Autore: marcocerottini

Ciao Mario…campione di sport e di vita

Ciao Mario…campione di sport e di vita

Comunicato stampa del Comitato FISI Alpi Centrali

Il mondo degli sport invernali è in lutto. Questa notte ci ha lasciati, a causa di un male incurabile, Mario Bacher, classe 1941 di Formazza fondista degli anni sessanta e settanta è considerato un vero e proprio grande campione nonostante il suo nome non sia presente negli albi d’oro. Un gentiluomo che ha fatto la storia dello sci di fondo di Formazza e più in generale dell’Italia. Ha vestito la maglia azzurra per 14 anni a cavallo fra il 1960 ed il 1970. E’ stato primo per due volte nella “Settimana del fondo in Trentino Alto Adige”. Ed ancora le vittorie ottenute nei circuiti di gare che la nazionale affrontava fra Natale e l’Epifania. Ma più ancora che per l’attività agonistica, il suo nome va ricordato per quello che ha fatto per la crescita del fondo quando, da istruttore nazionale, insieme a Prucker, Mismetti e Macor, ha “inventato” la scuola italiana dello sci di fondo creandone tecnica e didattica. Nessuno, prima di lui, aveva mai interpretato con la stessa plasticità e perfezione del gesto i passi del fondo che allora, oltre all’alternato e alla spinta, comprendevano triplo, finlandese, passo di giro che l’attuale sistema di battitura delle piste ha reso acronistici ma certamente non superati. Al suo attivo anche una Coppa Kurikkala. A dargli una garanzia per il futuro ha poi provveduto la Forestale quando ha allestito la prima squadra di fondisti: lui è stato il primo atleta di livello. In maglia azzurra è stato convocato per le Olimpiadi di Innsbruck del 1964, ma non ha gareggiato; ai Mondiali di Oslo, nel 1966, si è piazzato 18esimo, secondo degli italiani dietro Steiner, nella 50 chilometri, la sua distanza preferita. Sempre nella 50 chilometri, 12esimo e primo degli italiani alle Olimpiadi di Grenoble del 1968, e 21esimo nel 1970, ai Mondiali di Vysoke Tatry. Con la Nazionale ha chiuso l’attività agonistica nel 1973, dopo aver vinto la Coppa Italia nel 1972, diventando l’allenatore della squadra B, pur continuando fino al 1978 a gareggiare per la Forestale, della quale è stato allenatore con Pertile. Quando è andato in pensione avrebbe potuto dedicarsi tranquillamente allo sport al quale ha legato i suoi anni migliori, gli è capitato la disgrazia del figlio Marco, vittima di un incidente stradale proprio a pochi metri da casa, che gli ha procurato uno stato di coma dal quale non è più uscito. L’intera comunità di Formazza è stata profondamente toccata da questa perdita. “Una persona che ha fatto la storia del fondo a Formazza e dell’Italia” commenta il sindaco Bruna Papa “ma anche un uomo vicino alla sua comunità per la quale si era speso nonostante i problemi famigliari. È stato amministratore del nostro comune ed anche in comunità montana. Ed ancora capogruppo dell’AIB e una dei principali artefici della costituzione del gruppo di protezione civile.” Profondo il cordoglio nella grande famiglia della Federazione. “Ci lascia una grande amico, uno dei migliori esempi di uomo di sport” il commento del neo presidente provinciale FISI del VCO, Stefano Comazzi. Il Comitato FISI Alpi Centrali, nella persona del suo presidente Franco Zecchini e del responsabile del settore sci nordico, Federico Sosio, esprimono le proprie condoglianza e la vicinanza alla famiglia di Mario Bacher. Mario Bacher, lascia la moglie Renata e gli altri due figli Laura e Roberto.

