Categoria: Eventi

MANCA UN MESE AI CAMPIONATI MONDIALI DI ARCO (TN). IL 15 LUGLIO VIA ALL’ARRAMPICATA IRIDATA

MANCA UN MESE AI CAMPIONATI MONDIALI DI ARCO (TN). IL 15 LUGLIO VIA ALL’ARRAMPICATA IRIDATA

A metà luglio scatta l’IFSC Climbing World Championship di Arco, in Trentino

Atleti mondiali in parete per aggiudicarsi i titoli iridati, oltre 750 i climbers già iscritti

Al via anche il 1° Paraclimbing World Championship, con già 10 nazioni iscritte

Arco vicino anche al paraclimbing su parete naturale, presentata la parete accessibile ai diversamente abili

 

 

Il conto alla rovescia avverte che all’IFSC Climbing World Championship di Arco, nell’Alto Garda Trentino, manca un mese esatto. L’evento iridato, che viene ospitato per la prima volta in Italia, è in programma dal 15 al 24 luglio prossimi e in attesa del via ufficiale è già pronto a far parlare di sé e a bruciare le tappe.

I primi dati importanti arrivano da quello che è il primato assoluto di Arco 2011, ovvero l’organizzazione del 1° Campionato del Mondo di paraclimbing della storia, che porterà in parete le rappresentative nazionali con gli atleti diversamente abili suddivisi in categorie differenziate (non vedenti, ipo vedenti, amputati arti inferiori e superiori, disabilità motorie). Finora l’IFSC Paraclimbing World Championship ha registrato numeri davvero significativi, con 40 atleti già confermati in rappresentanza di 10 diversi Paesi, una bella cifra soprattutto se si pensa che il C.O. ne attendeva al massimo 7.

Tra i paraclimbers iscritti c’è già un record per la Nazionale italiana, infatti l’unica donna finora iscritta è un’azzurra, la milanese non vedente Silvia Parente, che ha vinto la medaglia d’oro alle Paralimpiadi invernali di Torino 2006. Silvia Parente non sarà la sola a vantare medaglie olimpiche, perché tra gli ospiti di Arco 2011 ci sarà anche Luca Agoletto, vincitore della medaglia d’oro a Pechino, nel canottaggio.

Una risposta positiva, quella data fino ad ora dalla rassegna iridata dedicata agli atleti diversamente abili, una caratteristica che rispecchia quella dell’IFSC Climbing World Championship. Per l’appuntamento arcense sono già confermati oltre 750 climbers, tra i quali tutti i nomi maiuscoli dell’arrampicata sportiva come, solo per citarne alcuni, Adam Ondra, Alexei Rubtsov, Anna Stöhr, Qixin Zhong, Jacob Schubert, Angela Eiter, Cuilian He, Jain Kim e, tra gli azzurri, Jenny Lavarda, Christian Core, Sara Morandi, Leonardo Gontero, Gabriele Moroni.

Un altro esempio di come l’IFSC Climbing World Championship di Arco sia già entrato nel vivo è stato offerto dalla presentazione, avvenuta la settimana scorsa, della falesia naturale attrezzata per i diversamente abili, un’iniziativa appoggiata da Arco 2011 insieme alle istituzioni locali e alla Provincia di Trento, e inserita nel progetto Outdoor Park Garda Trentino promosso da Ingarda Trentino Spa.

La parete naturale delle “Placche del Baone”, ad Arco, è la prima in Italia ad essere pensata per un utilizzo da parte dei diversamente abili, ai quali sarà consentito di raggiungere a bordo della propria auto l’area alla base della parete, resa agevole anche per gli spostamenti in carrozzina.

“Quello che mancava”, ha spiegato Albino Marchi, presidente del comitato organizzatore Arco 2011, “era la progettazione della sentieristica e delle vie d’accesso alla parete. Con i lavori messi a punto dalle squadre di operai che stanno lavorando ad altre 5 falesie della zona, questa sarà la prima parete “senza barriere”, aperta all’accesso di tutti, in linea con la volontà di offrire spazi adatti alla pratica sportiva di atleti di qualunque calibro, livello ed età”.

Entusiasta anche Angelo Seneci, direttore sportivo di Arco 2011, il quale ha spiegato come all’area delle “Placche” siano state apportate delle significative migliorie in quanto “la parete aveva da tempo problemi di sicurezza, dovuti ad esempio alla caduta di sassi. Ora è stato fatto un intervento con la posa di una rete di contenimento. Questa è una delle pareti più frequentate della zona, è dunque particolarmente significativo che sia stata rimessa a nuovo e, in particolare, progettata per l’accesso degli atleti diversamente abili. In più, questa parete sarà dotata di un cartellone leggibile anche dai non vedenti, che potranno così conoscere e studiare le vie prima di cominciare a salire”.

Significativo, poi, l’intervento dell’assessore allo sport Renato Veronesi, il quale ha sottolineato la natura non solo sportiva, ma anche sociale, turistica ed economica dell’evento iridato. “Si tratta di un appuntamento di grande importanza per tutta la comunità, con anche un tornaconto positivo in termini economici. A questo proposito non va dimenticato l’importante studio promosso dagli organizzatori di Arco 2011 che ha coinvolto l’Università degli Studi di Trento, studio che il 20 luglio sarà oggetto di un convegno che sottolineerà le ricadute positive che il Campionato Mondiale (ma anche, negli anni passati, il Rock Master) avrà sul territorio trentino, un’area che con lo sport outdoor va sicuramente a braccetto”.

Alla presentazione hanno preso parte anche il vicesindaco di Arco Alessandro Betta, il presidente di Ingarda Marco Benedetti e il dott. Enzo Coppola, dirigente del Servizio di Conservazione della Natura e Valorizzazione Ambientale della Provincia di Trento, il quale ha sottolineato come i lavori di sistemazione, avvenuti in collaborazione con attive squadre di operai, siano stati eseguiti nel pieno rispetto dell’ambiente e senza l’utilizzo di materiali artificiali, per un inserimento armonioso nel contesto naturale. Info: www.arco2011.it

TRIATHLON: BARDOLINO “CHIUDE” E DECOLLA. SABATO IN 1200, MA C’È LA LISTA D’ATTESA

TRIATHLON: BARDOLINO “CHIUDE” E DECOLLA. SABATO IN 1200, MA C’È LA LISTA D’ATTESA

Ieri conferenza stampa della 28.a edizione che scatta sabato 18 giugno

Il sindaco assicura all’evento il massimo appoggio di tutta Bardolino

Per il futuro c’è il progetto di un decollo verso traguardi più importanti

Nomi che contano al via, ritorna anche il “re” Polikarpenko

 

 

Troppe richieste di partecipazione, succede anche questo, e il Triathlon Internazionale di Bardolino chiude le iscrizioni! L’annuncio l’ha dato ieri sera in conferenza stampa il “patron” della mitica gara, Dante Armanini, che era presente con gli altri due inventori di quella che è stata la prima gara di triathlon in Italia, il 2 settembre 1984, Camillo Cametti oggi presidente onorario della FITRI, e Francesco Marchiori.

È stata raggiunta quota 1200, anzi superata di poco perché nel momento di “chiudere” l’accesso al sito ne sono arrivate velocissime altre 10, e dunque gli iscritti per la 28.a edizione che andrà in scena sabato in quel “borgo” che il Sole 24 Ore ha definito quello in cui si vive meglio in Italia e dove lo sport impera, saranno un nuovo record per Bardolino e per il triathlon italiano. Ma per i più fortunati c’è ancora qualche possibilità, infatti sarà istituita una lista d’attesa che consentirà di subentrare alle eventuali defezioni.

Ad aprire la conferenza stampa è stato il sindaco della località gardesana, Ivan De Beni, il quale ha confermato la disponibilità e la “vicinanza” dell’amministrazione comunale a Dante Armanini ed al suo staff, ma ha detto di più, innanzitutto di non aver tagliato le risorse come è successo per altre attività in questi tempi di recessione economica, ma soprattutto di aver aperto un tavolo di trattativa con il Prefetto per la chiusura delle strade durante la frazione ciclistica della gara, “porta” per entrare nel circuito internazionale di triathlon che vedrebbe l’evento fare un balzo in avanti.

