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MARCIALONGA: PERSSON, IL CECCHINO! SMEDAAS, BUONA LA PRIMA ALLA 50.a

MARCIALONGA: PERSSON, IL CECCHINO! SMEDAAS, BUONA LA PRIMA ALLA 50.a

Newspower.it Trento www.newspower.it

Sole, cielo azzurro (freddo) e 70 km da favola da Moena a Cavalese
Gjerdalen gioca d’azzardo, finisce dietro all’infallibile Persson
Magni Smedaas, una vittoria memorabile in Ski Classics
Migliori italiani Dietmar Nöckler e Rebecca Bergagnin. Oltre 7.000 al via

Un autentico “cecchino” lo svedese Emil Persson, un vero “Kulsprutepistol” (mitra svedese M45)! Sei vittorie su sei in Ski Classics ed oggi ha firmato per la seconda volta la prestigiosa Marcialonga, giusto a festeggiare la 50.a edizione. A confermare lo strapotere scandinavo anche la norvegese Magni Smedaas, brava a controllare, prima, e a mettersi dietro, poi, tutte le più accreditate avversarie, anche la ex leader di Ski Classics Ida Dahl, finita giù dal podio.
La 50.a è stata una Marcialonga davvero da incorniciare. Valli di Fiemme e di Fassa imbiancate, pista di 70 km in condizione perfette, cielo terso e sole tiepido, pur essendo il primo giorno “della merla”: -10° alla partenza a Moena, termometro più morbido invece per l’arrivo a Cavalese.
Tanta, tantissima gente a bordo pista, con una gara che come tradizione è passata nel centro dei paesi addobbati a festa. Una Marcialonga tornata ai fasti del passato, del pre-Covid, che ha emozionato decine di migliaia di persone lungo il tracciato e soprattutto gli oltre 7.000 partecipanti.
La gara maschile è stata molto veloce fin dall’inizio, complice una neve scorrevole e perfetta. Alle 8 in punto il presidente Angelo Corradini, insieme alla Soreghina Sabrina Pellegrin, con un colpo di pistola ha dato il via alla speciale 50.a Marcialonga dalla tradizionale zona di partenza a Moena. Prima sono scattati i pro di Ski Classics, 5’ dopo le donne e infine tutta la massa, con direzione Canazei, sorvegliati dalle Dolomiti imbiancate. A Pera di Fassa hanno sfilato per primi i norvegesi Stian Hoelgaard e Kasper Stadaas con il pettorale rosso, e il “diavolo rosso” Mauro Brigadoi di Predazzo del Team Internorm, deciso a movimentare subito l’eccezionale Marcialonga, non a caso primo Grand Classics Event del prestigioso circuito Ski Classics. A Campestrin il folto gruppo procedeva ancora a ranghi compatti avvolto dall’atmosfera magica dei boschi completamente ghiacciati. A dettare il ritmo c’era il pettorale verde dello svedese Alfred Buskqvist, seguito da Jan Srail, dalla vecchia volpe Tord Asle Gjerdalen e da Viktor Maenpaa.
Il primo traguardo sprint di Canazei al km 18.6 è andato a Buskqvist, secondo il norvegese Vebjørn Moen, mentre al terzo posto c’era Lorenzo Busin del Team Internorm. Poco dopo, a Campitello, si è fatto avanti Brigadoi e con un’azione studiata da tempo nei minimi dettagli ha deciso di prendere il largo in solitaria e a Soraga si è presentato tutto solo con 25” di vantaggio sugli inseguitori Persson, Jutterstroem e Paus: “meglio 20 km da leone che 70 da coniglio”, il punto di vista di Brigadoi a fine gara.
L’azione importante del fiemmese è continuata a Moena, dove però il gap si è ridotto a 17”, azione poi annullata a 5 km dal secondo traguardo volante sprint di Predazzo. Il secondo sprint se lo è aggiudicato Moen, seguito da Johaug, Jespersen e dal bellunese Busin al quarto posto. Alle 10 in punto il gruppo con i più forti è passato a Ziano, con il “veterano” del gruppo Anders Aukland a mostrarsi in prima fila. Il leggendario Aukland, alla sua ultima Marcialonga da professionisti, è terzo a Lago di Tesero dietro soltanto allo svedese Eklof e al finlandese Maenpaa.
