Autore: Ufficio Stampa Newspower

PRIMI BIG PER LA MARCIALONGA CRAFT. GAMBE (E ZAINO) IN SPALLA ALLA CYCLING

PRIMI BIG PER LA MARCIALONGA CRAFT. GAMBE (E ZAINO) IN SPALLA ALLA CYCLING

www.newspower.it

La Marcialonga Cycling Craft numero 17 mette in sella Fiemme e Fassa
In griglia di partenza ci sono già tanti campioni, spettacolo assicurato sulle Dolomiti
Nel pacco gara un pratico zaino personalizzato, alleato perfetto per gli sportivi
Procedono i lavori del comitato, iscrizioni aperte anche per la Marcialonga Bike Exploring

Gli eventi Marcialonga sono tutti speciali a modo loro e per gli amanti della due ruote il più affascinante è naturalmente la Marcialonga Cycling Craft, manifestazione granfondistica di ciclismo su strada che domenica 25 maggio si ripropone al grande pubblico con i suoi consolidati tracciati in viaggio tra le Valli di Fiemme e Fassa.
È vero che mancano ancora diverse settimane all’appuntamento con la Marcialonga Cycling Craft, ma fra gli specialisti sono in tanti ad essersi già assicurati un numerino per la propria bicicletta. In una griglia di partenza che si fa via via sempre più ricca e colorata sono pronti a dire la loro Manuel Senni, Paolo Castelnovo e Patrick Facchini, niente meno che gli occupanti, proprio in quest’ordine, del podio 2024 della distanza granfondo. Al termine del percorso ‘lungo’ che affronta in sequenza i passi Costalunga, Pampeago, San Pellegrino e Valles, i tre si erano avvicendati nelle posizioni che contano nella passata edizione e puntano a farsi valere anche nel 2025. Non solo, in gara ci saranno anche atleti del calibro di Federico Nicolini, Andrea Bais, Stefano Bonanomi e Aldo Caiati e ancora Filippo Calliari, Riccardo Zanrossi e Christian Vieider.
Al femminile si preparano a stringere gli scarpini e allacciare bene il casco anche le instancabili Roberta Bussone, Annalisa Prato, Mara Manfredi, Lisa De Cesare e Maria Elena Palmisano. Doveroso sottolineare che in fase di iscrizione non è necessario selezionare la distanza da percorrere, che può essere scelta comodamente anche a gara in corsa: di rientro dalla discesa del Passo Pampeago, dopo aver superato Stava, Tesero e Ziano di Fiemme, è infatti possibile decidere se proseguire per il percorso granfondo (135 km e 3900 m. di dislivello) alla volta del Passo San Pellegrino o se direzionarsi verso l’arrivo di Predazzo portando a termine la prova mediofondo (80 km con 2448 metri di dislivello). In entrambi i casi, partenza e arrivo coincidono nel cuore del borgo di Predazzo che in occasione della Cycling Craft si colora a festa gremendosi di un folto pubblico di appassionati e accompagnatori che non mancano di fare il tifo per tutti i marcialonghisti sui pedali e che prendono parte alle varie iniziative di contorno allestite dal comitato organizzatore.
I big della Marcialonga Cycling Craft catalizzeranno su di sé gli sguardi e i pronostici per la vittoria, ma a ‘subire’ tutto il fascino della gara nel magnifico contesto dolomitico delle Valli di Fiemme e Fassa saranno soprattutto anche i numerosi cicloamatori e cicloturisti che vi prenderanno parte da ogni angolo d’Italia e oltre. In questa edizione, oltre alla 2.a medaglia da finisher dello speciale trittico che dal 2024 al 2026 delinea il profilo del gruppo montuoso del Latemar, ogni concorrente riceverà nel pacco gara un pratico zaino. Personalizzato con le tinte e il logo della Marcialonga Cycling, lo zaino by Craft si presenta come l’alleato perfetto per tutti gli sportivi: dotato di pratici scomparti e capienti tasche multifunzione è ideale per trasportare l’attrezzatura sportiva e molto altro. Realizzato in poliestere, è un prodotto di qualità, resistente e versatile che ben si integra nella routine di ogni appassionato di ciclismo e non solo.
Le iscrizioni alla 17.a Marcialonga Cycling Craft sono aperte (45 € fino al 27 aprile) e disponibili online, dove è possibile reperire maggiori informazioni sul regolamento e i percorsi di gara con tracce GPS e pratiche mappe. In vista dell’appuntamento sui pedali con Marcialonga, sono aperte anche le iscrizioni alla sua versione non-competitiva e gravel-oriented “Marcialonga Bike Exploring” in programma per sabato 24 maggio (20 €) e parte integrante del circuito Gravel Maxxis Off Road 2025.

Info: www.marcialonga.it

ADAM ONDRA È L’AMBASSADOR UFFICIALE DI ROCK MASTER 2025

ADAM ONDRA È L’AMBASSADOR UFFICIALE DI ROCK MASTER 2025

Adam Ondra | www.newspower.it

Il 7-volte campione del trofeo arcense è Event Ambassador della 38.a edizione
Dal 17 al 19 ottobre il fine settimana con Ondra e l’élite dell’Arrampicata Sportiva

