Categoria: sport

ROCK MASTER 2025: UNA 3 GIORNI NO-STOP. GARDA TRENTINO CELEBRA IL VERTICAL THRILL

ROCK MASTER 2025: UNA 3 GIORNI NO-STOP. GARDA TRENTINO CELEBRA IL VERTICAL THRILL

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Dal 17 al 19 ottobre la “Home of Climbing” del Garda Trentino si anima
Immancabili KO Boulder e Duello Lead, poi area Expo e molto altro
Il trofeo arcense celebra il ‘Vertical Thrill’ con un ricco contorno di eventi per tutti i gusti

L’edizione 2025 del Rock Master di Arco è pronta a incantare tutti con il celebre trofeo arcense che si rinnova ampliando i giorni di divertimento e sport, mantenendo intatto il fascino della sua iconica formula. L’appuntamento nella Mecca dell’Arrampicata Sportiva è fissato nel fine settimana del 17, 18 e 19 ottobre quando il Garda Trentino sarà protagonista di tre giornate esclusive all’insegna della passione per lo sport e dell’adrenalina.
Il nuovo mantra di Rock Master sarà celebrare il “Vertical Thrill” ossia il brivido verticale che si concretizza a partire dal rinnovato e accattivante logo, in linea con la dinamicità dell’evento. Il tutto inserito nel fine settimana a metà del mese di ottobre quando l’autunno abbraccerà Rock Master facendo da sfondo ideale alla pratica dell’Arrampicata Sportiva, una disciplina “quattro stagioni” che ha nel Garda Trentino lo scenario perfetto per accompagnare professionisti e appassionati in falesie e pareti attrezzate.
Il comitato organizzatore Rock Master 20.20 e Garda Trentino si stanno preparando a una nuova e indimenticabile edizione di Rock Master, che si svilupperà nell’arco di tre giorni. L’evento internazionale di arrampicata che dal 1987 ad oggi si è imposto come una delle manifestazioni più iconiche del panorama sportivo a livello mondiale metterà al centro l’irrinunciabile competizione che l’ha reso celebre, coinvolgendo l’élite della disciplina nella famosa e intramontabile formula KO Boulder e Duello Lead. Il trofeo Rock Master combina infatti l’esplosività dei round eliminatori della fase KO Boulder all’adrenalina pura del Duello Lead dove i migliori interpreti dell’arrampicata mondiale si sfidano, su due pareti parallele di eguale difficoltà, in una scalata contro sé stessi, contro i rivali e contro il tempo. Il Monte Colodri farà ancora una volta da imperturbabile spettatore mentre ai suoi piedi la creme de la creme dell’arrampicata si scatenerà e affascinerà il pubblico che, con gli occhi sbarrati dall’emozione per non perdersi un solo momento, osserverà coinvolto le imprese dei migliori climbers del panorama internazionale.
E non solo, il Climbing Stadium di Arco sarà in fermento per tre giorni interi con un ricco contorno di eventi, competitivi e non, proposti per affascinare tanto gli specialisti quanto i semplici appassionati, tanto i professionisti quanto i praticanti amatori, tanto gli adulti quanto le nuove generazioni. Nell’intenso fine settimana sportivo di Rock Master si svolgeranno anche una competizione per categorie giovanili di arrampicata Speed e una amatoriale di arrampicata Boulder. Una zona sarà inoltre allestita con uno Stage dedicato a talk e workshop con esperti di settore e nel ricco programma troveranno spazio anche meet&greet con atlete e atleti. A queste si aggiungerà la rifornita area Expo con aziende sponsor e partner che presenteranno i loro prodotti e le migliori novità dal settore climbing, e ancora l’area Kids per far divertire i più piccoli. Immancabile anche l’area Food che renderà più golosa l’esperienza di addetti ai lavori e pubblico a contatto con Rock Master. Questi e altri eventi collaterali all’insegna dell’entertainment renderanno ancor più straordinario Rock Master.
Dal 17 al 19 ottobre 2025 la 38.a edizione di Rock Master farà battere i cuori agli amanti dell’Arrampicata Sportiva celebrando il “Vertical Thrill” nell’unica e inimitabile Home of Climbing arcense del Garda Trentino.

Info: www.rockmaster.com

TANEL & PLECHACOVA, 30 E LODE! VAL CASIES: “COPPA” A PITTIN E ABRAM

TANEL & PLECHACOVA, 30 E LODE! VAL CASIES: “COPPA” A PITTIN E ABRAM

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La 41.a edizione della GF Val Casies è anche Coppa Italia
La biatleta ceca Plechacova vince la 30 km, e la biatleta azzurra Vittozzi è 13.a
Al maschile vittorie per Matteo Tanel (30 km) e Mikael Abram (42 km), festa anche per Pittin
Cala il sipario sull’apprezzata gara, entusiasmo nel comitato capitanato da Walter Felderer

Altro giro altro regalo: anche il secondo giorno della 41.a Gran Fondo Val Casies ha regalato spettacolo. A laurearsi vincitori nella prova a skating, sotto il bel sole che ha tenuto compagnia alla giornata nella vallata altoatesina, sono stati Ilona Plechacova (CZE) e Matteo Tanel nella 30 km e Cristina Pittin e Mikael Abram nella 42 km.
Dopo che gli schioccatori di frusta locali hanno ‘battuto’ la pista inaugurandola proprio sulla linea di partenza di San Martino, il nutrito gruppo dei partecipanti si è lanciato in gara a grande velocità. Il ritmo è stato da subito molto elevato, complice una pista perfetta preparata con grande professionalità dal comitato organizzatore. Fra una spinta e l’altra sono passati in fretta i minuti di gara, con il gruppo dei migliori che si è scremato velocemente e ha visto transitare al traguardo volante by Südtirol, nell’ordine, Mikael Abram, Alessandro Chiocchetti e Lorenzo Romano che al successivo sprint by Hotel Quelle si sono semplicemente scambiati di posto, con Chiocchetti davanti a Abram e Romano. I tre sono stati per l’intero percorso protagonisti nel gruppo di testa, con la gara che sul traguardo si è decisa allo sprint: il portacolori dell’Esercito Mikael Abram ha preceduto tutti i colleghi, anticipandoli proprio nei metri finali e facendosi accompagnare sul podio dai finanzieri Giandomenico Salvadori e Luca Del Fabbro. “Su questa pista non si riposa mai di gambe, si pattina tutto il tempo. È dura, però la giornata era top e anche la neve era ottima, quindi sono contento della mia performance” ha aggiunto il vincitore Abram all’arrivo.
Al femminile la ‘maratona’ della Val Casies, che per la giornata di oggi era valida anche come prova di Coppa Italia e ha quindi radunato alcuni dei migliori interpreti a livello nazionale, è stata vinta dalla friulana Cristina Pittin. La portacolori del CS Esercito ha vinto con margine (+2’16”) sulla compagna di squadra Martina Bellini che a sua volta ha anticipato la fondista venostana Ylvie Folie. Bellini in particolare ha pagato lo sforzo fatto per aggiudicarsi lo Sprint Mila al km 29, che non le ha poi permesso di rimanere sulle code del gruppo di testa dove invece militava Pittin. (Sprint Mila: Martina Bellini, Cristina Pittin e Maria Eugenia Boccardi). “Sono stata incerta fino all’ultimo se fare la gara lunga o la corta, perché avevo un fastidio alla caviglia, però alla fine la scelta di tirare dritto fino alla fine ha pagato, sono contenta di come ho sciato” ha dichiarato entusiasta la friulana Pittin.
La 30 km ha messo in scena una prova di alto livello e anche la ‘corta’ della Gran Fondo Val Casies si è conclusa allo sprint: il bolzanino Matteo Tanel ha avuto la meglio grazie al suo spunto veloce precedendo il giovane Federico Risatti, classe 2006 delle Fiamme Oro, e il coetaneo pusterese classe 1993 Julian Brunner. Il vincitore di giornata ha aggiunto felice e sintetico: “la mia Gran Fondo Val Casies? Dura, durissima, ma soprattutto bella, bellissima”. Al femminile ha ‘sparato a salve’ la giovane biatleta ceca Ilona Plechacova, che senza il peso della carabina sulle spalle al quale è solitamente abituata ha condotto una grande performance, vincendo in solitaria davanti alla valsassinese Laura Colombo (Esercito) e alla fondista della Val Sarentino Marie Schwitzer (Carabinieri). “Wow, era la prima volta che partecipavo ad una gara del genere. È stata dura ma me la sono goduta fino in fondo, il panorama era bellissimo, la gente ha fatto il tifo tutto il tempo. Un’atmosfera davvero speciale, sono proprio contenta” ha aggiunto la biatleta Plechacova in zona mista.
Dalla partenza di massa all’arrivo nella pittoresca cornice di San Martino sono stati festeggiati fondisti da ben 38 nazioni del mondo che si sono cimentati nella Gran Fondo Val Casies ed è un piacere sottolineare anche la presenza della biatleta azzurra Lisa Vittozzi: la sappadina aveva nostalgia del ritmo gara ed è tornata ad indossare il pettorale proprio alla ski-marathon altoatesina, apprezzandone ogni metro. Assente invece per problemi di salute l’olimpionica Justyna Kowalczyk.
Immancabilmente soddisfatto il comitato organizzatore della gara capitanato dal presidente Walter Felderer, che al termine della due giorni targata ‘Val Casies’ aggiunge: “pista perfetta, tanti concorrenti d’Italia e dal mondo, un meteo eccezionale: che dire? Non ci è mancato davvero nulla, siamo soddisfatti e naturalmente ringraziamo quanti ci hanno sostenuto, enti pubblici e privati, e i nostri volontari che sono in tutto e per tutto insostituibili”.
E dopo che le emozioni sono state vissute in pista, da domani sarà possibile riviverle anche in TV: la sintesi della Gran Fondo Val Casies sarà trasmessa su Rai Sport (canale 58 DT) lunedì dalle 15.30 e mercoledì alle 7.30.

