soli 18 anni che ha già vinto il premio nel 2008 e nel 2010. In lizza per il titolo anche un italiano, il novarese Gabriele Moroni, insieme ai due americani Sasha DiGiulian e Chris Sharma e al francese Enzo Oddo.

Sono tre, invece, i candidati al La Sportiva Competition Award 2011, riservato al migliore atleta della scorsa stagione. Tra questi c’è nuovamente il ceco Adam Ondra, insieme allo spagnolo Ramón Julien Puigblanque e alla coreana Jain Kim, vincitrice della Coppa del Mondo lead e della combinata.

Sempre per restare in tema di atleti, i migliori climbers mondiali stanno scaldando i motori in vista dell’evento iridato, e molti degli attesi protagonisti dell’IFSC Climbing World Championship di Arco si stanno mettendo in luce nelle prove di Coppa del Mondo. Lo scorso fine settimana si è disputata a Barcellona la tappa di boulder, e sul podio spagnolo sono saliti il francese Guillaume Glairon Mondet e i due russi Rustam Gelmanov e Dmitry Sharafutdinov, tutti e tre convocati dalle rispettive nazionali per il prossimo luglio. Anche al femminile sono salite alle cronache alcune delle atlete candidate al titolo mondiale sulle pareti arcensi, le prime tre classificate di Coppa sono state infatti la forte giapponese Akiyo Noguchi, l’americana Alex Puccio e la francese Melissa Le Neve.

Un nuovo appuntamento con la Coppa del Mondo boulder ci sarà questo fine settimana con la tappa britannica di Sheffield, il calendario agonistico proporrà poi le gare del 12 e 13 luglio a Chamonix, in Francia, con le gare speed e il battesimo della “Coppa” lead.

Venerdì 15 luglio scatterà l’ora “X” di Arco, oramai pronta all’assalto degli sportivi; qualche giorno prima dello start verrà inaugurato ufficialmente il nuovo Climbing Stadium.

Info: www.arco2011.it

I MAROCCHINI ATTACCANO, GALLIANO “INCASSA”. GHALLAB E LA RUDASSO “VOLANO”… A TERRA!

I MAROCCHINI ATTACCANO, GALLIANO “INCASSA”. GHALLAB E LA RUDASSO “VOLANO”… A TERRA!

Oggi bella e combattuta quarta tappa della Traslaval a Campestrin

La pioggia appesantisce il terreno, diverse cadute sui ponticelli inzuppati

“Volano” anche Ghallab e la Rudasso, che vincono, e la generale non cambia

Domani l’epilogo con lo spettacolare tappone sul Col Rodella

 

 

Traslaval al giro di boa, oggi, con la quarta delle cinque tappe disputata a Campestrin, la frazione più lunga di questo 13° Giro Podistico della Val di Fassa (TN), annunciata anche poco impegnativa. Invece la pioggia della notte e della prima mattina ha reso pesante il terreno e insidiose le discese, ma ancor più alcuni ponticelli di legno che si sono inzuppati d’acqua e resi quindi scivolosi.

Alla fine i due marocchini Khalid Ghallab e Youssef Hammar hanno festeggiato balzando sui primi due scalini del podio di tappa, ma Massimo Galliano, con una tattica intelligente, li ha lasciati sfogare, incollandosi alle loro calcagna. Viviana Rudasso ha rischiato di… far saltare il banco. Ana Nanu si è sfilata dal gruppo e la genovese nel rincorrerla, con un ritmo elevatissimo, è finita gambe all’aria a Meida, proprio come Ghallab, sullo stesso ponte. Una bella botta, ma con la caparbietà che la contraddistingue si è messa all’inseguimento della rumena e alla fine ha vinto, aggiungendo al già corposo distacco altri 47”.

Erano 13,2 i km di gara, e fin dalle prime battute i primi quattro della classifica hanno allungato facendo storia a sè, ma si è visto subito che i due africani Hammar e Ghallab avevano i muscoli elettrici. È stato Hammar il primo a dare una scossa al gruppetto, allungando dopo appena quattro chilometri, quando il terreno si è fatto insidioso. Si è tirato dietro Ghallab, ma il leader della Traslaval, il cuneese Massimo Galliano, li ha lasciati fare badando bene però a non farli allontanare troppo. A Meida, dopo aver affrontato i primi cinque chilometri e la difficile discesa, Hammar ha preso il volo, seguito da Zenucchi che nella prima metà di gara è stato molto attivo e reattivo, poi dietro c’erano Ghallab e Galliano.