E chi se non lui? L’uomo dei record per l’evento record per eccellenza: è il ceco Adam Ondra il volto del Rock Master di Arco 2025, che dal 17 al 19 ottobre travolgerà di passione per l’Arrampicata l’intero Garda Trentino.
È difficile riassumere a parole una carriera eccezionale come quella di Adam Ondra, un climber di fama internazionale che ha dato i primi segnali del suo talento cristallino fin da bambino. Classe 1993 di Brno (Repubblica Ceca), ha iniziato ad arrampicare che aveva poco più di 3 anni e da quando ne ha 8 inanella continui successi in parete e su roccia. Il palmares di Adam Ondra è gremito dei più disparati e ambiti riconoscimenti del settore dell’Arrampicata Sportiva con più di 20 medaglie d’oro e un curriculum di rocciatore che non è secondo a nessuno.
È Ondra il primo ad aprire e scalare una via di livello 9c, il grado più alto mai registrato e il più difficile in assoluto. È Ondra il primo a laurearsi campione del mondo contemporaneamente nelle specialità Lead e Boulder portandosi a casa anche le sfere di cristallo di entrambe le discipline. È Ondra ad aver vinto per sette volte Rock Master e a vantare la scalata di più di 200 vie di livello 9a e maggiore. È Ondra a rendere ordinario lo straordinario, compiendo imprese sportive senza precedenti. È Ondra l’Event Ambassador di Rock Master 2025.
Il legame che unisce Adam Ondra a Rock Master è forte e speciale: ad Arco Adam trascorre interi mesi per prepararsi e allenarsi in vista di Coppa del Mondo, Mondiali e Giochi Olimpici. Le falesie e le pareti del Garda Trentino ormai non hanno più segreti per il campionissimo ceco che ha nella “Home of Climbing” arcense una vera e propria seconda casa.
Difficile pensare che ci sia qualcuno di più adatto di Adam Ondra a rappresentare il Rock Master di Arco, un evento che, così come il suo grande campione, ha nel suo DNA il dolce gusto della vittoria, ma anche quello della fatica, della passione e della dedizione per un obiettivo sempre più grande. Rock Master e Adam Ondra hanno in comune la capacità di saper crescere, imparare e svilupparsi nel corso degli anni, di alzare l’asticella e diventare un riferimento nel panorama dell’Arrampicata Sportiva mondiale.
L’appuntamento con Rock Master si rinnova nel Garda Trentino per la sua 38.a edizione il 17, 18 e 19 ottobre: al lavoro per l’allestimento dell’evento c’è il comitato organizzatore Rock Master 20.20 al fianco di Garda Trentino per una tre giorni indimenticabile con tanto sport e divertimento per tutti.

Info: www.rockmaster.com

DAL TRENTINO ALLA NORVEGIA. STORIA DELLA MARCIALONGA BODØ

DAL TRENTINO ALLA NORVEGIA. STORIA DELLA MARCIALONGA BODØ

Una storia unica come solo Marcialonga sa essere: la nascita della Marcialonga Bodø
Sabato 22 marzo tanto sci di fondo in Norvegia, ma anche divertimento, food & music
Un evento “compatto” dove l’attenzione alla sostenibilità ambientale non passa in secondo piano
Fra esperienze turistiche indimenticabili e hotel convenzionati, la “Bodø” è da non perdere

La storia della Marcialonga Bodø è originale e speciale come solo un evento sportivo del calibro della granfondo di Fiemme e Fassa sa essere: nata quasi per caso da un’occasione colta nel momento giusto, la Marcialonga Bodø si prepara ad animare la giornata di sabato 22 marzo fra gli splendidi fiordi norvegesi della contea del Nordland.
Nel 2021, quando ancora l’Italia e il mondo intero erano scossi dalla pandemia Covid, il comitato organizzatore di Marcialonga non si è mai fermato allestendo con successo tutte le edizioni della sua granfondo. Proprio in avvicinamento della 48.a edizione con il doveroso persistere delle restrizioni in termini di viaggi all’estero, all’altezza del 67° parallelo in terra norvegese l’appassionato sci club “marcialonghista” di Bodø, che da anni radunava e raduna un centinaio di ‘bisonti’ per prendere parte alla celebre ski-marathon trentina, si interrogava sulle possibilità di partecipazione alla Marcialonga di quell’anno. Fra un confronto e l’altro con il comitato di sede a Predazzo e quello norvegese, nacque l’idea di organizzare una versione scandinava della Marcialonga così che i fondisti di Bodø potessero avere la possibilità di partecipare ad un evento granfondistico targato Marcialonga comodamente ‘da casa’. Lo staff norvegese si mise quindi all’opera per allestire la Marcialonga-norge e quello trentino spedì fino a Bodø le medaglie da finisher di quell’edizione per ogni concorrente. Da lì, prese piede l’idea di rendere questa “Marcialonga norvegese” una vera e propria manifestazione. L’impegno del team scandinavo di Bodø e un accordo scritto sull’utilizzo del nome di Marcialonga fecero il resto. Nel 2024 l’evento vide la luce per la prima volta con il nome di “Marcialonga Arctic Ski Race” divenuto poi da quest’anno “Marcialonga Bodø”, per rendere ancora più chiaro sia il legame con la granfondo di Fiemme e Fassa che quello con la località norvegese che ospita la gara.
Una delle cose che la Marcialonga Bodø ha da subito carpito e apprezzato della sua versione originale a tinte trentine è senza dubbio l’importanza di proporre un evento coinvolgente a 360° senza limitarsi a una, seppur spettacolare e avvincente, ‘sola’ manifestazione sportiva. Da sempre infatti le iniziative di contorno permettono a una ski-marathon come quella di Fiemme e Fassa di abbracciare un pubblico molto vasto fatto non solo di atleti, ma anche di accompagnatori, popolazione locale, grandi e piccini. In quest’ottica si muove quindi anche il comitato organizzatore alle latitudini norvegesi di Bodø, che propone tre diversi percorsi di gara da 50, 23 o 10 km per avvicinare quanti più amatori possibili, ma anche svariati eventi collaterali. Il quartier generale del Rådhusparken nel cuore della città ospiterà infatti partenza e arrivo della gara e sarà la sede di un’area Expo village con stand di prodotti tecnico-sportivi ed enogastronomici. A pochi passi dalla linea del traguardo atleti, tifosi e famiglie potranno inoltre apprezzare tanta buona musica dal vivo, intrattenimento e le specialità enogastronomiche della zona proposte nei diffusi food-stand dell’Area Festival.
Un piacere sottolineare anche l’animo “green” della manifestazione norvegese, che punta ad evolversi sempre di più come un evento compatto, un evento cioè che permette ai suoi partecipanti di trovare servizi di gara e altro a pochi passi dal proprio hotel e dalle infrastrutture della manifestazione. Basti pensare che aeroporto, stazione ferroviaria, ufficio gare, area di partenza/arrivo e la zona che ospita gli eventi di contorno della Marcialonga Bodø rientrano tutti nel raggio di 1 km. In aggiunta, sarà posta attenzione all’utilizzo di risorse locali, alla scelta di materiali riciclabili e a un’adeguata raccolta differenziata, perché la Marcialonga Bodø, esattamente come la sua versione italiana, punta a lasciare il segno nei cuori dei partecipanti con le sue mille emozioni e non lungo il percorso di gara con i rifiuti, considerato il sorprendente ambiente in cui si svolge.
Per quanti colgono al volo questa splendida occasione di vivere il fascino di un evento Marcialonga nel magnifico contesto naturalistico della norvegese Bodø non mancano le esperienze turistiche indimenticabili da fare come, fra le altre, le escursioni in barca fra i fiordi scandinavi ad esplorare il territorio e provare la pesca sportiva. Viaggiare dall’Italia a Bodø è pratico e comodo con numerosi voli che ben collegano le due località, e per gli iscritti alla Marcialonga Bodø sono molte le strutture convenzionate a pochi passi dalla zona di partenza e arrivo in cui poter soggiornare a prezzi agevolati.