Download immagini TV: ww.broadcaster.it

30 km FT – Men

  1. Tanel Matteo 1:09:11,6; 2. Risatti Federico 1:09:11,7; 3. Brunner Julian Team Futura 1:09:11,9; 4. Goss Andrea 1:09:12,1; 5. Ferrari Luca 1:09:12,9; 6. Pider Felix Sottozero Nordic Team 1:09:13,6; 7. Amhof Manuel Team Futura 1:09:14,0; 8. Corradini Pietro 1:09:15,0; 9. Rinner Thomas Team Internorm Trentino Gsg 1:09:39,1; 10. Winker Christian Terrex Xc Ski Team 1:09:50,6

30 km FT – Women

  1. Plechacova Ilona Czech Junior Biathlon Team 1:16:52,0; 2. Colombo Laura 1:17:02,8; 3. Schwitzer Marie 1:17:03,1; 4. Hutter Sara Terrex Xc Ski Team 1:18:56,7; 5. Krizova Valerie 1:20:12,2; 6. Hermann Hanna 1:20:12,5; 7. Ivarsson Emma Team Futura 1:20:12,6; 8. Reisnecker Miriam Terrex Xc Ski Team 1:20:13,4; 9. Mikolasova Heda Czech Junior Biathlon Team 1:20:33,8; 10. Schmidhofer Anna Team Internorm Trentino Gsg 1:21:37,3

42 km FT – Men

  1. Abram Mikael 1:36:03,9; 2. Salvadori Giandomenico 1:36:04,1; 3. Del Fabbro Luca 1:36:04,5; 4. Romano Lorenzo 1:36:05,1; 5. Poli Fabrizio 1:36:17,2; 6. Ganner Tobias 1:36:18,1; 7. Coradazzi Martin 1:36:35,4; 8. Fanton Paolo Team Futura 1:37:28,5; 9. Galli Teo 1:37:55,4; 10. Milz Jakob Terrex Xc Ski Team 1:37:56,0

42 km FT – Women

  1. Pittin Cristina Cs Esercito 1:44:40,1; 2. Bellini Martina 1:46:56,7; 3. Folie Ylvie 1:47:34,8; 4. Boccardi Maria Eugenia 1:48:41,2; 5. Mutscheller Sigrid Wsv Isny/Ruhepuls 1:50:33,4; 6. Gabrielli Gloria 1:52:42,2; 7. Cena Virginia 1:52:42,9; 8. Price Hannah Birkebeiner Nordic Ski Club 2:00:21,4; 9. Huber Ulrike 2:00:45,3; 10. Tratnik Petra Tsk Nanos 2:07:09,4
GF VAL CASIES: IN BIANCO E AZZURRO. SCI DI FONDO ALLO STATO PURO, CHAPEAU!

GF VAL CASIES: IN BIANCO E AZZURRO. SCI DI FONDO ALLO STATO PURO, CHAPEAU!

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Neve alla vigilia, sole e cielo azzurro e una gara spettacolare in Val Casies
Festa per l’altoatesina Michaela Patscheider e il fiemmese d’adozione Francesco Ferrari
La 30 km in classico va a Tommaso Dellagiacoma e Anna Schmidhofer (AUT)
Domani si continua con le stesse distanze in tecnica libera, attesa l’olimpionica Kowalczyk

Bella, splendida, eccezionale, fantastica, magnifica, meravigliosa, straordinaria, stupenda: questi e altri aggettivi per descrivere la Gran Fondo Val Casies che oggi ha messo in scena la sua versione in tecnica classica che ha visto trionfare nella 30 km, in una giornata tinta d’azzurro e di bianco, l’austriaca Anna Schmidhofer e il fiemmese Tommaso Dellagiacoma. Nella 42 km successi per l’altoatesina Michaela Patscheider e il modenese d’origine e fiemmese di adozione Francesco Ferrari.
Incorniciata da una giornata da cartolina la Gran Fondo Val Casies è partita puntuale alle 9.30, con una pista tirata a lucido dalla recente nevicata e dalle basse temperature: su binari a dir poco scorrevoli il colorato gruppo dei partenti si è scatenato da San Martino involandosi verso sud nella vallata. La testa della corsa ha fatto da subito la differenza, con un passo sostenuto ma controllato che ha scremato i migliori. Al passaggio dal traguardo volante Alperia di Tesido a transitare per primi sono stati, nell’ordine, Francesco Ferrari, Mattia Armellini e Lorenzo Busin, mentre a quello Hoku di Colle Tommaso Dellagiacoma ha preceduto Busin e Armellini. Al bivio fra la 30 km e la 42 km si sono svelati i piani dei componenti del gruppo di testa: Dellagiacoma ha virato verso il traguardo della 30 km sprintando nei metri finali e precedendo il collega e compagno di squadra Christian Lorenzi, che nulla ha potuto contro l’ottimo spunto veloce del fiemmese. Al 3° posto della “corta” si è classificato l’altoatesino Manuel Amhof che con la sua tuta giallo sgargiante del Team Futura non ha mai abbandonato le posizioni di testa della corsa. Per quanti hanno continuato sul tracciato della “lunga” invece c’erano ancora 12 km da affrontare, con una tornata dalle parti di Colle dove, dopo aver controllato il giusto, le tute rosse del Team Internorm Trentino si sono avvicendate sul traguardo festeggiando, nell’ordine, Francesco Ferrari, Mattia Armellini e Lorenzo Busin. Dopo l’arrivo e il dovuto controllo del fluoro sugli sci dei protagonisti, Lorenzo Busin è stato squalificato e la 3.a piazza è stata quindi assegnata al fiemmese Emanuele Bosin del Team Futura.
Anche la gara al femminile ha regalato spettacolo fra i binari della Val Casies, incorniciati dal bianco della neve e l’azzurro del cielo terso: un’imprendibile Michaela Patscheider si è messa sulle code dei migliori atleti maschi e ha salutato in fretta la compagnia delle colleghe. La venostana dopo essere transitata per prima al traguardo Sprint di Sportful a Colle (davanti a Malin Börjesjö e Anna Schmidhofer) ha continuato la sua azione e a colpi di double poling ha poi tirato dritto al bivio, optando per la distanza da 42 km. Al termine della sua “maratona” la portacolori del Team Robinson Trentino ha conquistato la vittoria sul traguardo di San Martino rifilando +3’34” alla svedese Malin Börjesjö, giunta 2.a. A completare il podio è stata invece l’altra svedese Emma Ivarsson che dopo una caduta nelle prime fasi di gara si è resa protagonista di un bel recupero sulle colleghe, chiudendo la sua prova al 3° posto. La variante da 30 km al femminile ha festeggiato il successo dell’austriaca Anna Schmidhofer, che ha trovato nella collaborazione con la compagna di squadra Börjesjö (42 km) la chiave di volta per ottenere il successo. 2° posto per un’altra Anna, con la piemontese Giordan a precedere la 3.a classificata Heli Heiskanen (FIN).
La giornata odierna della Gran Fondo Val Casies continua in compagnia dell’amata “Mini Val Casies” che anima le piste in zona partenza e arrivo con la passione per lo sci di fondo dei più giovani, coinvolgendo centinaia di fondisti dalla categoria U8 alla U18, e celebra il legame della storica ski-marathon con l’altrettanto storico Skiri Trophy della Val di Fiemme in un’interessante combinata.
Immancabile l’entusiasmo del comitato organizzatore, degli atleti e degli addetti ai lavori con lo sforzo di tutti riassunto dalle belle parole del sindaco di Valle di Casies, Paul Schwingshackl, che dopo aver preso parte alla gara in prima persona ha commentato raggiante sul traguardo: “che giornata fantastica! Le condizioni sono ottimali, l’ambiente è unico e insomma… è tutto meraviglioso! La Gran Fondo Val Casies è davvero una festa sportiva speciale e siamo veramente orgogliosi di averla”.
L’appuntamento con la Gran Fondo Val Casies è a domani per la gara in tecnica libera (30 e 42 km) dove fra le più attese ci sarà l’olimpionica Justyna Kowalczyk, valida anche come Coppa Italia sulla lunga distanza. I volontari guidati dal presidente del CO Walter Felderer sono all’opera. Stasera si canta e si balla con la musica di “Melanie Brugger” e “Die Klausberger”.

