Categoria: Eventi

PUIGBLANQUE E SCHUBERT, SINFONIA MONDIALE. SOLO DUE VOLANO AL “TOP” IN SEMIFINALE

PUIGBLANQUE E SCHUBERT, SINFONIA MONDIALE. SOLO DUE VOLANO AL “TOP” IN SEMIFINALE

Pubblico strabocchevole per la semifinale lead al Campionato Mondiale di Arco

Solo in due riescono a centrare il top e si candidano per il podio

Ondra ancora in difficoltà, c’è ancora l’appello, è nei magnifici otto

Fuori Martino Ischia, le finali alle ore 22.00

 

Il  pubblico delle grande occasioni, Arco “mondiale” incanta appassionati di climbing, curiosi, sportivi comuni, gente che cerca spettacolo. E spettacolo è stato, oggi pomeriggio, con le semifinali della gara lead maschile. Il richiamo era forte, Adam Ondra “battuto” nelle qualifiche, sei magnifici “top” di qualifica a confrontarsi, in palio c’erano “solo” 8 biglietti di sola andata per la finalissima di stanotte.

Uno dopo l’altro i 26 sono andati a caccia di prese, su per la parete iridata, difficile, ispida, ruvida, da mandare giù uno dopo l’altro, a terra, i 24 migliori della qualifica, perché su al top ne sono arrivati solo due, gli ultimi due, capaci di superare il “muro” finale con movimenti misurati e da autentici contorsionisti, e solo Jakob Schubert, prima, e Ramon Julian Puigblanque poi sono riusciti tra gli applausi scroscianti e liberatori ad aggrapparsi al top, il tempo di moschettonare l’ultimo rinvio e poi godersi l’entusiasmante abbraccio del pubblico, lassù a 20 metri da terra.

Ondra si è fermato qualche presa sotto, si è arrabbiato molto, con se stesso ovviamente, ha chiuso alla presa 48. Ha fatto bene anche il coreano Hyunbin Min, anche lui a 47 come il norvegese Magnus Midtboe che ha corso con una fascia nera al braccio in segno di lutto per la strage di Oslo.

In finale hanno accesso anche il francese Manuel Romain e i due russi Zazulin e Ovchinnikov. Esclusi illustri Lachat (SUI) e Amma (JPN), fuori anche l’unico azzurro approdato alle semifinali Martino Ischia, da lui ci si aspettava un miracolo, difficile da realizzare.

La finale alle ore 22.00, nel frattempo sta andando in scena la fase finale della speed, dalle qualifiche è passata indenne l’azzurra Sara Morandi che ha stabilito anche il nuovo record nazionale: 10”50.

Info: www.arco2011.it

 

 

Classifiche Semifinali LEAD:

 

1) Julian Puigblanque Ramón (ESP) Top; 1) Schubert Jakob (AUT) Top; 3) Ondra Adam (CZE) 48-; 4) Min Hyunbin (KOR) 47+; 5) Midtboe Magnus (NOR) 47-; 6) Romain Manuel (FRA) 45; 7) Zazulin Evgeny (RUS) 44+; 8) Ovchinnikov Evgeny (RUS) 44; 25) Ischia Martino (ITA) 24.5

 

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ARCO (TN): ANGELA EITER ÜBER ALLES È LA NUOVA REGINA MONDIALE LEAD

ARCO (TN): ANGELA EITER ÜBER ALLES È LA NUOVA REGINA MONDIALE LEAD

L’austriaca pesca il jolly dove tutte avevano fallito

Argento alla Kim e bronzo alla Röck

Ieri superati i 20.000 spettatori al mondiale di Arco (TN)

Oggi Speed e Lead maschile

 

Angela Eiter è la nuova campionessa mondiale di arrampicata Lead. Ad Arco (TN) la 25enne climber austriaca ieri ha conquistato il suo terzo titolo iridato, dopo quelli vinti nel 2005 in Germania e nel 2007 in Spagna.

Ieri sera, in un Climbing Stadium gremito all’inverosimile, l’atleta di Imst ha emozionato, divertito ed impressionato, andando a toccare il cielo con un dito, e mettendosi infine un oro al collo che la fa diventare la climber più iridata di sempre nella difficoltà.

“Quando mi sono trovata di fronte a quel passaggio”, ha commentato sorridendo l’austriaca a fine gara, “sapevo di non potercela fare saltando sulla presa. I salti non sono mai stati il mio forte e così ho preferito trovare un’alternativa.” E che alternativa, una soluzione a dir poco…mondiale, visto che fino a quel momento (…ma neppure dopo) nessuna era riuscita a domare quel jump.

La prima a salire in parete è stata la statunitense Sasha Digiulian, classe 1992, che in questo Campionato del Mondo si è già messa al collo una medaglia d’argento nel Boulder. La “difficoltà”, tuttavia, è la vera specialità della biondina a stelle e strisce, che negli ultimi tempi ha quasi sconvolto per le sue prestazioni su falesia. La “via” della finale di Arco è di alto livello, la pressione psicologica alle stelle e al primo volume arriva il primo brivido per la diciottenne made in USA. Il pubblico trattiene il fiato, ma è solo una leggera sbandata, Sasha poi si riprende in una frazione di secondo. Punta decisa al tetto, mano destra, piede sinistro, piede destro ed ecco il salto. Al top mancano solamente due moschettoni e una manciata di prese. Fattibile, deve aver pensato la Digiulian mentre saliva. Uno sguardo, carica sul sinistro e via, ma il grosso appiglio grigio l’americana l’ha sfiorato appena, e poi è volata nel vuoto. Come lei hanno fatto anche le austriache Christine Schranz e Katharina Posch, e la potente slovena Mina Markovic, tutte saltate invano su quel movimento dinamico apparentemente troppo ampio, con troppe energie spese nelle semifinali del pomeriggio, forse. Finché, davanti a quel jump si è presentata sua maestà Angela Eiter. Di saltare non se ne parla e così ecco la trovata di aggirare l’ostacolo prima con una spaccata a quindici metri da terra, attaccata solo con la punta delle dita, seguita da una contorsione e un movimento da equilibrista che in definitiva le sono valse il terzo oro mondiale. Dal pubblico, accalcato sulla tribuna e sul prato, dopo un religioso silenzio è arrivato un potentissimo applauso, che nessun altra è stata capace di meritare.

Il pubblico – ieri è stata superata la quota di 20.000 biglietti staccati dall’inizio di questo Campionato del Mondo – è semplicemente andato in visibilio e il sorriso della Eiter parlava da sé.

Dopo la Eiter è stata la volta della campionessa mondiale 2009 Johanna Ernst, ma sia lei che le successive Röck e Kim, sono naufragate sul quel salto che – Eiter insegna – non era proprio da …saltare.

La medaglia d’argento e quella di bronzo sono andate alla sudcoreana Jain Kim ed all’austriaca Magdalena Röck, quest’ultima al suo primo mondiale senior.

Oggi ad Arco saliranno in parete i ragni della disciplina Speed (12,15 qualifiche uomini e 14,15 qualifiche donne, con le finali in programma alle 19,30). Nel pomeriggio si vedranno all’opera anche i campioni della Lead per le semifinali alle 16,30 e le finali alle 22,0. Nella semifinale Lead ci sarà anche un po’ di Italia con il trentino Martino Ischia.