Info: www.arcticmarcialonga.no

HORN ATTACKE OVER THE TOP SUL RENON. FELDERER E REITERER IMPERANO A 2261 MT

HORN ATTACKE OVER THE TOP SUL RENON. FELDERER E REITERER IMPERANO A 2261 MT

Reiterer | www.newspower.it

Giornata da cartolina per la mitica Horn Attacke che porta la firma di Reiterer e Felderer
Il campione Reiterer al comando della gara da subito festeggia la 3.a vittoria al duathlon
Per Felderer una rimonta da campionessa su una scatenata Falchetti, ottima seconda
Soddisfazione nel comitato organizzatore di Günther Plattner fra “montanari” e staffettisti

Una giornata così bella nemmeno a prenotarla: la 6.a Horn Attacke è stata un successo di atleti, pubblico e bel tempo, con un cielo terso e il bel sole ad incorniciare le performance sportive di centinaia di “attaccanti” del Corno del Renon, che da Bolzano si sono lanciati in una sfida da 20 km (2000 metri di dislivello) a colpi di corsa in montagna e sci alpinismo. Vittoria che vale il 3° successo alla gara di casa per il fuoriclasse Andreas Reiterer, con la collega Annelise Felderer a siglare la rimonta perfetta e aggiudicarsi la quinta Horn Attacke della sua carriera nell’abbraccio di un panorama a 360° dal Corno del Renon.
Partenza puntuale alle 9 di fronte al negozio Mountainspirit di Bolzano con un colpo di pistola di Angelo Gennaccaro, vicepresidente del consiglio provinciale, e i partecipanti della Horn Attacke hanno salutato in fretta il contesto urbano del capoluogo arrampicandosi, quasi letteralmente, sull’irto sentiero che porta a Soprabolzano. In una gara dove le pendenze vanno in doppia cifra, fin dalle prime battute a fendere l’aria è stato l’atteso campione di trail running e habituè della competizione Andreas Reiterer, che transitava per primo proprio nei pressi di Soprabolzano tallonato dai rivali. Come lui stesso ha raccontato, ha saputo fare la differenza nel tratto intermedio della gara, quello di corsa in montagna fino a Pemmern e più ‘corribile’: dalla zona di cambio ha calzato gli sci con le pelli affrontando in passerella i 7 km sulle nevi del comprensorio sciistico del Renon e mettendosi al collo all’arrivo sia la medaglia da finisher che la corona d’alloro da campione. Alle sue spalle un brillante Andreas Innerebner che dopo aver pasticciato al cambio, dimenticandosi in un primo momento di indossare gli sci (dimenticanza non da poco per una gara di skialp…), ha festeggiato il 2° posto al traguardo. Matthaeus Zoeggeler dopo aver patito un pochino la prima parte di corsa in montagna ha invece ritrovato un passo gara che gli ha permesso di recuperare dalla 4.a alla 3.a posizione, salendo quindi sul gradino più basso del podio.
Lungo un tracciato preparato alla perfezione e che conosce come le sue tasche, la campionessa Annelise Felderer ha compiuto un’impresa delle sue: fino a pochi minuti prima del suo arrivo sul traguardo nemmeno lei si sarebbe aspettata di poter trionfare nuovamente nella gara di casa, visto che fin dalla partenza la giovane campioncina di corsa in montagna Martina Falchetti aveva fatto il vuoto facendo da apripista con margine a tutte le colleghe. “Sono partita come sempre molto forte e a un certo punto pensavo di non farcela nemmeno. Man mano che la gara continuava ho ritrovato il mio ritmo e da lì non mi sono arresa fino alla fine. È stata una sorpresa anche per me rivedere Martina nel tratto di skialp, ma metterla nel mirino mi ha dato ulteriore carica per poi superarla e vincere di nuovo! Ho fatto un grande tempo e sono davvero contenta” ha raccontato la vincitrice Felderer all’arrivo, che con 2h30’42” precede di 35” la gardenese Falchetti. A chiudere il podio Anna Lena Hofer, più staccata.
La mitica Horn Attacke è stata una festa per ogni suo concorrente, animata anche dagli infaticabili ‘montanari’ che si sono lanciati all’attacco del Corno dotati di tutta l’attrezzatura da skialp sulle spalle da Bolzano a Pemmern. In questa a dir poco suggestiva categoria, hanno bissato il loro successo come nell’edizione 2024 gli atleti locali Patrick Gross e Priska Gasser.
Come ricorda sempre il presidente del comitato organizzatore della gara, Günther Plattner “qui possono partecipare atleti con tanti livelli di allenamento diverso, non serve essere grandi campioni, ma semplicemente grandi amanti della montagna”. Ed ecco che di amanti della montagna ce n’erano tanti e fra questi, numerosi sono stati quelli che si sono ‘smezzati’ la fatica con un compagno di squadra gareggiando a staffetta. Nella categoria al femminile si sono imposte le “March&Masch”, le due podiste Sophie Maschi e Giulia Marchesoni, mentre al maschile l’affiatato Team Salomon/Skinfit di Samuel Demetz e Matthäus Berger ha avuto la meglio sulla concorrenza. Primo posto che significa doppietta per il team Metallformer di Patrick Prantl ed Elisabeth Kofler, coppia in gara e nella vita.
Soddisfazione sincera per il team del comitato organizzatore della Horn Attacke, che grazie al supporto di 70 volontari ha reso realtà una gara più unica che rara. “Un grazie sentito ai concorrenti, agli accompagnatori e poi a tutti i nostri collaboratori e sponsor. Dalla Croce Bianca al Soccorso Alpino, passando per le Truppe Alpine di Bolzano. Grazie a quanti rendono speciale questa Horn Attacke” ha ricordato il responsabile Plattner.
Con i panorami mozzafiato del soleggiato Altopiano del Renon che oggi si è mostrato in tutta la sua bellezza, l’appuntamento con la Horn Attacke è al 2026.