Download immagini TV: www.broadcaster.it

30 km CT – Men

  1. Dellagiacoma Tommaso Team Internorm Trentino Gsg 1:16:09,3; 2. Lorenzi Christian Team Internorm Trentino Gsg 1:16:12,3; 3. Amhof Manuel Team Futura 1:16:12,5; 4. Rinner Thomas Team Internorm Trentino Gsg 1:16:13,8; 5. Winker Christian Terrex Xc Ski Team 1:16:59,5; 6. Dellagiacoma Stefano Team Internorm Trentino Gsg 1:16:59,9; 7. Bauer Marius Terrex Xc Ski Team 1:18:10,2; 8. Brigadoi Mauro Team Internorm Trentino Gsg 1:18:15,7; 9. Köcheler Markus 1:18:26,4; 10. Močnik Martin Slo Maraton 1:19:56,7

30 km CT – Women

  1. Schmidhofer Anna Team Internorm Trentino Gsg 1:27:26,9; 2. Giordan Anna Team Internorm Trentino Gsg 1:28:57,1; 3. Heiskanen Heli Team Internorm Trentino Gsg 1:29:56,3; 4. Schwingshackl Thea Team Futura 1:31:47,4; 5. Reisnecker Miriam Terrex Xc Ski Team 1:33:07,6; 6. Stefanson Maja Team Futura 1:34:33,4; 7. Spuller Anna Usc Altenmarkt/Zauchensee 1:34:52,1; 8. Tanner Petra Ski-Willy Marathon Team Austria 1:35:53,0; 9. Happ Anna Sc Pfronten 1:35:55,7; 10. Huber Silvia Asv 5v Loipe 1:35:58,0

42 km CT – Men

  1. Ferrari Francesco Team Internorm Trentino Gsg 1:46:42,6; 2. Armellini Mattia Team Internorm Trentino Gsg 1:46:43,4; 3. Bosin Emanuele Team Futura 1:46:47,6; 4. Ericsson Rickard Team Futura 1:46:47,7; 5. Ponti Giacomo Team Robinson Trentino 1:47:17,1; 6. Mich Riccardo Team Futura 1:47:24,8; 7. Berger Lars Dombås Il 1:50:00,7; 8. Goble Reid Us Para World Team 1:52:58,3; 9. Kolaja Petr Ed System Vltava Fund Team 1:53:28,3; 10. Zanotto Stefano Ski Classic Team Rustad 1:56:02,1

42 km CT – Women

  1. Patscheider Michaela Team Robinson Trentino 1:58:57,9; 2. Boerjesjoe Malin Team Internorm Trentino Gsg 2:02:31,9; 3. Ivarsson Emma Team Futura 2:04:52,0; 4. Grießbaum Luisa Ski-Willy Marathon Team Austria 2:14:53,3; 5. Debertolis Maria Eurosia Team Robinson Trentino 2:16:41,4; 6. Pedretti Silvia Team Futura 2:31:16,3; 7. Forstner Renate 2:32:06,2; 8. Perenzoni Elisa Sottozero Nordic Team 2:32:52,1
TEAM ROBINSON TRENTINO: 8+. È SEMPRE IL MIGLIOR TEAM ITALIANO

TEAM ROBINSON TRENTINO: 8+. È SEMPRE IL MIGLIOR TEAM ITALIANO

Team Robinson | www.newspower.it

La classifica Ski Classics parla chiaro. In testa il Team Engcon
Tre ragazze del Robinson entro le prime venti, bene Patscheider 16.a
Ai maschi manca ancora l’acuto, ma Debertolis se lo aspetta
Ora obiettivo Vasaloppet e le finali in Scandinavia