L’”iconica” salita di Cascata era sempre più vicina e a 10 km dall’arrivo il gruppo ha iniziato ad accelerare il passo poiché tutti volevano imboccare per primi il temibile tratto finale del Mur de la Stria. Al ponte di Cascata a dettare il ritmo c’era Oskar Kardin, mentre a un chilometro dall’arrivo c’è stato il cambio della guardia in testa con il norvegese Morten Eide Pedersen.
L’epico finale ha visto lo “stregone” Emil Persson spuntare per primo sul rettilineo di Viale Mendini a Cavalese, incoronato vincitore dal presidente Corradini dopo 2h48’57”. Un po’ dispiaciuto Gjerdalen, secondo, il quale si è tolto il berretto negli ultimi metri quando si trovava in bagarre con il connazionale Nygaard, terzo al traguardo. Primo tra gli italiani l’altoatesino Dietmar Nöckler (FFOO) del Team Robinson Trentino, giunto 30°.
5 minuti dopo gli uomini è scattata la gara femminile con due importanti assenti, ovvero la norvegese Astrid Øyre Slind, impegnata in Coppa del Mondo in Francia, e la connazionale Emilie Fleten. Le donne hanno impostato subito una gara molto più tattica rispetto agli uomini, e a Campestrin la francese Kati Roivas ha allungato il gruppo, mettendo in fila indiana la norvegese Anikken Gjerde Alnaes, le svedesi Hedda Baangman, Linn Soemskar e Jenny Larsson con il pettorale a quadri da leader della classifica Climb. La più veloce al traguardo sprint di Canazei è stata la Alnaes, seguita da Sömskar e dalla Dahl, rientrata in gara dopo lo stop forzato a causa del Covid. A 43 km dall’arrivo si è formato un quartetto composto dalle protagoniste di giornata, ovvero Dahl, Larsson, Smedaas e Alnaes, più staccate invece Soemskar e Roivas. A Predazzo è sprintata la Smedaas, tallonata dal Alnaes e Larsson, mentre Dahl calava il ritmo e pagava più di un minuto di ritardo. Il duello finale ha visto come protagoniste le norvegesi Alnaes e Smedaas, con quest’ultima ad accelerare il passo a metà dell’iconica erta. Dopo 3 ore e 14’ di gara Magni Smedaas è stata accolta al traguardo con un enorme applauso dal pubblico, quasi incredula della sua prestazione. Seconda dunque Alnaes, staccata di 1’, la quale ha aspettato poi l’arrivo della compagna di squadra Larsson, giunta terza. Prima tra le italiane la bellunese Rebecca Bergagnin del Team Robinson Trentino, 32.a.
Per i meno allenati la Marcialonga Light si è conclusa a Predazzo dopo 45 km. Il moenese Simone Mastrobattista (FFOO) e l’altoatesina Michaela Patscheider (Team Robinson Trentino) hanno iscritto il proprio nome nel prestigioso albo d’oro, con una presenza che non è passata inosservata, quella dell’olimpionica Katerina Neumannova. Ha corso invece in incognito il Principe Carlo Filippo di Svezia che ha chiuso i 70 km col tempo di 5h29’03”.
Onore anche ai concorrenti della 50×50, con i primierotti Agostino Zortea e Ivan Debertolis arrivati appaiati dopo 4h27’5”, anche se il cronometro inclemente ha dato a Debertolis 1” in più: hanno affrontato i 70 km con sci d’epoca e abbigliati come si usava alla prima Marcialonga del 1971.
Grande soddisfazione degli organizzatori e complimenti da parte di tutti i concorrenti, da quelli dei Pro Team ai tanti amatori che hanno solcato i binari di questa straordinaria 50.a edizione.
Info: www.marcialonga.it