 

 

 

Classifiche:

 

1) Eiter Angela (AUT) 53+; 2) Kim Jain (KOR) 47-; 3) Röck Magdalena (AUT) 47-; 4) Ernst Johanna (AUT) 47-; 5) Posch Katharina (AUT) 47-; 6) Markovic Mina (SLO) 47-; 7) Schranz Christine (AUT) 47-; 8) Digiulian Sasha (USA) 47-;

 

 

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IL CASAGRANDE CHE NON TI ASPETTI. LESSINIA BIKE “SORPRESA” PER ZOLI E LONGO

IL CASAGRANDE CHE NON TI ASPETTI. LESSINIA BIKE “SORPRESA” PER ZOLI E LONGO

Michele Casagrande conquista la 14.a edizione della gara organizzata dall’SC Ala

Sui Monti Lessini il veneto sorpassa a sorpresa Zoli e Longo, che sembravano i favoriti

Michela Benzoni non ha rivali nella gara femminile

Freddo e pioggia non hanno impedito lo spettacolo tra gli alpeggi dei Monti Lessini

 

 

Ti aspetti Yader Zoli o Tony Longo, che avevano duellato per gran parte della gara, invece sotto lo striscione d’arrivo spunta per primo Michele Casagrande che, zitto zitto, torna sotto negli ultimi500 metrie sorprende tutti. É lui il vincitore della 14. Lessinia Bike, gara andata in scena questa mattina a Sega di Ala tra freddo e pioggia, mentre al femminile ad esultare è Michela Benzoni, quando il sole squarciava le nubi.

Il tempo, in questa quarta tappa di Trentino MTB non è stato sicuramente clemente con i numerosi partecipanti (oltre mille gli iscritti) alla spettacolare competizione organizzata dall’SC Ala, ma i bikers sono stati più forti anche delle intemperie ed hanno allineato le proprie ruote grasse allo start: la gara (43 kmcomplessivi per un dislivello di 1.400 metri) è scattata alle 10.30 inpunto, sotto una fastidiosa pioggia.
Pronti via, e c’è subito il colpo di scena. I primi (ossia tutti, o quasi, i big) sono infatti costretti ad un fuori programma off road: dopo pochi minuti di gara sbagliano il percorso e devono tagliare sull’erba per rimettersi in carreggiata. Un intoppo che fa perdere ai primi della classe solo un paio di secondi, nulla di più. Intanto, dopo i primi chilometri, sono due i bikers che dimostrano subito di fare sul serio. Ci stiamo riferendo al romagnolo Yader Zoli del Gs Torpado e al trentino Tony Longo del Tx Active Bianchi (ma tra i più attivi c’è anche Daniele Mensi), i quali prendono in mano l’iniziativa e transitano davanti a tutti sul Monte Cornetto: ad inseguirli, un terzetto, tra cui c’è anche un altro dei superfavoriti, Martino Fruet. Ma la sua gara durerà poco. Il trentino, infatti, rompe la catena e deve gettare la spugna.

La gara perde uno dei grandi protagonisti, ma ne trova un altro, Michele Casagrande, portacolori dell’Elettroveneta Corratec, il primo degli inseguitori e già vincitore a Sega di Ala nel 2009. Ma non è ancora il suo momento. Per ora, infatti, a dettare legge sono sempre Zoli e Longo, primi anche sulla vetta più alta della gara, ovvero il Monte Castelberto con i suoi1760 metri. Fra gli alpeggi, il vantaggio dei due battistrada sembra rassicurante. Dietro, infatti, Casagrande e Daniele Mensi sono più lontani, con Christian Cominelli, Nicholas Pettinà e Luca Braidot ancora più attardati. E intanto anche Juri Ragnoli (Gs Scott) incappa in un problema tecnico, risolto con l’aiuto del compagno di squadra Pierluigi Bertelli, che sacrifica la sua ruota anteriore e la cede al compagno in difficoltà. Così può dunque proseguire la sua (rin)corsa ai primi.

A Malga Cornafessa, ossia ai -5 dal traguardo, sono sempre in due al comando: Longo e Zoli, i quali sembrano non avere più rivali. Longo teme il recupero di Zoli e insieme “sognano” il gradino più alto del podio, ma è solo un’illusione, perché proprio negli ultimissimi chilometri di gara accade l’incredibile. In discesa, infatti, Casagrande va giù “a tutta”, torna sotto e a500 metrili aggancia e allunga, lasciando di sasso i due rivali.

Una grande azione, quella del veneto, che si presenta tutto solo al traguardo, chiudendo in 1h54’52”. Zoli si deve accontentare del secondo posto, staccato di nove secondi, con Longo che completa il podio. “In salita Zoli e Longo andavano di più – spiega il vincitore di giornata, che una settimana fa era arrivato terzo agli Italiani di cross country a Peio – e sinceramente non avrei mai pensato di riuscire a recuperare, visto che ho scollinato con un minuto e mezzo di ritardo. In discesa ho tentato il tutto per tutto e sono riuscito a riprenderli proprio nel finale. Appena li ho visti ho dato tutto ed è andata decisamente bene. Ho avuto anche un po’ di fortuna, perché lì davanti non si sono accorti del mio ritorno”. Che sia andata così lo confermano i suoi avversari. “Onestamente non mi aspettavo il ritorno di Michele – dice Zoli – comunque sono contento e oggi non mi aspettavo di essere in condizione. É stata una bella sorpresa”.

“Ci tenevo a vincere – commenta il primierotto Longo – e ho provato ad andare via in salita. In cima avevamo un bel vantaggio, però inaspettatamente in discesa Casagrande è riuscito a colmare il gap e a riprenderci. Questo posto sul podio non è da buttare, anzi, però puntavo alla vittoria, visto che ero in casa, in Trentino”. Ai piedi del podio è finito Christian Cominelli, quarto davanti a Daniele Mensi del Gs Scott, un altro dei grandi protagonisti di questa fredda, ma bella giornata (“scaldata” anche dal calore del pubblico, che non è mancato).

Al contrario di quanto accaduto nella gara maschile, la vittoria  di Michela Benzoni nella43 kmfemminile non è mai stata in discussione. La lombarda dell’Asd Lissone ha corso sempre da sola, coprendo il tracciato in 2h28’52”. Dietro di lei è giunta Stefania Zanasca del Trek Stihl Torrevilla, seconda con un distacco di 8 minuti, con Anna Ferrari che è finita al terzo posto.

Va così in archivio anche la 14. edizione, organizzata impeccabilmente dall’SC Ala guidata da Luigi Zendri.La Lessinia Bike, inoltre, era valida anche come quarta prova del circuito Trentino MTB, Garda Challenge e Prestigio.