L’organizzatore Stefano Benatti, anche se fortunatamente prima del via aveva smesso di piovere, ha raccomandato prudenza nelle discese e sui ponticelli in legno. Ma evidentemente l’adrenalina della gara non conosce prudenza ed infatti sul ponticello di Meida Ghallab – che nel frattempo era stato sorpassato da Galliano – è scivolato rovinando a terra. Sportivamente Galliano è tornato sui suoi passi e l’ha aiutato a rialzarsi, ed hanno poi proseguito assieme. Dopo il giro di boa a Pozza di Fassa il quartetto si è ricompattato, ma ritornati a Campestrin Hammar è scattato nuovamente sollecitando Zenucchi, mentre Ghallab e Galliano erano incollati l’uno all’altro appena pochi metri dietro. Hammar ha tentato il colpaccio con un ulteriore allungo a Mazzin, ma a circa due km dall’arrivo l’attacco è stato rintuzzato da Ghallab e Galliano, i quali si sono avviati in coppia verso l’arrivo. A due chilometri dal finish Ghallab è scattato insalutato ospite e nel finale addirittura anche Hammar è riuscito a pizzicare e sorprendere Galliano. I tre sono finiti nell’ordine, ma i distacchi sono minimi per Galliano, solo 12” dal vincitore e 4” dal secondo. I due stranieri tra il resto sono apparsi provati (Ghallab anche per la caduta) mentre Galliano è sembrato ancora molto “fresco”. Quarto il generoso Zenucchi, mentre dietro i distacchi si sono fatti abissali, il quinto Claudio Braganti è arrivato con un fardello di 4’08”. Invariata la situazione al maschile dopo quattro tappe, con Galliano al comando con 3’42” su Ghallab,  a seguire ci sono Zenucchi, Hammar e Chiera.

Tra le donne, detto della “tentata fuga” della Nanu e della caduta della Rudasso, la gara è vissuta sulla rimonta della genovese culminata con la quarta vittoria consecutiva sulla Nanu, a 47”. Oggi si è rivista “vivace” Marija Vrajic, terza, ma ben lontana dalle due di testa, addirittura 3’54” dalla Rudasso. Quarto posto per la slovacca Neznama alla quale la gara di oggi è parsa … troppo piatta.

Classifica immutata nel podio femminile della Traslaval con Rudasso, Nanu e Neznama nell’ordine, e con la Vrajic che ha recuperato terreno (ora è quinta dietro a Passera) dopo la terza tappa di martedì da dimenticare.

Domani c’è il tappone, può succedere di tutto perché salire sul Col Rodella è una bella impresa. Il tempo dovrebbe essere bello, ma la salita è veramente interminabile e dura. Potrebbe essere una gara tattica, con i due leader appiccicati alle spalle degli immediati rivali. I distacchi sono ancora notevoli e, a meno di qualche “bollita”, il primo posto sembra già avere i due nuovi proprietari, Galliano e Rudasso. Anche le seconde posizioni di Ghallab e Nanu sembrano inattaccabili, semmai la lotta ci potrebbe essere per il terzo posto.

Le marmotte, e sul Col Rodella sono molte, sono già in postazione per ammirare una gara tutta da raccontare. Poi calerà il sipario di questa fortunata 13.a Traslaval, tutta un successo.

Info: www.traslaval.com

 

Classifica 4.a tappa:

 

Maschile:

1 Ghallab Khalid Genova Di Corsa 0:51:10; 2 Hammar Youssef Gruppo Satrini – Gang Dell’Umbria 0:51:18; 3 Galliano Massimo Asd Roata Chiusani 0:51:22; 4 Zenucchi Emanuele Genova Di Corsa 0:51:35; 5 Braganti Claudio Gruppo Satrini – Gang Dell’Umbria 0:55:18; 6 Chiera Franco Cus Torino 0:55:28; 7 Songini Dario G.S. Valgerola 0:56:39; 8 Sardella Vito Violetta Club Lamezia T. 0:57:27; 9 Bertoldi Nicola Us 5 Stelle Seregnano 0:58:08; 10 Agostino Giuliano Genova Di Corsa 0:58:10

 

Femminile:

