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Emilia Romagna news:la terra trema ancora tra Ferrara e Bologna

Emilia Romagna news:la terra trema ancora tra Ferrara e Bologna

Terremoto oggi 9 settembre: ultime scosse e news

Domenica 9 settembre, tre mesi e mezzo dall’inizio del terremoto in Emilia Romagna e lo sciame sismico, seppur ormai inerme non si arresta ancora del tutto.
BOLLETTINO SCOSSE. Se la prima mattina di oggi è passata senza riportare sobbalzo tellurico, per risalire alle ultime scosse rilevate dall’Ingv bisogno andare indietro alla giornata di ieri – sabato 8 settembre. Due le repliche, sempre deboli, registrate: la prima delle ore 15.20 circa, è stata di magnitudine 2.6, ed ha avuto come epicentro la zone del ferrarese e modenese. La seconda risale alla notte: ore 2.08, magnitudine 2.3, epicentro tra le province di Ferrara e Bologna.
Sempre il capoluogo felsineo è stato al centro anche dell’unica replica registrata durante l’intera giornata di venerdì 7 settembre (ore 21.45) di magnitudo 2.1: interessati alcuni comuni del nostro appennino (LOIANO, MONGHIDORO, MONZUNO, SAN BENEDETTO VAL DI SAMBRO).
Giovedì 6/9, invece, una replica di magnitudine 2.6 della scala Richter ha toccato la Provincia modenese. Bisogna poi andare indietro di quasi 24 ore per risalire alla precedente scossa registrata in territorio emiliano. Mercoledì 5, infatti, la terra ha ‘borbottato’ una sola volta e in maniera poco convinta, (ore 12.35, scossa di magnitudine 2.4, epicentro sempre nella provincia di Modena). Due invece le repliche registrate nella giornata di martedì scorso: la prima alle ore 20.53, di magnitudine 2.3, con epicentro nella provincia di Bologna (tra Baricella e Malalbergo); la seconda è giunta un paio d’oro dopo (alle ore 22.45) ed è stata di potenza 2.2, epicentro nel modenese.
Infine, se lunedì scorso ha regalato un’intera giornata di tregua dalle scosse, la domenica è invece stata abbastanza ‘movimentata’, seppur da repliche sempre flebili e innocue: 4 quelle registrate, la maggiore (ore 14.08), di magnitudo 2.8 della scala Richter, con epicentro nel mantovano.

SICCITA’ SUI LUOGHI DEL SISMA. Nel frattempo un altro cruccio affligge le aree terremotate, la siccità. L’agricoltura in Regione é infatti come un’unica grande impresa che rischia di chiudere, lasciando in mezzo alla strada 200 mila occupati, tenendo in sospeso 5.400 milioni di crediti bancari e rinunciando agli acquisti di mezzi di produzione per oltre 2.000 milioni di euro. Così afferma Coldiretti Emilia-Romagna all’incontro della consulta agraria in cui l’assessore regionale all’Agricoltura, Tiberio Rabboni. Nei primi nove mesi del 2012 le nevicate straordinarie di febbraio, il terremoto del 20 e 29 maggio, la siccità record dell’estate hanno provocato danni che Coldiretti stima complessivamente superiori ai 2.000 milioni di lire, pari quasi al 50% della Produzione lorda vendibile (Plv) dell’agricoltura regionale. “Se una grande impresa avesse subito un simile tracollo – ha detto il presidente di Coldiretti Emilia-Romagna, Mauro Tonello – prima di dichiararla fallita verrebbero messe in atto manovre per ricercare tra tutti gli interessati un accordo per ridurre al minimo le perdite e ripartire con un piano d’azione in grado di dilazionare i debiti pregressi ed assicurare a prezzi convenienti i rifornimenti dei mezzi necessari per non fermare la produzione. E’ di questo che ha bisogno la nostra agricoltura”. Secondo Coldiretti è necessario un accordo con le banche, per rivedere i mutui e dare alle imprese un po’ di respiro, e un’intesa con le imprese multinazionali, per la fornitura di mezzi di produzione a costi accessibili e assicurare così la campagna agricola del prossimo anno. “Oggi – commenta Tonello – ci sono agricoltori colpiti dalla siccità che non hanno le risorse per acquistare sementi, concimi e mangimi, mentre le imprese colpite dal terremoto non sono in grado di sostituire le macchine rimaste sotto i capannoni crollati. A rischio ci sono, tra lavoratori autonomi e dipendenti, oltre 200 mila posti di lavoro”.

Ferrara;donna stuprata in via Ticchioni da ubriaco Albanese

Ferrara;donna stuprata in via Ticchioni da ubriaco Albanese

E’ stata aggredita di notte in viale Cesare Battisti, nei pressi della stazione ferroviaria, da un uomo che avrebbe cercato di abusare di lei, ma è riuscita a chiedere aiuto telefonando ai carabinieri. I militari, giunti sul posto, hanno rintracciato la donna, di origine straniera e residente a Ferrara, che ha ricostruito la dinamica fornendo tutti i particolare che è riuscita a ricordare nonostante fosse ancora provata dall’episodio, avvenuto attorno alla mezzanotte e mezza.