C’era anche l’assessore allo sport di Bardolino, Fabio Sala, il quale ha sottolineato come l’evento sia ormai “adottato” da tutti i bardolinesi e il grande lavoro dei volontari. Un plauso è venuto anche dal presidente del CONI veneto Gianfranco Bardelle, quindi, dopo alcuni aneddoti raccontati da Cametti, la parola è passata a Dante Armanini. Quest’anno i volontari impegnati saranno circa 180, una sessantina in più rispetto al passato per agevolare gli automobilisti che troveranno alcune strade chiuse al traffico. “L’autorizzazione è in arrivo”, ha detto il sindaco De Beni che ha “trattato” direttamente col Prefetto, e una soddisfazione si è letta sul viso di Armanini e dei suoi collaboratori.

“Quello di Bardolino è un triathlon speciale – ha ribadito il “patron” – perché noi qui ci mettiamo il cuore, tutto è organizzato in funzione delle esigenze dei triatleti”. Il campo gara sul Lago di Garda è organizzato in maniera quasi maniacale dal centro nautico di Bardolino con boe ogni 25 metri, una particolarità che difficilmente si trova anche in eventi più blasonati a livello mondiale, poi la zona cambio ora ridisegnata con la zona di compensazione è un vanto di Bardolino, il tracciato da affrontare in bici non è il solito anello da percorrere più volte, sono 40 chilometri in un unico giro, affascinanti, vallonati e con panorami molto accattivanti, infine la corsa si svolge in centro, sul lungolago, tra due ali di folla. Poi la gara bardolinese offre opportunità turistiche, un pacco gara sempre molto ricco, un “carbo load” del venerdì ed un pasta party invidiabile, con la tradizionale grande torta che “disegna” con panna e pan di spagna il percorso di gara. Insomma ogni particolare è studiato per soddisfare i partecipanti.

Ivan Risti, già campione italiano, quest’anno collabora col comitato organizzatore ed è stato lui ad annunciare i favoriti tra i 1.200 in gara. Innanzitutto è fresca di ieri la conferma dell’ucraino Vladimir Polikarpenko, il “re” di Bardolino con sei vittorie inanellate di fila dal 2001 al 2006. Tra gli azzurri, per fare alcuni nomi, sono segnalati Giulio Molinari, lo stesso Ivan Risti, Alessandro Degasperi, Alberto Casadei, Davide Bargellini, Danilo Brustolon, Andrea Secchiero, Andrea De Ponti, Alessandro Lambruschini e tra le donne Carla Stampfli e Gaia Peron, ma ci sono alcuni stranieri che puntano ad un buon risultato e qualcuno alla vittoria come Csaba Kuttor, Rendes Csaba, Karl Shaw, Yohann Vincent, Brice Daubord, Sergey Kurochkin, Roman Glavatskyi, Gabor Kovacs, Rodrigo Nogueras e al femminile Mateja Simic, Camille Donat, Margie Santimaria, Erika Csomor e Radka Vodickova.

Info: www.triathlonbardolino.it

LA GARA DEI “1000” A LAVARONE IN TRENTINO. AFFOLLATA LA “1000GROBBE BIKE – 100 KM DEI FORTI”

LA GARA DEI “1000” A LAVARONE IN TRENTINO. AFFOLLATA LA “1000GROBBE BIKE – 100 KM DEI FORTI”

Da venerdì torna l’evento in off-road sugli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna

Al via i protagonisti di Trentino MTB e Marathon Tour FCI

Deho, Celestino, Debertolis e Ferrari sicuri primi attori

Sabato c’è anche la Mini 1000Grobbe Bike per i giovanissimi

 

 

Le ruote grasse si preparano ad invadere gli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna (TN). Pochi giorni e la “1000Grobbe Bike – 100 km dei Forti” sarà nuovamente servita con una 16.ma edizione dei grandi numeri. Se mille sono le “grobbe” sul percorso, ovvero i “dossi” nel dialetto di queste zone, anche le proiezioni sugli iscritti per le gare di venerdì, sabato e domenica parlano di cifre a tre zeri. Ad oggi i concorrenti che hanno già sottoscritto la propria adesione all’evento 2011 sono già 800 (100 in più dello stesso periodo nel 2010) e, a detta degli organizzatori dello Sci Club Millegrobbe, si potrebbe toccare quota mille ben prima di venerdì.

Tra le centinaia di registrazioni saranno presenti tanti protagonisti del circuito Trentino MTB, di cui la 100 km dei Forti di domenica è terza tappa.

Dopo le prime due prove in Val di Non a metà maggio e in Valle di Daone ad inizio giugno, le classifiche parziali vedono l’altoatesino Georg Piazza e la varesina Stefania Zanasca in testa all’assoluta, mentre gli altri leader di categoria sono nell’ordine Andrea Zamboni (elite sport), Lorenzo Zanghellini (Junior), Ivan Degasperi (M1), Dimitri Modesti (M2), Viktor Paris (M3), Gilberto Perini (M4), Joseph Koehl (M5) e Silvano Janes (M6). Alcuni di questi hanno già confermato la propria presenza a Lavarone tra i quasi mille già registrati.

La prova trentina è anche parte del circuito “Nobili” e quinta tappa del Marathon Tour FCI che al momento vede in testa tra gli élite il bergamasco Marzio Deho, davanti ad Alexey Medvedev e Johnny Cattaneo, ed Alessia Ghezzo, che precede Sabrina Di Lorenzo e Simona Mazzucotelli. Per la 100 km dei Forti di domenica Marzio Deho ha già prenotato il proprio posto in griglia, così come tanti illustri colleghi: il campione italiano e “vice” mondiale ed europeo marathon Mirko Celestino, Mirko Pirazzoli, Massimo Debertolis, Anna Ferrari, Johann Pallhuber, Walter Costa e Dmitry Medvedev.

La “1000Grobbe Bike – 100 km dei Forti” è senza dubbio uno tra gli eventi storici per quanto riguarda la mtb e non solo in Trentino, e il suo ottimo stato di forma attuale è da ricondurre anche al notevole bagaglio di esperienza e professionalità del team organizzatore guidato da “patron” Enzo Merz. Dal punto di vista tecnico, i percorsi delle singole gare sono già oggi in perfette condizioni e non hanno risentito delle piogge delle scorse settimane. Sarà una festa assoluta del fuori strada a cui sono invitati sia i fuoriclasse del pedale che gli amatori “puri”.

Si comincia venerdì con una prima tappa di poco meno di 30 km e 450 metri di dislivello, un approccio dolce che anticipa quello di sabato, circa 30 km ma questa volta con 650 metri di dislivello, entrambe con partenza ed arrivo da Lavarone Gionghi. Domenica poi si passerà al piatto …dei Forti, ovvero la 100 km dei Forti, che anche in questo 2011 propone due varianti di percorso, una “Classic” di 54 km (dislivello 1.160 metri) e la “Marathon” di 80 km e 1.720 metri di dislivello.

La partenza sarà come di consueto dal Parco Palù di Lavarone, dopodiché si saliranno le prime “grobbe” verso Bertoldi e Belem, che anticipano la discesa di Seghetta e la successiva morbida risalita verso Passo Vezzena. Da Malga Mandrielle (il punto più alto del tracciato a 1.595 metri) sarà poi un continuo saliscendi fino a Forte Campo, una delle tante fortificazioni della zona. Seguono poi i passaggi per malga Millegrobbe, il Monte Tablat e Forte Belvedere. Per i concorrenti del Classic, il traguardo di Gionghi (da quest’anno rinnovato nel rettifilo conclusivo) sarà quasi a vista ormai, mentre i “maratoneti” avranno ancora circa 25 km di fatiche, tra il lago di Lavarone, malga Clama e Carbonare, prima del sospirato arrivo.

Le iscrizioni alla 16.a “1000Grobbe Bike – 100 km dei Forti” ammontano a 30 €, con l’allettante opportunità del 1000Grobbe Bike Challenge, ovvero le prove di venerdì e sabato più la Classic di domenica al prezzo di una singola gara (iscrizioni entro giovedì alle 19.00). Per la 100 Km dei Forti ci si può iscrivere fino a venerdì (gli escursionisti fino a sabato ore 19.00). Le gare di venerdì e sabato scatteranno alle 9.30 in griglia unica, mentre lo start della 100 Km dei Forti sarà dato domenica alle 9.00 dal Parco Palù.