Info: www.lessiniabike.it

 

DOWNLOAD IMMAGINI TV:

http://www.broadcaster.it/trentino-mtb/evento/26/

 

Classifiche:

Maschile:

1) Casagrande Michele Elettroveneta Corratec 01:54:52.80; 2) Zoli Yader Gs Torpado Surfing Shop Sport Promotion 01:55:01.80; 3) Longo Tony Tx Active Bianchi 01:55:04.30; 4) Cominelli Cristian Tx Active Bianchi 01:59:27.30; 5) Mensi Daniele Gs Scott Racing Team 02:00:21.10; 6) Pettina’ Nicholas Elettroveneta Corratec 02:01:09.45; 7) Braidot Luca  Gruppo Sportivo Forestale Asd 02:01:33.10; 8) Antonello Giacomo Giant Italia Team 02:02:46.30; 9) Ragnoli Juri Gs Scott Racing Team 02:04:09.54; 10) Zamboni Andrea Asd Petrolvilla – Bergner Brau 02:06:01.40

 

Femminile:

1) Benzoni Michela Lissone Mtb Asd 02:28:52.90; 2) Zanasca Stefania Trek Stihl Torrevilla Mtb 02:36:59.10; 3) Ferrari Anna Elettroveneta Corratec 02:39:48.70; 4) Bergamini Rosita Mtb Tutti In Bici 02:42:02.20; 5) Zocca Lorena L’ Arcobaleno Carraro Team 02:42:24.60; 6) Cerati Mariangela Team Colnago Us Filago Arreghini Esercito 02:42:29.60; 7) Fusetti Federica Mtb Tutti In Bici 02:42:32.20; 8) Cattoni Manuela Team Energy Bike 02:54:23.90

MARATONA DU MONT BLANC, ESORDIO “TRA LE STELLE”. A LA THUILE (AO) FESTEGGIANO ITALIA E BELGIO

MARATONA DU MONT BLANC, ESORDIO “TRA LE STELLE”. A LA THUILE (AO) FESTEGGIANO ITALIA E BELGIO

La Thuile(AO) oggi ha festeggiato la prima edizione della Maratona du Mont Blanc

Luca Maestroni ed Edith Vanden Brande sono re e regina del percorso granfondo di105 km

Nella mediofondo successi per Matteo Teppex e Daniela Passalacqua

Alla “prima” anche la scialpinista Pellissier, la fondista Geniun e il valdostano Remo Brocard

 

 

Ha 23 anni, vive a Massa Carrara e alla sua prima granfondo, in Valle d’Aosta, ha già fatto faville. È Luca Maestroni, vincitore del percorso “lungo” della Maratona du Mont Blanc, la granfondo su strada che oggi ha festeggiato la 1.a edizione. A fare compagnia a Maestroni, ai vertici della gara femminile è stata la belga Edith Vanden Brande, mentre l’albo d’oro della mediofondo lo hanno firmato il valdostano Matteo Teppex e la spezzina Daniela Passalacqua.

Per la giornata d’esordiola Maratonadu Mont Blanc ha radunato 700 appassionati in griglia, un numero davvero significativo per una prima edizione. Mescolati tra i partecipanti c’erano molti volti noti del panorama sportivo, come il presidente dell’FCI regionale Natale Dodaro e l’esperto granfondista Remo Brocard, papà della fondista Elisa. E a proposito di sport invernali, stamattina aLa Thuilesi sono presentate in tenuta ciclistica anche due atlete del circo bianco, la scialpinista Gloriana Pellissier e la fondista Magda Genuin.

La voglia di sport oggi viaggiava a mille aLa Thuile, alle 9,00 l’esplosione di adrenalina col via e con un variopinto  serpentone di concorrenti che partiva alla volta della località termale Prè Saint Didier, vero punto d’inizio della corsa, dopo l’andatura a velocità controllata.

Da quel punto in poi bando agli indugi, e ad animare la corsa ci pensavano immediatamente i due toscani Luca Maestroni e Tommaso Cecchi, autori della prima “passerella” della gara, un guizzo subito ridimensionato dal gruppetto di testa della corsa, che li agganciava e raggiungeva poco dopo.

La tabella di marcia proponeva poi la salita verso Cerellaz, prima fatica di giornata. Seppur considerata meno selettiva rispetto ad altri punti del percorso, questa ascesa celava nei suoi5 kmpendenze attorno al 7%, con una costante ascesa “spacca gambe” spalmata su una lunga serpentina di stretti tornanti. Il biellese Michel Chocol usciva allo scoperto, sferrando l’attacco in salita, ma i due scalatori Maestroni e Cecchi erano pronti a riacciuffarlo poco dopo.

Dopo essere arrivati allo scollinamento di Cerellaz (1.254 metri), i mediofondisti cominciavano a scendere verso Saint Pierre, per dirigersi poi a Sarre e ad Aymavilles, sotto l’occhio vigile del castello cittadino. I due portacolori del team Edilcase, Matteo Teppex e Cristiano Bo, hanno optato per il bivio della gara “corta”, dettando il ritmo sul resto del gruppo e in particolare sugli inseguitori Masetti, Luboz, Seletto e Stacchetti. L’ultima parte di gara era un tripudio di fatica, con la salita tutta tornanti da Pre Saint Didier aLa Thuile, dove il gioco di squadra della Edilcase decideva le sorti della mediofondo. Uno sguardo veloce tra i due “scalatori” era sufficiente per lanciare in volata Teppex, con Bo staccato a controllare lo spezzino Marco Masetti. Al traguardo il pubblico diLa Thuileha potuto così festeggiare l’atleta di casa Teppex, primo in 2h28’50’’, mentre il 2° e 3° gradino del podio se lo sono giocati in volata Marco Masetti dell’Asd Serravalle e il torinese Bo, finiti nell’ordine.

Ha parlato ligure la mediofondo femminile, con la vittoria della forte Daniela Passalacqua (2h46’08’’), che ha staccato di oltre2’la padovana Sabrina Zogli e di11’la novarese Sabrina De Marchi. Hanno scelto la mediofondo anchela Genuinela Pellissier, classificate rispettivamente al 4° e 5° posto.

Dopo la divisione dei due percorsi a Cerellaz, per i granfondisti iniziava una delle fatiche più “epiche” del programma odierno, ovvero quella della strada “dei Salassi”. Un nome scelto non a caso, e per i granfondisti è stato un vero e proprio salasso di energie lungo circa8 km, fino alla località di Verrogne a quota1.595 metri.

Superate Sarre e Morgex, a dettare il ritmo c’era il duo formato dai toscani Luca Maestroni e Tommaso Cecchi, poi riacciuffati da un gruppetto di 7 elementi, tra cui Paolo Castelnovo e altri atleti desiderosi di centrare la vittoria come il valdostano Enea Belli, il lombardo Fabrizio Casartelli e il biellese Michel Chocol. Quest’ultimo dava una scossa alle fasi finali, con una fuga decisa, lanciata prima di imboccare la salita finale del Colle San Carlo (1.971 m), poi però la stanchezza e la fame avevano il sopravvento e ai vertici tornavano Maestroni e Cecchi in compagnia del milanese Castelnovo.

Nell’ultimo km della salita del Colle San Carlo Luca Maestroni scatenava il proprio attacco decisivo per ipotecare la vittoria, iniziando a mettere da parte un vantaggio sempre più corposo che lo portava al traguardo circa mezzo minuto prima del 2° classificato, Tommaso Cecchi, con il tempo finale di 3h37’37’’. Il podio lo ha chiuso il lombardo Paolo Castelnovo, provato soprattutto dalla selettiva salita finale, mentre si è piazzato 4° Fabrizio Casartelli.