Alpi Centrali: il gruppo di lavoro sullo statuto FISI dice no

Alpi Centrali: il gruppo di lavoro sullo statuto FISI dice no

Comunicato stampa del Comitato FISI Alpi Centrali

Il gruppo di lavoro del Comitato FISI Alpi Centrali ha concluso la propria analisi sul testo del nuovo statuto della Federazione Italiana  Sport Invernali, che dovrà essere approvato dall’assemblea del prossimo 12 aprile a Bologna e licenziato dal Consiglio Federale lo scorso 7 marzo.  Il gruppo di lavoro, di cui hanno fatto parte il notaio Luca Donegana, l’avvocato Marco Cozzi, Antonio Noris e Marco Mapelli, ha dapprima raccolto le molte preoccupanti opinioni provenienti dalle società del territorio del Comitato FISI Alpi Centrali, e poi ha evidenziato alcuni aspetti critici.  Elementi di criticità che vanno dall’attribuzione di cariche al Presidente Federale al ruolo del Consiglio Federale ed quello del Direttore Generale. Il nuovo statuto, prevede, una svolta in senso presidenzialista con un notevole aumento di potere da parte del presidente, che non viene bilanciata da possibilità di controllo, e di fatto portando ad un indebolimento del Consiglio Federale. Il gruppo di lavoro del Comitato FISI Alpi Centrali ha evidenziato come la figura del Direttore Generale sia di fatto un elemento scelto direttamente dal presidente e da questi dipendente, in contrasto con quanto prevede i principi informatori del CONI.  Il gruppo di lavoro regionale ha evidenziato anche che il nuovo statuto riduce drasticamente la rappresentatività elettiva ed il rispetto della democrazia interna, con una riduzione dei quorum necessari e l’aumento delle deleghe. Un fatto questo che porterebbe ad un incremento delle decisoni solo da parte di pochi che gestiranno oligarchicamente la Federazione. Il gruppo di lavoro del Comitato FISI Alpi Centrali avrebbe preferito facilitare il voto diretto delle società con una maggiore sensibilizzazione rendendole consapevoli del progetto di cambiamento, oppure utilizzando i nuovi strumenti tecnologici. Come ultimo ragionamento il gruppo di lavoro del Comitato FISI Alpi Centrali evidenzia che proporre la variazione di uno Statuto (o un nuovo Testo) all’atto iniziale di una Assemblea che potrebbe eleggere un nuovo Presidente e un nuovo Consiglio Federale diversi dai precedenti, appare atto poco rispettoso perché certamente porrebbe forti limitazioni nel poter proporre da parte di questi in tempi brevi un nuovo documento. Ci si permette di sottolineare, si legge ancora nel documento eleborato dal gruppo di lavoro, che si deve avere la forza di spiegare al CONI che la Federazione serve per gestire al meglio gli sport invernali, che determinate regole servono per avvicinare gli appassionati e non allontanare le società; il tutto nasce dal confronto, che però non c’è nemmeno stato, visto che la commissione carte federali che è composta da un solo membro (vedasi Sito FISI) è di fatto autoreferenziale, come anche altre commissioni molto importanti. Al termine di una articolata analisi, il gruppo di lavoro sulle carte federali del Comitato FISI Alpi Centrali si esprime in modo negativo su questo testo di statuto.