Sabato pomeriggio (ore 15,30) al Parco Palù saranno al via anche le promesse della mtb del futuro per la “Mini 1000Grobbe Bike”. Al termine della manifestazione gli istruttori della SIMB Scuola Italiana di Mtb, organizzeranno dei gruppi ed accompagneranno i ragazzi su un percorso per illustrare i metodi per pedalare in mountain bike su terreni disconnessi, superare gli ostacoli, rimanere in equilibrio ed altro ancora. Le iscrizioni si effettuano sul posto dalle 14,00 di sabato al costo di 5 €.

Info: www.1000grobbe.it

TRASFERTA BASCA PER LO STAFF DEL GIIR DI MONT. IL 31 LUGLIO A PREMANA (LC) LO SPORT SALE IN QUOTA

TRASFERTA BASCA PER LO STAFF DEL GIIR DI MONT. IL 31 LUGLIO A PREMANA (LC) LO SPORT SALE IN QUOTA

Manca ancora qualche settimana al via dell’affascinante 19° Giir di Mont

Lo start sarà il 31 luglio a Premana (LC), con protagonisti gli alpeggi della zona

Gli organizzatori insieme ad una delegazione di atleti dell’AS Premana sono stati a Zegama

Gemellaggio tra la gara di Lecco e la spagnola Zegama -Aizkorri, altra pietra miliare dello skyrunning

 

 

Ancora qualche settimana e per gli amanti dello skyrunning e della corsa in montagna, e sarà ora di…salire in alto. Il 31 luglio torna l’ormai classico appuntamento del Giir di Mont, la “corsa in quota” attraverso i dodici alpeggi di Premana, in provincia di Lecco.

Maurizio Codega e Filippo Fazzini con la “loro” AS Premana tornano così in “pole” per la 19.a edizione di un evento che, senza esagerare, si riconferma come pietra miliare dello skyrunning che conta, con all’attivo pure il 1° Campionato del Mondo in assoluto di specialità. Oltre al blasone degli appuntamenti importanti, il Giir di Mont ha anche una caratteristica che lo rende unico nel panorama sportivo, e cioè il fatto di strizzare l’occhio anche a chi ama la corsa in montagna, perché se è vero che l’impegno imposto è considerevole (sono 2.400 i metri di dislivello spalmati su 32 km), bisogna sottolineare che il tracciato è pensato per andare incontro alle caratteristiche sportive di entrambe le specialità.

A dimostrarlo ci pensano le cronache delle passate edizioni, in primis quelle dello scorso anno, quando ad infiammare gli animi del pubblico raccolto nel premanese fu in particolare la sfida tra “titani” Kilian Jornet Burgada – Marco De Gasperi, skyrunner il primo, atleta di corsa in montagna il secondo, che si chiuse con il successo dello spagnolo. Chiaro che quest’anno sarà tempo di rivincite nel lecchese, tanto più che oltre ai due grandi atleti appena menzionati, entrambi ai vertici mondiali, si sono già riconfermati anche gran parte degli altri protagonisti delle passate edizioni.

In attesa che la 19.a edizione del Giir di Mont vada in scena, il team organizzatore non è certo rimasto con le mani in mano, e a fine maggio ha fatto i bagagli per andare in visita da un’altra gara importante del settore, la Maratona Alpina Zegama-Aizkorri nei Paesi Baschi, che è anche seconda prova del circuito Skyrunner Word Series, la Coppa del Mondo di skyrunning. L’appuntamento basco quest’anno è gemellato con la gara premanese, una sorta di “scambio” di idee tra le due manifestazioni che, oltre al prestigio internazionale, hanno molti aspetti in comune.

Insieme ad alcuni membri dello staff organizzativo, a Zegama sono andati anche 14 atleti dell’AS Premana con in coda la relativa tifoseria, una delegazione che è stata accolta a braccia aperte dal comitato basco. Una gara senza dubbio avvincente, la Maratona Alpina Zegama-Aizkorri, che pur proponendo un dislivello abbordabile (2.736 m in 42 km) riservava alcuni punti cruciali da non sottovalutare, come la località detta Santo Spiritu  e la vetta dell’Aizkorri. Proprio su questi tratti rossi del tracciato i premanesi hanno potuto constatare uno degli elementi chiave che fa da pendant tra le due gare, e cioè la grande vicinanza e partecipazione del pubblico presente. Erano infatti moltissimi i tifosi raccolti lungo tutto il percorso, circa due migliaia le persone “appostate” nei punti clou del percorso, praticamente un … piccolo paesello trasferito in montagna per seguire la competizione.

Calore e partecipazione, due caratteristiche che anche la delegazione spagnola dovrà attendersi quando verrà in Italia per assistere al Giir di Mont, da sempre premiato dal supporto locale. I tifosi premanesi non sono rimasti a guardare, e a fianco dei tanti spagnoli i supporters dei corridori dell’AS Premana si sono fatti sentire con il loro “burelot”, il classico campanaccio che per il Giir di Mont è oramai diventato un’abitudine.

E se il clima festoso della Zegama – Aizkorri ha regalato una bella anteprima di quello che avverrà il prossimo 31 luglio a Premana, pure la cronaca di gara ha citato molti dei volti noti del Giir di Mont, a cominciare dall’impareggiabile Kilian Jornet Burgada che ha dimostrato ancora una volta di essere tagliato per la vittoria.

Una menzione particolare va fatta poi per i premanesi, sempre in prima linea per quel che riguarda la passione sportiva, in una bella squadra composta da Fausto Lizzoli, Erik Gianola, Enzo Gianola, Giacomino Lizzoli, Simone Todeschini, Taddeo Bertoldini, Giovanni Sanelli, Luca Tenderini, Dino Tenderini, Andrea Brumana, Domenico Ratti, Luigi Pomoni, Marco Fazzini e Chiara Gianola, unica rappresentante femminile del team.

L’appoggio locale di Zegama è proseguito anche dopo la gara, con la cena della domenica a base di piatti tipici della cucina basca, un ennesimo momento di confronto tra i due gruppi organizzatori delle gare “sorelle”. Il C.O. del Giir di Mont è uscito da quest’esperienza con grande soddisfazione e positività, per uno scambio culturale e sportivo che ha portato buoni frutti ad entrambe le parti coinvolte. Ora la “palla” passa allo staff della gara lombarda, che ospiterà la delegazione basca il prossimo 31 luglio in occasione dell’ormai classico evento che da vent’anni è protagonista dell’estate premanese.

Info: www.aspremana.it

CAMPIONATI EUROPEI DI TRIALS IN ARRIVO A BIELLA. ATTESI ANCHE I NEO CAMPIONI TRICOLORICAMPIONATI EUROPEI DI TRIALS IN ARRIVO A BIELLA. ATTESI ANCHE I NEO CAMPIONI TRICOLORI

CAMPIONATI EUROPEI DI TRIALS IN ARRIVO A BIELLA. ATTESI ANCHE I NEO CAMPIONI TRICOLORICAMPIONATI EUROPEI DI TRIALS IN ARRIVO A BIELLA. ATTESI ANCHE I NEO CAMPIONI TRICOLORI

Il 17 e il 18 giugno a Biella si disputano i Campionati Europei di Trial Bike

Attesi al via anche i campioni italiani, incoronati domenica scorsa

Ci sarà il campione mondiale ed europeo Benito Ros Charral, in cerca di riconferme

Un week end “lungo” per lo sport biellese, con tante iniziative per atleti e pubblico

 

 

Il “vecchio continente” tra pochi giorni avrà i propri nuovi campioni di Trial Bike. A Biella i massimi atleti europei si sfideranno nel Campionato Europeo il 17 e 18 giugno prossimi, nelle gare Junior, Elite e Women nelle varie specialità della 20’’, 26’’ e Open, per un evento sportivo che assicurerà grande spettacolo e adrenalina.

Nel centro di Biella, in Piazza Vittorio Veneto, a breve inizierà l’allestimento delle sei zone che ospiteranno le competizioni continentali, delle sezioni complesse e ad alto contenuto spettacolare che richiederanno circa una settimana di preparazione.