Marcialonga 70 km – men
1 Persson Emil SWE 02:48:57; 2 Gjerdalen Tord Asle NOR 02:48:58; 3 Nygaard Andreas NOR 02:49:00; 4 Pedersen Morten Eide NOR 02:49:00; 5 Paus Herman NOR 02:49:01; 6 Riege Amund NOR 02:49:05; 7 Ekloef Johannes SWE 02:49:13; 8 Bing Thomas GER 02:49:14; 9 Hoelgaard Stian NOR 02:49:15; 10 Jutterstroem Axel SWE 02:49:18

Marcialonga 70 km – women
1 Smedaas Magni NOR 03:14:00; 2 Alnaes Anikken Gjerde NOR 03:15:06; 3 Larsson Jenny SWE 03:16:05; 4 Dahl Ida SWE 03:17:25; 5 Soemskar Linn SWE 03:17:40; 6 Roivas Kati FRA 03:18:18; 7 Palmberg Ida SWE 03:19:58; 8 Joensson Haag Anna SWE 03:20:02; 9 Hedenstroem Karolina SWE 03:20:49; 10 Kivikko Noora FIN 03:21:14

Marcialonga Light 45 km – men
1 Mastrobattista Simone ITA 01:57:45; 2 Cerutti Lorenzo ITA 01:58:05; 3 Ferrari Matteo ITA 01:58:24; 4 Amhof Manuel ITA 01:58:31; 5 Kretzachmar Ruben GER 02:00:01; 6 Busin Emanuele ITA 02:03:36; 7 Kirchler Michael AUT 02:05:48; 8 Leso Christian ITA 02:06:05; 9 Varesco Giacomo ITA 02:10:12; 10 Sandoz Daniel SUI 02:11:35

Marcialonga Light 45 km – women
1 Patscheider Michaela ITA 02:17:18; 2 Schwingshackl Thea ITA 02:29:01; 3 Piller Caterina ITA 02:32:13; 4 Neumannova Katerina CZE 02:39:20; 5 Mikkelsen Nora NOR 02:50:29; 6 Benzoni Laura ITA 02:56:22; 7 Mali Andreja SLO 02:59:28; 8 Kalalova Tereza CZE 03:10:35; 9 Beumler Tanja SUI 03:14:08; 10 Vaclavkova Barbora CZE 03:15:31

PUSTERTALER: PERSSON VOLA IN PARADISO! A PRATO PIAZZA ØYRE SLIND PIEGA LA DAHL

PUSTERTALER: PERSSON VOLA IN PARADISO! A PRATO PIAZZA ØYRE SLIND PIEGA LA DAHL

Ph. Newspower.it

La “Iconic Climb” dà spettacolo con i campioni di Ski Classics
Persson scappa con Ødegaarden e Gjerdalen e mantiene il pettorale giallo
Øyre Slind ed Emilie Fleten interrompono la supremazia di Ida Dahl, ancora leader
Gara Open, pure straniera; applausi e complimenti per un’organizzazione perfetta

