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TEAM ROBINSON TRENTINO, THE BEST. ALLA MARCIALONGA IN CHIAROSCURO

TEAM ROBINSON TRENTINO, THE BEST. ALLA MARCIALONGA IN CHIAROSCURO

Lorenzo Cerutti conduce su Andrea Bompard nella Marcialonga Light

Il team di Gianni Casadei è la miglior squadra italiana nel Visma Ski Classics
Atleti di cinque nazionalità diverse, un vero Team cosmopolita
Peccato per Nöckler, miglior italiano finché non si è infortunato
Crescono bene anche i giovani del Team Talent

Nuovo impegno, lo scorso weekend, per il Team Robinson Trentino nel titolato circuito Visma Ski Classics con la “casalinga” Marcialonga.
Team decisamente eterogeneo con atleti italiani, svedesi, norvegesi e russi, sicuramente non facile da gestire ed organizzare, e in più i ragazzi del Team Talent e dell’“Academy” da seguire.
Era importante l’impegno perché la Marcialonga è la regina delle granfondo ed era d’obbligo ben figurare anche col logo Trentino. “Marcialonga come al solito superlativa, un po’ meno per noi” sottolinea il team manager Bruno Debertolis. Risultati comunque degni di nota che hanno confermato, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che il Team Robinson Trentino è il miglior team italiano in quella che è considerata la Coppa del Mondo delle lunghe distanze, lo è stato alla Marcialonga guadagnando il maggior punteggio e lo è nel ranking generale guidato dal Team Ramudden, trovandosi al 12° posto con 420 punti, mentre il secondo team italiano è 19° con 222 punti.
Gara difficile la Marcialonga, per la scelta dei materiali come spesso accade. Lavoro encomiabile dello staff (in collaborazione con le FFOO) con almeno due test al giorno e l’ultimo a pochi istanti dal via. Tutto è filato liscio, tutto secondo i piani, tanto che sono stati incrociati test di decine prodotti, ma il risultato è sempre stato a favore della stessa alchimia… Ad ogni modo “non eravamo piantati sicuramente, ma nemmeno tra i migliori” ammette Debertolis, “sono cose che capitano, anche se si spera sempre non succedano all’evento clou”.
Una grande sfortuna per Dietmar Nöckler, ma poteva andare peggio. Il poliziotto delle FFOO che corre per il Team Robinson Trentino durante la Marcialonga è rimasto vittima di un banalissimo incidente che poteva costargli caro: si è infortunato ad un occhio sbattendo contro il bastoncino piantatosi nella neve, in discesa. Finchè era in gara è stato il miglior italiano. Sergey Ardashev è il primo del team, forse il più penalizzato dagli sci, scelta errata, ha comunque dimostrato che vale ben di più del 31° posto. Thomas Gifstad (35°) decisamente in forma è rimasto attardato un po’ nella parte iniziale per via della partenza a fionda dei primi, lo aspettiamo alla Vasaloppet, il suo secondo obiettivo stagionale. Patrick Fossum Kristoffersen era in “giornata no”, forse ha sentito la pressione della gara di casa del Team Robinson Trentino, non è andato a punti ed è finito due posizioni dietro Petter Northug.
Petter Eliassen, esempio di umiltà per chiunque, spaventosamente forte come atleta ma forse ancora di più come uomo, ha portato quel non so che di mitico all’interno del team. Pensava di essere più in forma, ci ha provato, ma quando ha capito che non era il suo giorno ha onorato il suo sogno di tornare a fare la Marcialonga senza stress da primo della classe: un idolo. Esperienza condivisa con sua moglie Sigrid in ammiraglia. “È stato emozionante vederlo sfilare con i nostri colori e il logo Trentino in testa” ammette Debertolis. Davide Facchini, alla prima vera esperienza da maratoneta, ha lottato come un leone fin da subito pagando però la distanza. Da Schwingshackl e Dal Magro una gara senza infamia e senza lode, si sperava in una prova più incisiva, ma la Marcialonga è sempre molto temuta: promossi loro e gli altri del Team Talent.
Nella ‘Light’ prova di orgoglio dell’ormai esperto, in questa gara, Lorenzo Cerutti che ha ispirato e trascinato sul podio anche il più giovane della compagnia, il gigante buono Andrea Bompard.
Al femminile prova eccellente di Frida Erkers (17.a) che tenta sempre il colpo grosso, forse partita un po’ troppo forte e calata nel finale, ma comunque da 8 in pagella, così come Chiara Caminada, garanzia di rendimento. Ekaterina Smirnova paga la distanza e forse le prove del Tour de Ski, ma la si attende per il finale di stagione. Asia Patini e Marta Gentile sono in crescita, con determinazione e duro lavoro continueranno a scalare posizioni e, chissà, un giorno passeranno a rafforzare il Pro Team.
Un mega applauso al team Marcialonga, non era facile e nemmeno scontato gestire una mole tale di persone in un periodo cosi complicato.
Il presidente del Team Robinson Gianni Casadei è soddisfatto che in Italia non ci sia squadra più forte del Robinson Trentino, per il team manager Bruno Debertolis la convinzione che la Marcialonga è ampiamente la più difficile da affrontare, ma anche da gestire con atleti di nazionalità diverse. È stata una grande soddisfazione, ma anche un notevole impegno organizzativo e logistico. Per il Team è stata anche la prima volta sul campo nella scelta dei prodotti e per l’assistenza in gara con i professionisti delle FFOO.
Info: www.robinsonskiteam.com