1 Rudasso Viviana Genova Di Corsa 1:00:12; 2 Nanu Ana G.S. Gabbi 1:00:59; 3 Vrajic Marija Ak Veteran 1:04:06; 4 Neznama Eva Atletica Gavardo 90 1:04:26; 5 Scarselli Francesca Olympic Runners Lama 1:04:56

6 Furlani Daniela Uisp Chianciano 1:05:18; 7 Passera Cinzia Runners Valbossa 1:05:21; 8 Carrino Maddalena Asd Podistica Faggiano 1:06:32; 9 Sonzogni Cristina Altitude 1:07:38; 10 Mazzel Arianna Atletica Fassa 08 1:08:23

 

Classifica dopo 4 tappe:

Maschile: 1 Galliano Massimo Asd Roata Chiusani 02:45:13; 2 Ghallab Khalid Genova Di Corsa 02:48:55; 3 Zenucchi Emanuele Genova Di Corsa 02:51:07; 4 Hammar Youssef Gruppo Satrini – Gang Dell’Umbria 02:52:38; 5 Chiera Franco Cus Torino 03:01:55

 

Femminile: 1 Rudasso Viviana Genova Di Corsa 03:18:02; 2 Nanu Ana G.S. Gabbi 03:23:02; 3 Neznama Eva Atletica Gavardo 90 03:32:13; 4 Passera Cinzia Runners Valbossa 03:35:02; 5 Vrajic Marija Ak Veteran 03:35:26

GALLIANO E RUDASSO PRENDONO FIATO. LA TRASLAVAL DOMANI PROSEGUE A CAMPESTRIN

GALLIANO E RUDASSO PRENDONO FIATO. LA TRASLAVAL DOMANI PROSEGUE A CAMPESTRIN

Al Giro podistico della Val di Fassa giornata di riposo per tonificare i muscoli

Domani tappa lunga ma interlocutoria a Campestrin con 13,2 km

Venerdì il mitico tappone, quest’anno sul Col Rodella

Galliano e Rudasso sono i leader che appaiono difficilmente battibili

 

 

La Traslaval oggi ha “riposato”, una pausa necessaria dopo la fatica delle prime tre tappe, indispensabile per consentire il recupero delle forze. In calendario ci sono ancora due giornate di gara, quella decisamente meno impegnativa del Giro Podistico della Val di Fassa per quanto riguarda il profilo altimetrico, e quindi il temuto tappone di venerdì.

Domani la distanza sarà quella più lunga di tutta la Traslaval, 13,2 km con partenza da Campestrin. Si tratta di una frazione piuttosto dolce, pensata ad hoc per riattivare le gambe senza appesantirle troppo prima del gran finale. Venerdì invece si farà terribilmente sul serio, dopo la partenza da Campitello ci sono circa 2 km pianeggianti ma poi, prima dell’arrivo sul Col Rodella, la salita è ininterrotta, con pendenze anche al 12%, e lì gli scalatori potranno davvero esprimersi al meglio e fare la differenza, a patto che abbiano digerito la fatica delle tappe precedenti.

Il Col Rodella è giudicato il più bel terrazzo panoramico della Val di Fassa, da dove la vista spazia a 360° sulle cime più suggestive, e giunti lassù si potrà tirare davvero un sospiro di sollievo, la Traslaval 2011 è finita.

Dopo le prime tre tappe della Traslaval la situazione al vertice sembra ormai “ingessata”, sia al maschile che al femminile, nel senso che i due leader hanno un margine che li mette, idealmente, al sicuro dagli attacchi dei rivali. Il cuneese Massimo Galliano può contare su un vantaggio di circa 4’ nei confronti del marocchino Khalid Ghallab, mentre Emanuele Zenucchi è a quasi 6’. È vero che Galliano è il più veloce del terzetto di testa in discesa, ed è altrettanto vero che in salita è in grado di resistere bene agli attacchi dei rivali.

Tra le donne Ana Nanu è a 4’13” dalla leader, la genovese Viviana Rudasso. La gazzella rumena in salita è molto agile e performante, ma è effettivamente difficile pensare che riesca a rosicchiare un divario così sostanzioso. Probabilmente alla Rudasso basterà mettersi alle spalle della rumena e tenere il suo passo. Il nome nuovo di classifica è quello della slovacca Eva Neznama, autrice di una rimonta fenomenale nella terza tappa di Canazei. Il suo distacco dalla Rudasso è però di quasi 10’, il podio ci sta, l’oro forse è un miraggio.