Lo sci di fondo è arrivato a metà stagione, ora mancano le classiche nordiche a fare ordine nelle graduatorie di Ski Classics, il campionato delle lunghe distanze.
È inconfutabile che classifiche individuali e di squadra portano il marchio scandinavo, tra i maschi dopo le prime sette prove su 14 comanda Ole Jorgen Bruvoll, il norvegese del team svedese Engcon, squadra che vanta quattro atleti nei primi sette. Al femminile in vetta alla classifica c’è Anikken Gjerde Alnaes, anche lei norvegese e dello stesso team di Bruvoll. Il Team Engcon ovviamente guida la graduatoria dei Pro Team, davanti a Eksjöhus e Ramudden. Sono 31 le squadre professionistiche iscritte al circuito Ski Classics, tra le quali anche tre italiane e anche in questa stagione il Team Robinson Trentino risulta essere la miglior squadra tricolore e la seconda non scandinava, superata nell’ultima tappa in Repubblica Ceca dalla locale società.
Ora il Team Robinson Trentino è all’ottavo posto, appena dietro il Team Ragde Charge, per intenderci quello del vincitore della Marcialonga, Andreas Nygaard, e di proprietà dei mitici fratelli Aukland. Non è facile a questi livelli inserirsi nelle posizioni che contano. Il team trentino guidato da Bruno Debertolis e presieduto da Gianni Casadei ha piazzato in 22.a posizione Gustav Eriksson, l’atleta svedese che nell’ultima gara in Repubblica Ceca ha avuto problemi con gli sci. Alla Jizerská50 la scelta degli sci era difficile a causa della neve completamente diversa fra la parte bassa e la parte alta del tracciato. Problemi che hanno avuto in tanti, ma Eriksson non è stato fortunato. È invece 39° Patrick Fossum Kristoffersen (NOR), secondo uomo del team trentino in classifica. L’evento ceco assegnava punti pesanti in quanto Grand Classics Event, come Marcialonga, e dunque i punteggi hanno sconquassato le “standings” e così l’emergente e giovane Giacomo Ponti ora è fisso al 54° posto.
È decisamente più “rosea” la situazione femminile, con le tre ragazze del Team Robinson Trentino tutte in classifica nelle prime 18. La migliore risulta essere Theresa Hujerova (CZE) al 14° posto seguita dall’altoatesina Michaela Patscheider 16.a e da Oda Nerdrum (NOR) 18.a.
Bruno Debertolis fa il punto a metà cammino di Ski Classics: “per noi il bicchiere è mezzo pieno. Sicuramente dalla gara dello scorso weekend mi aspettavo di più. Alla fine abbiamo perso una posizione in classifica generale per team, ma poco male, perché eravamo comunque in casa del team ceco Vltava Fund. Siamo stati scavalcati però anche dal team Ragde: era abbastanza palese che prima o poi sarebbe successo, visti i calibri da podio all’interno del Ragde, e soprattutto la differenza l’hanno ottenuta grazie ai successi dei due traguardi Climb e Sprint. Quindi tanti punti in palio e che vanno sommati per la classifica team a fine giornata. Ecco, per il momento siamo abbastanza solidamente ottavi, e questo comunque ci rende felici ed orgogliosi della stagione fino a questo momento. Adesso ci aspetta la Gran Fondo Val Casies dove ci sarà Justyna Kowalczyk che torna a gareggiare, e poi testa al nord con la Vasaloppet in primis e poi tutto il finale di stagione con le quattro tappe tra Birkebeiner, Marcialonga Bodø, Reistadløpet e il Grand Finale Summit a Bardufoss. Sicuramente la stagione a livello di team possiamo definirla più che positiva fino ad ora, specialmente per quanto riguarda Ski Classics. Manca forse ancora un acuto di un atleta maschio. Quello sì, lo aspettiamo. Sappiamo che sono nelle corde dei nostri due big Gustav e Patrick, e li aspettiamo prima di fine stagione. Vogliamo continuare anche nell’iniziativa Cubs di Ski Classics per far provare ad alcuni giovani fuori dal roster dei professionisti, come è successo alla 3 Zinnen con Cristian Bertagnolli. In Repubblica Ceca abbiamo portato il giovane trentino Nicola Romagna, lui è addirittura ancora junior e posso garantire che vedere la felicità di aver provato un’esperienza simile in ragazzi di 20 anni appassionati e che hanno dedicato la loro giovinezza a coltivare un sogno per diventare dei fondisti professionisti è stata una bella soddisfazione, forse la più grande di queste trasferte. Come sempre un grazie va a tutti i supporter, a tutti gli sponsor, a quelli che ci tifano e chiaramente allo staff che con perseveranza e impegno e notti insonni consente ai ragazzi del Robinson Trentino di gareggiare a livello professionistico”.

A DOBBIACO UCRAINA MONDIALE. PARA RELAY: ANCHE NORVEGIA D’ORO

A DOBBIACO UCRAINA MONDIALE. PARA RELAY: ANCHE NORVEGIA D’ORO

Mixed relay | www.newspower.it

A Dobbiaco altra giornata di medaglie con le staffette Mixed e Open
L’Ucraina è d’oro nella categoria Mixed con Bal, Aleksyk, Kononova e Liashenko
Tra gli Open vittoria alla Norvegia con Haugen, Nilsen e Oxaal
Il presidente FISIP Tavian sottolinea l’entusiasmo per il Mondiale alla Nordic Arena

Che festa al Campionato del Mondo Para Cross-Country di Dobbiaco! La seconda giornata della kermesse iridata altoatesina è stata all’insegna dello spirito di squadra e di condivisione. A laurearsi campioni del mondo sono stati i team dell’Ucraina e della Norvegia.
Alla Nordic Arena sono scesi in pista per primi i concorrenti della staffetta “Mixed”, che secondo il regolamento FIS impone alle formazioni nazionali di schierare almeno una donna nel team e rispettare determinati criteri per quanto riguarda le percentuali di disabilità dei frazionisti. Lungo gli appositi tracciati allestiti presso l’impianto sudtirolese dallo staff del comitato organizzatore Sport OK si sono sfidate le delegazioni nazionali. Ad avere la meglio è stata la corazzata dell’Ucraina con una formazione bilanciata uomo/donna: due atleti della categoria Sitting, Pavlo Bal e Oleksandr Aleksyk, e due donne di quella Standing, Oleksandra Kononova e Liudmyla Liashenko si sono alternati in pista laureandosi campioni del mondo con distacco. Le medaglie d’argento sono andate al collo degli statunitensi, che in ultima frazione hanno schierato l’asso della categoria Vision Impaired Jake Adicoff, resosi protagonista di una grande rimonta dopo che i compagni di squadra Kendall Gretsch (Sitting), Sydney Peterson (Standing) e Daniel Cnossen (Sitting) si erano assestati in 5.a posizione dopo le prime tre frazioni. Per la medaglia di bronzo si è deciso tutto negli ultimi metri: Germania, Cina e Canada si sono giocate un posto sul podio, con la formazione teutonica ad avere la meglio su quella asiatica e quella canadese grazie all’ottimo spunto nel finale di Marco Maier (Standing) che condivide così il successo con Anja Wicker (Sitting), Johanna Recktenwald (Vision Impaired) e Alexander Ehler (Standing). La Cina, che nelle prime due frazioni era al comando con l’Ucraina, si deve accontentare della medaglia di legno mentre la formazione canadese dopo essersi assestata in 3.a piazza per l’intera gara ha perso terreno nel finale subendo la rimonta di Germania e USA.
Lo spettacolo non è mancato nemmeno con le staffette “Open”, che non pongono limiti di genere per la loro formazione e tengono conto in modo leggermente diverso della disabilità dei partecipanti. I nuovi campioni del mondo della categoria sono i norvegesi Vilde Nilsen (Standing), Thomas Oxaal con la guida Geir Lervik (Vision Impaired) e Kjartan Haugen (Standing) con quest’ultimo che ha affrontato due frazioni, la 1.a e la 3.a, del percorso che ne prevedeva 4 con alternanza di tecnica classica e libera. Tifati da bimbe e bimbi della scuola elementare di San Candido che hanno assistito alle gare con il loro entusiasmo per tutta la mattinata, le squadre Open non si sono risparmiate con i prodigiosi norvegesi che hanno imposto un ritmo gara molto elevato fin da subito, lottando spalla a spalla con Cina e Francia, con la formazione transalpina uscita di scena prima del tempo per un ritiro. Nelle frazioni finali i norvegesi erano ormai imprendibili e la Germania ha stretto i denti per agguantare la seconda piazza con Nico Messinger, Maria Leonie Walter e Mattis Volkert Lennart (Vision Impaired) con le guide Robin Wunderle, Christian Winker e Nils Kolb, e Sebastian Marburger (Standing). A chiudere il podio invece l’entusiasta formazione cinese con Shuang Yu (Vision Impaired) con la guida Jincal Shang, Chenyang Wang (Standing), Tao Wang (Sitting) e Jiayun Cai (Standing).
Nel dinamico format delle staffette nello sci di fondo Paralimpico viene messa in pista tutta la grinta di atlete e atleti che si ritrovano a gareggiare per la propria nazione al di fuori delle loro categorie di appartenenza, in un evento dove Standing, Sitting e Vision Impaired si mescolano in favore dello spirito di squadra. Spesso vengono schierate formazioni di quattro atleti che si alternano in una frazione ciascuno, ma non sono isolati i casi di delegazioni che competono con 2 o 3 atleti che si danno il cambio più volte nella stessa gara. Le vittorie sono di tutti, così come le sconfitte, le rimonte subite e le cadute: una vera lezione di sport e di vita.
In premiazione e nell’affollato parterre a bordo pista non è mancato il presidente della Federazione Italiana Sport Invernali Paralimpici Paolo Tavian, che ha colto l’occasione per sottolineare: “l’importanza di una località d’eccellenza come Dobbiaco nel nostro panorama, sia per il prossimo futuro in avvicinamento ai Giochi Paralimpici, che per quanto verrà dopo. Vogliamo assolutamente tornare qui: perché qui si sta bene, si lavora bene e si viene accolti bene. Sono entusiasta di vedere qui a bordo pista le nuove generazioni che possono così comprendere le discipline Paralimpiche e interagendo con la disabilità diventano cittadini più consapevoli”.
Domani il Campionato del Mondo di Dobbiaco si chiude con la gara distance per eccellenza: la 20 km in tecnica libera con partenza a intervalli farà calare il sipario sulla kermesse iridata che sta riscrivendo la storia dello sci di fondo in Alto Adige.