Norvegia Svezia 4-2. Oggi in Alto Adige seconda e spettacolare giornata alla Pustertaler con la “Prato Piazza Mountain Challenge”, una massacrante salita nel finale dei 32 km, tutti in tecnica classica da Villabassa fino ai 2000 metri di Prato Piazza, in un autentico paradiso di montagna con una vista da togliere il respiro, era la quinta tappa del prestigioso circuito Ski Classics.
La “Iconic Climb” di 7 km che saliva da Carbonin fino al traguardo il fiato l’ha tolto a molti, ma non certo allo svedese Emil Persson che ha bruciato con la sua superiorità il gioco di squadra dei due norvegesi del Team XPND Fuel Thomas Ødegaarden e l’intramontabile Tord Asle Gjerdalen, ‘l’uomo RayBan’. Persson ha collezionato quattro vittorie su quattro tappe individuali e appare proprio imbattibile.
Tra le donne Astrid Øyre Slind (NOR) oggi ha interrotto invece la striscia vincente di Ida Dahl, finita terza ma sempre leader di Ski Classics. A piegarla anche Emilie Fleten.
La gara maschile è stata vivace fin dall’inizio. Al traguardo sprint alla Nordic Arena di Dobbiaco è scattato per primo il norvegese Vebjørn Moen, seguito da un brillante Lorenzo Busin (Team Internorm) e dallo svedese Alfred Buskqvist. La prima azione decisiva è avvenuta appena lasciata la maestosa Nordic Arena, con il finlandese Viktor Mäenpää a tentare la fuga, proprio come successo nella prova di ieri. A farsi avanti è stato soltanto il norvegese Einar Kalland-Olsen, il quale al 21° km assieme al finlandese guadagnava già 22” sul gruppo capitanato dallo svedese Oskar Kardin. L’azione dei due battistrada è stata poi annullata ad un km dopo l’inizio dell’”Iconic Climb”, l’adrenalinica erta lunga 7 km con una pendenza media del 10%, prima salita di stagione a dispensare qualche punticino in più per la classifica dedicata agli scalatori. Successivamente a prendere le redini è stato il norvegese Herman Paus che ha dettato il ritmo, mentre il gruppo in fila indiana procedeva rapido lungo i tornanti. I protagonisti dell’azione decisiva sono stati i norvegesi Thomas Ødegaarden e Tord Asle Gjerdalen e lo svedese Emil Persson, i quali hanno deciso di cambiare il ritmo quando mancavano 4 km dalla vetta. All’ultimo chilometro Persson ha sferrato l’attacco vincente e con un tempo di 1h38’31” è andato a prendersi la quarta vittoria consecutiva, staccando il norvegese Thomas Ødegaarden di 9”, primo podio in Ski Classics per lui, ed un ritrovato Tord Asle Gjerdalen al terzo posto. Il successo di oggi non era scontato, e l’invincibile Persson ha commentato al traguardo: “Non mi aspettavo questa vittoria, ma ieri ho sentito che il mio corpo era in forma. Pensavo che gli altri andassero più forte ma sono riuscito a tenere il loro passo lungo tutto il percorso, quindi sono molto soddisfatto”. Primo tra gli italiani Lorenzo Busin, giunto al 31° posto.
La gara femminile è stata altrettanto spettacolare e ricca di azioni che hanno animato una giornata davvero ‘iconica’. La più veloce al traguardo sprint della Nordic Arena è stata la norvegese Anikken Gjerde Alnes, seguita dalla leader Ida Dahl e dalla norvegese Magni Smedås. Al 21° km si è formato un gruppetto di sette atlete con le migliori “guerriere” di giornata tra cui le norvegesi Astrid Øyre Slind, Emilie Fleten e Anikken Gjerde Alnes e le svedesi Jenny Larsson e Ida Dahl, mentre dietro il gruppo arrancava a 9”.
A 8.8 km dall’arrivo si è staccato il trio composto da Øyre Slind, Fleten e Dahl, con quest’ultima a perdere però il contatto poco dopo. La lotta finale è rimasta in casa Norvegia ed a sprintare per prima sul rettilineo finale è stata Astrid Øyre Slind, la regina delle Dolomiti dopo 1h55”52’ d’intensa competizione: “È stata difficile, ho provato a fare la differenza e prendermi un po’ di vantaggio, sciando il più veloce possibile per sbarazzarmi delle mie avversarie. Ho spinto un po’ di più per non dare troppe speranze a Ida. Adoro questa salita, penso faccia bene al circuito Ski Classics diversificare con questo tipo di gare, questa è assolutamente una delle più spettacolari al mondo. Sono reduce dal Tour de Ski, dal quale non mi sono ripresa completamente, ma credo che anche le ragazze che ieri hanno corso la 62 km abbiano faticato”. Seconda la connazionale Emilie Fleten, mentre è salita sul terzo gradino del podio Ida Dahl, detentrice ancora del pettorale giallo di leader. Ottimo 24° posto per la bellunese Rebecca Bergagnin del Team Robinson Trentino.
ll tempo leggermente nuvoloso con qualche sprazzo di sole ha accompagnato anche la gara Open, vinta dal francese Bastien Poirrier, bravo a staccare di ben 2’56” il tedesco Max Olex, seguito da Sadurni Boix Betriu del Team Internorm. L’adrenalinica salita è stata dominata tra le donne dalla ceca Adéla Boudíková, seconda con un ritardo di 4’45 l’austriaca Anna Seebacher, buon terzo posto invece per Caterina Piller del Team Robinson Trentino.
I due giorni di grande sci di fondo in Alto Adige vanno in archivio, la 47.a edizione della Pustertaler Ski-Marathon è stata un successo. Gerti Taschler, a capo del comitato organizzatore, ha il prezioso supporto di un bel gruppo di motivati volontari e questa è la prima tappa di una stagione intensa. Ora per lo Sport OK Dobbiaco è già tempo di concentrarsi sulla Coppa del Mondo del 3, 4 e 5 febbraio e, se domani la Francia rinuncerà alla tappa di fine gennaio, Dobbiaco è già pronta ad ospitare anche quella. A marzo seguirà la finale di Coppa Europa e ai primi di aprile sarà il turno dei Campionati Italiani assoluti.