Mentre percorreva via Ticchioni in direzione di via Battisti, la donna aveva notato una monovolume nera che stava parcheggiando in quella zona: da quella macchina è sceso un uomo che ha iniziato a chiamarla per attirare la sua attenzione. Le si è avvicinato progressivamente raggiungendola alle spalle e in quel momento ha capito che l’uomo balbettava frasi incomprensibili e ha percepito un forte odore di alcol. Vistasi raggiunta, ha chiesto all’uomo se avesse bisogno di qualcosa, ma a quel punto l’uomo l’ha abbracciata violentemente tentando più volte con la forza di baciarla. Ovviamente la donna ha tentato di sottrarsi ai baci dell’uomo allontanandosi con la testa, anche se, in un’occasione lui è riuscito a sfiorargli le labbra.

Sempre in base al racconto della donna, l’uomo non ha desistito e ha continuato a stringerla e a palpeggiarla ripetutamente nelle parti intime, arrivando a farla sbattere contro una recinzione in metallo. Riuscita in quel momento a liberarsi, la donna è scappata verso via IV Novembre in cerca di aiuto, nel tentativo di ricevere manforte da qualche automobilista di passaggio. Nessuno si è però fermato e quindi la donna si è decisa a chiamare il 112. L’uomo a quel punto, sentendo che la donna aveva chiamato le forze dell’ordine, si è allontanato.

Sulla base dei particolari riferiti dalla presunta vittima della violenza sessuale, i militari sono risaliti al proprietario dell’auto, che risultava intestata a Emin Alla, un albanese di 47 anni, regolare in Italia e incensurato, residente in via Ticchioni. Dopo averlo rintracciato presso il suo domicilio i carabinieri lo hanno fatto uscire per identificarlo e fargli alcune domande e, non appena si è palesato, la donna, ancora spaventata e in stato di agitazione, lo ha riconosciuto dichiarando di volerlo denunciare.

Accompagnato dunque presso il comando dei carabinieri di via Della Sala, data la gravità del fatto e lo stato di quasi flagranza in cui è avvenuto l’intervento, i militari hanno deciso di procedere all’ìarresto dell’uomo, informando immediatamente il pm di turno, dottor Savino che, concordando con il loro operato, ne ha disposto la traduzione in carcere dove si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria.

 

Ferrara:scuole chiuse per troppa neve e ghiaccio

Ferrara:scuole chiuse per troppa neve e ghiaccio

Il Sindaco Tiziano Tagliani ha firmato stamattina, intorno a Mezzogiorno, un’ordinanza contingibile ed urgente che sospende le attività scolastiche nelle giornate di domani, giovedì 2, e dopodomani, venerdì 3. Il provvedimento riguarda tutte le scuole del Comune di Ferrara: i nidi, le scuole d’infanzia, le primarie, le secondarie di primo grado e quelle di secondo grado.
“Il problema – ha commentato firmando il primo cittadino – non è tanto la viabilità, quanto piuttosto il ghiaccio: se stanotte la temperatura dovesse scendere a meno 10 gradi, domani sarebbe rischioso mantenere le attività scolastiche”.
Tagliani ha anche ricordato che “è obbligo dei proprietari delle abitazioni pulire i marciapiedi che le fronteggiano, e delle amministrazioni condominiali in caso di condomini”. Il rischio più grosso non è tanto la sanzione della Polizia municipale (15 euro), quanto il fatto che, se qualcuno cadendo si facesse male, il proprietario sarebbe considerato responsabile.
A proposito dell’ordinanza sulle scuole, nello stesso Municipio si temeva che, essendo stata firmata intorno a Mezzogiorno, non fosse notificata in tempo in tutte le scuole primarie, dove le lezioni terminano al massimo alle 12.30.
Anche il primo cittadino di Portomaggiore, Nicola Minarelli, sta adottando un’ordinanza per la sospensione delle lezioni nelle scuole di ogni ordine e grado sul suo territorio, a causa del peggioramento delle condizioni del tempo.
Un provvedimento che entrerà in vigore giovedì 2 fino a domenica 5 febbraio e che interessa anche l’istituto superiore di Argenta Portomaggiore.
Anche le amministrazioni comunali di Argenta, Ostellato e Portomaggiore hanno concordato la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado dei rispettivi territori a partire da domani, giovedì 2, e fino a revoca. La decisione è stata assunta in ragione delle precipitazioni nevose già verificatesi e ulteriormente attese in base alle più attendibili previsioni meteorologiche, nonché in considerazione dell’allerta emanato dalla Protezione civile, con una forte diminuzione delle temperature che verosimilmente renderà molto pericolosa la circolazione sulle strade.
In base al piano organizzativo messo a punto tra tutti i soggetti coinvolti, la revoca dell’ordinanza (quindi la riapertura delle scuole) verrà comunicata in tempo utile a tutti gli istituti, dai quali partirà la comunicazione ai rappresentanti di ogni classe, che a loro volta informeranno i genitori della classe stessa. L’informazione sarà inoltre tempestivamente diffusa tramite i siti internet dei tre Comuni, per mezzo degli organi di stampa e con ogni altro strumento disponibile.
Anche a Cento l’amministrazione comunale ha disposto la chiusura delle scuole e dei nidi per la giornata di giovedì 2 febbraio. Venerdì 3 è giornata del patrono, San Biagio, e le scuole rimarranno chiuse come ogni anno- Il Comune invita scuole e famiglie a verificare sul sito istituzionale dell’ente (www.comune.cento.fe.it) dalle 17 di venerdì, la presenza di eventuali ulteriori disposizioni per la giornata di sabato 4 febbraio.
È a disposizione dei cittadini anche il numero verde 800375515, destinato alle categorie più fragili e che potrà essere impiegato anche da coloro che non disponendo di accesso internet vogliano essere aggiornati su eventuali ulteriori provvedimenti di chiusura scuole.