Info: www.worldcup-dobbiaco.it

Mixed Relay 4×2,5
1 UKRAINE (Bal Pavlo, Kononova Oleksandra, Aleksyk Oleksandr, Liashenko Liudmyla) 28:26.4; 2 UNITED STATES (Gretsch Kendall, Peterson Sydney, Cnossen Daniel, Adicoff Jake) 28:33.9; 3 GERMANY (Wicker Anja, Recktenwald Johanna, Ehler Alexander, Maier Marco) 28:42.6; 4 CHINA (Liu Mengtao, Wang Yue, Wang Shiyu, Liu Xiaobin) 28:43.4; 5 CANADA (Zaplotinsky Derek, Hudak Brittany, Arendz Mark, Wilkie Natalie) 28:44.2; 6 BRASIL (Dos Santos Rocha Aline, Da Silva Wellington, Westemaier Ribera Cristian, Da Silva Wellington) 31:19.1; 7 JAPAN (Iwamoto Keigo, Abe Yurika, Shibata Masakiyo, Iwamoto Mika) 33:21.8; 8 SWEDEN (Westerlund Ellen, Morelius Alice, Westerlund Ellen, Morelius Alice) 35:08.3

Open Relay 4×2,5
1 NORWAY (Haugen Kjartan, Nilsen Vilde, Haugen Kjartan, Oxaal Thomas) 27:26.3; 2 GERMANY (Messinger Nico, Walter Leonie Maria, Marburger Sebastian, Volkert Lennart Mattis) 27:52.0; 3 CHINA (Yu Shuang, Wang Chenyang, Wang Tao, Cai Jiayun) 28:49.4; 4 UKRAINE (Suiarko Dmytro, Kazik Oleksandr, Kravchuk Vasyl, Reshetynskyi Iaroslav) 29:20.3; 5 KAZAKHSTAN (Khamitov Yerbol, Gerlits Alexandr, Khamitov Yerbol, Gerlits Alexandr) 30:44.1; 6 JAPAN (Mori Hiroaki, Kawayoke Taiki, Minamoto Takaharu, Nitta Yoshihiro) 32:25.7; 7 POLAND (Plewa Krzysztof, Garbowski Piotr, Gil Pawel, Kobryn Aneta) 33:12.2

IL COUNT-DOWN È AGLI SGOCCIOLI. LA GRAN FONDO VAL CASIES È SERVITA

IL COUNT-DOWN È AGLI SGOCCIOLI. LA GRAN FONDO VAL CASIES È SERVITA

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30 o 42 km da scegliere in gara, sia sabato che domenica
È una gara per tutti, dai campioni olimpici ai puri amatori
Per le donne occasione di gareggiare con una campionessa olimpica
Ci si può iscrivere (online) anche domenica

La Gran Fondo Val Casies? È uno di quegli eventi dello sci di fondo, secondo in Italia per numeri e importanza, che coccola i propri atleti. La 41.a edizione sta contando le ore del count-down allo start di questo fine settimana, sabato 15 e domenica 16 febbraio, e la lista iscritti continua ad infittirsi sia con tanti nomi di amatori stranieri ed italiani, ma anche con numerosi atleti di spicco dello sci di fondo long distance internazionale.
Due le opzioni della distanza, 30 o 42 km, sabato in stile classico e domenica in stile libero, nel senso che i cultori dello skating potranno dar sfogo al meglio di sé ma ci sarà anche la possibilità di affrontare la gara di domenica in classico. Il meteo di questi ultimi giorni sta facendo quasi ovunque i capricci e qualche scroscio di pioggia inatteso in Val Casies ha rovinato la pista nel tratto discendente di Santa Maddalena, consigliando gli organizzatori a rivedere il percorso. Rimane inalterato il percorso dei 30 km che si conclude a San Martino, chi invece deciderà di cimentarsi nella 42 km proseguirà come sempre in direzione di Santa Maddalena ma, anziché affrontare la salita verso l’Hotel Quelle, all’altezza del ponte Weidabrücke ritornerà sul tracciato del mattino scendendo fino a Colle e risalendo infine a San Martino. Distanza come da programma, insomma, ma quest’anno senza il tratto in su e in giù da Santa Maddalena e quindi opportunità di una 42 km meno impegnativa. Non va dimenticato, infine, che chi non ama le sfide cronometriche può sempre tuffarsi nella schiera dei Just for Fun che partono in coda, ma usufruiscono comunque di tutti i servizi dei concorrenti più esigenti.
Intanto si sta scrivendo da sola la lista dei favoriti, con le adesioni di atleti di tutto rispetto. In vetta c’è il nome di Justyna Kowalczyk, portacolori del Team Robinson Trentino, la prima a prenotare un pettorale ormai qualche mese fa. La campionessa olimpica e mondiale ha già vinto in Val Casies nel 2019 e non nasconde certo le intenzioni di fare un bel bis di primi. Impossibile poi citare tutti gli altri probabili protagonisti per meriti acquisiti nella gara di questo weekend. Gente da podio che sogna di rivedere il proprio nome scritto sull’imponente albo d’oro che fa bella mostra, permanentemente, nella piazza di San Martino in Casies.
La gara è inserita nel calendario Euroloppet, Ski Classics Challengers e domenica anche in quello di Coppa Italia e così ecco i nomi degli alfieri dei gruppi sportivi militari tra cui Salvadori, Del Fabbro, Chiocchetti e Gallo delle FFGG, Abram, Coradazzi, Poli, Colombo, Bellini, Zorzi e Petrini del CS Esercito, per i Carabinieri confermati Romano, Benjamin Schwingshackl, Galli e Ylvie Folie, recente vincitrice a Cortina. Al via anche gli atleti del Team Robinson Trentino, che oltre all’olimpionica Justyna Kowalczyk schiera la venostana Michaela Patscheider, Maria Eurosia Debertolis, Matteo Tanel, Patrick Klettenhammer, Matthias Schwingshackl. Arriva in forze anche il Team Futura con i fratelli Mich, Ericsson, Kettunen, Ivarsson, Bosin e Amhof per la gara in classico, e invece Fanton, Kuen e Stefansson per quella a skating. In gara anche gli atleti del Team Internorm Busin, Dellagiacoma, Ferrari, Rinner, Heiskanen, Boerjesjoe, Schmidhofer, inoltre ha già risposto presente anche il combinatista gardenese Samuel Costa.
Queste sono solo alcune delle punte di diamante della 41.a Gran Fondo Val Casies, nomi che danno prestigio ad una gara che in verità è pensata, organizzata e proposta per i veri cultori dello sci di fondo, gli amatori. Per loro, e sono tantissimi, servizi di ogni genere come la sciolinatura, i ristori, il regale pasta party finale a cui possono accedere anche gli accompagnatori, e poi una premiazione che non risparmia nessuno e che conclude in bellezza una grande festa dello sport, sia sabato che domenica.
Iscrizioni aperte fino all’ultimo, anche domenica ma solo online.