Info: www.ski-marathon.com

Download Immagini TV: www.broadcaster.it

Prato Piazza Mountain Challenge – Men

  1. Persson Emil Lager 157 Ski Team 1:38.31,1; 2. Ødegaarden Thomas Team XPND Fuel 1:38.40,2; 3. Gjerdalen Tord Asle Team XPND Fuel 1:38.53,8; 4. Syrstad Torleif Lager 157 Ski Team 1:39.16,2; 5. Paus Herman Team Ramudden 1:39.19,6; 6. Hoelgaard Stian Team Aker Daehlie 1:39.19,8; 7. Eklöf Johannes Team Ramudden 1:39.29,9; 8. Kardin Oskar Team Ragde Charge 1:40.00,3; 9. Jutterström Axel Team Eksjöhus 1:40.02,1; 10. Stakston Petter Team Aker Daehlie 1:40.36,9

Prato Piazza Mountain Challenge – Women

  1. Øyre Slind Astrid Team Aker Daehlie 1:55.52,6; 2. Fleten Emilie Team Ramudden 1:55.56,1; 3. Dahl Ida Team Engcon 1:56.53,2; 4. Smedaas Magni Team Eksjöhus 1:58.56,1; 5. Gjerde Alnes Anikken Team Ragde Charge 1:59.04,0; 6. Roivas Kati Team Næringsbanken S. 1:59.13,4; 7. Larsson Jenny Team Ragde Charge 2:00.40,1; 8. Kettunen Oona Team Kaskipuu 2:01.38,1; 9. Jönsson Haag Anna Team Kaffebryggeriet 2:03.20,3; 10. Hedenström Karolina Lager 157 Ski Team 2:03.32,4

Prato Piazza – Open Men

  1. Poirrier Bastien Team Nordic Experience 1:48.59,7; 2. Olex Max Adidas XCS Team 1:51.56,2; 3. Betriu Sadurni Boix Team Internorm Trent. 1:52.31,5; 4. Chanoine-Jacques Lino Sci Club Corrado Gex 1:53.26,4; 5. Chanoine Didier Dario Sci Club Corrado Gex 1:57.44,7; 6. Zanotto Stefano Rustad IL 2:01.52,0; 7. Busin Emanuele Team Internorm Trent. 2:06.28,9; 8. Johansson Henric Team Driv Trening 2:06.55,6; 9. Kargruber Reinhard Team Futura 2:07.23,7; 10. Gerbotto Giovanni SottoZero Nordic Team 2:08.19,6