Al femminile c’era una donna da battere, e si è confermata ancora una volta inafferrabile. La belga Edith Vanden Brande (3h57’54’’), recente vincitrice della Maratona delle Dolomiti, non ha lasciato possibilità di replica alle avversarie: la seconda classificata, la torinese Olga Cappiello, è arrivata con un ritardo di14’, mentre è salito a circa20’quello della novarese Cristina Leonetti, 3.a e frenata da problemi meccanici.

Un esordio decisamente ben riuscito, merito dell’organizzazione puntuale del Velo ClubLa Thuile Asd, che ha potuto contare sul supporto della Regione Valle d’Aosta, delle Funivie Piccolo San Bernardo Spa, delle istituzioni locali e dei vari sponsor, tra cui Skoda, Brux, Enervit, Beta e Scott. Un plauso anche ai numerosi volontari dei comuni interessati dalla corsa ciclistica, che hanno presidiato gli incroci e i vari punti del percorso.

Bilancio positivo per la prima Maratona du Mont Blanc, pronta a rilanciare con l’edizione numero 2 il prossimo anno, per regalare una giornata di grande sport e divertimento, da non perdere.

Info: www.maratonadumontblanc.com

 

Classifiche Percorso Granfondo:

Maschile:

1) Maestroni Luca Asd Lunezia Cycling Team 03:37:37; 2) Cecchi Tommaso Team Pissei – Asd Montevettolini 03:38:04; 3) Castelnovo Paolo Isdc Team Pezzetti 03:38:33; 4) Casartelli Fabrizio Team Pianeta Bici 03:42:27; 5) Chocol Michel Asd Free Bike 03:43:21; 6) Orsi Gabriele Team Pianeta Bici 03:45:21; 7) Lunghi Michele Asd Domobike Dlf Domo 03:45:37; 8) Botasso Alberto Asd Gs Passatore 03:47:01; 9) Castelanelli Alessandro Team Pianeta Bici 03:49:21; 10) Droz Yuri Team Cinelli Glass’ngo 03:49:21

Femminile:

1) Vanden Brande Edith Individuale 03:57:54; 2) Cappiello Olga Individuale 04:12:07; 3) Leonetti Cristina Team Cinelli Glass’ngo 04:17:59; 4) Fiorani Roberta Cicli Spreafico Veloplus 04:24:37; 5) Bertelli Francesca Gs Pedale Bagnolese 04:27:10; 6) Bianco Silvia Asd C.C. Piemonte 04:36:37; 7) Mazzari Simona Asd Vivo 04:39:40; 8) Macedo Abregu Juana Paola Gs Amspo 04:39:55; 9) Zrnova Lucie Individuale 04:42:56; 10) De Col Barbara Gs Alpilatte B.R.Pneumatici Zane’ 04:43:48

 

Classifiche Percorso Mediofondo:

Maschile

1) Teppex Matteo Team Edilcase 05 02:28:50; 2) Masetti Marco Asd Serravalle 02:29:06; 3) Bo Cristiano Team Edilcase 05 02:29:08; 4) Luboz Mattia Gs Cicli Benato 02:29:37; 5) Stacchetti Matteo Cicli Lucchini.Com 02:30:26; 6) Seletto Alain Polisportiva Castiglionese 02:34:59; 7) Fessia Filippo Team Guru Planet X Selleitalia 02:35:00; 8) Battaglia Marco Asd Lunezia Cycling Team 02:35:41; 9) Vergani Gabriele Cicli Di Lorenzo Di Monza 02:35:43; 10) Zanellato Riccardo Team Chiappucci Asnaghi Cucine 02:35:45

Femminile

1) Passalacqua Daniela Asd Serravalle 02:46:08; 2) Zogli Sabrina Gs Alpilatte B.R.Pneumatici Zane’ 02:48:30; 3) De Marchi Sabrina Asd Bike Adventures 02:57:10; 4) Genuin Magda Tinky Ladies Pinarello 02:57:16; 5) Pellissier Gloriana Gs Cicli Benato 03:02:26; 6) Fossati Laura Individuale 03:03:37; 7) Marchetti Elisa Sport Club Genova 1913 03:07:22; 8) Scaglione Paola Team Edilcase 05 03:07:23; 9) Rosset Lorenzina Team Cinelli Glass’ngo 03:07:23; 10) Macchi Claudia Gs Rea Ambiente 03:11:17

“REGINE” LEAD IN PARETE AD ARCO (TN) SCELTE LE OTTO SEMIFINALISTE DEL MONDIALE

“REGINE” LEAD IN PARETE AD ARCO (TN) SCELTE LE OTTO SEMIFINALISTE DEL MONDIALE

Semifinali lead in scena all’IFSC Climbing World Championship di Arco (TN)

Austria, Corea, Slovenia e Stati Uniti in sfida nella finale di stasera

In semifinale oggi c’era l’azzurra Jenny Lavarda, 14.a assoluta

Stasera alle 22,00 si assegnano i titoli “rosa” di specialità

Jain Kim, la grazia femminile e orientale vola in parete e da sola contrasta l’agguerrito squadrone austriaco. La semifinale della “lead”, disputata oggi pomeriggio ad Arco (TN), doveva regalare un grande spettacolo, e così è stato.

L’IFSC Climbing World Championship ha designato le migliori 8 specialiste della lead, chiamate a concorrere stasera per il titolo iridato nella “finalissima rosa”. La coreana è salita per ultima delle 26 qualificate ed è stata… la prima a sfiorare il top, solo sfiorato perché il suo mignolo non ha retto allo sforzo dopo aver agganciato con tenacia ben 56 prese. Ma per la graziosa climber coreana la prima posizione in semifinale è un severo allarme per l’agguerrito squadrone austriaco, che ha piazzato in finale cinque delle sue otto atlete. Jain Kim porta ancora impresso nella mente il successo dello scorso anno al Rock Master, ed è pronta a ricevere un altro tsunami di applausi, giusto a festeggiare i 25 anni della gara arcense, ma soprattutto è pronta a trasformare l’argento del 2009 in metallo pregiato.

La campionessa del mondo in carica Johanna Ernst, la già due volte iridata Angela Eiter e le tre talentuose Christine Schranz, Katharina Posch e Magdalena Röck sono le cinque donne dalle dita e dai muscoli d’acciaio che stasera dovranno difendere la bandiera biancorossa contro la coreana, ma sono pronte all’appello ai piedi della parete del Climbing Stadium anche la slovena Mina Markovic e la statunitense Sasha Digiulian. In questo sport non esiste il gioco di squadra, ognuno può contare solo sulle proprie forze, ma occorre concentrazione per interpretare la via verso il top e la medaglia. Oggi pomeriggio i tracciatori sono stati severi, la via della finale sarà ancora più impegnativa, vale un titolo mondiale.

Ha sperato per un po’ l’azzurra Jenny Lavarda di finire in finale, ma con lo scorrere del tempo le migliori l’hanno scalzata dal range delle prime otto (14.a). Infatti la gara è entrata nel vivo nella parte finale, quando in parete sono arrivate le ragazze austriache. Prima è toccato alla ventitreenne Christine Schranz, 5.a al Rock Master di Arco nel 2010. Le minuscole prese della parete sono state poi domate dall’arrampicata veloce e decisa di Katharina Posch, che a soli diciassette anni mostra di avere la stoffa della campionessa, così come la sua coetanea e connazionale Magdalena Röck, ottima nelle qualifiche e oggi 2.a miglior performer in parete.