Info: www.valcasies.com

A CALDARO È GIÀ ORA DI TRIATHLON. BRUNATO CHIAMA I SUOI VOLONTARI

A CALDARO È GIÀ ORA DI TRIATHLON. BRUNATO CHIAMA I SUOI VOLONTARI

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Riunione con partner commerciali, istituzionali e volontari
La gara confermata il 10 maggio, venerdì 9 l’evento charity
Tutto è nato a Jesolo da un’idea di Hubert Andergassen e Paul Sparer
Iscrizioni aperte per agonisti e amatori, tutti per battere il record di Bogen: 1h51’10”

Il Triathlon Internazionale del Lago di Caldaro è già in corsa per quella che sarà, il 10 maggio prossimo, l’attesa 36.a edizione e che porterà una ventata di novità.
In primis, è realtà l’annunciato ‘cambio della guardia’ al vertice del comitato organizzatore dell’evento altoatesino, Daniel Brunato ha ricevuto il testimone di presidente da Werner Maier che a sua volta è diventato il presidente della KSV, la società multi-disciplina di Caldaro.
Proprio Daniel Brunato ieri ha radunato presso il ristorante La Piazzetta di Egna i collaboratori più fedeli, i partner più importanti e i rappresentanti delle tante società che collaborano all’organizzazione della manifestazione e che mettono in campo un totale di circa 250 volontari.
Il Triathlon Internazionale del Lago di Caldaro è un successo riconosciuto per la bellezza della gara, per la puntigliosa organizzazione e per i tanti campioni che l’hanno onorato. L’idea della competizione è nata 37 anni fa. Hubert Andergassen, allora presidente del “Kalterer Sportverein”, si recò a Jesolo con Paul Sparer e un gruppo di giovani di atletica leggera di Caldaro per allenamento e per caso hanno assistito ad una gara di triathlon e da lì è nato tutto. Detto fatto, ed ecco una delle gare storiche italiane apprezzata da tanti atleti e soprattutto dagli stranieri: si corre su distanza olimpica, ovvero 1.5 km di nuoto, 40 km di bici e 10 km di corsa, il tutto nella splendida cornice del Lago di Caldaro e del territorio circostante.
Daniel Brunato ha voluto ringraziare innanzitutto Werner Maier, le tante associazioni che da tempo collaborano, così come tutte le società del “Kalterer Sportverein”, la Croce Bianca, i Vigili del Fuoco di Caldaro, i radioamatori, le moto staffette, i volontari del soccorso lacustre e tutti quelli che si impegnano per la riuscita della manifestazione. Applaudita per l’occasione anche Lena Göller, l’atleta di spicco della società di Caldaro.
La gara, come ha ribadito Brunato, seguirà le guide generali del passato, stesso programma, stesso tracciato, stessa meticolosa organizzazione con registrazione concorrenti e ritiro pacchi gara sabato 10 maggio dalle ore 9 alle 12, chiusura zona cambio e ritrovo partecipanti al punto di partenza (stabilimento balneare Lido) dove avverrà il briefing alle ore 13, quindi alle ore 14 la partenza della gara con la frazione di nuoto. Poi dalle ore 17 il pasta party e alle ore 18 la premiazione.
Anche per questa edizione il Triathlon Internazionale del Lago di Caldaro stringe la mano alla solidarietà. La sera di venerdì 9 maggio è in programma l’evento benefico con i pedalò in favore dell’associazione Peter Pan, in collaborazione con Run For Life.
Le iscrizioni al Triathlon Internazionale del Lago di Caldaro sono in corsa da tempo, e come sempre aperte sia agli atleti agonisti di alto livello, che trovano modo ad inizio stagione di allenarsi per gli eventi titolati, ma soprattutto agli amatori. La frazione di nuoto nelle acque del Lago di Caldaro ha la particolarità di una risalita e un tuffo in acqua a metà frazione, quindi in sella si percorre un tracciato vallonato e impegnativo che abbraccia il lago, infine la frazione di corsa è disegnata fra pregiati vigneti sulle rive del bacino lacustre, con la zona cambio e l’arrivo sempre affollati da tanti appassionati e spettatori.
Al Triathlon Internazionale del Lago di Caldaro sono tante anche le storie da ricordare, come quella dell’australiana Kate Allen vincitrice nel 2000 e 2001, che poi vinse alle Olimpiadi di Atene nel 2004. Anche il tedesco Daniel Unger a Caldaro arrivò terzo nel 2007 e poi conquistò nello stesso anno i Mondiali. La scorsa edizione è stata vinta dal campione del mondo ironman Rico Bogen, che ha pensato bene di lasciare una sua firma speciale, il nuovo record di Caldaro con 1h51’10”. Il tedesco forse ritorna, ma per i tanti amatori il proprio tempo è sempre un record, la gara di Caldaro è un evento che rimane nel cuore di ogni atleta.

Info: www.kaltersee-triathlon.com

HORN ATTACKE: DUATHLON PER TUTTI. GRINTA, CORSA E SCI ALPINISMO IN FESTA

HORN ATTACKE: DUATHLON PER TUTTI. GRINTA, CORSA E SCI ALPINISMO IN FESTA

Reiterer | www.newspower.it

Il duathlon del Renon attende podisti e sciatori sabato 8 marzo
La Horn Attacke è una sfida unica capace di attirare sportivi di tutte le età
Dopo 20 km di corsa e skialp, le attese premiazioni presso la Feltuner Hütte
Individualmente, a staffetta o da Montanari si “attacca” il Corno del Renon, iscrizioni aperte

La corsa è uno degli sport più popolari e praticati al mondo e la sua variante in montagna rende ancor più spettacolare e appagante una disciplina di per sè molto completa, d’altro canto lo sci d’alpinismo è fra le specialità più divertenti e stimolanti per gli amanti della fatica, della montagna e degli sport invernali. La Horn Attacke è un evento che sa combinare in modo unico proprio la corsa in montagna e lo sci d’alpinismo, in un concentrato di emozioni e sport tutte da vivere sabato 8 marzo.
La 6.a edizione della Horn Attacke si prepara ad animare con tutto il suo fascino il percorso di gara racchiuso fra Bolzano e il Corno del Renon. Come ricorda il nome della manifestazione, infatti, la sfida sportiva rappresenta proprio “l’attacco al Corno” e il suo tracciato prende il via nel cuore del capoluogo altoatesino con direzione Altopiano del Renon. La prima parte di gara si svolge con le scarpette da corsa che per 13 km tengono compagnia agli atleti i quali, salendo prima a Soprabolzano e poi fino a Pemmern, raggiungo la zona di cambio. Qui è dove si sostituisce l’attrezzatura da corsa con quella da sci alpinismo, inforcando gli sci con le pelli e procedendo per 7 km fino al traguardo al Corno del Renon. In totale si scalano circa 2000 metri di dislivello, passando dallo scenario urbano della città di Bolzano a quello naturale e incontaminato del Corno, uno spettacolo unico vivibile solo alla Horn Attacke.
La gara bolzanina organizzata dal CO locale capitanato da Günther Plattner sa attrarre sportivi di tutte le età: al prossimo appuntamento sono infatti già iscritte decine di concorrenti e fra questi spiccano i poco più che ventenni Martina Falchetti (classe 2002) e Thomas Oberrauch (classe 2004) e il 19enne Felix Engele (classe 2006), mentre dall’altro lato della linea del tempo della Horn Attacke c’è l’over70 Giuseppe Guariento, classe 1950.
Ennesima conferma che, sebbene distanza e dislivello dell’attacco al Corno possano inizialmente spaventare i meno allenati, la Horn Attacke è una manifestazione davvero per tutti e che può riempire di soddisfazione ogni appassionato della montagna. La partecipazione alla gara è aperta a tutti ed è possibile competere individualmente, in modalità ‘montanaro’ (trasportando fin dal km 0 l’attrezzatura da sci alpinismo in spalla) e a staffetta (sole donne, soli uomini e mista).
Il programma dell’edizione numero 6 della Horn Attacke prevede la partenza della competizione individuale e in modalità ‘montanaro’ alle 9, mentre quella della staffetta alle 9.15. Al termine della gara, dalle 15, la Feltuner Hütte ospiterà l’attesa e partecipata cerimonia di premiazione con la consegna dei premi a vincitrici e vincitori di categoria ed estrazione a sorte per i più fortunati. Le iscrizioni sono aperte e disponibili online.
Dalla città all’alta montagna, dalla corsa allo sci d’alpinismo, da un sogno alla realtà: tutto questo e molto altro alla 6.a Horn Attacke sull’Altopiano del Renon sabato 8 marzo.