Grazie Ida, e good luck

Grazie Ida, e good luck

Comunicato stampa del Comitato FISI Alpi Centrali

L’annuncio lo ha affidato alla sua pagina di Facebook: Ida Giardini, cresciuta sportivamente parlando fra le fila del Brixia Sci nelle categorie Children, passata allo Sci Club Rongai da Giovane per approdare alla fine con lo Sci Club Livigno e nella squadra del Comitato FISI Alpi Centrali, ha detto basta.  “18 anni fa, Santa Caterina. Tutto è cominciato da qui”, il pensiero che si legge sul suo profilo di Facebook di Ida Giardini che prosegue: “i pensieri sono tanti, le parole sono troppe. Si chiude il capitolo più grande e importante della mia vita, ma se ne apre uno nuovo. Grazie a tutti quelli che ci sono sempre stati e che ci saranno sempre, grazie a quelli che ci hanno creduto quando io non ci credevo. Grazie anche a quelli che non ci hanno mai creduto, perché mi han dato modo di dimostrargli che si sbagliavano” la conclusione di Ida con il quale annuncia il proprio ritiro dalle competizioni agonistiche. “Ida è stata un ottima atleta – afferma Elio Presazzi allenatore della formazione rosa dello sci alpino del Comitato FISI Alpi Centrali – solare e sempre sorridente. Ho dei bellissimi ricordi e la decisione che ha assunto ritengo sia stata profondamente meditata. Questo è uno sport che richiede tanti sacrifici e probabilmente ha deciso di smettere anche per questo. Ida Giardini è un atleta molto intelligente che si è spesa tantissimo in questo sport ed è stata sempre un punto fermo per la nostra squadra.”  Dopo una brillante carriera a livello giovanile nel 2012 era entrata, giustamente, nel gruppo Futur FISI. Due stagioni in cui la Giardini è stata protagonista portando la sua simpatia e la sua intelligenza sulle piste internazionali con i colori della nazionale, sino alle prove tricolori dei giorni scorsi dove, proprio a Santa Caterina, aveva vinto il titolo nazionale giovani di discesa e dove ha raccolto il terzo posto nella prova di super gigante.  “Una scelta che accettiamo e che comunque ci rammarica” commenta Franco Zecchini responsabile dello sci alpino del Comitato FISI Alpi Centrali. “Un peccato perché il mondo dello sci alpino perde una persona solare e sempre sorridente anche quando le cose non andavano bene. Una ragazza dal grande temperamento e che ora ha deciso di smettere. Una scelta che ci rattrista, ma che accettiamo, così come avrebbe fatto lei, con il sorriso sul viso, e naturalmente gli auguriamo di raccogliere ancora più’ soddisfazioni di quelle che ha saputo cogliere durante la sua carriera agonistica”. E l’ultima “parola” spetta proprio a questa sorridente ragazza di Desenzano del Garda che ha saputo emozionarci in questa sua carriera giovanile. “Ho preso questa decisione – dice Ida – con il sorriso sul viso e molto serenamente. Lascio questo bellissimo mondo che mi ha dato tanto convintamente e senza nessun rimpianto. Ho sempre inteso lo sci come uno sport ed una passione e mai come una vera e propria professione. Me ne sono resa conto in queste due stagioni con le quali ho vestito la maglia azzurra e dove ho gareggiato in Coppa Europa. Sono stati anni bellissimi e devo dire grazie a centinaia di persone con le quali ho condiviso gioie e dolori. Ma ho capito adesso che questa è solo una passione e non potrà diventare per me un lavoro. Mi sono chiesta come mi sarei vista fra quattro anni, e mi sono detta: sicuramente non nello sci. Ecco perché ho preso questa decisione. Mi sono commossa per le dimostrazioni di affetto che ho ricevuto da parte di tante persone, e questo mi riempie il cuore di gioia. Adesso intraprenderò l’università, e poi il corso maestri: perché comunque lo sci e la montagna sono parte integrante della mia vita.” Abbiamo chiesto ad Ida, un ricordo particolare della sua carriera, fra le centinaia che conserva nel cuore e con il suo sorriso che illumina il suo viso ha risposto: “ne ho così tanti che davvero non saprei sceglierne uno. Sono tutti racchiusi nel mio cuore e lì resteranno per sempre. Grazie a tutti per l’affetto che mi avete donato”. E noi, aggiungiamo in conclusione, grazie a te, Ida Giardini, per il tuo sorriso e per le emozioni che ci hai regalato.

Nuovo statuto FISI: il parere del Comitato FISI Alpi Centrali

Nuovo statuto FISI: il parere del Comitato FISI Alpi Centrali

Comunicato stampa del Comitato FISI Alpi Centrali

Condivisione degli obiettivi, rispetto dei consiglieri, cambio di politica all’interno della Federazione Italiana Sport Invernali e maggiore attenzione alla base. Ecco i motivi principali che hanno spinto il Comitato FISI Alpi Centrali a proporre alle società del comitato regionale  la candidatura alla presidenza della FISI dell’ingegnere Pietro Marocco che nei giorni scorsi è stato ospitato nella sede del Comitato FISI Alpi Centrali per un incontro con i club ed i comitati provinciali. Un occasione per presentare la sua “vision” di FISI che ha raccolto i consensi dei presenti all’incontro milanese. Un incontro nel quale si è parlato anche del nuovo statuto, ritenuto una elaborazione per consentire al presidente federale un potere assoluto sminuendo, anzi, cancellando il ruolo del consigliere federale. Ed è questo l’aspetto più preoccupante: la svolta in senso presidenzialista e anti democratico che, se approvato il nuovo statuto, garantirà al nuovo presidente federale. Dalla lettura di tutte le modifiche si evince anzitutto chiaramente che il consiglio federale sarà svuotato di poteri a favore del presidente che diventerà un uomo solo al comando della Federazione. In secondo luogo l’innalzamento del numero delle deleghe possibili (pur se rispettoso dei principi del Coni) e la riduzione di vari quorum assembleari favoriranno senza dubbio il controllo della Fisi da parte di una oligarchia. Uno statuto, redatto senza tenere conto delle esigenze della base di quegli uomini e donne che quotidianamente lavorano per far crescere gli atleti per affezionarli a questo sport che, alla luce anche del trend dei tesseramenti, rischia seriamente di non esistere più. Altro aspetto importante della impostazione comunicata dal candidato Marocco è la reale suddivisione di compiti tra i componenti il consiglio federale , con deleghe reali, consistenti , corredate da preciso impianto di controllo e gestione , come ogni moderna azienda deve avere . A precisa domanda, Pietro Marocco ha ribadito che il presidente della FISI è un dirigente pro-tempore, che deve creare un coordinamento tra le molteplici strutture e realtà  degli sport invernali e non deve atteggiarsi a padre-padrone della federazione. Questo è esattamente lo spirito che il Comitato FISI Alpi Centrali aveva posto come elemento essenziale per la figura di presidente federale. Marocco ha anche ribadito che non chiede a nessun candidato consigliere di far parte di una lista, sarebbe sminuire la capacità di espressione del territorio ed il presidente federale lavorerà con gli elementi che il territorio esprimerà, senza forzature.