IL RUGGITO DEI ‘VECCHI LEONI’ A LA VENOSTA. GJERDALEN E JOHANSSON, 10 KM DA RECORD

IL RUGGITO DEI ‘VECCHI LEONI’ A LA VENOSTA. GJERDALEN E JOHANSSON, 10 KM DA RECORD

Newspower.it Trento www.newspower.it

La Venosta, quinta tappa di Ski Classics con un inedito formato
Tord Asle Gjerdalen (1983) ha sorpreso tutti ed ha vinto con 18”99 su Nyenget
Nel finale Britta Johansson Norgrenn (1983) mette il turbo e svernicia la Dahl
Dopo i campioni delle lunghe distanze, domani gara open di 23 e 33 km

Sole, cielo azzurro, neve, montagne da favola e… due grandi campioni. Oggi in Alto Adige Tord Asle Gjerdalen e Britta Johansson Norgren hanno dato la loro classica zampata vincendo la seconda edizione de La Venosta in un inedito format, una 10 km a cronometro da Kapron a Malga Melago. Spettatori inusuali stambecchi e camosci, risvegliati dal clamore dell’evento e dall’elicottero della TV: la Venosta oggi rappresentava la quinta tappa di Visma Ski Classics, la 100.a della lunga storia del circuito, ormai assurto a Coppa del Mondo lunghe distanze.
Bella la partenza dei Pro Team tra i fienili dell’abitato di Kapron con alcuni caproni, …per rimanere in tema, a strizzare l’occhio alle telecamere curiose: start alle ore 8 con 47 ragazze pronte ad affrontare la cronometro individuale tutta in salita, 10 km fino all’arrivo di Malga Melago, a 2000 metri di quota. Con il pettorale rosa di miglior giovane, la svedese Ida Dahl ha combattuto fino all’ultimo metro per la vittoria segnando il miglior intertempo fino al 9.5 km, da lì in poi ha imposto la propria esperienza e forza la connazionale Britta Johansson Norgren, vincendo la gara in 31’46”1.
25 anni la Dahl, 39 a marzo la Johansson, che si conferma in testa alla classifica dopo 5 tappe. La leader della classifica generale si dice molto soddisfatta all’arrivo: “Oggi è andata davvero bene, l’ultima parte è molto dura ed ero molto stanca, ma oggi gli sci erano perfetti e io ero in buona forma, quindi sono molto soddisfatta di me stessa e della mia prestazione. Ora torno in Svizzera per prepararmi alla Diagonela e poi per la Marcialonga, che è sicuramente il mio obiettivo della stagione”. A soli 19” seguiva la Dahl, mentre a completare il podio tutto svedese Lina Korsgren: “È stata una gara molto bella, è stata dura fin dal principio, ma mi sentivo davvero molto bene. Gli ultimi km ero stanca e credo di aver perso qualche secondo proprio là, ma sono molto soddisfatta di come è andata in generale la gara”. C’era attesa per le russe di Coppa del Mondo Sorina e Rygalina. Hanno scelto di sciolinare rispetto alle specialiste del double poling, ed hanno pagato la scelta, 7.a la Rygalina a 2’14”55 mentre la Sorina con i colori del Team Futura Alta Quota Trentino è 10.a a 2’31”68. Altra russa, ma non convocata per le Olimpiadi come le due connazionali, la Smirmova (Team Robinson Trentino) è 12.a. Unica italiana in gara Chiara Caminada, 29.a.