In attesa che il Campionato entri nel vivo sono già arrivate le prime notizie dal fronte azzurro, con i Campionati Italiani disputati domenica scorsa nel pavese che hanno incornato i nuovi campioni tricolori giusto in tempo per l’evento europeo. Un esito positivo, come da pronostico, è arrivato per il lombardo Paolo Patrizi, ottimo 1° in Coppa Italia lo scorso maggio e 2° tra gli italiani nella prova di Coppa del Mondo 2010 di Biella. Il giovane atleta del MC Lazzate si è aggiudicato il titolo italiano nella categoria 26’’, dimostrando di trovarsi a proprio agio anche con una bike differente dalla “sua” 20 pollici e riuscendo, così, ad aggiungere un nuovo risultato al già ricco palmarès personale, dove campeggiano 3 vittorie consecutive nella categoria Elite 20’’ ai Campionati Italiani, dal 2008 al 2010. Per il ventiduenne Patrizi questa vittoria, ennesima di una stagione cominciata davvero col piede giusto, sarà di certo uno stimolo in più per dare il massimo all’appuntamento di Biella. Oltre al rider varesotto, i Campionati Italiani hanno premiato anche Francesco Policante (BMX Vigevano) e Alessandro Bertola (MC Valtellina), che si sono guadagnati rispettivamente la maglia tricolore nella categoria Elite 20’’ e nella Junior, con Bertola all’esordio in categoria (lo scorso anno si era aggiudicato il titolo negli Allievi).

Se dal panorama azzurro si passa a quello internazionale, uno degli atleti più attesi nel biellese è Benito Ros Charral, campione europeo in carica dopo Melsungen 2010, in Germania, e dunque a caccia di una conferma nel Campionato di quest’anno. Ros Charral è una vera e propria istituzione nello sport del trials, visto che è stato 7 volte campione del mondo, 9 volte campione di Spagna e per 4 volte si è aggiudicato la Coppa del Mondo di specialità (20’’), vincendo anche la tappa di Biella dello scorso anno davanti allo spagnolo Abel Mustieles Garcìa e allo svizzero Loris Braun.

Per il rider spagnolo il ritorno a Biella sarà una bella soddisfazione, tanto più che lo stesso atleta ha dichiarato che le zone di Biella sono tra le sue preferite. “Ho un ricordo bellissimo dell’anno scorso”, ha raccontato Ros Charral, “il pubblico era davvero numeroso e mi sono sentito praticamente a casa, perché tutti mi conoscevano e facevano il tifo per me. La mia gara era stata davvero ottima e spero di riuscire anche quest’anno a presentarmi al top della forma e di regalare uno show indimenticabile ai tifosi”.

Oltre alle gare dei Campionati Europei di trials, il biellese ospiterà appuntamenti ciclistici a 360°, in due corposi week end da non perdere dedicati agli appassionati di ciclismo di ogni livello. Ci saranno appuntamenti di mountain bike, con il Cross Country dell’Orso e la Orsetti Bike Cup per i giovanissimi, al via domenica 19, e in più tanti altri eventi che faranno da accompagnamento alle attese competizioni di Trial Bike, come le lezioni di spinning o le scenografiche gare di FootBike.

Il fine settimana del 24-26 giugno, poi, sarà interessato dal ciclismo su strada, con il gradito ritorno delle Randonée cicloturistiche, la Tour Blanc Rando internazionale e la Randonée dei Santuari Biellesi.

Inoltre, come ricorderanno bene gli spettatori delle passate edizioni del Biella Bike Festival, la rassegna sportiva biellese significa anche un momento di divertimento e di unione per la città, e a contribuire al clima festoso ci sarà pure un aperitivo in musica, il “No Bike No Party”. A partire dalle 19,00 sia venerdì 17 sia sabato 18 verranno proposti happy hour con accompagnamento musicale aperti a tutti, e nella serata di venerdì, dopo le 22,00, la musica sarà rigorosamente live con le esibizioni sul palco di giovani gruppi rock emergenti.

A Biella insomma ce n’è davvero per tutti i gusti, e per gli atleti e gli accompagnatori che vorranno godersi una vacanza attiva a Biella e dintorni sono a disposizione tanti vantaggiosi pacchetti vacanza, che si possono consultare accedendo alla sezione “Dove soggiornare” sul sito della kermesse.

Info: www.biellabikefestival.it

FONTANA GIOCA…E VINCE A FARE LO SPRINTER A VERMIGLIO. LECHNER PRIMA DI GIORNATA E VERONESI “INTERNAZIONALE”

FONTANA GIOCA…E VINCE A FARE LO SPRINTER A VERMIGLIO. LECHNER PRIMA DI GIORNATA E VERONESI “INTERNAZIONALE”

Fontana brucia Kerschbaumer nel finale. Tony Longo è terzo

Eva Lechner vince la Cross Country Adamello Bike davanti alla Schneitter

Daniela Veronesi si porta a casa gli Internazionali d’Italia 2011

Spettacolo questa mattina anche con la Coppa Italia XC giovanile

 

 

Risplendono i sorrisi di Marco Aurelio Fontana ed Eva Lechner, sul gradino più alto del podio della Cross Country Adamello Bike di Vermiglio. Oggi nella trentina Val di Sole il biker lombardo e la campionessa italiana XC hanno messo in bacheca un successo che per entrambi si è risolto solo nel finale, a scapito di Gerhard Kerschbaumer e Nathalie Schneitter rispettivamente. In terza posizione hanno chiuso il trentino Tony Longo e la piemontese Serena Calvetti.

La Cross Country Adamello Bike di oggi, alla 4.a edizione assoluta, è stata prova conclusiva degli Internazionali d’Italia 2011 e Daniela Veronesi, quarta sul traguardo della femminile, si è aggiudicata il circuito, così come Fontana nella maschile e Kerschbaumer e la Calvetti nella under 23.

Le prime a scattare dal centro del fondo di Vermiglio sono state le ragazze, con la coppia Lechner – Schneitter a fare le lepri fin da subito. L’unica a tenere il ritmo delle due portacolori Colnago Farbe Sudtirol è stata la giovane Calvetti, che tuttavia è riuscita a “durare” solo un giro, dopodiché ha fatto la sua gara tenendo a bada ogni eventuale inseguitrice, mentre l’altoatesina e la svizzera volavano verso la vittoria. Di chi, però, lo si è deciso solo negli ultimi metri, quando la Lechner ha bruciato l’avversaria con uno scatto portentoso, degno della maglia tricolore che oggi indossava. Insieme alle donne élite, hanno gareggiato anche gli Junior sia al maschile che al femminile, e la vittoria è andata al valtellinese Lorenzo Samparisi, il quale si è aggiudicato anche il titolo degli Internazionali, e all’altoatesina Julia Innerhofer, che però non è riuscita ad agguantare Alessia Bulleri nella generale.

Mentre le nuvole sovrastavano minacciose tutta la Val di Sole, concedendo qualche spiraglio di sole alternato ad una fastidiosa pioggerellina, sono saltati in sella gli specialisti del cross country al maschile. Prima della gara odierna, la classifica degli Internazionali vedeva Fontana condurre con un solo punto di vantaggio sulla coppia Gutierrez – Longo, appaiati in seconda posizione. Per decidere a chi assegnare il titolo 2011 erano quindi previste scintille, e così è stato, anche se in pochi forse si aspettavano che in testa fin da subito si piazzasse l’under 23 Gerhard Kerschbaumer. A fine primo giro (dei sei complessivi) l’altoatesino si è trovato a condurre insieme a Fontana e al piemontese Tiberi, e a metà gara è scappato con il lombardo, mentre Tiberi veniva raggiunto e superato da un Tony Longo in gran giornata. I due fuggitivi si sono controllati a vicenda, alternandosi spesso a fare l’andatura, finché Fontana ha deciso di far sua la gara e gli Internazionali 2011 quando mancavano 300 metri al termine. Uno sprint elettrizzante, per la gioia anche del nutrito pubblico al parterre. Terzo a poco più di un minuto è giunto Longo, che ha così guadagnato l’argento nel circuito, mentre lo spagnolo Gutierrez (oggi 11°) è salito sul terzo gradino del podio.

“È un grande piacere vincere qui a Vermiglio”, ha detto Fontana a fine gara, “anche se fino alla fine è stata una gara impegnativa. Con Gerhard ce la siamo giocata proprio nei metri finali e finalmente sono riuscito a vincere una gara di questi Internazionali.”