Info: www.hornattacke.com

PARA CROSS COUNTRY STELLARE. GLI AZZURRI AL MONDIALE DI DOBBIACO

PARA CROSS COUNTRY STELLARE. GLI AZZURRI AL MONDIALE DI DOBBIACO

Oksana Masters | www.newspoer.it

Dal 12 al 14 febbraio il Campionato del Mondo di sci di fondo Paralimpico
A Dobbiaco le stelle della specialità come Wicker (GER), Kononova (UKR), Arendz (CAN)
Alla Nordic Arena l’atteso ritorno della pluri-campionessa statunitense Oksana Masters
Per l’Italia capitan Romele guida la spedizione con Biglione, Spatola, Toninelli e Stefanoni

C’è il fermento delle grandi occasioni in Alta Val Pusteria, con la località di Dobbiaco che si prepara ad ospitare la 1.a edizione italiana di sempre dei Campionati del Mondo di sci di fondo Paralimpico. Dal 12 al 14 febbraio le piste della Nordic Arena si renderanno infatti protagoniste della massima competizione della specialità che assegnerà i titoli iridati per le categorie femminili e maschili di Sitting, Standing e Vision Impaired.
Il Campionato del Mondo di Dobbiaco sarà una vera e propria parata di stelle, con tutti i migliori interpreti della disciplina che si raduneranno alla Nordic Arena per contendersi le ambite medaglie iridate. Tanti i protagonisti che di vittorie e titoli mondiali se ne intendono, come le campionesse della categoria Standing (atleti con disabilità fisica che gareggiano in posizione eretta) come Natalie Wilkie (CAN) e Vilde Nilsen (NOR) o ancora la record-woman Oleksandra Kononova che fra sci di fondo e biathlon Paralimpico ha conquistato oltre 20 medaglie d’oro. Per la categoria Vision Impaired (atleti ciechi o ipovedenti che gareggiano con il supporto di una guida) si annuncia a dir poco accesa la bagarre fra Yue Wang (CHN), Leonie Maria Walter (GER) e Linn Kazmaier (GER). Kendall Gretsch (USA), Aline Dos Santos Rocha (BRA) e Anja Wicker (GER) sono solo alcune delle atlete della categoria Sitting (con disabilità fisica che gareggiano su appositi sit-ski) che si affronteranno alla Nordic Arena e dovranno lottare con la fuoriclasse statunitense Oksana Masters. L’atleta che nella passata stagione ha vinto tutte le gare disputate a Dobbiaco nell’allora tappa di Coppa del Mondo farà il suo ritorno sulla scena internazionale proprio al Mondiale altoatesino. Masters, che vanta una carriera e un palmares più unici che rari nelle specialità Paralimpiche di fondo, biathlon, canottaggio e ciclismo, vorrà confermarsi nuovamente al massimo livello. Al maschile riflettori accesi sui detentori dei titoli come Mark Arendz (CAN, Standing) e Witold Skupien (POL, Standing), Zebastian Modin (SWE, VI) e Jake Adicoff (USA, VI).
Fra le compagini più tifate in pista al Campionato del Mondo di sci di fondo Paralimpico di Dobbiaco ci sarà senza dubbio quella della nazione ospitante. Per l’Italia il team manager Paolo Marchetti ha selezionato cinque portacolori, tre per quanto riguarda la categoria Sitting e due per quella Standing. Capitan Giuseppe Romele guiderà la spedizione in Val Pusteria in compagnia di Michele Biglione e Giuseppe Spatola, oltre a Cristian Toninelli e Daniele Stefanoni (Standing). Come ricordato dallo stesso responsabile della squadra: “l’obiettivo per il nostro team è quello di fare esperienza a livello internazionale perché è importante abituarsi ad un contesto variegato, ma sarà un piacere gareggiare in casa”.
Il Campionato del Mondo di sci di fondo Paralimpico di Dobbiaco animerà le piste della Nordic Arena da mercoledì 12 febbraio, ma l’atmosfera iridata inizierà a farsi sentire nell’impianto altoatesino fin da martedì 11 nel tardo pomeriggio: dalle 17.30 è infatti in programma la Cerimonia di Apertura della kermesse mondiale, tutti invitati.

Info: www.worldcup-dobbiaco.it

NORVEGIA PIGLIATUTTO, MA CHE ITALIA! STAFFETTE A SCHILPARIO ARGENTO E BRONZO

NORVEGIA PIGLIATUTTO, MA CHE ITALIA! STAFFETTE A SCHILPARIO ARGENTO E BRONZO

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Le staffette miste Junior e U23 chiudono il Mondiale di Bergamo-Schilpario 2025
L’Italia Under23 è d’argento con Ghio, Laurent, Carollo e Gismondi, Norvegia imprendibile
Gli azzurrini Junior sono di bronzo con Matli, Laurent, Negroni e Folie dietro a Norvegia e Francia
Cala il sipario sul JWSC, e ora alla Pista degli Abeti si sogna la Coppa del Mondo