Il finale di gara è stata una vera e propria apoteosi in verticale, avviata dall’iridata Ernst (3.a) che, dopo aver aggirato in un modo tutto suo l’ostacolo del “tetto”, ha dato una firma tutta personale al proprio ingresso in finale, battendo di una presa anche la sua “collega” Angela Eiter (4.a), un po’ delusa per la verità, e sul suo viso dietro le quinte si è vista scendere qualche lacrima di sconforto.

Il vero trionfo è stata la scalata della coreana Jain Kim, argento ai Campionati del Mondo di Qinghai del 2009 e unica oggi a sfiorare con mano il top della difficilissima via, che nessuna delle atlete in gara è riuscita a chiudere.

In finale si piazzano così due climbers del podio iridato 2009 (Ernst e Kim), mentre resta fuori dai giochi la nazionale francese, già orfana della forte Dufraisse (“persa” alle qualifiche) e oggi stoppata alla 15.a piazza con la Durif. Escluse anche la russa Chereshneva, le forti slovene Gros e Vidmar e la giapponese Kobayashi.

Prima delle competizioni, il Climbing Stadium di Arco oggi ha festeggiato la candidatura olimpica dell’arrampicata sportiva, con la conferenza dell’IFSC che ha presentato l’ingresso del climbing nella short-list per le Olimpiadi 2020. In questa occasione il presidente dell’IFSC Marco Maria Scolaris ha annunciato la creazione di un team specificamente dedicato alla rincorsa del “sogno olimpico”.

Per sapere chi sarà la regina 2011 della lead iridata bisognerà attendere la finale di stasera, in programma alle 22,00 e in diretta su Rai Sport 2 con il commento di Gianfranco Benincasa.

Il menu di oggi prevede anche il debutto iridato della Team Speed, la staffetta a squadre di velocità, in scena con le finali alle ore 20.00,  anche queste trasmesse “live” in tv.

Info: www.arco2011.it

 

 

 

 

 

Classifiche:

 

1.) Kim Jain (KOR) 56-; 2.) Röck Magdalena (AUT) 53-; 3.) Ernst Johanna (AUT) 52-; 4.) Eiter Angela (AUT) 51-; 5.) Posch Katharina (AUT) 49+; 6.) Markovic Mina (SLO) 49-; 7.) Schranz Christine (AUT) 47+; 8.) Digiulian Sasha (USA) 47-; 14.) Lavarda Jenny (ITA) 43-;

 

 

Broadcast:

http://www.broadcaster.it/

 

 

TRENTINO MTB FA ROTTA SUI LESSINI. QUARTA TAPPA DEL CIRCUITO DOMENICA 24 LUGLIO

TRENTINO MTB FA ROTTA SUI LESSINI. QUARTA TAPPA DEL CIRCUITO DOMENICA 24 LUGLIO

Pochi giorni e un nuovo capitolo sarà al via con la Lessinia Bike

Stefania Zanasca difende la leadership da Zocca e Paolazzi

La quarta prova “ufficializza” le parziali del circuito

Interessante anche la nuova Classifica dello Scalatore

 

 

Trentino MTB 2011 torna in corsa domenica 24 luglio con la Lessinia Bike di Sega di Ala, in provincia di Trento. Dopo oltre un mese di pausa, il challenge ritorna a far parlare di sé e a dispensare punti preziosi verso la conquista del titolo 2011. La “100 kmdei Forti” dello scorso giugno sugli Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna aveva visto Stefania Zanasca prendere ancora più il largo sulle avversarie nella femminile. La varesina si è già messa in tasca tre gare del circuito (su tre disputate) e tra qualche giorno sarà più che mai determinata a calare un fantastico poker.

La trentatreenne Lorena Zocca, vincitrice di Trentino MTB 2010, sembra l’unica in grado di tenere “a vista” la biker lombarda, anche se i punti di svantaggio sono oltre 600. Nulla è perduto, tuttavia, visto che con questa quarta gara saremo al giro di boa del circuito trentino, e i giochi rimarranno ancora aperti fino al mese di ottobre. In terza posizione c’è la trentina Claudia Paolazzi, mai sul podio fin’ora, ma pronta in qualsiasi momento a piazzare l’artiglio vincente, magari a cominciare proprio da domenica, anche se sulla sua strada dovrà vedersela con gente del calibro di Anna Ferrari, Manuela Cattoni, Ilse Pertoll o Vanessa Tirloni.

Nella starting list attuale della Lessinia Bike (è possibile iscriversi sul posto anche sabato pomeriggio dalle 15,00 alle 18,00) ci sono nomi decisamente “big”, come il vice campione italiano di XC Martino Fruet, già vincitore della prova trentina nel 1999 e nel 2004, il trevigiano Michele Casagrande che trionfò in terra lessina due anni fa, o il sempre temibile ex tricolore cross country Yader Zoli.

Per quanto riguarda i leaders delle provvisorie di Trentino MTB, il trentino Andrea Zamboni tenterà l’allungo decisivo nella Elite Sport, dove precede il corregionale Francesco Vaia di 575 punti. Il vincitore del circuito2010 hagià centrato un secondo posto alla “100 kmdei Forti” nel percorso Classic ed è salito sul terzo gradino del podio nella gara di debutto in Val di Non. A cavalcare lungo i43 kmdi saliscendi nel parco dei Lessini ci saranno altri attuali primi della classe, come Maurizio Anzelini (M1), Viktor Paris (M3), Gilberto Perini (M4), Silvano Janes (M6) e Lorenzo Zanghellini (Junior), tutti determinati a confermarsi alla testa delle rispettive graduatorie. Particolarmente ravvicinata sarà la sfida al vertice nella categoria M5, dove il bolzanino Rolando Inama e l’altro altoatesino Joseph Koehl si sono già “alternati” in vetta un paio di volte e sono distanziati uno dall’altro di sole 15 lunghezze.

Per la speciale Classifica dello Scalatore riservata agli abbonati del circuito, verrà cronometrato il tratto dal km 24 al km 27, ovvero dall’imbocco del “vaio delle cisterne” (bivio vaio cisterne / malga Lavacchione) fino all’incrocio della strada di malga Campo Retratto con la strada per malga Lessinia. Attualmente, il trentino Zamboni e la veronese Zocca siedono alla testa di questa nuova graduatoria, che le “menti” di Trentino MTB hanno inserito da questa edizione per rendere il challenge ancor più spumeggiante. E c’è da dire che l’obiettivo è stato centrato in pieno.

Secondo il regolamento di Trentino MTB 2011, delle sette gare complessive del challenge occorre portarne a termine almeno quattro per entrare nelle classifiche definitive. La Lessinia Bike di domenica sarà per molti la quarta gara, ed ecco che allora si potrà cominciare a parlare di veri candidati ufficiali a succedere Zamboni, la Zocca e tutti gli altri vincitori 2010, sul podio finale di Trentino MTB. I nuovi sovrani del circuito verranno incoronati dopo l’ultima prova di Telve Valsugana il 2 ottobre, ovvero al termine della new entry “3T Bike”.