La giornata di oggi a Vermiglio si è aperta con la terza tappa di Coppa Italia XC e a dare spettacolo tra i prati e i boschi dell’alta Val di Sole sono state oltre 200 promesse della mtb italiana, ovvero le categorie Esordienti e Allievi. Alle 9,00 sono scattati i più giovani e a farla da padroni sono stati Nikita Oleksenko (E1) ed Oscar Vairetti, mentre la vittoria al femminile è andata alla piemontese Martina Berta (E1) e all’altoatesina Greta Seiwald (E2). Poco dopo è stata la volta degli Allievi, chiamati a misurarsi lungo quattro tornate di gara, sotto gli occhi anche dei responsabili federali Paola Pezzo e Hubert Pallhuber, i quali hanno entrambi applaudito i nuovi talenti del panorama nazionale.

Al termine della gara Allievi sono stati incoronati vincitori il friulano Moreno Pellizzon (A1) e i lombardi Federico Barri (A2), Chiara Teocchi (A1) e Jenny Fontana (A2). La classifica aggiornata per comitati, prima delle ultime due prove di Coppa nei prossimi mesi, vede in testa la Lombardia davanti al Piemonte e al comitato provinciale di Bolzano.

La 4.a Cross Country Adamello Bike era organizzata ancora una volta dall’esperto team di Adamello Free Bike, con cui hanno collaborato Vermiglio Vacanze, Adamello Ski, il comune di Vermiglio e oltre 100 volontari locali. Il risultato è stato un ennesimo successo che non può che candidare la gara trentina ad un’edizione di grande livello anche nel 2012. Nei prossimi mesi, inoltre, la trentina Val di Sole sarà nuovamente sotto i riflettori con i Campionati Italiani Assoluti XC di Pejo (17 luglio) e la finalissima di Coppa del Mondo (20-21 agosto) a Commezzadura, là dove nel 2008 si tennero i Campionati Mondiali di mtb & Trials. Val di Sole “caput mundi” della mtb che conta, quindi. La risposta è sì.

Info: www.vermigliovacanze.it

 

Classifiche

 

Elite/Under23 maschile

1 Fontana Marco Aurelio Cannondale Factory Racing 01.44.30; 2 Kerschbaumer Gerhard Tx Active Bianchi 01.44.31; 3 Longo Tony Tx Active Bianchi 01.45.39; 4 Tiberi Andrea Torpado Surfing Shop 01.46.52; 5 Pettina’ Nicholas Elettroveneta-Corratec 01.47.20; 6 Cominelli Cristian Tx Active Bianchi 01.47.35; 7 Fruet Martino Carraro Team – Trentino 01.47.48; 8 Chia Jaime Yesid Colombia 01.48.14; 9 Lamastra Giuseppe Elettroveneta-Corratec 01.48.23; 10 Corti Umberto Carlo Team Cbe Tecnoimpianti A.S.D. 01.48.56

 

Elite/Under23 femminile

1 Lechner Eva Colnago Farbe Sudtirol 01.24.03; 2 Schneitter Nathalie Colnago Farbe Sudtirol 01.24.14; 3 Calvetti Serena Lissone Mtb Asd 01.29.11; 4 Veronesi Daniela Torpado Surfing Shop 01.31.55; 5 Schuster Cornelia Ssv Pichl Gsies Raiffeisen 01.35.51; 6 Pollinger Judith Infotre – Bi&Esse- Leecougan 01.40.14; 7 Giovanniello Martina Trek- Stihl – Torrevilla Mtb Asd 01.43.33; 8 Pastore Marta Team Cbe Tecnoimpianti A.S.D. 01.43.59; 9 Oberparleiter Anna Infotre – Bi&Esse- Leecougan 01.44.32; 10 Tosato Karin Team Dayco Titici 01.44.35

 

Junior maschile

1 Samparisi Lorenzo Fm Bike Factory Team A.S.D. 01.17.22; 2 Olivotto Matteo Sunshine Racers Asv Nals 01.18.00; 3 Caneva Tommaso Asd – Alpin Bike Edilbi Team 01.18.17; 4 Rossi Alberto Ucla 1991 Pacan Bagutti A.S.D 01.18.54; 5 Fumarola Denis Giant Team Italia 01.19.12; 6 De Col Marco Mtb Victoria Bike 01.19.27; 7 Bonetto Edoardo Giant Team Italia 01.20.35; 8 Rosa Davide Gt Stacplastic Team 01.21.42; 9 Korosec Rok Calcit Bike Team-Gt 01.21.50; 10 Caratide Adriano Team Dayco Titici 01.22.25

 

Junior femminile

1 Innerhofer Julia A.S.V. St.Lorenzen Rad 01.09.54; 2 Bulleri Alessia A.S.D. Elba Bike 01.10.12; 3 Bormolini Jessica Asd – Alpin Bike Edilbi Team 01.13.56; 4 Gaspardino Giulia Team Dayco Titici 01.14.02; 5 Bianchetta Alessandra Silmax Cannondale Racing Team 01.14.04; 6 Perse Tina Calcit Bike Team-Gt 01.14.37; 7 Tanner Julia A.B.C. Egna Neumarkt 01.15.31; 8 Rabensteiner Lisa A.S.V. St.Lorenzen Rad 01.16.05; 9 De Leo Sara Cicli Lucchini.Com 01.16.46; 10 Widmann Veronika A.B.C. Egna Neumarkt 01.17.57

 

 

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http://www.broadcaster.it/sirio-film/evento/13/

CAPPÈ, IL “CANNIBALE 2” ALLA GF EDDY MERCKX E A RIVALTA (VR) ANCHE RINALDI, CAMOZZI E ZANON

CAPPÈ, IL “CANNIBALE 2” ALLA GF EDDY MERCKX E A RIVALTA (VR) ANCHE RINALDI, CAMOZZI E ZANON

A Matteo Cappè la vittoria della 5.a Granfondo internazionale Eddy Merckx

Tra le donne trionfo di Ilaria Rinaldi su Marina Ilmer e Claudia Avanzi

Percorso mediofondo firmato da Antonio Camozzi e Martina Zanon

Una gara con atleti internazionali e tanti ospiti illustri, da Eddy Merckx a Mario Cipollini

A Rivalta di Brentino Belluno (VR) la 5.a Granfondo internazionale Eddy Merckx ha festeggiato il suo primo lustro di vita e, come da copione, i festeggiamenti sono stati in grande stile.

Innanzitutto, a fianco dei tanti concorrenti al via (2.100 gli iscritti) c’era un folto gruppo di fuoriclasse delle ruote magre, di ieri e di oggi, pronti a “scortare” i granfondisti nei due tracciati di gara, un “lungo” di 155,5 km e un mediofondo di 85,6 km. Anche quest’anno c’era il padrino della corsa Eddy Merckx, insieme ai suoi “gregari” di un tempo Jos De Schoenmacker, Jos Huysmans, Karel Rotiers, Willy Vekemans e l’azzurro Italo Zilioli, ma anche altri big come Tatiana Guderzo, i campioni italiani Giovanni Visconti e Monia Baccaille, la campionessa olimpica Nicole Cooke e il reduce dal recente Giro d’Italia Oscar Gatto.

Sui pedali (ma fuori classifica) anche i due fuoriclasse toscani Mario Cipollini e Fabiana Luperini, testimonial dell’evento e protagonisti anche ieri con il Bike Test delle bici “griffate” Cipollini e l’allenamento insieme ai professionisti della MCipollini – Giambenini (team di cui Fabiana Luperini fa parte) e della Farnese Vini – Neri Sottoli.

A rendere grande l’appuntamento veronese ci hanno pensato soprattutto gli atleti in gara, un parterre formato da tanti bei nomi del panorama delle due ruote tra i quali hanno spiccato i due ex pro’ Matteo Cappè e Ilaria Rinaldi, vincitori della granfondo, insieme ad Antonio Camozzi e Martina Zanon che hanno trionfato nel “medio”.

Dopo la partenza la gara proponeva una pedalata morbida, unico tratto ad avere questa caratteristica visto che la corsa imponeva dislivelli di 3.204 e 1.700 metri. Nel primo tratto il gruppo restava piuttosto compatto con alcuni scatti nervosi, a dare la prima scossa ci pensavano Gabriele Benedetti e Matteo Comunello, autori di una passerella veloce e subito sfumata dal gruppone.

La gara entrava nel vivo sulla prima vera salita di giornata, quella che sale verso Fosse e che, nei 10 km circa fino a Breonio, sanciva la classifica della cronoscalata del “Cannibale” (vinta da Carlo Muraro e Martina Zanon). All’inizio della salita si lanciavano Andrea Natali e Antonio Camozzi, immediatamente riacciuffati da Devis Miorin, Matteo Cappè e Andrea Beconcini, tre atleti del team Maggi che, col senno di poi, stavano già iniziando ad ipotecare la vittoria.