Prato Piazza – Open Women

  1. Boudíková Adéla Vltava Fund Ski Team 2:21.08,1; 2. Seebacher Anna Roswitha Adidas XCS Team 2:25.53,8; 3. Piller Caterina Team Robinson Trentino 2:39.56,4; 4. Tanner Petra Ski-Willy Marathon T.2:41.32,7; 5. Simeoni Federica I-Vallà (TV) 2:45.33,0; 6. Gschnell Nicole SottoZero Nordic Team 2:55.02,2; 7. Prager Sabrina LG Passau 2:56.23,8; 8. Skofteland Birte N-Oslo 3:01.53,2; 9. Kaufmann Yvonne SSC Rätia Chur 3:12.18,3; 10. Leonardi Paola SottoZero Nordic Team 3:22.17,9
PERSSON E DAHL (SWE), LE FRECCE GIALLE. SVEDESI COME UN TRENO ALLA PUSTERTALER

PERSSON E DAHL (SWE), LE FRECCE GIALLE. SVEDESI COME UN TRENO ALLA PUSTERTALER

Ida Dahl e emil PErsson – Ph. Newspower.it

Gara delle lunghe distanze (62 km) combattuta e affascinante tra Sesto e Villabassa
Hanno vinto i favoriti Persson e Dahl, sono loro i mattatori di Ski Classics
Pustertaler Open: la 62K a Lorenzi e Müller (GER) e la 30K a Olex (GER) e Boudikova (CZE)
Domani si replica con la 30 km in classico Prato Piazza Mountain Challenge