Il candidato alla presidenza FISI, Marocco, incontra le Alpi Centrali

Il candidato alla presidenza FISI, Marocco, incontra le Alpi Centrali

Comunicato stampa del Comitato FISI Alpi Centrali

Uomini e donne che animano il “popolo” della Federazione Italiana Sport Invernali, sono stati al centro dell’incontro di mercoledì sera nella sede del Comitato FISI Alpi Centrali, da parte di Pietro Marocco, l’ingegnere piemontese che ha presentato la propria candidatura alla presidenza della Federazione Italiana Sport Invernali. “Non c’è altezza senza base – afferma il candidato Pietro Marocco – perché la base, ovvero gli sci club ed i comitati regionali sono l’elemento chiave della mia proposta: la FISI non deve essere solo d’aiuto da un punto di vista economico per gli sci club, ecco perché ho proposto che parte dei finanziamenti erogati dal CONI siano distribuiti in modo equo sul territorio. Ma oltre al sostegno, economico, la FISI deve anche fornire una serie di consulenza sulla gestione dei sodalizi perché essere presidente di uno sci club oggi è molto difficile. Ecco perché la Federazione deve essere vicina a questi uomini e queste donne offrendo, per esempio, degli sportelli a loro dedicati per affrontare i problemi di ogni giorno. Inoltre ritengo indispensabile il confronto con il territorio, con le realtà che lavorano quasi quotidianamente sul campo”.  Ampio il dibattito fra i rappresentati degli sci club e dei comitati provinciali che sono intervenuti: dal tema del tesseramento a quello della ricerca. “E proprio sulla ricerca, mi riallaccio ancora una volta alla base – afferma Marocco – occorre investire in questo ambito per garantire la crescita e per consentirci di stare al passo coi tempi, magari attraverso il coinvolgimento dei privati e dei vari strumenti che vengono offerti dall’Unione Europea. Altro tema fondamentale – ha proseguito Marocco – quello è quello legato al tesseramento. In questi ultimi anni abbiamo assistito ad un calo del numero di tesserati. Occorre invertire questo trend perché è frutto di disaffezione verso la Federazione. Oggi i tesserati, sono gli atleti i loro allenatori, i dirigenti ed i genitori che sottoscrivono la tessera, presso la sci club di appartenenza del proprio figlio. Così però perdiamo di vista una massa enorme di affezionati. Ecco perché occorre invertire questo trend – ha concluso Pietro Marocco – attraverso soluzioni che sono già in essere in altre realtà sportive, o propendo soluzioni di tesseramento più semplici.”

Trofeo Topolino sugli sci: così i ragazzi delle Alpi Centrali nelle gare di oggi

Trofeo Topolino sugli sci: così i ragazzi delle Alpi Centrali nelle gare di oggi

Comunicato stampa del Comitato FISI Alpi Centrali

Seconda giornata di selezioni per il trofeo Topolino sugli sci 2014, in gara la categoria Allievi e Ragazzi i primi impegnati in una prova di slalom gigante ed in secondi nella gara fra i pali snodati.