Info: www.hornattacke.com

Individuale maschile

  1. Reiterer Andreas La Sportiva 02:05:10,9; 2. Innerebner Andreas Lauffreunde/Alpin Speed Sarntal 02:07:24,2; 3. Zoeggeler Matthaeus ASV Telmekom Team 02:11:38,1; 4. Ramoser Patrick Laufverein Freienfeld 02:15:27,1; 5. Stecher Frowin ASV Oberland 02:19:40,3; 6. Steiner Toni Dynafit Vinschgau 02:22:25,8; 7. Thaler Matthias SG Eisacktal/Asv Lüsen 02:22:28,0; 8. Gasser Stefan 02:25:04,0; 9. Erhard Alexander ASC Meran 02:25:57,7; 10. Mair Helmuth SG Eisacktal Raiffeisen 02:27:21,7

Individuale femminile

  1. Felderer Annelise Asc Lf Sarntal Raiffeisen 02:30:42,1; 2. Falchetti Martina Sportclub Meran 02:31:17,8; 3. Hofer Anna Lena Sc Meran 02:37:44,8; 4. Keuschnig Sarah 02:43:48,1; 5. Rossi Raffaella Team Valtellina 02:50:31,5; 6. Plaikner Tanja Asv Oberland/Pro:Cursu 02:51:44,9; 7. Pfitscher Anna Ttvinschgau 02:52:28,7; 8. Pfeifer Heidi Ttvinschgau 02:54:24,1; 9. Spiess Regina Asc Lauffreunde Sarntal 02:56:21,4; 10. Angerer Katja Stelvio Trail Run 03:03:35,0

Montanari maschile

  1. Gross Patrick Asc Alpin Speed Sarntal 02:23:10,7; 2. Schuchardt Hannes D’Schuchi Buabm 02:38:43,6; 3. Thaler Philipp Alpin Speed Sarntal 02:41:01,4; 4. Forni Alessandro SC Valle dei Laghi 02:43:40,0; 5. Gross Ulrich Asc Alpin Speed Sarntal 02:46:16,3; 6. Bailoni Claudio SC Vigolo Vattaro 02:50:50,5; 7. Senoner Jonas Bike Prn Val Gardena 02:52:07,3; 8. Sieder Werner Fzv Hofern 02:57:44,8; 9. Mazzerbo Walter Atl. Valle Di Cembra 03:00:54,7; 10. Pittschieler Gerhard Lc.Kaltern 03:04:28,0

Montanari femminile

  1. Gasser Priska SG Eisacktal Skialp Gossensass 3:10:34,2; 2. Lang Sonja 3:36:16,9

Staffette maschili

  1. Team Salomon/Skinfit Demetz Samuel, Berger Matthäus 02:00:51,4; 2. Soldi che volano Marco Zanoner, Massimino Chiocchetti 02:12:51,1; 3. Team Mountain Spirit Fabian Pichler, Carmine Del Riccio 02:14:27,4; 4. Montatori di catene Yuri Trentin, Michele Chietera 02:16:43,0; 5. Sci Club Valle dei Laghi Cattani Maurizio, Zeni Davide 02:17:44,8

Staffette femminili

  1. Le March&Masch Maschi Sophie, Marchesoni Giulia 02:31:41,2; 2. Ladin Team Plancker Romina, Mottin Kristel 02:37:00,1; 3. Thaler-Dapunt Thaler Edeltraud, Dapunt Heidi 02:41:21,8; 4. Speedy Gonzales Moser Maria, Gruber Nadia 03:05:16,1; 5. Kzza Lulumana Sonia 321 Lisa Thaler, Jana Spögler 03:17:25,9

Staffette miste

  1. Metallformer Performance Prantl Patrick, Kofler Elisabeth 02:26:24,5; 2. Vinschger Wind Anna Hofer, Gabriel Pichler 02:29:55,5; 3. Vinschger Paarl Schöpf Thomas, Bardroff Carina 02:48:06,6; 4. Flying Striezl Rottensteiner Lydia, Marcher Damian 02:49:42,4; 5. Tucc Un Bieleis Giuseppina Feo, Taracco Roberto 02:49:43,9
L’INCANTO DELLA SÜDTIROL ALPINE RUN. TSCHURTSCHENTHALER E LE TRE CIME

L’INCANTO DELLA SÜDTIROL ALPINE RUN. TSCHURTSCHENTHALER E LE TRE CIME

Agnes Tschurtschenthaler | Ph. ©wisthaler.com

La Südtirol Drei Zinnen Alpine Run raccontata da una delle sue protagoniste di spicco
Agnes Tschurtschenthaler svela i segreti della “gara di casa, speciale e spettacolare”
In 17,9 km “una gara tutta da vivere in uno dei luoghi più incantevoli che conosco”
Il CO di Alfred Prenn all’opera per l’edizione del 13 settembre, iscrizioni aperte