In particolare nei km finali alla volta di Fosse era Miorin a dettare il ritmo della pedalata, ma gli inseguitori restavano pronti e a guidarli c’erano l’ex campione lituano Dainius Kairelis e il trevigiano Alessandro Bertuola. Alla fine della “prova del nove” della cronoscalata per primi transitavano Carlo Muraro e Riccardo Salani, ma il loro assolo era ridimensionato dopo poco e, superata Fosse, a staccarsi dal gruppo dei migliori erano Antonio Camozzi, Andrea Masiero e ancora Riccardo Salani, un terzetto inseguito dal veronese Davide Spiazzi e dall’americano “veronese” David Van Orsdel.

A quel punto c’era gran curiosità sulla scelta del percorso, che all’altezza di Borghetto prevedeva la separazione del tracciato “lungo” e “medio”. Senza esitazione i tre battistrada Camozzi, Salani e Masiero optavano per la mediofondo, e ad inseguirli c’era sempre Spiazzi, a caccia di preziosi punti per mantenersi ai vertici nel circuito Challenge Giordana. La vittoria si decideva in una volata a tre, vinta dal bergamasco Camozzi, cha chiudeva con il tempo di 2h21’06’’, distaccando di un centesimo circa il toscano Salani. Terzo, invece, il portacolori della Viner, il bolzanino Andrea Masiero, vittima dei crampi nella “famigerata” discesa Fosse – Peri ma comunque sempre capace di non perdere mai la testa della corsa. Dietro di loro Marco Fochesato, Davide Spiazzi e, al 6° posto, Van Orsdel.

Stessa musica dell’anno scorso per quello che riguarda la mediofondo “rosa”, che vedeva le medesime attrici del 2010 “fotocopiarsi” sul podio. Chiudeva al primo posto una Martina Zanon inossidabile, alla terza vittoria consecutiva dopo l’infortunio riportato in primavera e, evidentemente, oramai recuperato appieno. 2h29’45’’ il suo tempo finale, che permetteva alla vicentina un vantaggio di 2’58 sulla trentina Serena Gazzini  e oltre 8’ sulla campionessa olimpica di fioretto Dorina Vaccaroni.

Nel frattempo i granfondisti proseguivano la corsa, con Carlo Muraro e Devis Miorin a guidare la spedizione e con un Alessandro Bertuola decisamente in gran giornata a dettare il ritmo dell’inseguimento.

Prima di raggiungere Mori alla testa della corsa si aggiungevano Kairelis e Cavalli, seguiti dai professionisti che pedalavano fuori classifica, in primis Visconti e Cipollini. Il “Re Leone”, però, all’imbocco della lunga salita che portava a S. Valentino, optava per la tattica difensiva, caricando la bici sull’ammiraglia del Team Maggi e facendo da “DS” a Matteo Cappè, per risalire in sella solo poco prima della discesa finale.

Sulla salita della Polsa il Team Maggi giocava i propri assi, facendo fare il grosso del lavoro a Cavalli e lasciando riposare il più possibile il “jolly” delle scalate, il forte livornese Cappè.

Mentre Cavalli tirava al gancio Kairelis e Genovesi (poi “assorbito” a metà salita dal gruppo), a circa 50’’ aveva ancora energie per dirigere l’inseguimento il caparbio Bertuola, ma Cappè guidato dai “gregari” Beconcini e Miorin e pedinato dal gruppo dei pro’ restava però sempre vigile.

Dopo Brentonico, a circa metà della salita, il vantaggio di Kairelis e Cavalli era salito a circa 1’30’’, ma a quel punto Cappè decideva di iniziare la cavalcata verso il successo, lanciandosi a tutta verso la “Cima Coppi”. Dopo un po’ anche Kairelis cedeva al forcing del toscano e veniva riacciuffato dal gruppo sempre comandato da Bertuola.

A S. Giorgio Cappè aveva già 40’’ di vantaggio e amministrava saggiamente il suo vantaggio scollinando da solo sia a San Valentino che al Rifugio Graziani e poi “scivolava” veloce verso la Val d’Adige e  Rivalta. Al traguardo il suo  tempo era di 4h36’06’’, con ben 4’ su Bertuola e Cavalli. Giù dal podio restavano Devis Miorin, Paolo Minuzzo e Dainius Kairelis.

Tra le donne nessuna rivale per Ilaria Rinaldi (5h10’13’’), 1.a al traguardo in barba ai problemi meccanici riscontrati nei primi km, con vantaggi corposi sia sull’altoatesina Marina Ilmer (4’54’’) sia sulla bresciana Claudia Avanzi (27’48’’).

Stamattina in scena anche le hand bike, le speciali biciclette spinte con la forza delle braccia, per la prima volta in competizione alla Granfondo Eddy Merckx su un tracciato di 5,8 km (da ripetere 3 volte) che si snodava attorno a Rivalta. La gara è stata vinta da Roberto Brigo, felice per il proprio successo ma soprattutto per aver portato il suo sport all’interno di un appuntamento internazionale, dando modo così di conoscere meglio questa disciplina.

Chiusi i battenti agonistici, sono fioccati i complimenti per il comitato organizzatore di Alessia Piccolo &C., uno staff collaudato e preciso con 400 persone che hanno garantito il meglio ai partecipanti, soddisfatti sia dal percorso “lungo” sia dal “medio”, oltre che del ricco “riso-party” finale.

Un parterre affollato in una giornata dal tempo decisamente clemente e dal bel clima sportivo, per un appuntamento che è anche valido anche come 5.a tappa del circuito Nobili/Supernobili e 7.a prova su strada della Gran Combinata. Proprio come lo scorso anno, la 5.a Granfondo internazionale Eddy Merckx ha anche segnato la chiusura del Challenge Giordana, il circuito veneto-trentino in 5 tappe partito ad aprile.

Info: www.granfondoeddymerckx.com

Classifica granfondo:

1) Cappè Matteo (Cicli Maggi Frw) 04:36:06.220; 2) Bertuola Alessandro (Viner Factory Team) 04:40:04.280; 3) Cavalli Gianluca (Cicli Maggi Frw) 04:40:04.780; 4) Miorin Devis (Cicli Maggi Frw) 04:44:10.530; 5) Minuzzo Paolo (Get Team Ca’30) 04:47:19.900.

1) Rinaldi Ilaria (Team Parkpre Giordana Dmt) 05:10:13.870; 2) Ilmer Marina (Arsv Vinschgau) 05:15:07.70; 3) Avanzi Claudia (Gs Pedale Bagnolese) 05:38:01.260; 4) Ugolini Sara (Spk Cicli Patos Team) 05:40:00.210; 5) Fumarola Vincenza (Royal Cycling Team) 05:46:39.920.

Classifica mediofondo:

1) Camozzi Antonio (Team Ferca) 02:21:06.710; 2) Salani Riccardo (Manila Bike Scott) 02:21:06.830; 3) Masiero Andrea (Viner Factory Team) 02:21:06.900; 4) Fochesato Marco (Velo Club Piana) 02:22:45.180; 5) Spiazzi Davide (Avesani Bike) 02:22:45.900.

1) Zanon Martina (Get Team Ca’30) 02:29:45.600; 2) Gazzini Serena (L’arcobaleno Carraro Team) 02:32:43.720; 3) Vaccaroni Dorina (Gs Alpilatte B.R.Pneumatici Zane’) 02:38:34.220; 4) Tedesco Marta (Spk Cicli Patos Team )02:42:11.380; 5) Coato Marisa (Asd Green Team) 02:42:12.650.

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VAL DI FASSA IN CINQUE TAPPE DAL 26 GIUGNO. IN ARRIVO LA 13.a EDIZIONE DELLA TRASLAVAL

VAL DI FASSA IN CINQUE TAPPE DAL 26 GIUGNO. IN ARRIVO LA 13.a EDIZIONE DELLA TRASLAVAL

Dal 26 giugno al 1° luglio sarà ora di correre alla 13.a Traslaval

5 tappe e tanta passione per il Giro podistico della Val di Fassa

Percorsi unici e già sottoposti ai “test” dei concorrenti che tra due settimane saranno al via

Tra i tanti partecipanti confermati anche Nanu, Rudasso, Zenucchi, Vrajic e Neznama

Si avvicina sempre più l’appuntamento con la Traslaval, il Giro podistico della Val di Fassa che prenderà il via da Soraga (TN) il 26 giugno.