L’apprezzamento dei partecipanti per questa 13.a edizione è sempre molto forte, del resto grazie anche al bel tempo le prime tre tappe sono state davvero affascinanti.

Info: www.traslaval.com

 

Classifica Traslaval dopo 3 tappe

Maschile

1) Massimo Galliano (Asd Roata Chiusani) tempo totale 1.53.51; 2) Khalid Ghallab (Genova di Corsa) 1.57.45; 3) Emanuele Zenucchi (Genova di Corsa) 1.59.32; 4) Youssef Hammar (Gruppo Satrini – Gang Dell’Umbria) 2.01.20; 5) Franco Chiera (Cus Torino) 2.06.27; 6) Dario Songini (G.S. Valgerola) 2.08.50; 7) Claudio Braganti (Gruppo Satrini – Gang Dell’Umbria) 2.09.12; 8) Giuliano Agostino (Genova di Corsa) 2.12.40; 9) Nicola Bertoldi (Us 5 Stelle Seregnano) 2.12.55; 10) Davide Corsetti (Atletica Arce) 2.13.53

 

Femminile

1) Viviana Rudasso (Genova di Corsa) 2.17.50; 2) Ana Nanu (G.S. Gabbi) 2.22.03; 3) Eva Neznama (Atletica Gavardo 90) 2.27.47; 4) Cinzia Passera (Runners Valbossa) 2.29.41; 5) Francesca Scarselli (Olympic Runners Lama) 2.30.32; 6) Marija Vrajic (Ak Veteran) 2.31.20; 7) Cristina Sonzogni (Altitude) 2.33.22; 8) Maddalena Carrino (Asd Podistica Faggiano) 2.36.03; 9) Daniela Furlani (Uisp Chianciano) 2.37.57; 10) Arianna Mazzel (Atletica Fassa 08) 2.40.13

MENU RICCO ALLA LEGGENDARIA CHARLY GAUL. TRENTO ASPETTA LA “SUA” GRANFONDO

MENU RICCO ALLA LEGGENDARIA CHARLY GAUL. TRENTO ASPETTA LA “SUA” GRANFONDO

Tra circa un mese il via alla 6.a Leggendaria Charly Gaul Trento Monte Bondone

Tre percorsi: lungo (144 km), medio (75 km) e corto (58 km), accomunati dalla scalata al Monte Bondone

Un occhio di riguardo ai ristori, a misura di ciclista e interamente trentini

Una gara per sportivi a 360°, con tanti “big” schierati al via

 

Estate, tempo di sport. Il Monte Bondone, la montagna di Trento per eccellenza, offre attrattive in tutte le stagioni, in estate in particolare diventa “mecca” assoluta per i ciclisti. Anche quest’anno ritorna l’occasione giusta per cimentarsi sulle salite della montagna trentina, diventata famosa soprattutto dopo il Giro d’Italia del 1956, quando il grimpeur lussemburghese Charly Gaul vinse una storica tappa sotto una tempesta di neve.

Il 31 luglio torna la Leggendaria Charly Gaul Trento Monte Bondone, la granfondo su strada dedicata agli appassionati di salite che il mese prossimo festeggerà la sua edizione numero 6, una gara che di quel famoso Giro d’Italia rivive la scalata finale, con la salita ribattezzata, appunto, “salita Charly Gaul”.

Per domare il Monte Bondone ci saranno tre possibilità, un percorso lungo di 144 km che in totale imporrà un dislivello di 3.595 metri, risalendo la montagna di Trento per due volte da versanti differenti. Ci sarà poi un medio di 75 km e un dislivello di 1.784 metri, infine un corto di 58 km che, dopo un primo tratto nella Piana Rotaliana in comune agli altri due percorsi, affronterà immediatamente la salita Charly Gaul, inoltre quest’ultimo tracciato potrà essere percorso anche in versione non competitiva, con la formula Monte Bondone Day.