La Südtirol Drei Zinnen Alpine Run, o Corsa Alpina delle Tre Cime in Alto Adige che dir si voglia, è uno degli eventi del panorama di trail running più amati. Nel cuore delle Dolomiti di Sesto Patrimonio UNESCO si snoda un percorso mozzafiato che si arrampica lungo la Val Fiscalina fino all’arrivo a 2405 metri di altitudine. Una corsa ricca di emozioni, fatica e panorami stupendi, che si ripropone agli appassionati del trail running sabato 13 settembre.
Fra le più titolate interpreti tricolori del running e della corsa in montagna e, ça va sans dire anche della Südtirol Drei Zinnen Alpine Run, c’è l’atleta di casa Agnes Tschurtschenthaler che in vista dell’appuntamento di settembre racconta dal suo punto di vista una gara che sente: “come un membro della famiglia ormai, una compagna di viaggio che ho visto nascere, crescere e affermarsi. Ho partecipato a numerose edizioni e ognuna di queste mi è rimasta nel cuore”. Con all’attivo ben quattro secondi posti sul percorso classico e una vittoria nella versione accorciata, e con alle spalle una carriera ai massimi livelli della corsa italiana e oltre, Tschurtschenthaler non sente la pressione in gara e aggiunge: “parto per dare il meglio di me e godermi l’esperienza dall’inizio alla fine, fino a che la mia ‘carrozzeria’ mi permetterà di partecipare sarò sempre al via della Drei Zinnen Alpine Run senza pensare a fare il tempo, ma semplicemente a divertirmi in uno dei luoghi più incantevoli che conosco”.
Il territorio dove si snoda la gara è infatti di alto pregio e lascia il segno nel cuore e negli occhi di quanti vi partecipano. Come racconta la stessa Tschurtschenthaler: “alla Südtirol Drei Zinnen Alpine Run si parte in paese da Sesto dirigendosi verso Moso e si affronta un primo tratto di pianura in cui scaldare il motore, fino alle prime salite fra il Rifugio Piano Fiscalina e il Rifugio Fondovalle, immersi nella verdeggiante Val Fiscalina. Da lì la musica cambia e si inizia a salire lungo sentieri di montagna con pendenze che si fanno più serie e un percorso che detta il ritmo a colpi di strappi, scalini e sassi. Per chi gareggia abitualmente in pianura c’è insomma da allenarsi anche con uscite in montagna, e per chi è solito fare trail running ci sono da affrontare anche tratti più corribili e pianeggianti. Quello di questa gara è un mix incredibile e lungo le iconiche ‘serpentine’ con i tornanti stretti sui sentieri che caratterizzano il cuore del percorso si raggiunge prima il Rifugio Comici e poi il Rifugio Pian di Cengia. Dalla Forcella di Cengia la vista è davvero da togliere il fiato, e non solo per la fatica! Quello è forse uno dei miei punti preferiti, dove si affronta un tratto di discesa passando davanti al Monte Paterno. Dopo un ultimo tratto scorrevole, finiscono i 17,9 km di gara e si può esultare sull’arrivo al Rifugio Locatelli”.
La linea del traguardo della Südtirol Drei Zinnen Alpine Run è più unica che rara, con le Tre Cime a stagliarsi nel cielo e abbracciare con la loro maestosità ogni concorrente. Lungo tutto il percorso sono inoltre ben distribuiti i punti ristoro e i check point allestiti dal comitato organizzatore della ALV Sextner Dolomiten, che sotto la guida del presidente del sodalizio Alfred Prenn è già all’opera per assicurare la buona riuscita della gara di fine estate. L’invito del comitato non può che essere quello di aderire all’evento (iscrizioni aperte online a 77€) e come ricorda Agnes Tschurtschenthaler: “la Drei Zinnen Alpine Run è una gara tutta da vivere e da godersi, certo non è fra le più facili, ma è varia e stimolante per ogni genere di podista e offre a tutti i runners qualcosa di unico”.

Info: www.dreizinnenlauf.com

DOMANI IL DUATHLON DELLA HORN ATTACKE. TUTTO PRONTO ALL’ALTOPIANO DEL RENON

DOMANI IL DUATHLON DELLA HORN ATTACKE. TUTTO PRONTO ALL’ALTOPIANO DEL RENON

Felderer | www.newspower.it

L’iconica “Horn Attacke” movimenta il sabato dell’Altopiano del Renon
Pronti a partire quasi 250 ‘attaccanti’ del Corno individualmente e a staffetta
Al via anche il favorito Andreas Reiterer: mi sento bene e voglio divertirmi!
Ultimi ritocchi per il comitato organizzatore capitanato da Günther Plattner

Il conto alla rovescia è agli sgoccioli per la Horn Attacke: sabato alle 9 scatta la 6.a edizione del mitico duathlon del Renon, con un percorso di 20 km da affrontare prima con le scarpette da corsa in montagna e poi con gli sci da alpinismo ai piedi.
La gara nelle scorse ore ha fatto il pieno di iscritti e sono pronti al via quasi 250 “attaccanti” del Corno del Renon fra quanti competono individualmente, quanti a staffetta di due e quanti in modalità ‘montanaro’, scegliendo di trasportare l’attrezzatura da skialp fin dal km 0.
A rispondere presente per l’amata Horn Attacke sono stati numerosi appassionati degli sport d’alta montagna e fra questi non può non risaltare il nome di Andreas Reiterer, l’altoatesino vice-campione del mondo nel trail lungo che ha inserito la ‘gara di casa’ all’interno del suo programma di preparazione e avvicinamento ai grandi impegni della stagione di corsa in montagna. Reiterer ha già vinto due edizioni (2016 e 2018) e collezionato due secondi posti (2017 e 2024), e come lui stesso racconta: “sono molto affezionato a questa gara ed è sempre un piacere partecipare. Non voglio mai mancare, perché è bellissima e ben organizzata. Ci aspetta una Horn Attacke intensa come sempre, ma è proprio ciò che vogliamo noi atleti! Alla partenza ci saranno tanti concorrenti forti e insomma, che vinca il migliore! Io sto bene e sono contento di come mi sto allenando in questo periodo, vedremo di divertirci”. A lottare con Reiterer ci saranno, fra gli altri, il 3° classificato della passata edizione Andreas Innerebner e il fassano Luca Rasom che in una giornata buona potrebbe inserirsi nella lotta per il podio. Nella Horn Attacke al femminile gli occhi saranno puntati soprattutto su Annelise Felderer, che in carriera alla gara altoatesina vanta già 4 vittorie e un 2° posto ed è naturalmente fra le favorite al fianco di Tanja Plaikner, seconda lo scorso anno. Fra gli instancabili “montanari” pronti a contendersi il premio Ulli Seebacher ci saranno entrambi i vincitori della passata edizione che aveva visto primeggiare Priska Gasser al femminile e Patrick Gross al maschile, in una categoria che affascina sempre più concorrenti. A confermarsi molto popolare è anche la modalità a staffetta, con numerose squadre di due concorrenti pronte a contendersi la vittoria.
Le previsioni meteo promettono bene e il comitato organizzatore sotto la guida del suo responsabile Günther Plattner è al lavoro per curare gli ultimi dettagli. La consegna dei pacchi gara e il ritiro dell’attrezzatura cominciano questo pomeriggio all’Hotel Stiegl di Bolzano (via Brennero 11) dalle 13.30 alle 19.