In Val Pusteria le “Frecce Gialle” corrono veloci. I due leader di Ski Classics Emil Persson e Ida Dahl, in gara col pettorale giallo di leader del campionato, hanno calato il tris infilando, tre su tre, le vittorie di Bad Gastein, La Venosta e oggi della 47.a Pustertaler Ski-Marathon. Partenza nell’amena Val Fiscalina in una giornata splendida, soleggiata ma fredda, montagne spettacolari e innevate, ed arrivo… in stazione a Villabassa.
Ida Dahl una vera locomotiva a sbuffare da sola lungo il vecchio tracciato del trentino delle Dolomiti, Emil Persson, invece, guidava un trenino a cinque che nel finale ha tenuto desto l’interesse con continui cambi al vertice tra il capoclassifica, i tre del Team Ragde Charge Andres Nygaard, Oskar Kardin e Kasper Stadaas, e Amund Riege del Team Ramudden. Gli altri hanno perso la coincidenza, finendo lontani, con Hoelgaard sesto a 54”. Ora Persson e Dahl stanno volando alto in classifica Ski Classics e sembra difficile per tutti rubare loro il pettorale giallo.
Il gruppo si è mosso compatto nella prima fase di gara sotto lo sguardo delle maestose Dolomiti di Sesto. Alla Nordic Arena di Dobbiaco, dove era posto il traguardo sprint al 22.4° km, è sfrecciato in testa il norvegese Vebjørn Moen, seguito dagli svedesi Alfred Buskqvist e Marcus Johansson, ottimo in 4.a posizione l’italiano Lorenzo Busin del Team Internorm. Tra gli spettacolari boschi innevati e sotto un cielo completamente limpido il folto plotone si è diretto a gran velocità verso Passo Cimabanche, punto più alto della gara al 36.9K, con lo svedese Kardin a dettare il ritmo in salita tallonato dal norvegese Herman Paus, mentre risalivano in testa al gruppo i protagonisti di giornata Persson, Stadaas, Riege e Nygaard. Al 53° km, in prossimità del Lago di Dobbiaco, si è fatta avanti la possente locomotiva formata da Kardin, Persson, Stadaas, Riege e Nygaard, un mix perfetto tra norvegesi e svedesi, lasciando un gap di circa 20” sugli inseguitori Hoelgaard, Jutterström, Stakston. Il forte Team Ragde Charge, con ben tre atleti in testa, era l’unico in grado di fare gioco di squadra davanti, ma così non è stato. Non ci sono stati accordi e con continui cambi in testa il quintetto si è portato all’arrivo di Villabassa. Lo sprint finale è stato dominato dall’imbattibile Emil Persson che ha chiuso con un tempo di 2h20’56.7”, precedendo Nygaard e Stadaas.
Terza vittoria consecutiva, dunque, per lo svedese Emil Persson che si tiene ancora stretto il pettorale giallo di leader: “La gara è andata molto bene, i miei sci erano davvero veloci. Mi sono sentito molto forte in salita e siamo riusciti ad arrivare con un piccolo gruppo fino alla fine. Ho usato bene le mie energie. Siamo riusciti a mantenere un ritmo alto in salita, io mi sentivo bene e alla fine ho superato Nygaard, non mi aspettavo di vincere. Sono molto felice di questo risultato. Domani penso che vincerà qualcun altro vista la salita!”. Primo tra gli italiani il modenese Francesco Ferrari (37°) del Team Internorm, seguito subito dopo dal compagno di squadra Lorenzo Busin.
Alle 9.05 è scattata la gara femminile, senza particolari colpi di scena all’inizio. La svedese Ida Dahl ha controllato le avversarie, sfilando in seconda posizione al traguardo sprint alla Nordic Arena di Dobbiaco, vinto dalla norvegese Anikken Gjerde Alnes. Subito dopo Dahl ha deciso di rompere gli schemi, ha salutato le avversarie e al checkpoint di Cimabanche si è presentata con ben 2’ di vantaggio sulle norvegesi Fleten e Gjerde Alnes. Dahl ha continuato la sua cavalcata in solitaria, incrementando addirittura il gap al Lago di Dobbiaco (+2’40”), potendosi così godere anche il paesaggio imbiancato con tutta tranquillità, prendendosi infine tutti gli applausi del pubblico all’arrivo e terminando l’impresa con un tempo di 2h42’23.5”: “Ho avuto un’ottima giornata. All’inizio l’ho presa con calma per non consumare troppe energie. Dopo lo sprint mi sono sentita molto forte e ho realizzato che le altre stavano faticando, quindi ho provato a spingere di più e ho guadagnato un grande gap molto velocemente. Dopodiché è stato divertente mantenere il mio ritmo. Le condizioni erano ottime, il tracciato era duro e mi è piaciuto, è stata davvero una bella giornata. Per domani sono molto eccitata, il percorso è difficile, ma è anche una sfida divertente”. Lotta norvegese per il secondo e terzo posto tra Gjerde Alnes e Fleten, le quali hanno concluso nell’ordine. Tra le italiane ottimo 23° posto di Chiara Caminada del Team Robinson, seguita a ruota dalla compagna di squadra Rebecca Bergagnin.
L’Italia si fa notare nella “standing” per team del circuito col Team Robinson Trentino ancora al nono posto, nella classifica guidata dal Team Ramudden (SWE).
Domani si replica con la specialissima “Prato Piazza Mountain Challenge”, 30 km con un finale da urlo ed arrivo ai 2000 metri di Prato Piazza. Stessa organizzazione dello Sport OK Dobbiaco, che oggi ha ricevuto i complimenti da tutti, anche per le piste ben preparate e per i suggestivi paesaggi attraversati.
Oggi, come domani, si è disputata anche una gara open, molto combattuta e con un doppio confronto su 62 e 30 km. La distanza più lunga è stata controllata dagli atleti del Team Talent Robinson Klettenhammer, Dal Magro, Cerutti, Schwingshackl e Mezzacasa, i quali si sono fatti però sorprendere all’arrivo da Christian Lorenzi del Team Internorm, salito sul primo gradino del podio. Al secondo posto l’altoatesino Klettenhammer e terzo il tedesco Köcheler. Vittoria tedesca nella 30 km con Max Olex, bravo ad imporsi su Emanuele Busin (Team Internorm) e su Matteo Tanel (Team Robinson). La 60 km femminile è stata dominata dalla tedesca Franziska Müller, la quale ha staccato di oltre 30’ Nicole Tröger e Marta Gentile (Team Robinson). Prima nella 30 km la ceca Adéla Boudíková, seguita dalle austriache Anna Schmidhofer e Anna Seebacher.
Info: www.ski-marathon.com