Tracciati impegnativi e molto suggestivi, quelli proposti dalla Leggendaria Charly Gaul Trento Monte Bondone, capaci di attrarre non solo i ciclisti più esigenti, ma anche atleti di ogni caratura, provenienti dai più disparati universi sportivi. Per la rassegna ciclistica trentina si è già prenotata una folta schiera di medagliati olimpici, come il ginnasta Jury Chechi, il canoista Antonio Rossi, il fondista Cristian Zorzi, ma anche l’oro olimpico di windsurf Alessandra Sensini, quello nella scherma specialità fioretto Dorina Vaccaroni e quello della maratona Stefano Baldini, insieme ad altri campioni come il discesista Kristian Ghedina, il biker Silvano Janes e i ciclisti Luisa Tamanini e Gilberto Simoni, due volte vincitore del Giro d’Italia.

Tra i motivi del successo della Leggendaria Charly Gaul Trento Monte Bondone vanno ascritti i bellissimi percorsi e l’azzeccata scelta della location, ma anche lo studio accurato dei dettagli. In particolare gli organizzatori, capeggiati da Elda Verones, hanno progettato con particolare cura l’alimentazione dei ciclisti durante la gara, con un occhio di riguardo alla quantità e alla qualità dei ristori. Oltre all’attenzione scientifica prestata alla ristorazione, grazie anche al lavoro compiuto insieme al dottor Michele Pizzinini, i ristori saranno caratterizzati da un’altra importante scelta, ovvero quella che mira ad offrire solo cibi trentini di qualità, per una gastronomia improntata interamente al locale.

Alla Leggendaria Charly Gaul Trento Monte Bondone si potranno così gustare il formaggio Trentingrana, le mele Melinda e le marmellate di Sant’Orsola, oltre allo speciale pane fresco prodotto dall’Associazione Panificatori del Trentino, che ha elaborato una speciale ricetta pensata appositamente per i ciclisti. Saranno proposte delle pagnotte da 30 g che, sempre all’insegna del legame con la terra d’origine della gara, saranno farcite con i salumi della Filiera Agroalimentare Trentina. Oltre ai già citati prodotti saranno trentini anche l’acqua e i dolci, come lo strudel di mele preparato sempre dall’Associazione Panificatori, che verrà proposto anche al pasta party finale, chiaramente a base di pasta Felicetti della trentina Val di Fiemme. A fine gara, poi, il brindisi non potrà che essere con una bella bottiglia di Trento Doc.

“Nell’organizzazione dei ristori abbiamo deciso di privilegiare principalmente la localizzazione sul percorso e la qualità dei cibi”, ha spiegato il dottor Pizzinini, “progettando un alto numero di postazioni soprattutto per quanto riguarda il fabbisogno idrico, tenendo conto del fatto che la gara si tiene in estate e, dunque, ci sarà bisogno in particolare di bere molto”.

Sposata appieno anche la decisione di proporre cibi locali: “È importante la scelta di alimenti sani e naturali, come frutta e pasta. Sono prodotti ideali per gli sportivi e che, in più, sono frutto della cura e del lavoro artigianale e territoriale. Credo che la principale linea guida sia stata quella della semplicità dei prodotti, perché questa non è una scampagnata ma una competizione sportiva, dunque anche la proposta alimentare deve essere contenuta e consona all’evento”.

Il ricco “menu” della Leggendaria Charly Gaul Trento – Monte Bondone prevede anche uno speciale sconto di 6 Euro per tutti i partecipanti dell’edizione scorsa, le iscrizioni sono aperte fino al 27 luglio al costo di 33 Euro.

Tra i partner e gli sponsor della gara trentina si annoverano Trentino Marketing SpA, pastificio Felicetti, Giacca costruzioni elettriche, Fondazione Museo Storico del Trentino, B-Emme–Abbigliamento per ciclismo, Concessionaria Dorigoni, Consorzio Trentino Autonoleggiatori, Graphic Line Tourist Line, Integratori PowerBar, Cassa Rurale di Trento, Cassa Rurale di Aldeno e Cadine, Cassa Rurale della Valle dei Laghi, Cassa Centrale delle Casse Rurali del Trentino, Associazione Panificatori del Trentino, Melinda, Trentingrana, Sant’Orsola, Filiera Agroalimentare Trentina, TrentoDoc, Unico1, Elite Bike School Trentino, Bike&More, Bergner Bräu, Ciclo Promo Components.