Dopo la Lessinia Bike di domenica, il calendario di Trentino MTB prevede la “Vecia Ferovia dela Val de Fiemme” due settimane dopo, la “Polartec Val di Fassa Bike” domenica 11 settembre e, come detto, la “3T Bike” del 2 ottobre.

Info: www.trentinomtb.com

MARATONA DU MONT BLANC IN ARRIVO A LA THUILE (AO). DOMENICA 24 MONTE BIANCO E DINTORNI SU DUE RUOTE

MARATONA DU MONT BLANC IN ARRIVO A LA THUILE (AO). DOMENICA 24 MONTE BIANCO E DINTORNI SU DUE RUOTE

Domenica 24 luglio la Maratona du Mont Blanc debutta nel mondo del ciclismo

Prima edizione della granfondo su strada, oggi ultimo giorno per le iscrizioni online e via fax

Due percorsi, un granfondo di 105 km e 2.500 m/dsl e un medio di 82 km con 1.600 m/dsl

Una gara appassionante tra paesaggi unici sulle strade della Valle d’Aosta

 

Ormai ci siamo. La Maratona du Mont Blanc, la granfondo su strada con quartier generale a La Thuile, nella Regione Valle d’Aosta, farà il suo debutto ufficiale domenica 24 luglio.

Il biglietto da visita con cui questa neonata granfondo si presenta nel panorama ciclistico è arricchito da due tracciati di gara, un granfondo e un mediofondo studiati nel dettaglio. Il percorso lungo propone 105 km e 2.500 metri di dislivello, mentre il medio sarà di 82 km e 1.600 metri di dislivello, entrambi accomunati dai passaggi per i suggestivi comuni della Valdigne e dintorni. La prima divisione tra i due percorsi sarà attorno al 40° km, all’altezza di Saint Nicolas, è poi prevista una seconda deviazione nei pressi di Morgex (località Dailley).

Le pedalate in gara si avvicinano sempre di più, meglio dunque prepararsi a dovere studiando i due tracciati, per questo motivo sul sito www.maratonadumontblanc.com è possibile trovare non solo la mappa dei percorsi con le relative altimetrie, ma anche la visualizzazione 3D (all’interno della sezione Percorso è visibile la mappa interattiva). Inoltre è disponibile anche una galleria immagini perché, come già accennato, la ricchezza di questa nuova granfondo non risiede solo nel bagaglio sportivo, ma anche in quello logistico, con dei panorami davvero capaci di…togliere il fiato. A fare da corollario alle imprese sportive ci sarà la cornice quanto mai unica delle montagne valdostane, con il Monte Bianco in prima fila a salutare il passaggio del lungo serpentone dei partecipanti.

E a proposito di partecipanti, oggi è l’ultimo giorno disponibile per regolarizzare la propria iscrizione a questa nuova granfondo su strada, i battenti chiudono infatti stasera e la quota è di 35 Euro. Questo per quel che riguarda le iscrizioni via fax e online, mentre è prevista la possibilità di iscriversi in loco nelle giornate di venerdì 22 e sabato 23 con una piccola maggiorazione della quota.

Il Velo Club La Thuile Asd ha pensato ad organizzare nei minimi particolari non soltanto i due avvincenti tracciati di gara, che saranno debitamente segnalati con i rispettivi cartelli, ma anche tutti i servizi per “coccolare” nel migliore dei modi i granfondisti. Durante la gara saranno attive la scorta tecnica e l’assistenza sul percorso, curata dal Centro Addestramento Alpino dell’Esercito – Scuola Militare, oltre ai volontari dei diversi comuni interessati dal passaggio della gara, la Protezione Civile dell’Associazione nazionale Carabinieri, il Cambio Ruote Shimano, il servizio sanitario del 118 in collaborazione con i volontari del Soccorso di Courmayeur, Gran Paradis, La Thuile, oltre ovviamente ai ristori, dislocati in quattro punti e con gli integratori sportivi Enervit.

Tutto valdostano il gran finale della gara, con il pasta party arricchito da degustazioni di prodotti tipici dell’enogastronomia locale, la Maratona du Mont Blanc proporrà poi un concerto musicale di benvenuto il sabato sera (ore 21,00) a La Thuile, in Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto. Alla serata si esibiranno i ragazzi del programma televisivo Amici, Pier Davide Carone e Cassandra De Rosa, una festa musicale assicurata, insomma.

Oltre al prezioso supporto della Regione Valle d’Aosta e dei diversi Comuni, la MDMB annovera fra i propri sponsor Skoda, Brux, Enervit, Beta e Scott, che riserveranno anche alcune sorprese nel pacco gara destinato ai partecipanti.

A salutare la partenza dei tanti concorrenti in gara saranno presenti nel parterre anche diversi atleti olimpionici (ed ex) valdostani.

Info: www.maratonadumontblanc.com

ADRENALINA A FIUMI SULLA DIGA DI DAONE. SPEED ROCK PER I CLIMBERS DI COPPA

ADRENALINA A FIUMI SULLA DIGA DI DAONE. SPEED ROCK PER I CLIMBERS DI COPPA

Sabato 6 e domenica 7 agosto si torna a “correre” sulla diga di Bissina

Russi, polacchi, cechi e azzurri attesi in parete

Ai Mondiali di Arco si decidono i titoli iridati il prossimo sabato

La Valle di Daone è un paradiso per climbers di tutti i tipi

 

 

Veloci come fulmini, scattanti come felini. L’adrenalinico “Speed Rock” tornerà in scena i prossimi 6 e 7 agosto in Trentino, e porterà con sé anche quest’anno la Coppa del Mondo di Speed Climbing. La mastodontica diga “Hydro Dolomiti-Enel” di Bissina, in Valle di Daone, si prepara a vivere un week-end ad altissima velocità con gli spidermen e spiderwomen di CdM pronti a calcare i 25 metri di campo gara ricavato sul colosso di cemento armato. Impressiona solo a guardarlo, figurarsi a scalarlo quel contrafforte, contro la gravità che ti tira a terra e l’inesorabile cronometro che si ferma solo quando…e se si preme il top, lassù, praticamente in cielo.

Il primo fine settimana di agosto gli appassionati di arrampicata in velocità potranno deliziarsi con un evento che festeggia quest’anno il suo 11.mo anno di vita ed è terza prova di Coppa 2011.

Le prime due tappe del massimo circuito mondiale hanno visto i successi dei russi Sergey Sinitsyn, Sergey Abdrakhmanov, Ksenja Alekseeva e della polacca Edyta Ropek, tutti nomi assai noti anche a Speed Rock, dove non potranno mancare anche il prossimo agosto. Sinitsyn, attuale leader di CdM e campione di Russia 2011 nella velocità, ha vinto per tre volte lungo la diga trentina, come d’altra parte la sua illustre collega polacca, lo scorso anno davanti ad una straordinaria Sara Morandi. Alla gara della Valle di Daone sono già iscritti 30 atleti e tra i “big” già registrati vi sono gli altri russi Stanislav Kokorin (primo lo scorso anno), Valentina Yurina (vincitrice nel 2006 e 2007), Evgeny Vaitsekhovski e Yulija Levochkina, il forte ceco Libor Hroza (sul primo gradino del podio nel 2009) e il polacco Lukasz Swirk (vincitore nel 2008).