Info: www.hornattacke.com

GEMELLAGGIO ITALIA-NORVEGIA. CON MARCIALONGA IL FONDO UNISCE

GEMELLAGGIO ITALIA-NORVEGIA. CON MARCIALONGA IL FONDO UNISCE

La Marcialonga Bodø crea legami e scambi fra Italia e Norvegia
Studenti ‘norge’ e valligiani si scrivono in inglese per conoscersi e conoscere
Un percorso vivace e ricco di sorprese attende i marcialonghisti nordici il 22 marzo
Tutta da scoprire anche la cultura locale lungo 50 km di avventure lapponi

La Marcialonga Bodø non è solo “la cugina scandinava” della celebre granfondo di Fiemme e Fassa, ma è anche un evento capace di unire e generare scambi fra le comunità, norvegese e italiana, che in occasione della gara del prossimo 22 marzo si rinnovano in molte forme.
Nella nordica contea di Nordland, letteralmente “terra del Nord”, si trova la città di Bodø che dà il nome alla Marcialonga delle latitudini scandinave in una gara di 50, 23 o 10 km che offre molteplici possibilità ai suoi partecipanti e crea opportunità di crescita e reciproca conoscenza a tanti. Una di queste è lo scambio di corrispondenza che da mesi vede impegnati studentesse e studenti norvegesi e italiani, con protagoniste le classi prime delle scuole medie di Fiemme e Fassa (nei plessi scolastici di Cavalese, Predazzo e San Giovanni) che scrivono ai loro colleghi e coetanei norvegesi nella città di Bodø in lingua inglese. Questa non è solo l’occasione per impratichirsi nella più popolare delle lingue straniere, ma diventa un modo per conoscersi e far conoscere i rispettivi territori, le tradizioni e le usanze instaurando legami sinceri e destinati a durare nel tempo e che si allargano anche alle famiglie degli studenti, finendo per interessare l’intera comunità del territorio. Grazie alla collaborazione fra Marcialonga Italia e Norvegia vengono coinvolti circa 60 valligiani che lo scorso gennaio, poco prima della 52.a Marcialonga, hanno accolto in classe alcuni atleti scandinavi impegnati nella granfondo trentina, i quali hanno fatto da “portalettere” consegnando la corrispondenza degli scolari norvegesi. La stessa cosa avverrà di qui a poche settimane quando i rappresentanti del comitato organizzatore di Marcialonga dalla sede di Predazzo voleranno fino a Bodø con le lettere degli studenti di Fiemme e Fassa da far leggere agli ormai “amici di penna” norvegesi.
Dall’Italia è pronto a partire alla volta di Bodø un nutrito drappello di concorrenti fra i quali spiccano gli atleti dei Pro Team azzurri come il Team Robinson Trentino, il Team Futura e il Team Internorm, ma anche diversi amatori che puntano a godersi la gara in pieno stile da “bisonti”, e l’invito non può che essere quello di aggiungersi al gruppo. D’altronde alla Marcialonga Bodø c’è spazio sia per quanti vogliono concentrarsi sul lato agonistico della corsa che per quanti preferiscono godersi senza stress il vivace percorso di gara. Con un migliaio di metri di dislivello ben distribuiti lungo i 50 km della prova regina, la Marcialonga Bodø immerge i suoi concorrenti nel magnifico contesto norvegese di una località situata poco oltre il circolo polare artico dove il clima è ‘subpolare oceanico’, ma gli inverni non sono mai troppo freddi e le estati sono fresche. Lungo il suggestivo tracciato ci si muove sull’altopiano che si estende fuori il centro cittadino di Bodø e che regala panorami mozzafiato con vista fino alle magnifiche isole Lofoten. Ad attendere i partecipanti sul traguardo poi, c’è un vero e proprio clima da stadio in pieno stile Marcialonga: a bordo pista si assiepano numerosi appassionati e la popolazione locale, solo all’apparenza “rigida e scandinava”, non manca di celebrare ogni concorrente con calore e tifo. Come avviene tradizionalmente sul traguardo di Cavalese, anche a Bodø è d’obbligo festeggiare i vincitori e attendere poi per gli ultimi applausi di giornata anche chi arriva per ultimo a superare la linea del traguardo.
A dire il vero, chi ha preso parte alla Marcialonga 2025 ha già avuto un piccolo antipasto della “Bodø” perché ai bisonti più attenti non saranno sfuggiti gli stoccafissi appesi al traguardo volante di Moena. Quelli nel cuore del borgo fassano erano stati aggiunti all’arco dello Sprint con qualche lucanica tipica della zona per omaggiare il “finish” di Bodø, che viene da sempre decorato da uno dei pesci più emblematici della Norvegia.
Fra le variegate ed emozionanti esperienze da poter fare in occasione della Marcialonga Bodø c’è anche la scoperta della cultura Sami, la popolazione indigena della ‘Fennoscandia’ che nel solo stato norvegese conta oltre 40.000 componenti e che vanta storia, lingua, cultura e modi di vivere unici e tutti da esplorare. Per i fondisti italiani che raggiungeranno la Norvegia, a prezzi generalmente abbordabili e con modalità di volo pratiche dai principali aeroporti italiani, sarà possibile organizzare con il facile supporto della Nordnorsk Reiseliv, l’equivalente delle nostre aziende per il turismo, visite guidate e gite immersive alla scoperta della cultura e dell’ambiente norvegese.