Info: www.laleggendariacharlygaul.it

SPEED ROCK RITORNA …IN DIGA IL PROSSIMO 7 AGOSTO. “RAGNI” DELL’ARRAMPICATA MONDIALE IN TRENTINO

SPEED ROCK RITORNA …IN DIGA IL PROSSIMO 7 AGOSTO. “RAGNI” DELL’ARRAMPICATA MONDIALE IN TRENTINO

In Valle di Daone i campioni di Coppa del Mondo Speed tra poco più di un mese

Grande attesa per la recordwoman Sara Morandi

Russi e polacchi habitué della diga di Bissina (TN)

In programma anche Paraclimbing e Spiderkids

 

 

Domenica 7 agosto torna Speed Rock. L’imponente diga “Hydro Dolomiti-Enel” di Bissina in Valle di Daone farà ancora una volta da sensazionale palcoscenico per gli specialisti dell’arrampicata in velocità, che tra poco più di un mese giungeranno nel Trentino occidentale per una sfida che come sempre si preannuncia spettacolare.

Lungo quei 25 metri di campo gara – la via è di 10 metri più “alta” di tutte le altre prove di Coppa del Mondo – i migliori “ragni” mondiali si daranno battaglia presa dopo presa, e gli occhi di tutti saranno inevitabilmente puntati sull’atleta di casa, la trentina Sara Morandi, che lo scorso anno fu seconda dietro alla fortissima polacca Edyta Ropek. L’atleta di Arco è stata la prima italiana della storia di Speed Rock a salire sul podio, e in quell’occasione stupì tutti per la sua determinazione, resistenza e agilità in parete, dove riuscì anche a stabilire il record assoluto “di pista” fermando il cronometro allo strabiliante tempo di 21”65. Morandi e Ropek (a caccia del poker quest’anno, dopo le vittorie nel 2008, 2009 e 2010) saranno teste di serie, ma non avranno certo gioco facile contro le “solite” russe, attualmente in testa anche alla World Cup 2011.

Un’altra impressionante performance vista allo Speed Rock 2010 fu quella del ventunenne russo Stanislav Kokorin, anche lui recordman sul muro della diga di Bissina con un tempo da fare quasi invidia ai centometristi piani: 13”74. La Russia ha una tradizione di lunga data per quanto riguarda l’arrampicata speed, con competizioni già negli anni ’50 e le prime gare su parete di dighe organizzate negli anni ’70. Ecco allora che anche l’albo d’oro di Speed Rock legge i russi sempre (o quasi) presenti sui podi sia maschile che femminile, con Sergey Sinitsyn vincitore di tre edizioni e “ragno” più dorato di sempre in Valle di Daone, insieme alla già citata Ropek.

Russi e polacchi, quindi, primi favoriti anche allo Speed Rock 2011, anche se risulta quantomai difficile fare pronostici ad oltre un mese dalle gare. Certo è che anche l’Italia potrà dire la sua, visti i risultati dello scorso anno.

Lo Speed Rock in Valle di Daone sarà la terza tappa della Coppa del Mondo, con una gara già disputata lo scorso aprile e la prossima di scena a Chamonix a metà luglio, subito prima dei Campionati del Mondo 2011 in programma ad Arco dal 15 al 24 luglio. I leader attuali di Coppa sono i russi Ksenia Alekseeva e Sergey Sinitsyn.

Anche quest’anno a “condire” le giornate di Speed Rock ci saranno una competizione di Paraclimbing e lo Spiderkids, aperto a tutti i bambini e ragazzi da 5 a 13 anni. Il programma dello Speed Rock edizione numero 11 prevede come sempre le qualifiche al sabato e la prova di Coppa la domenica.

La parete artificiale sulla diga di Bissina si propone in maniera assolutamente originale, dal punto di vista dell’offerta turistico-sportiva di questa zona di Trentino. Climbers di ogni livello hanno la possibilità di misurarsi lungo itinerari costantemente rinnovati e messi in sicurezza da un qualificato personale (l’ultima supervisione si è svolta proprio il 19 giugno scorso). Sul contrafforte esterno sono disposti otto itinerari semplici, mentre sulla parete interna dello stesso salgono quattro altri itinerari di media difficoltà, tra il 5c ed il 6a. Vi è poi un settore di media-alta difficoltà con gradi dal 5c al 6b, per un totale di 3.000 prese a rilievo di diverso colore. Oltre a tutto questo…c’è Speed Rock il prossimo 7 agosto, e su quella stessa diga sarà sicura “battaglia” all’ultima presa con i campionissimi della Coppa del Mondo.

Info: www.speedrock.it