Altre conferme si attendono nelle prossime giornate e nelle prossime settimane, visto che tutti i migliori “ragni” mondiali sono ora concentrati nel Campionato del Mondo di Arco, ai margini del Garda trentino, dove le gare Speed saranno di scena sabato 23 luglio.

Anche per quanto riguarda il team Italia, non ci sono per il momento conferme per la prova della Valle di Daone. L’arcense Sara Morandi lo scorso anno si mise al collo la medaglia d’argento, fu la prima italiana a calcare il podio nella storia di Speed Rock e fermò il cronometro sul tempo di 21”65, nuovo record femminile “di pista”. Oltre un metro al secondo in verticale per la trentina, davvero niente male, ed è inevitabile l’attesa ora per una sua nuova esplosiva prestazione in questo 2011.

L’organizzazione dell’evento trentino è come sempre affidata allo Speed Rock Committee capitanato da Alessandro Togni.

La Valle di Daone è luogo dal grande fascino naturalistico alle porte del parco dell’Adamello Brenta. Numerosi sono gli itinerari escursionistici di ogni livello, per amanti dello sport outdoor, che hanno qui la possibilità di immergersi in paesaggi incontaminati dove è facile imbattersi anche in abitanti della foresta e ammirare scorci mozzafiato.

In questa parte di Trentino gli amanti dell’arrampicata possono godere a piene mani…e piedi dei circa 600 blocchi boulder dislocati in 14 zone della valle, e delle diverse falesie naturali attrezzate (mai superiori a 10 metri), che permettono anche ai neofiti di avvicinarsi al climbing in totale tranquillità e sicurezza. Da oltre 30 anni, inoltre, la Valle di Daone offre straordinarie cascate di ghiaccio che in inverno fanno la felicità anche degli ice-climbers.

Info: www.speedrock.it

LESSINIA BIKE SUI PEDALI A SEGA DI ALA (TN). NOMI “D’ELITE” PRENOTANO IL PODIO

LESSINIA BIKE SUI PEDALI A SEGA DI ALA (TN). NOMI “D’ELITE” PRENOTANO IL PODIO

Pochi giorni e scatta la 14.a edizione della gara sui Lessini trentini

Fruet, Casagrande e Paccagnella a caccia…dell’oro

Zanasca, Ferrari e Zocca promettono scintille al femminile

Oggi chiusura iscrizioni. Oltre 800 bikers al via

 

 

Sui Lessini trentini è tempo di Lessinia Bike. Domenica 24 Luglio da Sega di Ala scatterà l’edizione numero 14 della bella prova in off-road, e anche quest’anno l’evento si preannuncia altamente spettacolare.

Oggi si sono raccolte le ultime adesioni, la starting list vede al momento oltre 800 atleti al via (ma le iscrizioni riapriranno sabato e domenica), e per farsi un’idea del livello di gara, basta dare una rapida scorsa ai nomi già registrati.

Martino Fruet ha già vinto due volte la Lessinia Bike, due volte se l’è lasciata sfuggire per un soffio, e domenica sarà più che mai determinato a fare finalmente tris nel suo Trentino. Il portacolori de L’Arcobaleno Carraro sta attraversando un ottimo periodo di forma e lo dimostra il secondo posto ai Campionati Italiani Cross Country di domenica scorsa a Peio Terme, dietro solamente ad un super Marco Aurelio Fontana. Ai Campionati Italiani c’era anche Michele Casagrande, è arrivato terzo e sui Lessini tornerà domenica per prendersi la rivincita dal collega Fruet. Anche il biker trevigiano due anni fa è salito sul primo gradino del podio della Lessinia Bike, e quella volta precedette proprio Fruet. La sfida è aperta. A fare da cosiddetto terzo incomodo potrebbe essere il biker e ciclocrossista padovano Thomas Paccagnella, che nel 2010 giunse quinto sul traguardo di Sega di Ala e quest’anno proverà a scalare il podio.

In campo femminile, Anna Ferrari salirà sui Lessini forte dei suoi sei “ori” conquistati in passato, inclusi quelli delle ultime due edizioni. La vicentina è candidata numero uno alla vittoria quindi, ma anche in questo caso si assisterà ad una sfida già vista, con quella Lorena Zocca che nel 2010 si dovette accontentare della seconda piazza. Altre ragazze dell’off road che potranno dire la loro in gara saranno le trentine Manuela Cattoni, Claudia Paolazzi e Manuela Corazza, la ravennate Antonella Balducci, l’altoatesina Ilse Pertoll, ma soprattutto la varesina Stefania Zanasca, attuale leader incontrastata del circuito Trentino MTB al femminile.

A proposito di Trentino MTB, la Lessinia Bike 2011 ne è quarta prova, e dopo tre gare già disputate tra maggio e giugno si stanno a poco a poco definendo i contorni delle varie classifiche di categoria. Il trentino Andrea Zamboni ha vinto l’assoluta del challenge nel 2010, è primo nella parziale Elite-Sport e domenica potrebbe allungare il passo sul corregionale Francesco Vaia. Anche Silvano Janes (M6), Maurizio Anzelini (M1), Viktor Paris (M3), Gilberto Perini (M4), Rolando Inama (M5) e Lorenzo Zanghellini (Jun), dominano le rispettive graduatorie e difenderanno con gli artigli la propria leadership dagli attacchi dei vari Ludwig, Di Geronimo, Koehl, Linardi, Del Riccio o Aldrighetti. Al via della Lessinia Bike ci sarà anche Jarno Varesco, vincitore quest’anno della Lessinia Hill, la bella “scalata” su strada organizzata a fine giugno dal team della SC Ala. Gli organizzatori guidati da Luigi Zendri sono anche al timone della Lessinia Bike di domenica e in questi giorni hanno rifinito a puntino i due percorsi di 43 e 24 km, lungo i quali i bikers combatteranno ruota contro ruota.

Per tutti la partenza sarà dall’ampia distesa verde di malga Fratte, dopodiché si scaleranno Passo Fittanze, il Monte Cornetto e il Monte Corno. Da qui, gli escursionisti a cui è riservato il tracciato “breve” si lanceranno verso il traguardo (sempre nei pressi di malga Fratte), mentre ai concorrenti del “lungo” rimarrà la bella e spettacolare ascesa al Monte Castelberto (1.760 metri), con i suggestivi passaggi tra alcune malghe della zona dove si potranno incontrare animali al pascolo o, perché no, sul percorso stesso. Meglio fare attenzione quindi, perché alla Lessinia Bike di domenica ci potrebbero essere spettatori inconsueti.

Oltre a Trentino MTB, la Lessinia Bike 2011 è 14.a tappa del noto challenge Prestigio e fa parte anche del Garda Challenge. Le iscrizioni si sono chiuse, come detto, questa mattina, anche se i ritardatari saranno i benvenuti sabato pomeriggio in loco (dalle 15,00 alle 18,00, per gli agonisti maggiorazione di 5 Euro) e domenica (solo escursionisti dalle 8,00 alle 9,00).