Info: www.arcticmarcialonga.no

IN ALTO ADIGE IL 36° TRIATHLON DI CALDARO. FESTA INTERNAZIONALE E MULTIDISCIPLINA

IN ALTO ADIGE IL 36° TRIATHLON DI CALDARO. FESTA INTERNAZIONALE E MULTIDISCIPLINA

Partenza | www.newspower.it

Nuotare, pedalare e correre: questo e molto altro sulla Strada del Vino
Sabato 10 maggio c’è il 36° Triathlon Internazionale del Lago di Caldaro
Dalla Kalterer Sportverein presentate alcune novità sul parterre di gara
Iscrizioni online aperte e tanto entusiasmo, già diverse le nazioni rappresentate

Il Triathlon del Lago di Caldaro, il mitico Game Boy, il pluripremiato film “L’attimo fuggente” e la fortunata serie cartoon de “I Simpson”: eventi che all’apparenza non hanno niente in comune e che invece condividono lo stesso anno di nascita, il 1989.
Alle porte degli anni ‘90 sulle rive del più grande bacino lacustre balneabile altoatesino si decise infatti di disputare la prima e storica edizione del Triathlon del Lago di Caldaro, un evento divenuto un pilastro nel panorama multi-disciplina nazionale e internazionale, che torna nel 2025 con la sua 36.a edizione in programma per sabato 10 maggio.
“L’organizzazione del nostro evento procede a gonfie vele” ricorda il presidente del comitato organizzatore della Kalterer Sportverein – Sezione Triathlon, Daniel Brunato, il quale coglie l’occasione per presentare qualche novità che interesserà in particolare il parterre di gara alla prossima edizione della manifestazione altoatesina. “Nell’affiatato gruppo del nostro comitato stiamo lavorando sodo al 36° Triathlon caldarese e quest’anno abbiamo in programma di allestire una rinnovata area di partenza e arrivo. Vogliamo aggiungere un’Area Expo dove dare spazio agli stand degli sponsor, come Jul Sport e Advanced, che avranno così la possibilità di presentare i loro prodotti a concorrenti, accompagnatori e tifosi. Si potranno provare le mute da triathlon e il materiale sportivo per il ciclismo e la corsa. In aggiunta, ci sarà anche una sorta di area tecnica attrezzata con un’officina by Helly’s Bike Shop per riparare eventuali guasti o forature e ricevere preziosi consigli sulla manutenzione dei propri mezzi”. Sotto la guida del presidente Brunato operano da settimane più di 250 volontari coinvolti attraverso le diverse associazioni, sportive e non, del territorio, e come aggiunge lo stesso responsabile del CO: “a tutti i nostri collaboratori e sostenitori va un sentito grazie per l’impegno e la dedizione con cui ci supportano nell’allestimento del Triathlon del Lago di Caldaro”.
Grazie al clima mite che caratterizza la zona, l’ottima balneabilità delle acque del lago che rendono gradevole la frazione di nuoto e i pittoreschi tracciati fra i frutteti e i vigneti locali che contraddistinguono quelle di ciclismo e corsa, il Triathlon del Lago di Caldaro è davvero speciale e attrae da quasi quattro decenni centinaia di concorrenti a livello nazionale e internazionale sulla rinomata Strada del Vino. Le iscrizioni online all’edizione 2025 sono aperte (80 € Élite, 25 € Under23, 15 € Junior) e procedono a pieno ritmo, con la manifestazione caldarese che vanta già in griglia di partenza triatleti da molte nazioni diverse come Austria, Belgio, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna e Svizzera. Per parlare di favoriti è ancora presto, ma al Triathlon del Lago di Caldaro i big della specialità non si sono mai fatti desiderare e anche questa edizione non sarà da meno.
L’appuntamento per un tuffo, una pedalata e una corsa al Triathlon del Lago di Caldaro è fissato a sabato 10 maggio, una manifestazione che da anni è un riferimento nel panorama con il suo format Olimpico che prevede 1,5 km di nuoto, 40 km di ciclismo e 10 km di corsa.

Info: www.kalterersee-triathlon.com

MARCIALONGA SCIENCE E L’ICSS 2025. QUANDO LO SPORT INCONTRA LA RICERCA

MARCIALONGA SCIENCE E L’ICSS 2025. QUANDO LO SPORT INCONTRA LA RICERCA

Marcialonga è anche Science: spazio alla ricerca scientifica sugli sci stretti
Continuano la collaborazione con il CeRiSM di Rovereto e l’impegno nello sviluppo
Alla 52.a granfondo di Fiemme e Fassa analizzate le performance dei “bisonti”
Dal 28 gennaio al 1° febbraio la Val di Fiemme ha ospitato 200 esperti riuniti per l’ICSS

Marcialonga ha abituato negli anni a grandi performance sportive, ad impareggiabili contesti scenografici con le Dolomiti a fare da sfondo alle sue oltre 50 edizioni e a tanto contorno e intrattenimento per tutti. Uno fra i progetti più recenti e altresì più interessanti proposti dalla granfondo di Fiemme e Fassa è Marcialonga Science, nato dalla collaborazione fra il comitato organizzatore e CeRiSM – Centro di Ricerca ‘Sport, Montagna e Salute’ di Rovereto. Anche nella 52.a edizione della Marcialonga il personale altamente qualificato del polo di ricerca trentino ha condotto numerose analisi su un campione dei concorrenti alla gara, con la Val di Fiemme che nella settimana successiva ha ospitato il prestigioso Congresso ICSS 2025 radunando circa 200 esperti del settore.
Domenica 26 gennaio è stata celebrata la 52.a Marcialonga di Fiemme e Fassa che ha visto scendere in pista i campioni di Ski Classics e migliaia di amatori dall’Italia e dal mondo. Fra questi, 9 donne e 11 uomini sono stati monitorati da 4 ricercatori del CeRiSM che ne hanno valutato le capacità prestative durante il loro impegno in double poling lungo i 70 km di Marcialonga. Attraverso test specifici è stata quindi portata avanti l’analisi delle differenze di genere fra sciatrici e sciatori mettendo in relazione la performance degli atleti coinvolti e quella di vincitrice e vincitore. Non solo, sono stante condotte analisi anche fra concorrenti che, di genere diverso, hanno ottenuto lo stesso tempo finale di gara. Parallelamente e in sinergia fra il CeRiSM e l’Università svedese di Luleå, è stato avviato anche un nuovo progetto che coinvolge 6 marcialonghisti italiani di ottimo livello con l’obiettivo di analizzare l’effetto dell’attrito sulla biomeccanica e la fisiologia dell’esercizio durante il double poling. Questo secondo progetto è ancora in una fase esplorativa di sperimentazione ed è stato avviato nei laboratori del CeRiSM, con il prossimo passo che sarà quello di portarlo presto sulle nevi di Marcialonga.
Il CeRiSM, istituito dalle Università degli Studi di Trento e di Verona, è un centro specializzato nella formazione e nella ricerca con particolare applicazione ai settori della biomeccanica, della fisiologia e della medicina sportiva, che ha trovato nel comitato organizzatore di Marcialonga un partner affidabile e stimolante al fianco del quale condurre interessanti analisi nel settore della ricerca scientifica applicata allo sport, quello nordico in particolare.
Archiviata con il successo dei norvegesi Emilie Fleten e Andreas Nygaard, la 52.a Marcialonga ha fatto da antipasto a circa 200 studiosi e ricercatori dal mondo che si sono radunati in Val di Fiemme dal 28 gennaio al 1° febbraio. L’occasione era quella dell’International Congress on Science and Skiing (ICSS), niente meno che uno fra i più autorevoli congressi mondiali di ricerca scientifica nel settore degli sport invernali. Giunto alla sua 10.a edizione, l’ICSS è stato ospitato per la prima volta in Italia proprio nella vallata dolomitica fiemmese e ha visto centinaia di studiosi condividere argomenti scientifici attraverso la presentazione e la discussione di studi e ricerche su tematiche di grande rilievo per lo sviluppo scientifico delle discipline legate al mondo dello sci. Durante queste intense giornate di studio gli esperti del settore, che oltre a una forte competenza teorica godono anche di grande abilità pratica, hanno potuto apprezzare non solo la qualità scientifica degli elaborati, ma anche il livello di organizzazione dell’evento e l’attraente contesto offerto dalla Val di Fiemme. Molti dei ricercatori presenti erano ex-atleti o grandi appassionati che hanno approfittato della vicinanza temporale fra il congresso e la Marcialonga per prendere parte all’iconica granfondo. L’ICSS 2025 ospitato in Val di Fiemme pochi giorni dopo la 52.a Marcialonga è stato inoltre inserito nel “Cultural Olympiad – The Arts Program”, il programma culturale dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026 che per la terra di Marcialonga si fanno sempre più vicini.