Gara maschile dominata dall’uomo “Ray-ban”, il norvegese Tord Asle Gjerdalen, partito con il pettorale numero 45. Per i suoi avversari oggi non c’è stata storia, nemmeno per il giovane (classe 1996 come la Dahl) leader della classifica con il pettorale giallo Max Novak. Lo svedese ha lottato fino all’ultimo intertempo posto al km 9.5 per il terzo posto, ma il russo Ermil Vokuev lo sorprende all’arrivo e gli ruba il podio. Il re della giornata Gjerdalen ha chiuso primo in 27’44”.2: “Oggi sono venuto qui anche per prepararmi in altura – ha affermato Gjerdalen. – Non credevo di vincere, diciamo che ho pensato… succederà quel che deve succedere”. Il norvegese ha vinto davanti al connazionale Martin Løwstrøm Nyenget che ha raccontato: “Una gara molto particolare e dura, non c’è un momento di riposo e non sono molto abituato a questo tipo di percorsi. Sono molto felice di aver avuto l’opportunità di gareggiare qui e non vedo l’ora di partecipare alla Marcialonga”.
Terzo classificato il russo Vokuev: “La gara è andata bene, anche il percorso mi è piaciuto molto e l’organizzazione era fantastica. La gara è stata veloce fin dall’inizio e anche molto dura”. Ė comunque soddisfatto del quarto posto Novak: “Questa gara è molto dura, ma mi è piaciuto il nuovo format. Il mio quarto posto va decisamente bene”. Con i colori giallo-fluo del Team Futura Alta Quota Trentino ha chiuso 39° il russo Sergey Ustiugov, anche lui in gara per rifinire la preparazione olimpica. Ha corso in double poling, meglio ha fatto Evgeniy Belov, ottimo decimo, anche lui col biglietto in tasca per Pechino. Miglior italiano Lorenzo Busin (43°) del Team Internorm Trentino. Un centinaio gli atleti Pro Team in gara.
Domani si replica con la gara “open” valida anche come prova Challenger di Ski Classics. 23 o 33 km in classico.
Bilancio positivo per Gerald Burger, il presidente del comitato organizzatore: “Questa prima giornata è andata molto bene, una gara corta, ma siamo molto contenti perché anche gli atleti era tutti felici di questo format. Partenza all’inizio della valle con arrivo in fondo, alla Malga di Melago, un’ottima idea. Anche l’organizzazione di tutti i volontari ha funzionato bene, il tempo è splendido e più di così… Potrebbe essere anche il format del futuro, la partenza ad inizio valle ha funzionato. Si potrebbe fare un percorso più lungo, ma il format è davvero interessante, se facciamo un weekend con un percorso corto e poi uno più lungo è l’ideale.” Domani start alle ore 10, tutto si svolge a Melago.
Info: www.lavenosta.com

Download immagini TV:
www.broadcaster.it

Men Elite TC – 10 km
1 Tord Asle Gjerdalen NOR 0:27:44.2; 2 Martin Løwstrøm Nyenget NOR 0:28:03.2; 3 Ermil Vokuev RUS 0:28:21.3; 4 Max Novak SWE 0:28:28.5; 5 Magnus Vesterheim NOR 0:28:33.9; 6 Johannes Eklöf SWE 0:28:35.1; 7 Herman Paus NOR 0:28:43.3; 8 Aleksandr Grebenko RUS 0:28:50.7; 9 Stian Hoelgaard NOR 0:28:51.1; 10 Evgeniy Belov RUS 0:28:55.1
43 Lorenzo Busin ITA 0:30:22.3; 49 Francesco Ferrari ITA 0:30:41.2; 51 Manuel Amhof ITA 0:30:55.3; 63 Stefano Mich ITA 0:31:43.7; 70 Christian Lorenzi ITA 0:32:41.6; 72 Emanuele Bosin ITA 0:32:51.5

Women Elite TC – 10 km
1 Britta Johansson Norgren SWE 0:31:46.1; 2 Ida Dahl SWE 0:32:05.5; 3 Lina Korsgren SWE 0:33:18.1; 4 Olga Tsareva RUS 0:33:31.4; 5 Magni Smedås NOR 0:33:45.4; 6 Laila Kveli NOR 0:33:59.6; 7 Anastasia Rygalina RUS 0:34:00.6; 8 Anna Svendsen NOR 0:34:07.9; 9 Anikken Gjerde Alnes NOR 0:34:09.1; 10 Tatiana Sorina RUS 0:34:17.8
29 Chiara Caminada ITA 0:37:48.6