STORIA, CULTURA E SPORT VANNO A BRACCETTO, LA “VECIA FEROVIA” ALLUNGA A 44 CHILOMETRI

STORIA, CULTURA E SPORT VANNO A BRACCETTO, LA “VECIA FEROVIA” ALLUNGA A 44 CHILOMETRI

Sono 17 le edizioni della granfondo fiemmese che parte da Ora (BZ)

Nel 2013 ricorre il cinquantesimo dalla dismissione del trenino

Quest’anno gli organizzatori hanno ritoccato il percorso. Dislivello immutato

La gara il 4 agosto, il sabato di vigilia l’appuntamento per i più piccoli

 

 

Domenica 4 agosto 2013, 17.a edizione de “La Vecia Ferovia dela Val de Fiemme”, ovviamente ad Ora.

Il percorso è quello “storico”: partenza dalla cittadina in provincia di Bolzano, ascesa per San Lugano, passaggio per la Val di Predaia e arrivo in località Piazzol, l’amena pineta poco sopra Molina di Fiemme.

Diventata un must per i partecipanti del challenge Trentino MTB, gli atleti iscritti a questa manifestazione attraverseranno le cinque vecchie ed originali gallerie, nelle quali, complice l’eco dello scricchiolare della ghiaia sotto le ruote dentate, potrebbero ricordare il rumore delle picconate degli operai impiegati durante la Prima Guerra Mondiale per la costruzione dei 50 km di tratta ferroviaria. Erano oltre 6.000 i lavoratori, tra civili, militari e prigionieri di guerra, che hanno faticato e sudato per collegare il cuore dell’Impero Asburgico al fronte del Lagorai. E la costanza è ben nota anche ai corridori de “La Vecia Ferovia dela Val de Fiemme” che propone un tracciato perennemente in dolce salita.

Nel 1916 per motivi bellici l’Impero Asburgico voleva una tratta ferroviaria che portasse fanteria e armi sul fronte del Lagorai in meno di 24 ore, era quindi indispensabile che la località di Predazzo fosse collegata alla linea del Brennero. Così in meno di tre anni furono costruiti 50 km di binari che collegavano velocemente (meno di 4 ore) Ora al centro fiemmese.

Per motivi di possesso territoriale il tratto Castello di Fiemme – Predazzo è stato costruito dopo la disfatta di Caporetto con la riconquista, da parte dei tedeschi, del Monte Cauriol.

Chiusa tra non pochi rimpianti nel 1963, la ferrovia è stata smantellata nel tempo lasciando così posto alla suggestiva pista ciclabile, teatro della manifestazione, ma alcuni pezzi storici come i vagoni vengono ancora usati su un’altra ferrovia a scartamento ridotto, la ligure Genova – Casella.

Il tracciato di mtb, lasciata Ora, si dirigerà quest’anno verso Egna, per poi raggiungere Pinzano attraverso un inedito tratto, e quindi Montagna dove nel 1917 finiva il primo tronco dell’antica ferrovia. Tra queste quattro località altoatesine i corridori incontreranno le rovine di Castelfeder, collina nota a tutti gli antichi popoli per la sua posizione strategica, molti i resti che, ancora una volta, ricorderanno ai corridori che quello che stanno cavalcando è un percorso di rilevanza storica. Tracce di villaggi retici, di postazioni romane, dell’antico Castrum Vetere dal quale deriva il nome Castelfeder (la v in tedesco si legge f) e ancora la macchia mediterranea, rigogliosa grazie al clima mite che ha fatto soprannominare questa collina Arcadia, accompagneranno i bikers nei primi chilometri dell’avventura.

Il tracciato continuerà sul secondo tratto installato dai tedeschi sempre nel 1917, che collegava Montagna a Castello di Fiemme e proseguiva, poi, verso Cavalese.

Per arrivare al traguardo i bikers dovranno affrontare la dolce salita che porta al Passo San Lugano, “dogana” fra Trento e Bolzano, per poi discendere attraverso la Val di Predaia costeggiando la stazione di Castello. Ultimo tratto nei verdeggianti boschi della Val di Fiemme, con uno strappo in salita – il Muro de la Pala – a fare la differenza, per poi costeggiare le acque cristalline dell’Avisio e infine deviare nella pineta della località Piazzol: il traguardo sarà dopo 44 km dalla partenza, leggermente allungato rispetto al passato.

La Polisportiva Molina di Fiemme propone per sabato 3 agosto la “Mini Ferrovia”, un evento per i più giovani (dai 7 ai 16 anni) in località Lido, sempre a Molina di Fiemme.

Storia, ricordi e paesaggi stupendi: sono questi i tre ingredienti principali che per gli appassionati delle ruote grasse fanno de “La Vecia Ferovia dela Val de Fiemme” un appuntamento a cui non mancare, soprattutto nell’anno in cui cade il 50° anniversario della chiusura della tratta ferroviaria.

Info: www.laveciaferovia.it

 

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