In questi ultimi giorni la rassegna sportiva fassana è stata oggetto di varie “ricognizioni”. All’inizio del mese, complici anche le prime giornate calde e di bel tempo, hanno cominciato a fare capolino gli sportivi “diligenti”, ovvero gli atleti desiderosi di mettersi alla prova sui tracciati di gara.

Le tappe da affrontare nel “Giro” saranno cinque, ben dosate per spalmare il più possibile le fatiche e inframmezzate da una giornata di stop da dedicare al riposo, ovvero quella di mercoledì 29 giugno.

La partenza, come detto, sarà da Soraga, nell’ampio e verde parco che immergerà fin da subito i concorrenti nel giusto clima di contatto con la natura. Dopo aver attraversato l’abitato di Soraga bisognerà iniziare subito a salire verso la località “Madonnina”, ma la strada è dolce e senza particolari difficoltà. Dopo una veloce discesa si proseguirà alla volta di Moena, da dove comincerà una breve ma impegnativa salita, con delle vedute suggestive che potrebbero indurre i partecipanti a fare qualche … sosta “panoramica”. La logica di gara impone però di mantenere il passo, tanto più che questa prima tappa si presenta sotto una veste “ingannevole”, con un inizio sciolto ed un finale invece più selettivo, in particolare nel tratto che da Moena riporta a Soraga tra continui saliscendi. Una tappa di 10 km in cui bisognerà sprintare nel finale, insomma, e con una novità in più rispetto al passato, ovvero la partenza anticipata al mattino (ore 9,30) in modo tale da avere tutto il resto della giornata da trascorrere all’insegna del relax.

La seconda tappa, su un tracciato di 10,6 km che parte e arriva nel centro di Moena, sarà al via lunedì 27, una parentesi davvero tosta che a pochi km dallo start proporrà subito una salita importante, 2,2 km con pendenze oltre il 16%. Arrivati in cima, però, ci si potrà riprendere con la lunga e dolce discesa con vista a terrazza sul Latemar e su Malga Peniola. Martedì 28 toccherà poi alla terza frazione ad Alba di Canazei, caratterizzata da un sentiero acciottolato, una chicca in stile Parigi-Roubaix dedicata agli atleti più esigenti. Tra il 2° e il 4° km (sui 10,6 totali) si incontreranno le pendenze più significative, rese ancora più ardue dai due giorni di corsa già archiviati, ma impreziosite dalla vista sul Gran Vernel e sulla conca del Ciampac.

Dopo il meritato riposo di mercoledì, giovedì 30 sarà ora della 4.a e penultima tappa, la più lunga con i suoi 13,2 km con partenza da Campestrin. Si tratta di una frazione impegnativa ma anche piuttosto dolce, pensata ad hoc per riattivare le gambe senza appesantirle troppo prima del gran finale con il classico e atteso “tappone”.

Il quinto e ultimo capitolo di venerdì 1° luglio, con partenza da Campitello e arrivo sul Col Rodella, si presenta (dopo i primi 2 km pianeggianti) come una continua ascesa dalle pendenze attorno al 12%, un gran finale che indubbiamente chiuderà la kermesse all’insegna del grande spettacolo sportivo. Giunti lassù, si avrà il piacere di trovarsi su quello che è considerato il più bel terrazzo panoramico per ammirare le vette della Val di Fassa.

A rendere ancora più pepato l’aspetto agonistico della competizione ci sarà poi il bel gruppo di partenti, visto che le iscrizioni oggi hanno superato di 100 unità la quota del 2010 nello stesso periodo. L’obiettivo di Stefano Benatti e dell’A.S. Traslaval è superare quota 500 concorrenti, e con i giornalieri (i runners possono partecipare anche a tappe singole) volare molto più in alto.

Nella starting list si possono leggere già i nomi di tante “vecchie conoscenze” della Traslaval, come ad esempio Emanuele Zenucchi ed Ana Nanu, vincitori nel 2009 (ma la Nanu anche lo scorso anno), in compagnia poi di Marija Vrajic, Viviana Rudasso, Eva Neznama, soltanto per dare un’idea di come la Traslaval affascini tutti, fuoriclasse e appassionati.

Anche chi pratica nordic-walking potrà godere dei bellissimi paesaggi della Val di Fassa e dei percorsi da manuale della Traslaval, aperta anche ai “camminatori” con i bastoncini che saranno al via mezz’ora prima dello start della rassegna podistica, tranne che nella prima giornata di gara in cui si partirà…tutti insieme appassionatamente.

L’attesa per l’appuntamento con la 13.a Traslaval cresce sempre più, e allo start manca davvero poco. Info: www.traslaval.com

VERMIGLIO (TN) INCORONA I TOP BIKERS. INTERNAZIONALI D’ITALIA XC IN TRENTINO

VERMIGLIO (TN) INCORONA I TOP BIKERS. INTERNAZIONALI D’ITALIA XC IN TRENTINO

Domenica in alta Val di Sole si corre l’ultima gara del circuito internazionale FCI

Fontana, Gutierrez e Longo: tre uomini alla conquista dell’oro

Zakelj favorita tra le donne, ma occhio a Lechner, Schneitter, Veronesi e Pollinger

Al mattino anche la Coppa Italia XC di Esordienti e Allievi

 

 

Si contano le ore ormai per l’inizio della Cross Country Adamello Bike di Vermiglio, in Trentino, che domenica 12 giugno sancirà la chiusura dell’edizione 2011 degli Internazionali d’Italia XC. E come ogni vigilia di grande evento sportivo, impazzano i pronostici per la vittoria finale, decisamente incerti se si guarda alla classifica attuale.

Dopo le cinque prove disputate da marzo ad oggi, regna l’incertezza soprattutto nella élite maschile, dove il nazionale azzurro Marco Aurelio Fontana si trova in testa con un solo punto di vantaggio sullo spagnolo Ivan Alvarez Gutierrez e sul trentino Tony Longo, appaiati in seconda posizione. Il biker emiliano d’adozione, ma brianzolo di nascita, in questa stagione di Internazionali non ha mai vinto, ed ha chiuso le sue gare una volta in seconda posizione e due volte sul terzo gradino del podio. Nemmeno Gutierrez è mai riuscito a portarsi a casa una tappa, e nella sua classifica pesano un ottavo e un undicesimo posto – a cui occorre aggiungere il ritiro nella gara di domenica scorsa – che non lo hanno certo soddisfatto. Longo è l’unico del trio di testa ad aver messo “l’oro” al collo almeno una volta quest’anno, e la gara nel suo Trentino sarà un indubbio stimolo a correre al meglio davanti al pubblico di casa.

A cercare di mettere i cosiddetti…bastoni tra le ruote dei primi, a Vermiglio ci saranno anche gli altri protagonisti di questa stagione, a partire dall’esperto Yader Zoli e dall’altro trentino Martino Fruet, rispettivamente quarto e quinto nella generale. Dopo aver vinto l’ultima prova in provincia di Belluno, anche Michele Casagrande riveste i panni del favorito, così come il piemontese Andrea Tiberi e il comasco Umberto Corti, entrambi sul podio della Cross Country Adamello Bike dello scorso anno.

Il ruolo degli outsider lo potrebbero ricoprire i colombiani Rendon Rios e Botero Salazar, o gli altri italiani Rosa, Cominelli e Lamastra, tutti troppo lontani dal vertice per impensierire i leader di classifica, ma senz’altro pronti a dare il massimo lungo lo spettacolare percorso allestito nella trentina Vermiglio.

Per quanto riguarda la gara in rosa, Tanja Zakelj è chiamata a difendere i 20 punti di vantaggio che la separano in classifica dalla campionessa italiana marathon, Daniela Veronesi, e dall’altoatesina Judith Pollinger, terza subito dietro. La biker slovena, alla sua prima stagione come élite, ha già vinto due tappe degli Internazionali di quest’anno e non c’è dubbio che sia lei la favorita numero uno, anche se allo start ci saranno anche Eva Lechner e Nathalie Schneitter, due giganti delle ruote grasse, da diverse stagioni ai vertici del ranking di Coppa del Mondo.