Info: www.marcialonga.it

UNA HORN ATTACKE “DA MEDAGLIA”. POCHI GIORNI AL DUATHLON DEL RENON

UNA HORN ATTACKE “DA MEDAGLIA”. POCHI GIORNI AL DUATHLON DEL RENON

Medaglie

Sempre più vicina la 6.a Horn Attacke, da Bolzano al Corno in 20 km
Al format iconico e originale si aggiungono le estrose medaglie targate GWB
Entusiasmo fra le fila del CO, Plattner: non vediamo l’ora di festeggiare i concorrenti
Ultimi giorni per aderire: iscrizioni online fino a mercoledì, sabato appuntamento al via

Ormai è questione di pochi giorni e poi sarà tempo della 6.a edizione della Horn Attacke, il mitico duathlon del Renon che con i suoi 20 km di percorso e 2000 metri di dislivello rappresenta una delle sfide sportive più iconiche, mozzafiato e allo stesso tempo popolari del panorama altoatesino e non. Sabato 8 marzo la partenza scatta nel centro di Bolzano e la linea del traguardo sarà tracciata proprio al Corno del Renon (2260 mt slm).
Dopo aver completato la frazione di corsa in montagna dal cuore del capoluogo sudtirolese alla zona di cambio di Pemmern (13 km), e aver affrontato anche la frazione di sci alpinismo raggiungendo l’arrivo al Corno del Renon (7 km) tutti i concorrenti verranno premiati con la speciale medaglia da finisher della Horn Attacke. Anche per questa edizione si tratta di pezzi unici realizzati dalla cooperativa sociale bolzanina GWB: ogni medaglia è di forma circolare in legno serigrafato e sulla sua superficie spicca in altorilievo l’originale logo della manifestazione. Nella sede di Bolzano e di Merano della cooperativa sociale operano ogni giorno – mossi dalla promozione dell’indipendenza, della fiducia in sé stessi, delle abilità sociali e della manualità – oltre 65 dipendenti con disabilità, affiancati da 13 accompagnatori specializzati. Il comitato organizzatore della Horn Attacke ha rinnovato anche per questa edizione la bella collaborazione con GWB, dimostrando ancora una volta la sua attenzione e vicinanza alle tematiche sociali e il sostegno a una virtuosa realtà locale come quella della cooperativa sociale altoatesina.
A pochi giorni dal via è doveroso ricordare alcune informazioni logistiche utili, in primis quelle che riguardano le iscrizioni che saranno aperte fino a mercoledì 5 marzo. 70 € per la modalità individuale e ‘montanaro’ (con trasporto dell’attrezzatura da skialp in spalla dal km 0 e speciale premio “Ulli Seebacher” per vincitrice e vincitore) e 140 € a staffetta (femminile, maschile o mista). Lungo il tracciato saranno inoltre dislocati i sempre apprezzati punti ristoro per fare il pieno di energie a Soprabolzano, alla zona di cambio di Pemmern, alla Feltuner Hütte e al traguardo. La Feltuner Hütte ospiterà anche il gustoso pasta party post gara, mentre il ritiro dei pacchi gara avverrà all’Hotel Stiegl di Bolzano (via Brennero 11) venerdì 7 dalle 13.30 alle 19 e sabato 8 dalle 6.30 alle 7.45. Nella giornata di venerdì, stesso posto e stessi orari, sarà possibile consegnare anche l’attrezzatura da skialp per il trasporto alla zona di cambio, mentre prima della gara sabato 8 il materiale potrà essere consegnato presso il negozio Mountainspirit di via Dodiciville proprio a ridosso della linea di partenza dalle 6.30 alle 7.45.
Il via della Horn Attacke verrà dato alle 9 per le categorie individuali e ‘montanaro’ e alle 9.15 per le staffette. Il comitato organizzatore affiancato da numerosi sostenitori e collaboratori è al lavoro per garantire l’ottimo svolgimento della gara e come ricorda il responsabile del CO Günther Plattner: “i lavori per l’Horn Attacke di sabato 8 marzo procedono regolarmente. Nel nostro gruppo lavoriamo sempre in sintonia e collaboriamo con tanti sponsor e volontari che ci supportano. Non vediamo l’ora di accogliere tutti i partecipanti e trascorrere una bella giornata all’insegna della passione per lo sport”.

Info: www.hornattacke.com