Info: www.lessiniabike.it

SUCCESSO “MONDIALE” AD ARCO (TN). ASSEGNATE LE MEDAGLIE LEAD PARACLIMBING

SUCCESSO “MONDIALE” AD ARCO (TN). ASSEGNATE LE MEDAGLIE LEAD PARACLIMBING

Successo per la prima edizione del Campionato del Mondo di Paraclimbing

Tante nazioni, tante medaglie e una grande vittoria per tutti

Soddisfazione anche per la federazione internazionale IFSC

Domani il Campionato del Mondo 2011 di Climbing prosegue con la Lead donne

 

Paraclimbing mondiale in scena anche oggi al Climbing Stadium di Arco (TN) con le gare Lead. Dopo aver acclamato ieri i protagonisti delle prove di velocità, oggi è stata la volta della difficoltà, e gli atleti diversamente abili (provenienti da 11 Paesi), hanno dimostrato al mondo che di “difficile” in parete non c’è proprio nulla.

La festa sportiva di queste due giornate è stata assolutamente unica, e oggi la medaglia d’oro al collo se la sono messa Matteo Stefani, primo tra i non vedenti totali anche ieri, Tatiana Panova (RUS), Paula De La Calle Pizarro (ESP), Dilyara Rakhmanknlova (RUS), Valentyna Kurshakova (UKR), Ricardo Pérez Amado (ESP), Sebastian Richter (GER), Andras Szijarto (HUN), Mineo Ono (JPN), Boyu Xia (CHN), Mikhail Saparov (RUS) e Koichiro Kobayashi (JPN).

Le categorie presenti al 1° Campionato del Mondo di Paraclimbing variano a seconda della tipologia di handicap, che sia esso visivo, motorio o neurologico.

Una volta afferrata la prima presa, ogni barriera sembra crollare di fronte all’incedere forte e deciso di ragazzi e ragazze, le cui passione e vitalità non sono arginabili da niente e da nessuno. La sfida è contro il cronometro e contro sé stessi, e alla fine la vittoria è per tutti.

Ad ammirare le gesta dei paraclimbers in azione oggi ad Arco c’erano anche alcune protagoniste del Campionato del Mondo “normodotati”, domani in parete per il turno di qualifica. “La grinta e la passione di questi atleti sono semplicemente straordinarie”, ha commentato la bionda Jenny Lavarda, “e credo che la scelta di disputare questo evento per disabili insieme al “nostro” Campionato del Mondo sia la dimostrazione che questo sport è davvero per tutti quanti.”

Il Campionato del Mondo 2011 per diversamente abili non è stato solo arrampicata in parete, ma anche dibattito e confronto. Ieri sera al Casinò di Arco era in programma la Conferenza su “Sport e Disabilità”, che ha radunato atleti, medici ed un folto pubblico.

Presenti anche i vertici federali IFSC, FASI e CIP, tra questi anche il vicepresidente IFSC Alexander Piratynski, il quale ha sottolineato il grande traguardo raggiunto ad Arco, dove le competizioni iridate per normodotati e diversamente abili sono state riunite in un unico grande evento. Da evidenziare, poi, il fatto che Arco si sia posta, ancora una volta, come capofila nel lancio di novità sportive, stilando una classificazione delle categorie di disabilità ed un regolamento universalmente condivisibili.

Arco si è fatta portavoce di un messaggio di uguaglianza nel senso davvero massimo del termine, come ha sottolineato ieri l’assessore comunale allo sport Renato Veronesi. Tra i presenti c’erano anche i membri della SAT di Riva e Arco ed altre autorità locali e federali, oltre agli atleti diversamente abili.

In rappresentanza di SportAbili Onlus c’era la presidente dell’associazione, Iva Berasi, che domani parteciperà alla visita della falesia del Baone, sempre ad Arco, prima parete naturale al mondo “sbarrierata” ed accessibile anche ai diversamente abili. È questo un segno lampante che l’eredità di questo 1° IFSC Paraclimbing World Championship durerà anche dopo la chiusura delle gare.

Un intervento particolarmente toccante è stato quello del climber ipovedente Simone Salvagnin, ieri sera, che ha chiuso il dibattito in veste di portavoce della carta dei diritti dei disabili delle Nazioni Unite, lanciando così un significativo messaggio per il futuro del paraclimbing.

Chiusa la parentesi del Paraclimbing iridato, domani come detto ritornano in parete i protagonisti normodotati del Campionato del Mondo 2011 – IFSC Climbing World Championship. Alle 15,00, le ragazze della Lead saranno alla corda per il turno di qualifica, da cui “usciranno” le 26 semifinaliste per venerdì. Giovedì invece sarà il turno dei maschi in qualifica.

Tra le climbers domani in parete ci saranno le austriache Eiter, Ernst e Stöhr (già oro mondiale di Boulder pochi giorni fa), le russe Chereshneva, Bibik e Malamid, la sudcoreana Kim, le francesi Ciavaldini e Dufraisse, le statunitensi Digiulian e Johnson, la giapponese Kobayashi, le slovene Markovic, Gros e Vidmar, e le azzurre Avoscan, Valsecchi e la già citata Lavarda.

Info: www.arco2011.it

 

 

Classifica maschile

Amputee Arm Pd: 1) Mikhail Saparov (RUS) 1.00

Amputee Both Leg Pd: 1) Boyu Xia (CHN) 1.00

Amputee Leg Pd: 1) Mineo Ono (JPN) 2.00; 2) Urko Carmona Barandiaran (ESP) 2.00; 3) Alexander Biermann (GER) 2.00; 4) Günther Grausam (GER) 4.00; 5) Oliviero Bellinzani (ITA) 5.00

Complete Neurologic Leg Disability PD: 1) Sebastian Richter (GER) 1.00

Arthritis and Neurological Pd: 1) András Szijártó (HUN) 0,97; 2) Matteo Masento (ITA) 1,59; 3) Alessio Cornamusini (ITA) 2,94; 4) Jose Miguel Delgado Barroso (ESP) 3,43; 5) Philippe Ribière (FRA) 4,71; 6) Vladzimir Virt (BLR) 4,87; 7) Maurizio Marsigli (ITA) 5,20; 8) Matteo Alberghini (ITA) 5,38; 9) Renzo Lancianese (ITA) 8,01; 10) Sergey Pynka (KAZ) 9,50
Visual Impairment B1: 1) Matteo Stefani (ITA) 1.87; 2) Manuel Cepero Gutierrez (ESP) 2.65; 3) Roman Kostakiov (RUS) 3.24; 4) Kenji Iwamoto (JPN) 3.74; 5) Noriaki Komatsu (JPN) 4.18; 6) Alessandro Causin (ITA) 4.95; 7) Oscar Domínguez Negreira (ESP) 6.48

Visual Impairment B2: 1) Koichiro Kobayashi (JPN) 1.73; 2) Masayoshi Idomoto (JPN) 1.73; 3) Simone Salvagnin (ITA) 2.45

Visual Impairment B3: 1) Ricardo Pérez Amado (ESP) 1.00; 2) Domingo Carretero Campon (ESP) 2.00

 

Classifica femminile

Amputee Arm Pd: 1) Paula De La Calle Pizarro (ESP) 1.00

Visual Impairment B1: 1) Rakhmanknlova Dilyara (RUS) 1.00; 2) Silvia Parente (ITA) 2.00

Visual Impairment B2: 1) Tatiana Panova (RUS) 1.00

Arthritis and Neurological Pd: 1) Valentyna Kurshakova (UKR) 1.00

 

 

Broadcast:

http://www.broadcaster.it/