Le classifiche Under23 degli Internazionali d’Italia 2011 hanno già due vincitori, ovvero l’altoatesino Gerhard Kerschbaumer e la piemontese Serena Calvetti, entrambi dominatori del circuito di quest’anno fin dalla prima prova in Toscana. Tra gli Junior, sia Lorenzo Samparisi che Alessia Bulleri vantano un buon vantaggio sui secondi, e per loro si tratterà di amministrare questi punti e tenere a bada gli eventuali “guastafeste”.

L’anello di gara della Cross Country Adamello Bike di domenica misura 6 km, e a differenza della passata edizione non si transiterà più nel centro abitato di Vermiglio, ma si pedalerà esclusivamente lungo prati, boschi e stradine forestali. Una vera ghiottoneria, sia per i bikers che per il pubblico che li seguirà in presa diretta. Partenza e arrivo verranno allestiti nel centro fondo, e ieri, rimanendo in tema sci di fondo, si sono notati in zona gli azzurri degli sci stretti che sono in ritiro con la squadra A a Passo del Tonale e con la squadra B a Vermiglio, ospiti del Comune. Dopo le ovvie sciate su una pista tirata a lucido dagli uomini di Adamello Ski sul ghiacciaio Presena, tutti di corsa lungo la pista che domenica ospiterà gli Internazionali d’Italia. A Vermiglio sono presenti Piller Cottrer, Di Centa, Clara, Checchi, i fratelli Pasini, Pellegrino,  Scola, Frasnelli, Gullo, Hofer, Noeckler e le azzurre Rupil, Brocard, Gorra, Demartin, Piller e Vuerich, e quindi la squadra B al completo.

Organizzata come sempre da un esperto team facente capo alla società Adamello Free Bike, la 4.a Cross Country Adamello Bike si dimostra decisamente internazionale, e non solo nel nome, visto che in griglia di partenza ci saranno atleti di diverse nazioni, inclusi portoghesi, ucraini, colombiani e perfino australiani.

Quest’anno gli uomini della Adamello Free Bike, con cui collaborano attivamente la SGS-Vermiglio Vacanze, Adamello Ski, il comune di Vermiglio e oltre 100 volontari locali, porteranno in gara anche la Coppa Italia XC nelle categorie giovanili di Esordienti e Allievi provenienti da tutt’Italia, i quali salteranno sui pedali a partire dalle 9.00. Seguiranno gli Junior e la femminile degli Internazionali alle 12.00, mentre la gara maschile scatterà alle 14.30.

Info: www.vermigliovacanze.it

ALLA 6.a “LEGGENDARIA CHARLY GAUL” ANCHE I CAMPIONI OLIMPICI SUI PEDALI

ALLA 6.a “LEGGENDARIA CHARLY GAUL” ANCHE I CAMPIONI OLIMPICI SUI PEDALI

Tolto il velo alla 6.a Leggendaria Charly Gaul Trento Monte Bondone

Insieme al direttore dell’Apt Elda Verones anche l’assessore Mellarini e il sindaco Andreatta

A fare da testimonial i campioni olimpici Chechi, Zorzi, Baldini, Rossi e l’ex sciatore Ghedina

Portavoce dell’evento Gilberto Simoni, con altri protagonisti trentini delle due ruote

 

Oggi pomeriggio nella sala di rappresentanza del Comune di Trento, a Palazzo Geremia, è stata presentata la 6.a edizione della Leggendaria Charly Gaul Trento Monte Bondone, la granfondo su strada che sarà al via dal centro di Trento il 31 luglio.

A presentare l’evento, al cospetto di una sala gremita di pubblico e di autorità (tra cui i sindaci dei comuni interessati dal percorso) ci ha pensato la direttrice dell’Apt Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi Elda Verones: “È davvero una gioia vedere questa sala così ricca di ospiti, e soprattutto è un onore poter parlare di fronte a tanti campioni del nostro sport italiano, che avremo il piacere di vedere in sella il prossimo 31 luglio”. Tra questi, il pluri medagliato olimpico e mondiale Jury Chechi, il quale ha già fatto sapere che fra i tre percorsi proposti dalla gara (lungo, medio e corto) opterà con tutta probabilità per il corto di 58 km, approfittandone così per godersi al meglio i paesaggi e, perché no, anche i ristori della granfondo. Il ginnasta di Prato ha da qualche tempo abbracciato la passione del ciclismo, insieme ad altri atleti “a cinque cerchi” come Cristian Zorzi, Stefano Baldini, Alessandra Sensini e Antonio Rossi, che parteciperanno tutti alla gara del prossimo luglio.

“Con il mio fisico da canoista non sono proprio adatto al ciclismo”, ha scherzato Rossi, “ma nell’animo sono uno scalatore, oggi ho fatto un test della salita insieme ai miei compagni e non vedo l’ora di mettermi alla prova sul Monte Bondone. Spero solo di non arrivare troppo tardi e trovare i ristori spazzolati!”

E in effetti i ristori della Leggendaria Charly Gaul Trento Monte Bondone di quest’anno sono davvero fuori dal comune, studiati scientificamente dal dottor Michele Pizzinini (oggi presente in sala), e con la precisa scelta di servire solo prodotti tipici del Trentino, premiando la qualità dei cibi. Dalle mele alla pasta, alle marmellate ai succhi, dallo strudel alle crostatine, sarà tutto made in Trentino, con anche uno speciale pasta party di benvenuto in programma sabato e offerto dal pastificio Felicetti. Alla Leggendaria Charly Gaul Trento Monte Bondone ci sarà poi il pane del ciclista ideato dall’Associazione Panificatori del Trentino, che preparerà speciali pagnotte fresche da 30 grammi. Un’iniziativa lodevole che ha incontrato l’entusiasmo dell’assessore all’agricoltura, commercio e turismo Mellarini: “Senza dubbio questa proposta permette di promuovere il nostro territorio e le sue ricchezze, sia enogastronomiche sia sportive, in un evento che riesce ad unire perfettamente agonismo, divertimento e turismo”.

Novità, poi, anche per quel che riguarda i percorsi, con un nuovo incipit di gara in Piana Rotaliana e la scelta di proporre anche il già citato percorso corto in formula non agonistica Bondone Day. “Abbiamo pensato di proporre un inizio che permettesse una partenza più fluida, visto che il gruppo sarà numeroso” ha spiegato il due volte vincitore del Giro d’Italia Gilberto Simoni, che insieme all’Elite Bike School Trentino ha fornito supporto tecnico alla gara, “i percorsi saranno tre, un lungo di 144 km, un medio di 75 km e un corto di 58 km. I dislivelli sono importanti, nel lungo si arriva ad oltre 3.500 metri e direi che per una granfondo l’impegno è notevole”.

Presente anche il sindaco di Trento, Alessandro Andreatta, il quale ha ricordato che “lo spirito della gara è quello di valorizzare l’impresa di Charly Gaul avvenuta giusto 55 anni fa, l’8 giugno 1956, quando vinse la tappa (e poi il Giro d’Italia), un giorno memorabile per chi l’ha vissuto e bello da ripercorrere per tutti i ciclisti”.

Oltre ai già citati campioni, in gara ci saranno anche i trentini Silvano Janes e Antonio Corradini, l’ex discesista Kristian Ghedina, nonché la campionessa olimpica e mondiale di fioretto Dorina Vaccaroni, dalle origini ciclistiche trentine dato che il suo “talent scout” è stato Francesco Moser, che oggi ha mostrato ai campioni olimpici la sua bicicletta del record mondiale dell’ora nel museo delle gallerie di Trento.

La gara sarà anche prova di Campionato Italiano Udace, ma l’obiettivo per l’Apt Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi è quello di proporre un evento ai veri appassionati con opportunità intelligenti di trascorrere un week end all’insegna del divertimento, dello sport e della cultura a Trento e dintorni.

Alla fine della conferenza è stata regalata una piccola anteprima del divertimento davanti alle telecamere della RAI con la performance del comico Lucio Gardin, che ha scherzato con le autorità e con i campioni in sala.

La Leggendaria Charly Gaul Trento Monte Bondone è anche solidarietà, alla conferenza era presente Diego Murari della Fondazione Unico 1, il quale in momento di commozione ha espresso la soddisfazione per il supporto all’iniziativa benefica da parte di questo grande evento.

Info: www.laleggendariacharlygaul.it