Sotto un mix di pioggia e neve (dopo il sole dei giorni scorsi) si è concluso il Campionato del Mondo di sci di fondo Junior&Under23 di Bergamo-Schilpario 2025 che ha festeggiato le medaglie d’oro nella staffetta mista di Norvegia e… Norvegia. Tanta Italia con la formazione Junior che è di bronzo con gli instancabili Matli, Laurent, Negroni e Folie e quella Under23 che completa la festa tricolore con l’argento di Ghio, Laurent, Carollo e Gismondi.
Con l’eco unica e inimitabile della Val di Scalve la giornata si è aperta con l’inconfondibile “Buongiornooooo Schiiiilparioooo” di Maurizio Capitanio, storica voce narrante di tante imprese alla Pista degli Abeti, che ha poi passato la parola agli speaker ufficiali dell’evento iridato.
Per prime sono scese in pista le formazioni Junior con una Norvegia a fare il bello e il cattivo tempo: è partito forte il campione iridato della Sprint Filip Skari che ha dato un cambio con vantaggio alla collega e vicecampionessa della 20 km Hanna Engesæter Soerbye. Vantaggio che si è intensificato con il pluri-medagliato Lars Heggen, con la nazione scandinava che ha dato il cambio in ultima frazione a Milla Grosberghaugen Andreassen. La vincitrice della 10 km TL e della 20 km TC sembrava una mini-Therese Johaug poco prima del traguardo, quando ha imbracciato la bandiera norvegese sul rettilineo finale sventolandola sotto la neve che ha accompagnato tutta la gara. Norvegia a parte, l’argento e il bronzo sono stati i metalli più combattuti di giornata con una sfida a tre fra Francia, Italia e Finlandia. Nelle prime frazioni era la nazione ospitante con l’ossolano Gabriele Matli, la pragelatese Beatrice Laurent e il clusonese Davide Negroni a sventare gli attacchi dei finnici, mentre i transalpini riprendevano via via terreno dopo il ritardo accumulato in prima battuta. Nella frazione finale l’altoatesina Marit Folie ha lottato con le unghie e con i denti contro una scatenata Margot Tirloy (FRA) che, affamata di riscatto, con un fenomenale ultimo giro ha messo al suo collo e a quello dei compagni francesi (Quentin Viguier, Annette Coupat e Romain Vaxelaire) la medaglia d’argento. Per l’Italia un bronzo dal valore inestimabile, un successo di squadra condiviso non solo fra i quattro frazionisti, ma con tutto il Team Italia, come hanno ricordato unanimi in zona mista i protagonisti di oggi concordando con le parole di Beatrice Laurent: “questa medaglia vale moltissimo, è per tutta la squadra e non solo per noi che siamo scesi in pista oggi. Siamo praticamente una famiglia e questo bronzo è di tutti”. Per la cronaca, ha chiuso in 4.a posizione la Finlandia, mentre sono sempre state fuori dalla lotta per le medaglie, nella quale ha invece battagliato in grande stile l’Italia, nazioni blasonate come Germania e Svezia.
Anche nella gara Under23 la Norvegia ha messo in pista grandi talenti, e il distacco fra i vichinghi e il resto della compagnia è andando allargandosi giro dopo giro sul tracciato da 2,5 km che ciascun frazionista affrontava due volte. Dopo la solida partenza del cuneese Davide Ghio, rimasto stabilmente nel gruppo di testa con Norvegia, Francia e Germania, al primo cambio uomo-donna la Norvegia ha fatto il primo vero attacco con Thomas Linnebo Mollestad a cedere il passo a una scatenata Anniken Sand che si è tirata dietro per un bel pezzo la valdostana Nadine Laurent. Laurent ha ceduto solo nel finale della sua frazione consegnando all’altro cuneese Martino Carollo un testimone con un distacco importante dalla Norvegia di un prodigioso Mathias Holbæk e un altrettanto importante vantaggio su Germania e Francia, che si avvicendavano dopo la battistrada scandinava e l’inseguitrice tricolore. Carollo ha fatto il suo gestendo vantaggio e distacchi, e una ritrovata Maria Gismondi ha messo in pista il meglio di sè rincorrendo Eva Ingebrigtsen, e come lei stessa ha ricordato: “oggi non correvo solo per me, ma per tutta la squadra e tutta la nazione. Era impossibile non metterci tutta la grinta che potevo” ha aggiunto la subiachese al traguardo, dove non è mancato un ringraziamento alla compagna di squadra Iris (De Martin Pinter) che le ha prestato gli sci per la gara di oggi. Una gara che vale argento all’Italia alle spalle dell’imprendibile Norvegia, si è invece decisa allo sprint la medaglia di bronzo con la Germania che ha avuto la meglio, di un soffio, sulla Francia.
Il medagliere del JWSC di Bergamo-Schilpario 2025 parla norvegese, con la nazione scandinava a primeggiare grazie alle 19 medaglie conquistate di cui 10 d’oro (25 e 16 d’oro se calcoliamo 4 ori per staffetta), a seguire Svezia (5 medaglie, 3 d’oro) e Germania (4 medaglie, 1 d’oro). Quarta piazza nel medagliere per l’Italia con cinque medaglie, 3 d’argento e 2 di bronzo.
Al presidente del comitato organizzatore Carmelo Ghilardi il compito di tracciare il bilancio del JWSC di Bergamo-Schilpario 2025: “le cose sono andate bene. Tutte le delegazioni sono state soddisfatte di ogni aspetto: non solo della pista che tutti hanno ritenuto valida e ben preparata, ma anche di tutto il contorno come l’hospitality, il catering, gli alberghi, i trasporti, le cabine per la sciolinatura. Tutto ha funzionato e devo ringraziare le donne e gli uomini che ci hanno dato una mano, che hanno collaborato e hanno contribuito in maniera veramente completa a far sì che questo fosse un evento a tutti gli effetti mondiale”.
Si chiudono così 7 intense giornate al Campionato del Mondo di sci di fondo Junior&Under23 di Bergamo-Schilpario 2025: oltre 450 atleti in gara alla Pista degli Abeti da più di 40 nazioni, una festa che ha travolto di entusiasmo non solo fondiste e fondisti, ma anche addetti ai lavori, delegazioni nazionali, membri del comitato e tutti i volontari che si sono avvicendati dentro e fuori la pista, prima, dopo e durante le gare per assicurarne il successo. Ora lo ‘scettro’ del JWSC passa alla norvegese Trondheim che ospiterà la rassegna nel 2026, ma è Schilpario a sognare in grande con nuove e stimolanti sfide sulla scena internazionale, come ricordato dal presidente Ghilardi: “un sentito ringraziamento ai partecipanti e naturalmente a Regione, Provincia, Comunità montane, alla FIS, FISI, comitato FISI Alpi Centrali e tutte le istituzioni che hanno permesso la realizzazione anche dal punto di vista economico dell’evento. Ora per Schilpario il sogno nel cassetto è la Coppa del Mondo”.
Anche oggi, nonostante il maltempo, nutrita la presenza del pubblico ad incitare soprattutto gli azzurri. E stasera alle 23 l’ultimo degli appuntamenti su Rai Sport con le sintesi delle gare, al canale 58 del DT con la telecronaca di Marco Signorelli e il commento tecnico di Marco Selle.

Info: www.jwsc2025.it

Download immagini TV:
www.broadcaster.it

Mixed Relay U23
1 NORWAY 59:17.5 (Mollestad Thomas Linnebo, Sand Anniken, Holbaek Mathias, Ingebrigtsen Eva); 2 ITALY 59:54.4 (Ghio Davide, Laurent Nadine, Carollo Martino, Gismondi Maria); 3 GERMANY 1:00:09.3 (Keck Elias, Veit Verena, Kastner Marius, Hoffmann Helen); 4 FRANCE 1:00:09.5 (Cullet Calderini Victor, Pagnier Cloe, Blanc Mathieu, Perry Leonie); 5 SWITZERLAND 1:01:14.1 (Naeff Noe, Alder Fabienne, Savary Antonin, Kaelin Marina); 6 FINLAND 1:01:17.1 (Stahlberg Alexander, Kytaja Nora, Anttola Niko, Tiainen Maija); 7 SWEDEN 1:02:34.3 (Grahn Anton, Crusell Evelina, Skoglund Maans, Rosenberg Maerta); 8 CANADA 1:03:08.6 (Stephen Thomas , Drolet Jasmine, Hollmann Max, Gagnon Liliane); 9 UNITED STATES OF AMERICA 1:03:17.2 (Earnhart Michael, Kramer Kendall , Koch Will, Oldham Kate); 10 GREAT BRITAIN 1:05:54.9 (Gledhill Gabriel , Williams Tabitha, Slimon James, Hammerstein Elke)

Mixed Relay Junior
1 NORWAY 1:03:14.7 (Skari Filip, Soerbye Hanna Engesaeter, Heggen Lars, Andreassen Milla Grosb.); 2 FRANCE 1:04:14.4 (Viguier Quentin, Coupat Annette, Vaxelaire Romain, Tirloy Margot); 3 ITALY 1:04:31.3 (Matli Gabriele, Laurent Beatrice, Negroni Davide, Folie Marit); 4 FINLAND 1:05:24.2 (Riissanen Pyry, Puranen Olivia, Klemettinen Jimi, Rossi Selene); 5 GERMANY 1:05:30.1 (Weidlich Janik, Buchmann Anne, Moch Jakob Elias, Endress Anna); 6 SWEDEN 1:05:40.6 (Lindberg Jonatan, Goeransson Mira, Bergstroem Erik, Haegg Johanna); 7 SWITZERLAND 1:07:20.6 (Gertsch Nolan, Darbellay Estelle, Naeff Isai, Hutter Anina); 8 AUSTRIA 1:08:12.7 (Fuchs David, Bucher Heidi, Walcher Janne, Taxer Anna-Lena); 9 CANADA 1:08:27.0 (Moreau Zachari, Hegan Clara, Rolseth Jonas, Mackie Alison); 10 CZECHIA 1:08:36.3 (Hellmich Jonas Jan, Jaklova Anna Marie, Simbartl Eduard, Milerska Anna)