Nello slalom speciale ragazzi, pesantissima medaglia d’argento per il bresciano “griffato” Ski Team Valpalot Nicola Moretti, nella gara vinta da Riccardo Allegrini. Chiude il podio il bolzanino Raphael Kroell. Per quanto riguarda sempre i colori del Comitato FISI Alpi Centrali quarta posizione per il bergamasco dello sci club Radici Group Lorenzo Della Vite. Nella prova femminile si impone la piemontese dell’Equipe Piemonte Angelica Bonino. Secondo e terzo posto per le bolzanine Elena Sandulli del Fana e Cecilia Haller del M Ski Alpino. Dopo la bella performance di ieri la bergamasca Ilaria Ghisalberti del Radici Group si deve accontentare del quinto posto.  Per quanto riguarda, invece, la prova degli allievi che come detto stato impegnati in una prova fra i pali larghi la gara odierna, maschile, è stata vinta dalla valdostana Michael Tedde del Chamolè Ski College. Al secondo posto per Francesco Gentili del GS Sella Nevea e terzo posto per il piemontese Benedetto Avallone del Sestriere. Per quanto riguarda i colori del Comitato FISI Alpi Centrali 12esimo posto per Martin Talacci dello sci club Livigno, ed ancora nei primi venti: Davide Baruffaldi del Lecco che raccoglie la 15esima posizione e Christian Balduzzi dello sci club 13 Clusone che finisce 18esimo. Sci club Monte Lussari padrone del podio femminile con il primo posto conquistato da Lara Della Mea ed il terzo di Giulia Di Francisco. Completa il podio il secondo posto della piemontese Carlotta Saracco dell’Equipe Piemonte.  Miglior atleta del Comitato FISI Alpi Centrali, è stata Marika Mascherona del Bormio che raccoglie la undicesima posizione. Nelle prime venti anche Giulia Borsatti del Radici che è 15esima e Carolina Pozzi del Bormio che termina con la 19esima piazza.  Il programma prevede per mercoledì e giovedì due giornate di allenamento in vista delle gare che scatteranno venerdì 14 marzo con la prova di slalom speciale Allievi e quella di gigante Ragazzi. Gare invertite, invece, il giorno successivo.

Alpi Centrali: la Galli e Confortola nel secondo gigante FIS Junior Regionale

Alpi Centrali: la Galli e Confortola nel secondo gigante FIS Junior Regionale

Comunicato stampa del Comitato FISI Alpi Centrali

A Madesimo si è conclusa la due giorni di competizioni FIS Junior Regionali con il secondo slalom gigante che assegnava il trofeo Camosci ed organizzato in modo impeccabile dal Circolo Agonistico sciatori Madesimo. La gara maschile parla Sci Club Altavaltellina con la bella vittoria di Matteo Confortola che chiude con il crono di 1’48.63. Dietro di lui Luca Riorda dell’Esercito con il tempo di 1’49.08. Chiude il podio il piemontese “targato” Ski College Nicolò Cerbo che ha fatto fermare il crono sul tempo di 1’50.00 La prova “rosa” invece è stata vinta da Jole Galli che non si è accontentata dell’argento conquistato 24 ore prima sulla pista Pedroncelli. L’atleta dello sci club Livigno chiude la sua performance con il tempo di 1’51.59. Dietro di lei due sciatrici bergamasca. Secondo posto per Sara Ferrari dello sci club Radici Group con il tempo di 1’52.99 e terza posizione per Giulia Noris che difende i colori dello sci club Ubi Banca Goggi. La Noris ha fatto fermare il crono sul tempo di 1’53.55

Alpi Centrali: così nel gigante fis junior regionale di Madesimo

Alpi Centrali: così nel gigante fis junior regionale di Madesimo

Comunicato stampa del Comitato FISI Alpi Centrali

Prima giornata di competizioni a Madesimo che ospita due competizioni FIS Junior Regionali al termine delle quali sarà assegnato il trofeo Capriolo. La due giorni è organizzata dal Circolo sciatori di Madesimo. Oggi sulla pista Italo Pedroncelli è andato in scena la prova di slalom gigante. Con il crono di 1’46.98 si impone Daniele Sorio del Centro Sportivo dell’Esercito. Al secondo posto Marco Giunti dello sci club 2000 che ha chiuso con il tempo di 1’47.76. terza piazza per Sebastiano Finnanzer con il crono di 1’48.41. In gara anche il settore femminile impegnate anche loro in una gara fra i pali stretti. Prima piazza targata Sci Club Radici Group con Roberta Midali che ha fatto fermare il crono sul tempo di 1’47.67. Al secondo posto, Jole Galli del Livigno con il crono di 1’49-07. Chiude il podio un’altra bergamasca: Giulia Noris che difende i colori dello sci club Ubi Banca Goggi con il tempo di 1’50.54. Domani, martedì, spazio alla prova fra i pali snodati

