AD ARCO (TN) L’ARRAMPICATA GUARDA AL FUTURO. È NATO IL REGOLAMENTO “MONDIALE”

AD ARCO (TN) L’ARRAMPICATA GUARDA AL FUTURO. È NATO IL REGOLAMENTO “MONDIALE”

Stilato il primo regolamento ufficiale del 1° Campionato del Mondo Paraclimbing

Ora il paraclimbing è ufficialmente disciplina “mondiale”

L’IFSC Climbing World Championship in scena dal 15 al 24 luglio

Arco trampolino di lancio per le Olimpiadi

 

 

Dopo Chamonix, Monaco, Aviles e la cinese Qinghai, tocca alla trentina Arco vestirsi dei colori dell’iride, grazie all’IFSC Climbing World Championship 2011.

Dal 15 al 24 luglio, il Garda Trentino sarà la capitale dell’arrampicata mondiale, prima volta assoluta in Italia, e sarà anche al centro dell’attenzione per un altro primato. La città di Arco ospiterà il 1° IFSC Paraclimbing World Championship, precisamente nelle giornate del 18 e 19 luglio, e l’importanza di questo evento va ben al di là della manifestazione sportiva in sé.

Angelo Seneci, direttore sportivo di Arco 2011, durante l’assemblea plenaria della Federazione Internazionale svoltasi a Roma lo scorso 26 febbraio presso il Palazzo delle Federazioni del CONI, ha collaborato attivamente con i delegati federali delle diverse nazioni per stilare il regolamento ufficiale dell’IFSC Paraclimbing World Championship. È grazie all’evento di Arco che è nata l’esigenza di elaborare delle norme che fossero condivisibili per tutti, e soprattutto che fossero esportabili e utilizzabili anche nelle successive edizioni del Campionato del Mondo di Paraclimbing.

Il regolamento definito a Roma prevede che gli atleti si sfidino in varie categorie, maschile e femminile, definite a seconda delle diverse disabilità, nello specifico non vedenti ed ipo vedenti (3 categorie in base al livello di riduzione della vista), amputati arti inferiori, amputati arti superiori e disabilità motorie. Quest’ultima sarà una categoria unica, all’interno della quale sono però previsti dei coefficienti di correzione in funzione del grado di disabilità. Per le competizioni Paraclimbing, ad Arco si attendono atleti provenienti da circa una quindicina di nazioni, oltre all’Italia, e le gare in parete interesseranno le discipline Lead e Speed.

Anche in questo caso Arco è una sorgente di innovazione, il che appunto non è una novità, perché la cittadina trentina si è sempre posta come capofila nel lancio di attività originali all’interno dell’universo climbing.

Prima dell’evento arcense del prossimo luglio, il Paraclimbing aveva già avuto altre attestazioni sia in Italia sia nei paesi europei (in Russia si tenne nel 2008 la prima IFSC Paraclimbing Cup, proseguita nel 2009 e 2010 a Daone in Trentino), ma spesso senza una regolamentazione ufficiale e fissa, come quella che si è raggiunta ora. Indubbiamente, in questi ultimi anni l’interesse e l’attenzione attorno al Paraclimbing sono fortemente cresciuti, come dimostra anche la recente conferenza tenuta dal professor Alexander Piratinsky, vicepresidente dell’IFSC, dal titolo “L’esperienza di insegnamento come Professore dello Sport presso l’Università di Ekaterinburg (Russia) al servizio del Paraclimbing”, svoltasi a Perugia. L’intervento era mirato anche a sensibilizzare e ad informare le associazioni sportive dei diversi paesi, dall’Italia alla Russia, sulle attività legate al Paraclimbing. Alla conferenza erano presenti anche i rappresentanti del CIP (Comitato Italiano Paralimpico) e la Commissione Disabilità della FASI, con l’obiettivo di proseguire assieme il cammino verso le Paralimpiadi.

Un obiettivo per il quale collabora senza dubbio anche Arco, che con la preparazione del regolamento per il Campionato del Mondo ha dato una bella spinta verso questa direzione comune, alla quale si unisce anche l’aspirazione all’Olimpiade. A febbraio la cittadina dell’Alto Garda aveva ospitato il presidente dell’IFSC Marco Maria Scolaris, il quale aveva elogiato il progetto organizzativo e l’evento di Arco. Questa visita aveva anticipato i sopralluoghi del prossimo luglio, quando durante le gare dei Campionati del Mondo i delegati CIO (Comité International Olympique) verificheranno l’idoneità “olimpica” delle diverse discipline.

Arco ha insomma il feeling giusto con l’arrampicata sportiva, grazie anche al lungo rapporto che da sempre ha costruito con questo sport. “Le risorse del territorio determinano gran parte del successo che Arco ha avuto tra gli arrampicatori”, ha spiegato Albino Marchi, presidente di Arco 2011, “ma vorrei sottolineare che Arco ha creduto nell’arrampicata sportiva fin dall’inizio, e ha offerto da sempre un importante sostegno agli eventi e all’arrampicata in ambiente naturale”. Un profondo e appassionato lavoro, rafforzatosi sempre di più con il passare degli anni, grazie anche alla celeberrima manifestazione arcense di arrampicata sportiva, il Rock Master.

Il nuovo capitolo della storia del climbing arcense aspetta di essere scritto la prossima estate e, visti i precedenti, non ci sono dubbi che lo spettacolo sarà assicurato.

Info: www.arco2011.it

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