62 km Ski Classics Men

  1. Persson Emil Lager 157 Ski Team 2:20.56,7; 2. Nygaard Andreas Team Ragde Charge 2:20.57,6; 3. Stadaas Kasper Team Ragde Charge 2:20.58,6; 4. Riege Amund Team Ramudden 2:21.00,4; 5. Kardin Oskar Team Ragde Charge 2:21.01,1; 6. Hoelgaard Stian Team Aker Daehlie 2:21.51,1; 7. Paus Herman Team Ramudden 2:21.51,5; 8. Eide Pedersen Morten Team Eksjöhus 2:21.51,7; 9. Stakston Petter Team Aker Daehlie 2:21.52,8; 10. Jespersen Chris Andre Team Aker Daehlie 2:21.56,1

62 km Ski Classics Women

  1. Dahl Ida Team Engcon 2:42.23,5; 2. Gjerde Alnes Anikken Team Ragde Charge 2:44.18,0; 3. Fleten Emilie Team Ramudden 2:44.23,5; 4. Smedaas Magni Team Eksjöhus 2:47.08,3; 5. Larsson Jenny Team Ragde Charge 2:49.25,9; 6. Roivas Kati Team Næringsbanken S.. 2:49.36,0; 7. Jönsson Haag Anna Team Kaffebryggeriet 2:53.27,2; 8. Palmberg Ida Team Ramudden 2:53.33,3; 9. Schuetzova Sandra Vltava Fund Ski Team 2:53.54,1; 10. Kettunen Oona Team Kaskipuu 2:53.54,8

62 km Open Men

  1. Lorenzi Christian Team Internorm Alpenplus 2:39.28,9; 2. Klettenhammer Patrick Team Robinson Trentino 2:39.58,8; 3. Köcheler Markus Sc Oberstdorf 2:42.30,7; 4. Dal Magro Stefano Team Robinson Trentino 2:43.22,1; 5. Bochkarev Alexander KAZ-Astana 2:45.25,8

62 km Open Women

  1. Müller Franziska xc-ski.de A-N Skim. 3:06.44,1; 2. Tröger Nicole Skiclub Großberg 3:39.56,9; 3. Gentile Marta Team Robinson Trentino 3:52.07,4; 4. Skofteland Birte N-Oslo 3:54.38,4; 5. Griessbaum Luisa Ski-Willy Marathon T. 4:00.44,7

30 km Open Men

  1. Olex Max Adidas XCS Team 1:21.37,3; 2. Busin Emanuele Team Internorm Trentino 1:21.39,4; 3. Tanel Matteo Team Robinson Trentino 1:21.40,9; 4. Rinner Thomas Team Robinson Trentino 1:21.42,8; 5. Vogler Matthias SC Pfronten 1:24.13,8

30 km Open Women

  1. Boudíková Adéla Vltava Fund Ski Team 1:31.35,3; 2. Schmidhofer Anna Ski-Willy Marathon T. 1:36.06,2; 3. Seebacher Anna Roswitha Adidas XCS Team 1:36.48,1; 4. Lane Meg Adidas XCS Team 1:37.36,6; 5. Schwingshackl Thea Team Futura 1:40.19,0