Alpi Centrali: a Foppolo assegnati i titoli regionali baby e cuccioli di sci alpino

Alpi Centrali: a Foppolo assegnati i titoli regionali baby e cuccioli di sci alpino

Comunicato stampa del Comitato FISI Alpi Centrali

Altra giornata di grandi emozioni quella vissuta ieri sulle nevi bergamasche di Foppolo dove sono andati in scena i campionati regionali del Comitato FISI Alpi Centrali per le categorie cuccioli (impegnati nello slalom gigante) e baby (impegnati, invece, in una prova di slalom speciale). Un vero e proprio “esercito” di sciatori ha invaso pacificamente le montagne della località bergamasca per affrontare una competizione organizzata in maniera perfetta dallo sci club Selvino. Nella prova cuccioli maschile il titolo regionale è finito sulle spalle del bergamasco “targato” sci club Radici Group Federico Baroni. Dietro di lui Francesco Ricca Zucchini che difende i colori dello sci club Lecco, terza piazza per l’alfiere dello circolo sciatori di Madesimo Enrico Vavassori. In campo femminile, invece, la gara è stata vinta da Alessia Guerinoni dello sci club Ubi Banca Goggi. Seconda piazza per Vittoria Fusoni del Lecco e terza posizione per Alessia Vaglio del Jolly Sport. In gara, come detto, anche la categoria baby che hanno affrontato una prova di slalom speciale. La gara femminile è stata vinta da Ginevra Gaiani che difende i colori del GB Ski Club. Seconda piazza per Michelle Confortola del Livigno e terza posizione per Giulia Romele dello Ski Team Valpalot. Pietro Giovanni Motterlini, del circolo sciatori di Madesimo, si è imposto nella gara maschile mettendosi dietro Luca Bianchi del Bormio e Mattia Cadei dell’ASD Collio.  Per quanto riguarda la classifica di combinata, riservata ai comitati provinciali, si impone quello di Sondrio, davanti a Bergamo ed a quello di Como/Lecco

Alpi Centrali: assegnati i regionali di fondo individuale cuccioli e baby

Alpi Centrali: assegnati i regionali di fondo individuale cuccioli e baby

Comunicato stampa del Comitato FISI Alpi Centrali

Le nevi di Valdidentro hanno ospitato, domenica, l’ultima giornata di competizioni regionali che hanno assegnato il titolo individuale per le categorie baby e cuccioli. Una giornata perfetta con un parterre ricco di protagonisti per quella che è stata prima di tutto una grande giornata di sport e di festa, magistralmente organizzata dallo sci club Altavaltellina. La prova baby sprint femminile è stata vinta dall’antigoriana Alessia Lani che ha messo dietro le bergamasche “griffate” sci club 13 Clusone, Grazia Bertocchi, seconda e Giada Fornoni, terza. La prova maschile è andata ad appannaggio degli sciatori di casa che centrano la medaglia d’oro e quella di bronzo. Si laurea campione regionale di categoria Giuseppe Canclicni che ha messo dietro Gabriel Borlini, del Gromo, e Riccardo Rainolter. Sci club Altavaltellina d’oro anche nella prova baby femminile con il titolo conquistato da Elena Spiller che al traguardo ha superato Giorgio Della Bosca Pedrini della Polisportiva Le Prese e Giulia Corti dello sci club Nordico Varese. Sci club Primaluna d’oro e d’argento nella prova baby maschile con Aksel Artusi, primo, e Federico Bergamini, secondo. Completa il podio il valtellinese Gioele Gaglia. Primaluna ancora d’oro nella prova cuccioli femminile con Elena Rossi che si laurea nuova campionessa regionale. Secondo posto per Cassandra Bonaldi dell’Ubi Banca Goggi e terza posizione per Martina Castelli dello sci club 13 Clusone. La gara maschile è stata vinta da Giacomo Ponti dello sci club Livigno. Dietro di lui, rispettivamente, Emanuele Leone Bertocchi del 13 Clusone e Alberto Nigotti dela Polisportiva Le Prese